Sono diverso?
Buongiorno,
vi vorrei raccontare prima di tutto la mia vita, da quando ho iniziato la prima superiore (ora sono in quarta) non ho più avuto una compagnia di amici vera e propria e quindi non ho potuto far parte delle cosiddette dinamiche di gruppo.
Non posso dire di essere solo perché comunque ho due amici con cui esco ogni tanto (anche se capodanno l'ho passato con i miei genitori) e anche a scuola dove sono bravo e sono rappresentante di classe e partecipo a corsi extracurricolari vado d'accordo con i miei compagni e non sono isolato.
Mi sento però indietro con i miei compagni, per esempio non sono mai andato in discoteca in primis perché non ne ho mai avuto occasione, i due miei amici più stretti non sono mai andati neanche loro e non ne hanno interesse, non esco quasi mai il sabato sera ecc.
Con questi amici faccio delle cose giri in moto, in bici, vado a mangiare insieme ogni tanto, siamo andati anche a vedere il GP di F1.
Non so come mai ma mi sembra di aver buttato via l'adolescenza (che dovrebbe essere il periodo migliore della vita) penso che a 18 anni tutto sia finito.
Inoltre, soffro di particolare gelosia verso le ragazze con cui mi rapporto, per esempio sono amico della mia compagna di banco che è fidanzata e mi da fastidio ciò, anche se io non ci voglio provare con lei, mi da fastidio il fatto che lei è fidanzata e io no.
Poi mi da particolare angoscia il fatto di non aver ancora perso la verginità, perché altri parlano delle loro esperienze e io non posso dire nulla.
Non capisco cosa sia giusto aver fatto durante l'adolescenza e cosa no.
D'altro canto posso dire di essere soddisfatto delle mie conoscenze culturali che sono superiori alle media della mia età.
Mi sento forse troppo maturo.
Per consolarmi devo pensare a chi è nella mia stessa situazione (chi ha pochi amici, poche esperienze...)
Non mi sento parte della mia generazione.
Mi domando sarò io in difetto o gli altri in eccesso.
Ho sofferto anche di ipocondria dalla quale sono uscito con l'aiuto del MMG
Grazie
vi vorrei raccontare prima di tutto la mia vita, da quando ho iniziato la prima superiore (ora sono in quarta) non ho più avuto una compagnia di amici vera e propria e quindi non ho potuto far parte delle cosiddette dinamiche di gruppo.
Non posso dire di essere solo perché comunque ho due amici con cui esco ogni tanto (anche se capodanno l'ho passato con i miei genitori) e anche a scuola dove sono bravo e sono rappresentante di classe e partecipo a corsi extracurricolari vado d'accordo con i miei compagni e non sono isolato.
Mi sento però indietro con i miei compagni, per esempio non sono mai andato in discoteca in primis perché non ne ho mai avuto occasione, i due miei amici più stretti non sono mai andati neanche loro e non ne hanno interesse, non esco quasi mai il sabato sera ecc.
Con questi amici faccio delle cose giri in moto, in bici, vado a mangiare insieme ogni tanto, siamo andati anche a vedere il GP di F1.
Non so come mai ma mi sembra di aver buttato via l'adolescenza (che dovrebbe essere il periodo migliore della vita) penso che a 18 anni tutto sia finito.
Inoltre, soffro di particolare gelosia verso le ragazze con cui mi rapporto, per esempio sono amico della mia compagna di banco che è fidanzata e mi da fastidio ciò, anche se io non ci voglio provare con lei, mi da fastidio il fatto che lei è fidanzata e io no.
Poi mi da particolare angoscia il fatto di non aver ancora perso la verginità, perché altri parlano delle loro esperienze e io non posso dire nulla.
Non capisco cosa sia giusto aver fatto durante l'adolescenza e cosa no.
D'altro canto posso dire di essere soddisfatto delle mie conoscenze culturali che sono superiori alle media della mia età.
Mi sento forse troppo maturo.
Per consolarmi devo pensare a chi è nella mia stessa situazione (chi ha pochi amici, poche esperienze...)
Non mi sento parte della mia generazione.
Mi domando sarò io in difetto o gli altri in eccesso.
