Confusione emotiva e sessuale

Buongiorno, ho 45 anni sono separato da 4 e ho due figli adolescenti.
Vivo una vita abbastanza piena fra lavoro, sport e figli ma una vita sociale piuttosto limitata un po' per scelta e un po' per mancanza di tempo.
Ho la certezza ormai da anni di essere bisex ma non ho storie in questo momento ne con uni ne con altre.
Sono molto selettivo nelle scelte di chi voglio vicino ma ho un carattere sensibile generoso e molto buono.
Da anni ho un amico a cui mi sento profondamente legato e a cui voglio un bene più forte e normale del bene che si prova per un migliore amico.
Ovvero sono consapevole di amare questa persona.
Lui è feliemte sposato e anche egli mi vuole bene ma non nel modo in cui vorrei io ovvero per lui sono io suo migliore amico e fratello ma non oltre.
La situazione è complicata perché so che non disdegna le mie attenzioni date da complimenti parole affettuose ma ha come il timore che io possa andare oltre per cui spesso quando mi butto in un abbraccio o in una carezza si ritira perché credo abbia paura o si senta in forte imbarazzo.
Allo stesso modo mi cerca sempre ovvero chiamare messaggi, sento quasi di essere quel completamento affettivo maschile che vuole ma non oltre.
Noi condividiamo figli famiglia tempo libero problemi e siamo agli occhi di tutti i migliori amici che si possano osservare.
Provo in forte sentimento per lui ma so che se andassi oltre potrei mettere in discussione la nostra bella amicizia per cui vivo di attimi o di sogni.
Credo di avere una vera e propria dipendenza affettiva dal mio amico e in parte anche lui ha un legame strano con me.
E' come se anche lui abbia bisogno di me pur non essendo bisex o comunque non volendolo ammettere.
Avrei bisogno di un consiglio, grazie mille.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.5k 196
Gentile utente,
nel suo caso è la consapevolezza di essere bisessuale a farla cadere in un equivoco che in realtà coinvolge un po' tutti, al di là delle varie sigle che definiscono le preferenze sessuali.
Questo equivoco nasce dal fatto che viviamo in un mondo sessuofiliaco, un mondo in cui tutte le relazioni umane si vedono alla luce del possibile "possesso" dell'altro, in perfetta sintonia con ciò che avviene nell'ambito dei beni materiali.
Esempio: non posso semplicemente ammirare una potente macchina sportiva, devo desiderare di averla e invidiare chi ce l'ha, e se non la ho, anche solo perché non mi serve, devo struggermi di desiderio insoddisfatto; così per tutti i beni materiali, dagli abiti alle vacanze, in una rincorsa perenne di un "avere" che annulla l'alternativa "essere", come spiega il bel libro di Erich Fromm. Ne trova una presentazione su You Tube di Diego Fusaro.
Il rapporto sessuale da sempre si definisce "possesso". Ha caratteri di esclusività, intensità, e ha un suo termine nell'orgasmo.
Questo spinge oggi la massa dei consumatori a considerarlo il "rapporto" per eccellenza, tanto da ricercarlo sempre e ovunque, non solo fuori dall'innamoramento (malvisto perché è una "perdita" di sé nell'altro, considerata al giorno d'oggi come una voce negativa di bilancio), ma perfino al di fuori di una vera attrazione sessuale.
La relazione sessuale diventa così il gesto simbolico di una conquista effettuata, una sorta di "acquisto" dell'altro: quella che un tempo si chiamava "una tacca sulla cintura", oggi estesa a tutte le possibili relazioni.
A fare le spese di questa visione avida e impoverita sono infatti tutte le relazioni umane. Questo sito è pieno di persone che pur amando il/la coniuge vogliono anche l'amante, di adolescenti che aspirano a possedere le loro madri, di generi anelanti alla conquista delle suocere, di persone che ci confessano di non apprezzare o di detestare addirittura le pratiche sessuali, hanno frigidità e disturbi erettili a vent'anni, e tuttavia si impongono di praticarle perché "così fan tutti".
