Consigli sentimentali
Buonasera.
Scrivo qua perché potrebbe aiutarmi ad avere una visione il più lucida possibile sulla mia attuale situazione sentimentale.
Cercherò di essere breve, perché altrimenti potrei scriverci un libro.
Sono stata fidanzata per 10 anni.
Quando ci siamo messi insieme avevo 15 anni e da allora è stato il mio unico partner.
Ad agosto del 2024 ho deciso di finirla definitivamente, dopo un anno/un anno e mezzo di crisi ricorrenti che mi hanno portato a lasciarlo ben due volte, ma puntualmente, pentita, tornavo sui miei passi.
Durante questo anno e mezzo sono stata malissimo, ma sono giunta a diverse consapevolezze che mi hanno portato a capire che quella relazione doveva essere terminata perché il mio sentimento era scemato; ho agito così perché ho capito che avevo delle mancanze e che avrei dovuto proseguire da sola per poter crescere, ma soprattutto ho capito che avrei potuto, e dovuto, ambire a di più anche sentimentalmente parlando, e che non avrei dovuto accontentarmi solo per l'affetto che provavo per questa persona.
Quando ad agosto l'ho lasciato sul serio, sono stata male, sì, ma, come se l'avessi già metabolizzata, al contrario delle altre volte che tornavo indietro, sono stata bene dopo poco, nessun ripensamento, decisissima sulla mia decisione, consapevole.
Non cercavo nuove relazioni, ero in pace con me stessa, tutto procedeva alla grande.
Pensavo di essere maturata tanto e di essere finalmente cresciuta emotivamente.
Poi ho deciso di dare una chance ad un rapporto con un'altra persona, che mi ha fatto stare benissimo fin dal primo istante e non mi ha fatto mancare nulla.
Ho trovato inaspettatamente una persona con cui ho parlato tantissimo, che non ha preteso nulla da me; il rapporto è nato perché entrambi ci siamo rivisti l'uno nell'altra.
Io, però, non pensavo affatto a ributtarmi in una relazione e ho sempre cercato di mettere dei paletti.
La nostra frequentazione è proseguita per mesi tra alti e bassi, perché col passare del tempo lui (con un altro background emotivo) era pronto a fare il passo; io, col cuore pesantissimo, ho deciso di chiudere qualche giorno fa anche con questa persona, perché non mi sentivo "pronta"; non mi sento realizzata come persona, spesso non riesco a comunicare i miei sentimenti per paura di ferire l'altro, insomma, sentivo di dover lavorare ancora un po' su di me perché dopo tanti anni ancora non so io, da individuo, chi sono da sola completamente.
Egoisticamente parlando, non l'avrei voluto perdere, ma in cuor mio sapevo che avermi a fianco, ora, non gli avrebbe permesso di essere realmente soddisfatto.
La domanda che mi pongo costantemente è se io per questa persona provi effettivamente un sentimento d'amore, dato che ci sto soffrendo come un cane, se ho fatto la scelta giusta a lasciarlo andare, se c'è mai effettivamente un momento in cui si è pronti nuovamente, ma soprattutto, non capisco perché prendo le decisioni che ritengo sempre più giuste, ma finisco per soffrirci enormemente.
Scrivo qua perché potrebbe aiutarmi ad avere una visione il più lucida possibile sulla mia attuale situazione sentimentale.
Cercherò di essere breve, perché altrimenti potrei scriverci un libro.
Sono stata fidanzata per 10 anni.
Quando ci siamo messi insieme avevo 15 anni e da allora è stato il mio unico partner.
Ad agosto del 2024 ho deciso di finirla definitivamente, dopo un anno/un anno e mezzo di crisi ricorrenti che mi hanno portato a lasciarlo ben due volte, ma puntualmente, pentita, tornavo sui miei passi.
Durante questo anno e mezzo sono stata malissimo, ma sono giunta a diverse consapevolezze che mi hanno portato a capire che quella relazione doveva essere terminata perché il mio sentimento era scemato; ho agito così perché ho capito che avevo delle mancanze e che avrei dovuto proseguire da sola per poter crescere, ma soprattutto ho capito che avrei potuto, e dovuto, ambire a di più anche sentimentalmente parlando, e che non avrei dovuto accontentarmi solo per l'affetto che provavo per questa persona.
