Problema relazionale

Salve, chiedo questo parere perché non so bene come affrontare la situazione limitando la mia sofferenza psicologica.

Sono una studentessa universitaria e ho avuto per 8 mesi una relazione con un mio compagno di corso (amico poi fidanzato).
È stata una relazione molto intensa, ci siamo vissuti quasi tutti i giorni, quindi ha significato molto per me.

Ci sono sempre state delle differenze caratteriali, così come abbiamo sempre saputo che al termine dell'università la nostra sarebbe stata una relazione a distanza per un po'.

Nonostante ciò, siamo sempre stati molto innamorati e c'era da parte di entrambi la volontà di far funzionare le cose.

Purtroppo lui però è sempre stato una persona che non comunicava troppo, nè i suoi problemi personali e spesso tralasciava anche piccole cose che gli davano fastidio, pensando di riuscire a gestirle e invece le accumulava.

Fino ad una settimana fa quindi le cose stavano così, eravamo comunque felici e innamorati, ma all'improvviso lui ha deciso di lasciarmi.
La sua confusione è iniziata in seguito ad un evento che l'ha scombussolato in seguito al quale ha deciso che secondo lui una volta a distanza ci saremmo lasciati perché incapaci di gestire le nostre differenze.
Inoltre ha aggiunto che in questi 8 mesi a volte non si è sentito apprezzato (senza mai dirmi nulla), ad esempio perché io non gli ho mai fatto la sorpresa di andare a trovarlo a casa (2h di mezzi per me che non guido, 15min per lui di macchina) e alla mia domanda "perché non me l'hai mai detto?
" Mi ha risposto che queste cose devono venire e basta, se lui me l'avesse detto avrebbero perso il loro significato.

Ha specificato che non pensa che io non abbia mai fatto nulla per lui, ma che queste piccole cose di cui non mi ha mai parlato in realtà lo hanno ferito e che quindi non se la sente di continuare, non ha più la voglia di provarci nonostante i suoi sentimenti siano ancora forti.

La nostra relazione quindi si è chiusa... quindi ora staremo distaccati per forza di cose.
Io ora non so cosa fare... non so se sperare che la distanza e la mancanza mettano a posto le cose, facendogli tornare la voglia di avermi accanto, oppure cercare di superare la relazione e andare avanti, nonostante lo ami ancora intensamente.

Ho paura di illudermi solo con questa speranza e di restarci ancora più male.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.5k 196
Gentile utente
nella sua comunicazione c'è un'omissione che non permette di comprenderla davvero.
Lei parla di una storia d'amore breve ma intensa: "siamo sempre stati molto innamorati e c'era da parte di entrambi la volontà di far funzionare le cose", poi ci dice che è finita di colpo "in seguito ad un evento che l'ha scombussolato".
Purtroppo di questo evento non dice nulla, mentre cita piccole mancanze di attenzioni che il suo ragazzo le ha rimproverato: "queste piccole cose di cui non mi ha mai parlato in realtà lo hanno ferito e quindi non se la sente di continuare".
Detto così non sembra che ci fosse un grande amore, ma piuttosto una grande suscettibilità di questo ragazzo, il quale ha la pericolosa pretesa di essere compreso nei suoi desideri senza nemmeno doverli esprimere.
Se le cose stanno come dice, forse accettare l'impulsiva decisione di lui sarebbe opportuno.
Se invece c'è qualcosa di più, provi a raccontarci l'evento che lo ha "scombussolato".
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Non dico nulla dell'evento perché non mi è stato comunicato dato che l'ha definita una cosa troppo personale che non ha condiviso con nessuno. Mi è stato solo detto che questa cosa ci avrebbe portato a stare lontani.
Colgo l'occasione per chiederle: dopo 8 mesi è normale non riuscire ad aprirsi completamente col partener circa i propri problemi?
In ogni caso, lei ha ragione, lui vuole che le persone lo leggano nella mente e mi chiedo se con una persona così abbia anche solo senso cercare di riprovarci.
Grazie mille della risposta