Possibile che io sia stupido?
Salve a tutti, cercherò di descrivere brevemente, per quanto possibile, il mio problema.
Premetto che quanto seguirà potrà sembrare a molti il delirio/ supercazzola di un folle, ma spero di farmi capire.
Parto dal presupposto che la mia vita è sempre stata abbastanza mediocre, non ho mai brillato particolarmente per astuzia o genialità, anzi, spesso mi sentivo mentalmente lento rispetto agli altri, soprattutto a scuola, mentre all'università sono riuscito anche ad uscire con un ottima media e un buon voto finale.
Ora, a 25 anni, in testa mi sta girando sempre di più un pensiero che ho spesso avuto anche in passato, cioè che sono stupido.
Tutto ciò parte da una strana sensazione di non riuscire ad avere una visione critica sulla realtà (come fosse troppo complessa per la mia mente), sui temi di attualità che più destano la mia attenzione.
Di solito mi rifaccio alle idee espresse da altri, accettandole con passività, senza stare a pensarci tanto.
Il problema è che ultimamente, presa coscienza di questa passività, ho iniziato, quasi come per ripicca, ad essere critico nei confronti di cose che prima ritenevo assodate, e quando questo avviene mi costruisco dei castelli di idee ambigue che mi circolano in mente e non riesco a pensare ad altro per ore, togliendomi la voglia di fare altro.
Il problema, è che nella maggior parte dei casi, questo rimuginio porta a delle conclusioni strane e completamente errate, e questo mi fa sentire incredibilmente stupido, tanto da aver pensato spesso di fare un test del qi, in quanto la mia logica sembrerebbe essere ridicola.
Per fare un esempio più concreto, l'altro giorno parlavo con un mio amico del tema dell'oggettificazione sessuale sia di uomini che di donne, tema che ho comunque sempre accettato, ma in questi giorni, sono arrivato alla conclusione, dopo varie ipotesi, che non esista l'oggettificazione, in quanto nessuno potrebbe ridurre una persona a mero oggetto sessuale, senza quindi tenere in considerazione altre caratteristiche di queste stesse persone (intelligenza, emotività), ma ognuno vedrà nell'altra persona le caratteristiche che più gli serviranno ad appagare il suo desiderio in quel momento (sessuale, relazionale ecc...).
Ora, io sono sicuro che il mio cervello stia dando i numeri al riguardo, perché sento che questi pensieri sono tanto ridicoli quanto errati, e questa cosa non fa altro che buttarmi giù, facendomi sentire stupido, ho la sensazione che siano diventati complessi dei temi che per altri sembrano semplici.
Non so quanto io mi sia spiegato bene, nel caso sarò pronto a rispondere a qualsiasi dubbio.
Inoltre, io sono sempre stato un patito dell'aspetto QI, provando spesso e volentieri una certa invidia per persone che eccellono in quell'ambito e che mostravano un pensiero logico lucido, cosa che io non sono mai riuscito a fare.
Ora, come detto prima, io lo so che sembreranno dei capricci di uno che non ha niente di meglio da fare, ma c'è un modo per uscire da questo circolo vizioso?
Grazi
Premetto che quanto seguirà potrà sembrare a molti il delirio/ supercazzola di un folle, ma spero di farmi capire.
Parto dal presupposto che la mia vita è sempre stata abbastanza mediocre, non ho mai brillato particolarmente per astuzia o genialità, anzi, spesso mi sentivo mentalmente lento rispetto agli altri, soprattutto a scuola, mentre all'università sono riuscito anche ad uscire con un ottima media e un buon voto finale.
Ora, a 25 anni, in testa mi sta girando sempre di più un pensiero che ho spesso avuto anche in passato, cioè che sono stupido.
Tutto ciò parte da una strana sensazione di non riuscire ad avere una visione critica sulla realtà (come fosse troppo complessa per la mia mente), sui temi di attualità che più destano la mia attenzione.
Di solito mi rifaccio alle idee espresse da altri, accettandole con passività, senza stare a pensarci tanto.
Il problema è che ultimamente, presa coscienza di questa passività, ho iniziato, quasi come per ripicca, ad essere critico nei confronti di cose che prima ritenevo assodate, e quando questo avviene mi costruisco dei castelli di idee ambigue che mi circolano in mente e non riesco a pensare ad altro per ore, togliendomi la voglia di fare altro.
