Ho problemi con il lavoro
Salve dottori,
Vorrei in aiuto da parte vostra riguardo una mia situazione con il lavoro.
Sto per iniziare un nuovo lavoro ed ho paura di non riuscire a tenermelo.
Mi succede già da molto tempo che ogni mattina che mi alzo per andare a lavoro ho ansia, angoscia e di conseguenza mi manca la voglia di andare a lavoro.
Mi succede come in ogni lavoro che ho fatto che quando esco di casa per andare a lavoro sento una voglia irrefrenabile di tornarmene indietro (a casa) e quindi la mia testa inizia a pensare ad ogni scusa possibile per non andare a lavoro e finisco con il prendere giorni poi dopo un certo periodo sento che sono stremato e do le dimissioni, così è successo con ogni lavoro che ho fatto.
Ora vi chiedo un consiglio su cosa fare quando sono sul punto di voler tornare a casa.
Poi vi chiedo è un problema di mancanza di voglia di lavorare, è un problema comune nelle persone oppure deriva dal fatto che forse non sono riuscito ancora a trovare un lavoro adatto a me?
Vorrei in aiuto da parte vostra riguardo una mia situazione con il lavoro.
Sto per iniziare un nuovo lavoro ed ho paura di non riuscire a tenermelo.
Mi succede già da molto tempo che ogni mattina che mi alzo per andare a lavoro ho ansia, angoscia e di conseguenza mi manca la voglia di andare a lavoro.
Mi succede come in ogni lavoro che ho fatto che quando esco di casa per andare a lavoro sento una voglia irrefrenabile di tornarmene indietro (a casa) e quindi la mia testa inizia a pensare ad ogni scusa possibile per non andare a lavoro e finisco con il prendere giorni poi dopo un certo periodo sento che sono stremato e do le dimissioni, così è successo con ogni lavoro che ho fatto.
Ora vi chiedo un consiglio su cosa fare quando sono sul punto di voler tornare a casa.
Poi vi chiedo è un problema di mancanza di voglia di lavorare, è un problema comune nelle persone oppure deriva dal fatto che forse non sono riuscito ancora a trovare un lavoro adatto a me?
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Gentile Utente,
un passo avanti è già condividere la propria situazione. E' comprensibile provare ansia e angoscia all'inizio di un nuovo lavoro; ci si affaccia ad un cambiamento, e i cambiamenti spesso possono portarsi con sè dubbi, perplessità, ancor più se hai avuto esperienze negative in passato. I sentimenti di paura, incertezza sono comuni quando ci si trova ad affrontare nuove sfide e ciò non denota mancanza di voglia di lavorare, ma una sintomatologia anticipatoria di questo grado è senz'altro un aspetto da approfondire. L'approccio ad un nuovo lavoro, dovrebbe anche accompagnarsi ad entusiasmo e non far sì che le esperienze negative del passato influenzino le opportunità del futuro.
La voglia di tornare a casa è una condotta di evitamento che solo sul momento sembra dare sollievo al disagio, ma non fa altro che acuire l'atteggiamento di chiusura e non si dovrebbe dare seguito a quella spinta per tornare nella propria zona di confort.
Innanzitutto, le consiglierei di parlare con il suo medico di medicina generale esponendo la problematica relativa alla stanchezza così che possa, eventualmente, prescriverle degli esami ed escludere condizioni cliniche che ne possano essere la causa (carenza di vitamine, etc..).
In queste situazioni è utile riflettere bene sulle proprie paure: provi ad identificarle una ad una e a scriverle su un diario, in questo modo le sarà più facile fare chiarezza sui suoi pensieri. Prima di andare a lavoro può aiutarsi con delle tecniche di gestione dell'ansia, è fondamentale imparare a respirare bene, anche lo yoga può aiutare.
Quando l'idea di un nuovo lavoro spaventa, è importante non guardare alla nuova sfida nel suo complesso e nella sua complessità: rischierebbe di divenire, nei suoi pensieri, una situazione più grande di lei. Inizi con piccoli obiettivi, deve iniziare la giornata con un solo piccolo obiettivo e portarlo a termine. Non va ricercata subito la perfezione, bisogna imparare a darsi il tempo di adattarsi al nuovo contesto e impararne le logiche.
