Come affrontare i cambiamenti?

Buongiorno,
ho 31 anni e ultimamente ho l’impressione di essere sempre triste e insoddisfatta della mia vita.


Fino al 2020 ho vissuto a casa con i miei genitori, studiavo e lavoravo poco come freelance.
Alla fine dello stesso anno sono iniziati una serie di eventi che hanno portato a significativi cambiamenti nella mia vita.

Allo scopo di intraprendere la carriera da docente sono stata costretta a spostarmi per una supplenza dalla Sicilia al nord Italia.

Non avevo mai vissuto da sola e dovendo svolgere un lavoro nuovo per me è stato un cambiamento molto importante.
Nonostante le difficoltà, alla fine di quell’anno, ero contenta di aver superato questa sfida con me stessa, soprattutto perché di solito sono una persona molto razionale che fa fatica a buttarsi sulle novità.

L’anno scolastico successivo ho lavorato in un’altra regione del nord italia e dunque ho dovuto ricominciare con fatica tutto da capo.

Durante quest’anno ho partecipato ad un concorso per ottenere il ruolo che ho inaspettatamente superato al primo tentativo e senza particolare fatica.

Nel frattempo i miei genitori decidono di vendere la casa della mia infanzia e di acquistarne un’altra.


Durante questi anni sono anche morti i miei quattro nonni e quando succedeva io non c’ero mai.


In fine, un peso molto importante ha il fatto che la mia decisione di trasferirmi per lavoro ha inciso negativamente anche sulla mia relazione sentimentale: dopo circa 8 anni si è chiusa una storia che non riesco ancora a superare pienamente e che mi fa soffrire molto ancora oggi dopo 2 anni.


Due anni fa ho anche provato a chiedere trasferimento ma mi è stato negato.

Ogni anno entro in crisi perché non so se voglio tornare a casa e stare vicina alla mia famiglia o se per me la casa è dove sono adesso con il mio compagno.


Da queste vicende ho ottenuto più consapevolezza e stima di me stessa ma il rovescio della medaglia è che penso di aver pagato a caro prezzo questa mia decisione.


Per quanto scritto sopra continuo a vivere nel passato, provando nostalgia ed evocando ricordi in loop di quando ero felice.

Rimpiango una sorta di spensieratezza perduta che forse però non c’è mai stata e che sto solo idealizzando.

Tutto questo non mi permette di vivere bene il mio presente.
Nella vita di tutti i giorni non trovo stabilità con il mio nuovo compagno, non ho interesse nel voler conoscere persone nuove, sembra tutto molto apatico e meccanico.


Quando vado in Sicilia a trovare la mia famiglia si accentua ancora di più la sensazione di vuoto e nostalgia di quei momenti e non faccio che pensare e domandarmi se trasferirmi sia stata la scelta giusta.

Quindi anche dei momenti di vacanza, come questi ultimi, per me si trasformano in giorni dal retrogusto amaro.


Questa nostalgia non è un’emozione nuova per me: è simile ma più amplificata a quella che provo guardando una vecchia foto che ritrae me o la mia famiglia.

Ho paura dei miei stessi pensieri.
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Dr.ssa Maria Teresa Furnari Psicologo 29
Gentile cliente,
la sua nostalgia per il passato non va confusa con il passato stesso che non può ritornare. La sua storia di otto anni si è chiusa, i suoi nonni non ci sono più, la sua casa dell'infanzia è stata venduta. La spensieratezza dell'infanzia e dell'adolescenza (?) non c'è più. A questo punto della sua vita le consiglio di prenderne atto e di capire se l'attuale vita è e sarà la sua vita ( con o senza compagno) oppure la sua vita è giù in Sicilia accanto alla sua famiglia d'origine sapendo che quello che non c'è più non può ritornare ma può essere trasformato in ricordi, emozioni, pensieri, atteggiamenti, errori ecc ecc che l'hanno fatta crescere.
Cordialmente
dott.ssa M.T. Furnari

Dott.ssa Maria Teresa Furnari
Psicologa, Esperta in tematiche Adolescenziali. Visita in presenza e on-line. Cell 3396448217