Il problema, è che nella maggior parte dei casi, questo rimuginio porta a delle conclusioni strane e completamente errate, e questo mi fa sentire incredibilmente stupido, tanto da aver pensato spesso di fare un test del qi, in quanto la mia logica sembrerebbe essere ridicola.
Per fare un esempio più concreto, l'altro giorno parlavo con un mio amico del tema dell'oggettificazione sessuale sia di uomini che di donne, tema che ho comunque sempre accettato, ma in questi giorni, sono arrivato alla conclusione, dopo varie ipotesi, che non esista l'oggettificazione, in quanto nessuno potrebbe ridurre una persona a mero oggetto sessuale, senza quindi tenere in considerazione altre caratteristiche di queste stesse persone (intelligenza, emotività), ma ognuno vedrà nell'altra persona le caratteristiche che più gli serviranno ad appagare il suo desiderio in quel momento (sessuale, relazionale ecc...).
Ora, io sono sicuro che il mio cervello stia dando i numeri al riguardo, perché sento che questi pensieri sono tanto ridicoli quanto errati, e questa cosa non fa altro che buttarmi giù, facendomi sentire stupido, ho la sensazione che siano diventati complessi dei temi che per altri sembrano semplici.
Non so quanto io mi sia spiegato bene, nel caso sarò pronto a rispondere a qualsiasi dubbio.
Inoltre, io sono sempre stato un patito dell'aspetto QI, provando spesso e volentieri una certa invidia per persone che eccellono in quell'ambito e che mostravano un pensiero logico lucido, cosa che io non sono mai riuscito a fare.
Ora, come detto prima, io lo so che sembreranno dei capricci di uno che non ha niente di meglio da fare, ma c'è un modo per uscire da questo circolo vizioso?
Grazi
[#1]
Gentile utente,
"..questo rimuginio porta a delle conclusioni strane e completamente errate", ci dice.
Il "rimuginare" è ben differente dal riflettere, il primo rappresenta una patologia nel funzionamento psichico, che invade la vita senza che uno se ne accorga:
".. idee ambigue che mi circolano in mente e non riesco a pensare ad altro per ore, togliendomi la voglia di fare altro";
e dunque nessuna meraviglia che esso porti a conclusioni strane e bizzarre.
Il rimuginare va curato dal*Psicolog* che sia anche psicoterapeuta (solo così può curare).
Riguardo all'esempio che porta Lei inerente alla "oggettificazione", ossia al considerare una persona alla stregua di un mero oggetto (ad es. sessuale) per il proprio appagamento, la domanda con cui potrebbe uscire dalla trappola mentale potrebbe essere:
"Ma nei fatti esistono realmente persone che utilizzano le altre persone unicamente per proprio personale sfogo?" Unica risposta ammessa: SI' - NO.
Se non esiste la realtà non esiste neppure la parola.
il problema è che il/la rimuginante non riesce a fermarsi al SI' - NO. Deve aggiungere altre domande e domande su domande.
Salti cordiali.
Dott. Brunialti
"..questo rimuginio porta a delle conclusioni strane e completamente errate", ci dice.
Il "rimuginare" è ben differente dal riflettere, il primo rappresenta una patologia nel funzionamento psichico, che invade la vita senza che uno se ne accorga:
".. idee ambigue che mi circolano in mente e non riesco a pensare ad altro per ore, togliendomi la voglia di fare altro";
e dunque nessuna meraviglia che esso porti a conclusioni strane e bizzarre.
Il rimuginare va curato dal*Psicolog* che sia anche psicoterapeuta (solo così può curare).
Riguardo all'esempio che porta Lei inerente alla "oggettificazione", ossia al considerare una persona alla stregua di un mero oggetto (ad es. sessuale) per il proprio appagamento, la domanda con cui potrebbe uscire dalla trappola mentale potrebbe essere:
"Ma nei fatti esistono realmente persone che utilizzano le altre persone unicamente per proprio personale sfogo?" Unica risposta ammessa: SI' - NO.
Se non esiste la realtà non esiste neppure la parola.
il problema è che il/la rimuginante non riesce a fermarsi al SI' - NO. Deve aggiungere altre domande e domande su domande.
Salti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8 visite dal 20/12/2024.
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