Tristezza continua, fiato corto, desiderio di piangere, nessuna voglia di fare nulla

Buongiorno, vivo una situazione complicata.
Ho 44 anni, sposato da 13 e una bambina di 9 anni.
Da un anno ho una relazione, ora terminata da qualche giorno, con una donna sposata della quale credo di essere innamorato.
Tuttavita abbiamo deciso di continuare le nostre vita in famiglia per cercare di recuperare i rapporti con i rispettivi mariti e moglie.
Con mia moglie la situazione e’ tesa perche’ si e’ accorta che qualcosa non va.
Da qualche mese non riesco a relazionarmi con lei ma la cosa piu’ importante e’ che sono sempre molto triste, mi viene da piangere continuamente, non ho voglia di fare nulla, non riesco a concentrarmi su nulla.

Questo accade anche davanti a mia figlia.
Non ho un pensiero particolare che mi scatena queste situazioni ma e’ un malessere di fondo continuo esasperato dalle tensioni sia a casa che con la ex amante.

Al di la’ della questione etico-morale io sono preoccupato perche’ sto tanto male, non riesco a controllare il malessere nemmeno con mia figlia, non riesco a trovare voglia per fare nulla.
Vivacchio tutto il giorno guardando il telefono.

Sono in cura da un psicoterapeuta da 2 mesi ma non vedo miglioramenti.

Grazie per il vostro aiuto
Saluti
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Dr.ssa Maria Teresa Furnari Psicologo 33
Gentile cliente,
la chiusura di una storia d'amore, questo lei crede di sentire, comporta sempre una ferita. Lei soffre perchè non ha più vicino a sè la donna amata o quello che tale donna le "dava". L'aiuto da lei richiesto ha bisogno di tempo per essere efficace e soprattutto ha bisogno che lei voglia capire in che direzione vuole proseguire la propria vita come quella di coppia.
Cordialmente
dott.ssa M.T. Furnari

Dott.ssa Maria Teresa Furnari
Psicologa, Esperta in tematiche Adolescenziali. Visita in presenza e on-line. Cell 3396448217