Di recente ci ha scritto una ragazza che ha una relazione di coppia con un'amica, e si stupisce che le manchi il corpo maschile. Non si è nemmeno interrogata sulle proprie preferenze. Legga al link: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1081874-mancanza-presenza-fisico-maschile-in-un-rapporto-tra-due-ragazze-insieme-da-1-anno-e-mezzo.html
Soprattutto la grande sacrificata di questo pansessualismo consumistico che avrebbe fatto inorridire perfino Freud è l'amicizia. Questo sentimento nasce da affinità e stima, si esprime in un desiderio di vicinanza che non è mai esclusivo, tollera le distanze e le assenze, non si interrompe perché sorge una nuova amicizia o molte altre, vuole il bene dell'altro/a, offre una continua, disinteressata solidarietà e un livello di confidenza talvolta impossibile all'interno di una coppia.
Lei sta vivendo questo con il suo amico, infatti scrive: "Noi condividiamo figli famiglia tempo libero problemi".
Quando mai avviene questo con un amante o un secondo coniuge, pronti a cancellare la presenza della vita trascorsa del partner e perfino a nascondere le foto della moglie defunta e a maltrattarne i figli? Guardi al link https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1082883-la-mia-nuova-moglie-non-accetta-il-mio-primo-figlio-avuto-dal-primo-matrimonio.html
Ma lei non si accorge dei beni insostituibili che ha, e vorrebbe un "oltre".
Davvero si sente così irresistibilmente attratto dal suo amico, da soffrire perché non le è sufficiente il resto?
Spesso nell'ambito sessuale a predominare è l'abitudine, e come le ripeto, oggi sembra che il possesso sia la "tacca sulla cintura" senza la quale non possiamo dire di aver estratto da un legame tutto quello che poteva darci.
Come lei invece sospetta, a volte questo è una perdita, non un guadagno, e non solo perché l'amicizia potrebbe interrompersi, ma perché un legame d'amore è più fragile e transitorio di un'amicizia. In particolare è un legame che anziché offrire qualcosa all'altro finirebbe per togliere.
Lei scrive: "Credo di avere una vera e propria dipendenza affettiva dal mio amico e in parte anche lui ha un legame strano con me".
Forse invece non è "dipendenza affettiva" da parte di lei che ci scrive e non è un "legame strano" da parte del suo amico. Aggiunge: "E' come se anche lui abbia bisogno di me pur non essendo bisex o comunque non volendolo ammettere".
Caro utente, tutti abbiamo bisogno delle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene, ma non per questo vogliamo trascinarli dove non vogliono o non possono seguirci, con la conseguenza di tradurre un affetto eterno in una relazione adulterina mortificante, piena di sensi di colpa e di risentimenti, e per di più a termine.
Mi faccia conoscere le sue riflessioni al riguardo.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa innanzitutto grazie per avermi risposto.Sa,io credo molto nelle sue parole ma vorrei farle capire che il nostro rapporto ha un'unicità introvabile.Le faccio alcuni esempi:tra due amici"normali"non dovrebbe esserci della gelosia se io frequentassi un altro amico "maschio",oppure se capita di non sentirsi perché dormi"che fine hai fatto ?"quando sai benissimo che io sto solo aspettando te.Oppure perché a volte ho come l'impressione che esista una sia componente bisex ma sia solo estremamente bloccata dalla vergogna,dal senso do responsabilità,dalle colpe che nascerebbero nei confronti della moglie,dal sentirsi inadeguati? Perché quando so parla spesso si finisce a parlare di masturbazione maschile come se ci fosse un interesse reciproco ma poi si eclissa immediatamente?Io dico,se non ci fosse interesse, curiosità,o se il mio amico non avesse capito un po' il mio desiderio non parlerebbe di tutto questo?A volte ho come l'impressione che voglia tenermi sulle spine o cmq che conosca i miei lati a 360 gradi e voglia tenermi "vivo".Altre volte invece quando sono io a parlarne diventa schifo scontroso quasi imperturbabile.Nom capisco.So solo che a volte vorrei come completare questo rapporto con una fisicità e viverlo così com è,intendo,forte emozionante e sarei convinto che rimarrebbe un amicizia ancora più forte ma dall' altra parte ho il timore che se io mi esponessi perderei tutto e credo che soffrirei troppo perché li sarebbe irreversibile.Sonl fortemente in crisi,da una parte prevale il mio senso di responsabilità e rispetto nei confronti di una persona che ho a cuore fra le prime mentre da in altra prevale questo senso di appartenenza è fi completamento chea mio avviso completerebbe questa speciale e unica amicizia.Crefo che in me alberghino entrambe le cose,ovvero ds in lato un sentimento di amore verso il mio amico e dall altro um sentimento di profondo rispetto e unica amicizia
.Mi aiuti ,grazie infinitamente
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.5k 196
Gentile utente,
mi accorgo in ritardo che le risposi io anche due anni e mezzo fa.