Riguardo il dubbio di avere o meno trovato il lavoro che fa per sè, è più che lecito, ma anzichè disperdere energie andando a prove ed errori, è fondamentale esplorare le proprie passioni e motivazioni, riflettere su cosa potrebbe appassionarla e motivarla e capire se ciò che lei cerca e trova è il lavoro giusto per lei. Esplorare opportunità o ruoli che meglio si allineano con i suoi interessi è importante, anche in questo caso, provi a mettere per iscritto i suoi pensieri e a dare loro un ordine. Se sente che la situazione persiste e che ha un impatto significativamente negativo sulla sua qualità di vita, potrebbe essere utile consultare uno psicologo o terapeuta che possa aiutarla e guidarla ad esplorare più a fondo le radici delle sue ansie e paure per affrontarle e superarle.
Sono situazioni comuni, soprattutto dopo l'evento pandemico, non si senta nè solo, nè "sbagliato". La cosa importante è prendersi cura di sè e cercare il supporto necessario, senza procrastinare.
Buona fortuna con il nuovo lavoro
un passo avanti è già condividere la propria situazione. E' comprensibile provare ansia e angoscia all'inizio di un nuovo lavoro; ci si affaccia ad un cambiamento, e i cambiamenti spesso possono portarsi con sè dubbi, perplessità, ancor più se hai avuto esperienze negative in passato. I sentimenti di paura, incertezza sono comuni quando ci si trova ad affrontare nuove sfide e ciò non denota mancanza di voglia di lavorare, ma una sintomatologia anticipatoria di questo grado è senz'altro un aspetto da approfondire. L'approccio ad un nuovo lavoro, dovrebbe anche accompagnarsi ad entusiasmo e non far sì che le esperienze negative del passato influenzino le opportunità del futuro.
La voglia di tornare a casa è una condotta di evitamento che solo sul momento sembra dare sollievo al disagio, ma non fa altro che acuire l'atteggiamento di chiusura e non si dovrebbe dare seguito a quella spinta per tornare nella propria zona di confort.
Innanzitutto, le consiglierei di parlare con il suo medico di medicina generale esponendo la problematica relativa alla stanchezza così che possa, eventualmente, prescriverle degli esami ed escludere condizioni cliniche che ne possano essere la causa (carenza di vitamine, etc..).
In queste situazioni è utile riflettere bene sulle proprie paure: provi ad identificarle una ad una e a scriverle su un diario, in questo modo le sarà più facile fare chiarezza sui suoi pensieri. Prima di andare a lavoro può aiutarsi con delle tecniche di gestione dell'ansia, è fondamentale imparare a respirare bene, anche lo yoga può aiutare.
Quando l'idea di un nuovo lavoro spaventa, è importante non guardare alla nuova sfida nel suo complesso e nella sua complessità: rischierebbe di divenire, nei suoi pensieri, una situazione più grande di lei. Inizi con piccoli obiettivi, deve iniziare la giornata con un solo piccolo obiettivo e portarlo a termine. Non va ricercata subito la perfezione, bisogna imparare a darsi il tempo di adattarsi al nuovo contesto e impararne le logiche.
Riguardo il dubbio di avere o meno trovato il lavoro che fa per sè, è più che lecito, ma anzichè disperdere energie andando a prove ed errori, è fondamentale esplorare le proprie passioni e motivazioni, riflettere su cosa potrebbe appassionarla e motivarla e capire se ciò che lei cerca e trova è il lavoro giusto per lei. Esplorare opportunità o ruoli che meglio si allineano con i suoi interessi è importante, anche in questo caso, provi a mettere per iscritto i suoi pensieri e a dare loro un ordine. Se sente che la situazione persiste e che ha un impatto significativamente negativo sulla sua qualità di vita, potrebbe essere utile consultare uno psicologo o terapeuta che possa aiutarla e guidarla ad esplorare più a fondo le radici delle sue ansie e paure per affrontarle e superarle.
Sono situazioni comuni, soprattutto dopo l'evento pandemico, non si senta nè solo, nè "sbagliato". La cosa importante è prendersi cura di sè e cercare il supporto necessario, senza procrastinare.
Buona fortuna con il nuovo lavoro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 196 visite dal 12/01/2025.
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