Entrambi amanti

Gentile utente,

come ho appreso dai suoi precedenti consulti, da un po' di tempo prova ansia, sensazioni di distacco dalla realtà e anche la noia era subentrata nel rapporto col suo compagno.
E molto probabilmente è stata tale noia ad aprire la porta ad un'altra persona.
Infatti forse anche l'incontro tra lei e il suo amante, come spesso accade, è stato un incontro tra due solitudini, tra due persone incomprese che si ritrovano nel momento in cui realizzano l'infelicità o l'insufficienza della propria vita di coppia. Così vedono nell'altro una possibilità di colmare qualcosa che sentono come mancante, nella propria unione o in sé stessi.

Con ciò vorrei tentare una possibile risposta anche alla sua domanda rispetto a come eventualmente tornare dai propri partners e guardarli in faccia, dicendole che quello sguardo, prima di rivolgerlo sul volto del suo compagno, dovrebbe rivolgerlo dentro di sé, alla ricerca delle motivazioni profonde che l'hanno portata a legarsi ad un altro uomo.
Quello che incontrerà dentro di sé, se saprà accoglierlo senza giudizio e comprenderlo, potrà darle la forza e il coraggio di guardare anche il suo compagno.
In questo percorso le consiglierei di farsi accompagnare da uno psicologo, anche per poter comprendere qual è il posto in cui lei sta bene e vorrebbe stare, indipendentemente da ciò che vuole il suo amante, suo marito o altre persone.
Al di là degli altri, di quel che è successo e succederà, lei dovrebbe far nascere in sé la possibilità di perdonarsi, a partire da una presa di consapevolezza di una sua parte ferita e bisognosa, scorgendo in questo tradimento un'opportunità di crescita, per imparare qualcosa in più su sé stessa e sui legami.
Eventualmente in seguito sarà anche possibile avviare un percorso di terapia di coppia tra lei e il suo compagno per riparare a questa rottura che insieme avete favorito, e dunque non solo lei, legandosi ad un altro, ma anche lui, magari ritirandosi dal legame, facendo finta di non vedere o non capire, con i silenzi, i gesti mancanti, o in tanti altri modi.

La saluto e le porgo gli auguri per le feste e per tutto!

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it

Innanzitutto vorrei ringraziarla per la risposta che mi ha dato. Sicuramente prenderò in considerazione il fatto di andare da uno psicologo perchè questa situazione non mi fa stare bene anzi, tutto il contrario. E vedere che lui se la vive tranquillamente come se niente fosse con la sua famiglia un po’ di rabbia me la fa provare in quanto io non la sto vivendo così bene però piano piano so che riuscirò ad uscire da questa situazione. Pensandoci bene oggi sono arrivata al punto di dire che non ne vale la pena continuare così in quanto lui non lascerà mai sua moglie.

Buongiorno dottoressa sono qua per aggiornarla per quanto riguarda la situazione. Io e questo ragazzo ci siamo visti ancora qualche volta e come già detto avendo un figlio piccolo purtroppo non riuscirà mai a prendere la decisione di lasciare la moglie in quanto non sopporta l’idea di non poterlo più vedere tutti i giorni. Ha ammesso di essersi innamorato di me e addirittura ha ammesso che sono stata la prima e unica ragazza per cui ha pianto però continuando così a vederci e non riuscendo lui a fare il passo dice che ciò ci fa solo soffrire in quanto non possiamo viverci alla luce del sole come vorremmo e che se andassimo avanti cosi faremo tutta la vita ad avere una relazione parallela ed io non riuscirò mai a fare famiglia. Lui se è bloccato lì e per il figlio mentre io posso ancora scegliere cosa fare.. La cosa che ci ha fregato è che entrambi ci siamo presi sia fisicamente ma sopratutto mentalmente (siamo proprio la nostra metà perfetta) e abbiamo paura che questa cosa non passerà mai. Lui è convinto che per me sia molto più semplice andare avanti ma non è assolutamente così. Secondo voi ad allontanarci potrebbe essere che lui si renda conto che mi sta realmente perdendo? È possibile che una persona realmente innamorata non riesca a fare un determinato passo per via dei figli per la paura di perderli? Vi prego aiutatemi.

Gentile utente,

In questa sede non posso fornirle un aiuto ulteriore a quello già fornitole nel primo consulto.
Dovrebbe approfondire la questione con uno psicologo. Può rivolgersi nel pubblico, mediante il pagamento del ticket o nel privato, scegliendo il professionista che ritiene, in presenza oppure online. Ci sono moltissime opportunità.
Non aspetti ancora.

Buona fortuna!

Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it