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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.5k 195
Gentile utente,
mi scuso con la collega Furnari per il mio intervento, ma risposi proprio io alla sua precedente email.
Purtroppo lei non diede riscontro ai numerosi punti che le avevo segnalato.
Oggi la invito a rileggere con attenzione quella email e la mia risposta: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1064840-non-so-se-amo-ancora-mia-moglie-e-se-separarmi.html
Allora le parlavo di una serie di cause che potevano aver messo in crisi un matrimonio a suo dire perfetto, tanto da determinare l'adulterio e l'innamoramento per un'altra donna, fino al proposito di chiudere la relazione matrimoniale.
Può darsi che lei, tanto nella relazione matrimoniale che in quella adulterina, non si sia guardato dentro e non abbia costruito i legami nel modo opportuno.
L'adulterio specialmente mi sembra che le abbia provocato un po' troppe sofferenze: sensi di colpa; gelosie verso i partner legittimi (da parte di chi di voi due?); liti frequenti; la decisione di "recuperare i rapporti con i rispettivi mariti e moglie", venuta da chi di voi? Noto anche il lapsus per cui pare che le sua ex amante abbia più di un marito. Infine la sua osservazione su "un malessere di fondo continuo esasperato dalle tensioni sia a casa che con la ex amante".
E questo sarebbe l'esito di un buon matrimonio e di un appassionato amore extraconiugale?
Questa sua nuova email mi suggerisce un'ipotesi su ciò che le è accaduto.
Con lo specialista che la segue ha svolto gli opportuni test per verificare ansia, depressione, altro? Di quale orientamento è il suo curante?
Provi a rispondere alle domande che le feci nello scorso consulto, a quelle che formulo qui, e forse la potrò meglio aiutare.
Intanto consideri che nulla è senza rimedio e sia fiducioso.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa,
la ringrazio per la risposta. Provo a tornare sul primo quesito per approfondire alcuni punti. Le motivazioni che hanno portato alla relazione exraconiugale ahimè non è facile comprenderle, ma posso sicuramente dirle che non si tratta di un rigurgito di adolescenza. Avrei avuto altri modi e altre opportunità per farlo, che ho sempre evitato e non mi hanno mai "attirato". Io sono una persona che non ama molto aprirsi ma con questa donna mi viene naturale parlare di tutto ed ascoltarla, mi sento molto stimolato sia intellettualmente che fisicamete, cosa che non mi capitava più da molto tempo. Perchè lei? Avrei potuto avere tante altre occasioni, anche semplicemente fisiche, ma la cosa non mi è mai interessata. Sicuramente ci sono state delle falle nella "manutenzione" del matrimonio ma che allo stato attuale non riesco ad individuare in maniera precisa.
Per spiegare le sofferenze dell'adulterio provo a darle qualche dettaglio in più, al di là di quello che possa essere il senso di colpa e slealtà verso mia moglie. Da una parte negli ultimi mesi ho manifestato la mia insofferenza a mia moglie , che accorgendosi della sofferenza anche fisica che raccontavo nel messaggio, mi ha chiesto conto e le ho detto di non sapere se la amo ancora. questo ha generato, come può immaginare, un rapporto conflittuale e dubbi , giustamente, da parte sua sulle motivazioni che hanno portato a tale situazione. Io non sono più lo stesso a casa e ovviamente questa cosa non è accettabile per lei e non è nemmeno giusta anche nei confronti di mia figlia.
Per quanto riguarda il rapporto con l'amante, questo ha cominciato a generare litigi continui a partire dalla fine dell'estate. Ci eravamo dati una scadenza per decidere cosa fare ma non siamo riusciti a farlo. Lei si dichiara innamorata, come non lo è mai stata in vita sua, ma ritiene che non sia pronta a far vivere una separazione ai figli per via della loro età ( 3-6 anni). Dall'altro lato manifesta molta gelosia nei confronti di mia moglie al punto da dirmi che lei non può sopportare che io possa fare qualcosa con mia moglie ( e per qualcosa non intendo solo di tipo fisico ma un'uscita, una cena, un viaggio in famiglia ecc) e quindi in tal caso la nostra relazione si concluderebbe. Questo mi ha generato molte difficoltà nel gestire la situazione anche a casa perchè evitavo situazioni che potessero creare conflitti con l'amante ( non mi piace chiamarla così ma rende più chiaro il discorso).
Dal lato mio invece io accetto, nel momento in cui non possiamo costruire in questo momento una vita insieme , il suo rapporto col marito ( ad onor del vero non fanno molte cose insime) e non ho mai posto alcun vincolo sul tema; tuttavia si sono create tante situazioni di litigio per via della mia gelosia, cosa che ho scoperto con lei. Lei è una donna che ha molte frequentazioni maschili ( prevalentemente perchè lavora in un ambiente prevalentemente maschile) ma soprattutto è una donna a cui piace relazionarsi con altri uomini se ci sono degli interessi comuni senza vederci nulla di male. Per fare un esempio che è stato oggetto di tanti ligiti: lei gioca a padel con un'amica e solitamente giocava con me e un collega. Una volta, non trovando il quarto, ho portato un mio collega. Durante la partita ha scoperto che questo collega era amico di un suo amico che non vedeva da 5 anni. Questo amico si è rifatto vivo con lei e le ha anche detto che anni fa era innamorato di lei. Da lì hanno organizzato 5/6 partite insieme e dopo la partita uscivano loro 4 a cena e poi a bere qualcosa fino a tardi ( 1 di notte). Una sera sempre loro 4 dopo la partita sono andati a cena a casa del mio collega. Sapendo del fastidio che questa cosa mi provocava, soprattutto perchè questi due ragazzi hanno cominciato a scriverle spesso, ad invitarla a cena anche fuori dal contesto della partita ecc. Alle mie rimostranze sul fatto che magari ogni tanto avrebbe potuto dire di no, o giocare a padel e poi bere qualcosa e tornare a casa ecc, lei ha sempre reagito male dicendo che non ci trova niente di male, che sono amici, che le fa piacere parlare ogni tanto e che , se è vero che sui social e via messaggio loro sono molto presenti, non hanno mai avuto atteggiamenti di interesse di altro tipo e che nel caso lei li saprebbe gestire, ma io faccio fatica a capire come con una famiglia 2 figli e un amante possa aver voglia di tutte queste occasioni e come faccia a non vedere che alcuni di questi hanno altri interessi manifestato con messaggi o atteggiamenti/inviti inopportuni.( padel, sci con persone viste 2 volte, o cene con persone viste 2/3 volte)
Ora dal 1 gennaio non ci sentiamo nè vediamo più ( prima passavamo tutta la giornata a scriverci o sentirci).
con la psicoterapeuta non abbiamo svolto test particolari, lei sostiene che sia un pò depresso ma questo sia normale nella mia situazione. Stiamo approfondendo alcune situazioni del passato che influenzano la mia gestione dei rapporti.
Grazie e scusi se mi sono dilungato molto
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.5k 195
Gentile utente,
in realtà non si è dilungato, al contrario ha eluso alcune delle domande che le avevo fatto nella prima risposta, e qui aggiunge cose che dovrebbero farla riflettere.
Scrive che fa fatica a capire come la sua "innamorata" (le piace di più chiamarla così?) voglia gestire tutte queste relazioni.
Provi ad approfondire la domanda e a rispondersi con sincerità, tenendo anche conto che questa donna preclude invece a lei ogni gesto di vicinanza con la sua legittima moglie, di fatto minando alle radici il suo matrimonio e mostrando poca generosità verso la donna e verso la bambina a cui porta via il marito e il padre. Questa donna ha tanta cura per i suoi "piccolini" (con i quali a quello che ci scrive lei sta ben poco) e tanta durezza verso sua figlia, che è in un'età ben più delicata?
Se lei, come più volte ripete nei suoi scritti, è preso soprattutto "di testa", la situazione è seria. Potrebbe anche spiegare il distacco da sua moglie, che forse precede l'adulterio e affonda in una mancata intimità di confidenze ed emozioni.
Questa situazione va affrontata con piena consapevolezza assieme alla sua curante.
Scrive: "lei sostiene che sia un pò depresso ma questo sia normale nella mia situazione".
Un adulterio ha propri caratteri, non è paragonabile ad una cotta adolescenziale o a un amore adulto vissuto alla luce del sole, per cui quasi sempre, quando termina, un senso di sollievo si abbina al sentimento di perdita; diciamo che spesso l'amore adulterino svanisce come neve al sole.
Inoltre per un uomo che ha dei valori e ha creduto nel proprio matrimonio (non so se questo sia il suo caso) l'adulterio segue ad un momento di depressione, non lo determina. Provi a cercare in rete la definizione di "distimia"; forse lei era già in questo stato quando ha incontrato il flash dell'ossitocina.
Scrive anche: "Stiamo approfondendo alcune situazioni del passato che influenzano la mia gestione dei rapporti".
Bene, purché si guardi anche alla gestione del presente.
Le faccio i più vivi auguri, soprattutto per un nuovo anno sgombro dalla visione offuscata e dolorosa che al momento la domina.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com