Ho sofferto anche di ipocondria dalla quale sono uscito con l'aiuto del MMG
Grazie
[#1]
Gentile utente,
mi preme rassicurarla subito su un aspetto importante: non esiste un’adolescenza giusta o sbagliata. Ognuno di noi vive la vita a modo suo e percorre il proprio cammino, fatto di esperienze diverse e uniche, che contribuiscono a definire chi siamo.
Il fatto che abbia interessi, amicizie e attività significative - come i corsi extracurricolari e le esperienze condivise con i suoi amici - dimostra che sta costruendo il suo percorso con autenticità, anche se diverso da quello che immagina come ideale. È normale e utile confrontarsi con gli altri, ma è importante anche non sottovalutare ciò che ha realizzato e ciò che è, indipendentemente da ciò che gli altri hanno realizzato o sono. Il suo valore prescinde dal valore degli altri.
I vissuti che descrive - gelosia, percezione di esclusione dal gruppo dei pari, senso di insufficienza rispetto ai coetanei - sono comunque segnali che meritano ascolto e approfondimento. Potrebbe essere utile esplorarli con il supporto di un professionista all'interno di un percorso di sostegno psicologico.
Resto a disposizione.
mi preme rassicurarla subito su un aspetto importante: non esiste un’adolescenza giusta o sbagliata. Ognuno di noi vive la vita a modo suo e percorre il proprio cammino, fatto di esperienze diverse e uniche, che contribuiscono a definire chi siamo.
Il fatto che abbia interessi, amicizie e attività significative - come i corsi extracurricolari e le esperienze condivise con i suoi amici - dimostra che sta costruendo il suo percorso con autenticità, anche se diverso da quello che immagina come ideale. È normale e utile confrontarsi con gli altri, ma è importante anche non sottovalutare ciò che ha realizzato e ciò che è, indipendentemente da ciò che gli altri hanno realizzato o sono. Il suo valore prescinde dal valore degli altri.
I vissuti che descrive - gelosia, percezione di esclusione dal gruppo dei pari, senso di insufficienza rispetto ai coetanei - sono comunque segnali che meritano ascolto e approfondimento. Potrebbe essere utile esplorarli con il supporto di un professionista all'interno di un percorso di sostegno psicologico.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
[#3]
Gentile utente,
è correttissimo!
In un'espressione: è soggettivo. Per qualcuno l'adolescenza può essere stato il periodo più bello della vita, ma per qualcun altro il periodo più bello della vita può essere stato un altro. Per qualcun altro ancora la questione del "periodo più bello della vita" non si pone proprio, perché ogni fase della vita può riservare contemporaneamente le sue gioie e i suoi dolori.
Dobbiamo evitare il rischio di idealizzare le fasi della vita secondo le narrazioni dominanti o gli stereotipi sociali, che pongono standard irrealistici su "come dovrebbero essere le cose". Incoraggio piuttosto a focalizzarsi sul proprio percorso individuale, sui propri bisogni specifici e sulle proprie esigenze autentiche.
Non c'è una regola assoluta, non sta scritto da nessuna parte come si dovrebbe essere adolescenti. Ascolti se stesso e ciò che il suo mondo interiore le comunica.
Resto a disposizione.
è correttissimo!
In un'espressione: è soggettivo. Per qualcuno l'adolescenza può essere stato il periodo più bello della vita, ma per qualcun altro il periodo più bello della vita può essere stato un altro. Per qualcun altro ancora la questione del "periodo più bello della vita" non si pone proprio, perché ogni fase della vita può riservare contemporaneamente le sue gioie e i suoi dolori.
Dobbiamo evitare il rischio di idealizzare le fasi della vita secondo le narrazioni dominanti o gli stereotipi sociali, che pongono standard irrealistici su "come dovrebbero essere le cose". Incoraggio piuttosto a focalizzarsi sul proprio percorso individuale, sui propri bisogni specifici e sulle proprie esigenze autentiche.
Non c'è una regola assoluta, non sta scritto da nessuna parte come si dovrebbe essere adolescenti. Ascolti se stesso e ciò che il suo mondo interiore le comunica.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 276 visite dal 15/01/2025.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.