Il fatto che in tutto questo tempo, se parliamo sempre dello stesso amico, lei non abbia fatto alcun passo per concretizzare il suo desiderio sembra testimoniare non solo la paura di danneggiare l'amicizia, ma un'attrazione molto tiepida. Quale innamorato contempla per anni la persona amata senza osare altro che qualche abbraccio e qualche discorso di argomento sessuale?
Tutto quello che ci riferisce e che a lei sembra "un'unicità introvabile" non è che un'intensa amicizia maschile con eccitanti confidenze erotiche, come nei paesi arabi e nel nostro meridione ce n'è regolarmente tra maschi.
Anche per il discorso sulla masturbazione, tra gli adolescenti meridionali veniva praticata in gruppo senza connetterla all'omosessualità, ma ritenendola anzi una prova di virilità; così come ancora adesso certe esibizioni e certi contatti negli spogliatoi delle palestre.
Rimane il fatto che lei ha un desiderio di intimità fisica, o forse solo la curiosità intellettuale di sapere se nel suo amico ci sia "una componente bisex ma sia solo estremamente bloccata dalla vergogna,dal senso do responsabilità,dalle colpe che nascerebbero nei confronti della moglie,dal sentirsi inadeguati?".
Queste remore, se sono quelle che trattengono il suo amico, non mi sembrano poche; anche se non capisco il "sentirsi inadeguati".
Al suo posto io rifletterei sulla situazione relazional/sessuale dispari in cui siete entrambi: lei separato da anni, senza partner e con "una vita sociale piuttosto limitata", quindi portato ad enfatizzare in solitudine l'attrazione per l'amico e la natura delle vostre confidenze; lui calato in una relazione con figli e partner che non gli lascia né tempo né voglie insoddisfatte per coltivare l'immagine di lei che ci scrive. E sto parlando di "voglie" sia come desiderio fisico, sia come sfoghi, confidenze, contatti emotivi.
Tutto questo considerato, la inviterei ad ampliare i suoi orizzonti di conoscenze. Lei è giovane e forse non adatto a stare solo. Ha scritto che le sua separazione è stata "sofferta": forse per un forte legame affettivo con la ex?
L'insieme può far pensare che lei si senta solo, e per questo forse vede nel suo amico un "tutto" che vorrebbe ampliare oltre il "tutto" dell'amicizia.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Carissima Dottoressa ha centrato in pieno il mio pensiero e credo anche il mio status.Grazie per le sue parole.La vera difficoltà che incontro è proprio quella di "ampliare"le mie conoscenze perché tendo sempre a paragonare questo rapporto ad altri possibili che vado via via a ritenere inferiori o di secondo livello.Proprio perché con il mio amico tutto è diverso ,più completo, più eccitante.A volte credo di sentirmi davvero solo e di ricercare in lui tutto ciò che mi manca e che vorrei condividere ma mi rendo conto che non è possibile ne credo sia sano.La mia non è un'attrazione tipida mi creda ma prevale solo il senso di paura della perdita di un amico carissimo oltre che di vederlo addirittura soffrire quindi come vede prevale in me un senso di grande responsabilità e rispetto .Ma compare nei miei sogni e nei miei desideri piu intimi l altro aspetto di cui le ho parlato.Spero di non essere stato ridondante con lei e mi creda che tutto ciò per me da una parte rappresenta la più bella delle amicizie che io abbia mai avuto mandalo altra una vera croce.Grazie ancora Dottoressa per le sue preziose parole,se esistesse una serie di accorgimenti e linee che potrei seguire sarei felici di farlo.