Quando ad agosto l'ho lasciato sul serio, sono stata male, sì, ma, come se l'avessi già metabolizzata, al contrario delle altre volte che tornavo indietro, sono stata bene dopo poco, nessun ripensamento, decisissima sulla mia decisione, consapevole.
Non cercavo nuove relazioni, ero in pace con me stessa, tutto procedeva alla grande.
Pensavo di essere maturata tanto e di essere finalmente cresciuta emotivamente.
Poi ho deciso di dare una chance ad un rapporto con un'altra persona, che mi ha fatto stare benissimo fin dal primo istante e non mi ha fatto mancare nulla.
Ho trovato inaspettatamente una persona con cui ho parlato tantissimo, che non ha preteso nulla da me; il rapporto è nato perché entrambi ci siamo rivisti l'uno nell'altra.
Io, però, non pensavo affatto a ributtarmi in una relazione e ho sempre cercato di mettere dei paletti.
La nostra frequentazione è proseguita per mesi tra alti e bassi, perché col passare del tempo lui (con un altro background emotivo) era pronto a fare il passo; io, col cuore pesantissimo, ho deciso di chiudere qualche giorno fa anche con questa persona, perché non mi sentivo "pronta"; non mi sento realizzata come persona, spesso non riesco a comunicare i miei sentimenti per paura di ferire l'altro, insomma, sentivo di dover lavorare ancora un po' su di me perché dopo tanti anni ancora non so io, da individuo, chi sono da sola completamente.
Egoisticamente parlando, non l'avrei voluto perdere, ma in cuor mio sapevo che avermi a fianco, ora, non gli avrebbe permesso di essere realmente soddisfatto.
La domanda che mi pongo costantemente è se io per questa persona provi effettivamente un sentimento d'amore, dato che ci sto soffrendo come un cane, se ho fatto la scelta giusta a lasciarlo andare, se c'è mai effettivamente un momento in cui si è pronti nuovamente, ma soprattutto, non capisco perché prendo le decisioni che ritengo sempre più giuste, ma finisco per soffrirci enormemente.
[#1]
Gentile utente,
la condivisione del suo vissuto rivela capacità di introspezione e sensibilità emotiva. È comprensibile che, di fronte a scelte difficili ma ponderate, si trovi a vivere un intenso dolore.
Le emozioni che sta sperimentando sono normali: ogni cambiamento importante, anche quando è necessario e sentito come giusto, porta con sé un senso di perdita e di incertezza. La sofferenza non invalida la bontà delle sue scelte, ma riflette la complessità dei legami affettivi e il percorso di crescita che sta affrontando.
La domanda sulla sua prontezza per una nuova relazione e sulla natura dei sentimenti che prova è però centrale. Potrebbe avere ancora bisogno di tempo e di uno spazio dedicato per lavorare su se stessa, esplorare chi è come individuo ed elaborare le sue esperienze. Un percorso di sostegno psicologico con un professionista potrebbe aiutarla in questo senso.
Resto a disposizione.
la condivisione del suo vissuto rivela capacità di introspezione e sensibilità emotiva. È comprensibile che, di fronte a scelte difficili ma ponderate, si trovi a vivere un intenso dolore.
Le emozioni che sta sperimentando sono normali: ogni cambiamento importante, anche quando è necessario e sentito come giusto, porta con sé un senso di perdita e di incertezza. La sofferenza non invalida la bontà delle sue scelte, ma riflette la complessità dei legami affettivi e il percorso di crescita che sta affrontando.
La domanda sulla sua prontezza per una nuova relazione e sulla natura dei sentimenti che prova è però centrale. Potrebbe avere ancora bisogno di tempo e di uno spazio dedicato per lavorare su se stessa, esplorare chi è come individuo ed elaborare le sue esperienze. Un percorso di sostegno psicologico con un professionista potrebbe aiutarla in questo senso.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 174 visite dal 15/01/2025.
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