Cambiare orientamento sessuale, è possibile?

Sono un ragazzo di 25 anni, e giudico il mio orientamento sessuale come bisessuale, più spostato verso l' omosessualità, direi all' 80%.
Mi piace il contatto fisico e visivo con persone del mio stesso sesso, anche se per via del fatto di vivere in una famiglia sostanzialmente omofoba, e anche per questioni religiose direi insuperabili a costo di diventare atei, ho sempre preferito reprimere questa mia predisposizione.
Per tutta una serie di ragioni non mi vedo proprio a trascorrere la mia vita con un uomo, mi vedrei più con una donna, tuttavia non riesco a reprimere se non con ingente sforzo i miei desideri omoerotici.
Mi sento come un ragazzo o una ragazza che vuole cambiare sesso, con la differenza che nel mio caso voglio passare da prevalentemente gay ad etero.
Non ho mai accettato il fatto di essere diverso in questo senso, mi sono sempre fatto schifo per il fatto di essere attratto da persone dello stesso sesso.
Sto cercando una qualche terapia per rafforzare la mia componente etero e diminuire quella omo, anche se vedo che l' orientamento tipico della psicologia contemporanea è di tipo affermativo, volto a dire ok, l' omosessualità va bene, è naturale, bisogna fare solo un percorso di auto accettazione, bene per me non lo è, per lo meno a livello personale, io voglio essere 100% etero.
A volte mi sento depresso, tendo ad isolarmi, sono stato hikikomori per un certo periodo, proprio per questo motivo.
La mia domanda è ad oggi c' è modo, tramite una terapia psicologica od ormonale di far in modo che io possa smettere di desiderare persone del mio stesso sesso?
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19k 608
Gentile utente,

Riguardo all'omosessualità e possibili terapie ne ho scritto qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3480-gay-e-lesbiche-curarli-per-normalizzarli.html e quanto l'articolo contiene fa parte integrante di questa risposta.
Sulla tematica, la trattazione anche storica che ne fa Wikipedia è ampia: https://it.wikipedia.org/wiki/Terapia_di_conversione .

Cosa aggiungere?
Aggiungo che il suo malessere, per come traspare dal testo del suo consulto, appare più come un disagio sociale, che non un disagio interiore. Quel disagio sociale che viene oggi definito "minority stress", riguardo al quale la posizione di V. Lingiardi risulta interessante.
Se così fosse, l'ambito sul quale lavorare psicologicamente sarebbe differente da quello che lei ipotizza.

Alla Sua domanda:
".. ad oggi c' è modo, tramite una terapia psicologica od ormonale di far in modo che io possa smettere di *desiderare* persone del mio stesso sesso?" (* * miei)
la risposta è negativa.
E' possibile evitare il passaggio dal desiderare all'atto.

".. io voglio essere 100% etero."
Fortunatamente nessuno di noi è 100% uomo/donna, ognuno ha anche caratteristiche dell'altro/i genere/i.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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