Paura di crescere

Buongiorno, parto col dire che è la prima volta che uso questa piattaforma e che mi viene un po' da ridere dato che vorrei proprio studiare psicologia all'università.
Sono una ragazza di 18 anni, compiuti da poco, negli ultimi anni ho notato che ho la costante paura di crescere, ogni cosa che vedo mi fa tornare con nostalgia a quando ero bambina e la consapevolezza di non poter più tornare a quegli anni mi distrugge.
Sento che il tempo sta scorrendo fin troppo velocemente e sto crescendo rapidamente.
Un esempio recente e semplice, ho passato tutta la vigilia di Natale e il 25 a piangere perché la magia che sentivo da piccola non c'è più e ora mi sembra una festa come le altre pur essendo la mia preferita.
Non sento l'eccitazione che provavo da piccola.
Non ho mai avuto sedute con psicologi per semplice paura di non essere normale anche se so perfettamente che ho qualche problema del passato irrisolto e che ne dovrei parlare con qualcuno.
Non vorrei fare preoccupare i miei genitori chiedendo di andare da uno specialista quindi mi rivolgo qui, se qualcuno avesse dei consigli su come vivere meglio questo sentimento ne sarei davvero felice, grazie.
Dr.ssa Alice Garbin Psicologo 6
Buongiorno,
Vorrei anzitutto tranquillizzarla circa la malinconia di cui parla soprattutto nel periodo natalizio: è già un periodo carico di emozioni positive e negative per ciascuno di noi e provare sentimenti anche contrastanti è esperienza comune a molti. Ha mai sentito parlare di Holidays Blues? Ecco si tratta proprio dell'insieme di emozioni diverse che si provano nel periodo delle feste natalizie, periodo in cui spesso ci si confronta con aspettative molto elevate di felicità, gioia, partecipazione ma che ognuno dovrebbe vivere come meglio crede, senza paragonarsi agli altri e senza cedere alle aspettative altrui ma seguendo il flusso delle sue sensazioni. Bene quindi che abbia accettato (e ammesso) di aver avuto un momento di tristezza e si sia sfogata con un liberatorio pianto. In merito alla questione più generale del non sentire più le stesse emozioni del suo periodo infantile e adolescenziale, mi sento di consigliarle di vivere questi momenti appieno poiché sono il naturale passaggio alla vita adulta in cui si abbandonano l'ingenuità e la totale spensieratezza dell'infanzia per cominciare ad affrontare responsabilità e sfide dell'essere adulta. La invito quindi a non evitare ciò che prova, seppur sente che possa farla soffrire, ma piuttosto di prenderne atto magari con un'attività di Journaling con cui sfogare le emozioni nel momento in cui affiorano ma anche dare libero accesso a pensieri, riflessioni e perché no preoccupazioni personali. Infine vorrei lasciarla con una citazione che risponde al suo ultimo dubbio circa l'andare da uno specialista e il fatto che i suoi genitori potrebbero preoccuparsi: "chi decide cosa è normale? La normalità è un'invenzione di chi è privo di fantasia" (Alda Merini). Con i miei migliori auguri che questo anno possa portarle nuove prospettive

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
grazie mille per la sua risposta, mi ha aiutata a capire che ciò che sto provando non è anormale. Seppur mi terrorizza ancora il non poter fare nulla riguardo al crescere, mi sento un po' più rincuorata.
Segnala un abuso allo Staff

Consulti su disturbi dell'umore

Altri consulti in psicologia