Cambio lavoro dopo maternità
Buongiorno,
sono una donna di 33 anni a casa in maternità anticipata per lavoro a rischio.
Terminata la maternità vorrei cambiare lavoro in quanto era già da tempo che volevo farlo e avevo anche raggiunto un forte livello di stress.
La maternità è arrivata al momento giusto e adesso vorrei pensare a come muovermi.
Ero educatrice e ora vorrei passare ad un lavoro più d'ufficio o nell'assistenza clienti/accettazione negli ambulatori medici e simili.
Sto studiando da sola informatica e inglese, visto che sono a casa e ho tempo libero ma non so che cos'altro potrei fare e non mi sento serena.
So che dovrei vivermi e godermi questa gravidanza tanto cercata ma il pensiero di cosa devo fare dopo non mi lascia tranquilla.
Mio marito poi mi consiglia di aspettare di fare anche il secondo figlio prima di cambiare ma io non voglio aspettare ancora, non vedo l'ora di sentirmi realizzata non solo come mamma ma anche sul piano professionale.
Ho visto che ci sono tanti corsi che mi interessano ma sono per disoccupati o prevedono un tirocinio e io ora non potrei farlo.
A chi potrei rivolgermi per chiedere un consiglio?
Ci sono altre cose che potrei fare/studiare per "portarmi avanti" in questi mesi con tanto tempo a disposizione?
Grazie mille in anticipo per la vostra risposta.
sono una donna di 33 anni a casa in maternità anticipata per lavoro a rischio.
Terminata la maternità vorrei cambiare lavoro in quanto era già da tempo che volevo farlo e avevo anche raggiunto un forte livello di stress.
La maternità è arrivata al momento giusto e adesso vorrei pensare a come muovermi.
Ero educatrice e ora vorrei passare ad un lavoro più d'ufficio o nell'assistenza clienti/accettazione negli ambulatori medici e simili.
Sto studiando da sola informatica e inglese, visto che sono a casa e ho tempo libero ma non so che cos'altro potrei fare e non mi sento serena.
So che dovrei vivermi e godermi questa gravidanza tanto cercata ma il pensiero di cosa devo fare dopo non mi lascia tranquilla.
Mio marito poi mi consiglia di aspettare di fare anche il secondo figlio prima di cambiare ma io non voglio aspettare ancora, non vedo l'ora di sentirmi realizzata non solo come mamma ma anche sul piano professionale.
Ho visto che ci sono tanti corsi che mi interessano ma sono per disoccupati o prevedono un tirocinio e io ora non potrei farlo.
A chi potrei rivolgermi per chiedere un consiglio?
Ci sono altre cose che potrei fare/studiare per "portarmi avanti" in questi mesi con tanto tempo a disposizione?
Grazie mille in anticipo per la vostra risposta.
[#1]
Gentile utente,
Il suo consulto è qua in sospeso già da 10 giorni, segnale di una certa difficoltà a rispondere allo stesso.
Le difficoltà stanno nel fatto che leggendo il testo si ha l’impressione che lei sia nella progettazione del futuro, piuttosto che nel vivere il presente.
E questo, essendo in attesa di un primo figlio, non viene percepito da noi specialisti come lo stato d’animo adatto ad entrare in quella nuova esperienza piuttosto impegnative che la maternità.
Lei pensa anche a cambiare lavoro, non rendendosi forse conto che con la maternità cambierà già tutto della sua vita: gli orari, le pause di riposo, le nottate, le relazioni, la coppia, https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html .
Suo Marito la incita non pensare fin da ora al secondo figlio, con quel buon senso naturale di chi osserva la realtà e i suoi vincoli.
Ci si può chiedere:
È un suo modo di essere quello di voler cambiare continuamente le situazioni, di proiettarsi costantemente in avanti?
Oppure è il fatto di non avere giornate vuote, per una donna abituata a lavorare fuori casa? Come una sorta di horror vacui, cioè di orrore della giornata vuota, del tempo vuoto?
Sicuramente studiare le lingue non fa male.
E poi c’è da studiare il mondo del bambino, a meno che lei non sia un’educatrice specifica dell’infanzia, per cui dello stesso è già molto esperta.
Quel che fa pensare è un eccesso di programmazione rispetto a dellerealtà che non si sono ancora sperimentate, quale la maternità, quale un nuovo lavoro, quale un secondo figlio,
Si ritiene, ci dia un riscontro. Continueremo il discorso.
Saluti cordiali
Dott. Brunialti
Il suo consulto è qua in sospeso già da 10 giorni, segnale di una certa difficoltà a rispondere allo stesso.
Le difficoltà stanno nel fatto che leggendo il testo si ha l’impressione che lei sia nella progettazione del futuro, piuttosto che nel vivere il presente.
E questo, essendo in attesa di un primo figlio, non viene percepito da noi specialisti come lo stato d’animo adatto ad entrare in quella nuova esperienza piuttosto impegnative che la maternità.
Lei pensa anche a cambiare lavoro, non rendendosi forse conto che con la maternità cambierà già tutto della sua vita: gli orari, le pause di riposo, le nottate, le relazioni, la coppia, https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html .
Suo Marito la incita non pensare fin da ora al secondo figlio, con quel buon senso naturale di chi osserva la realtà e i suoi vincoli.
Ci si può chiedere:
È un suo modo di essere quello di voler cambiare continuamente le situazioni, di proiettarsi costantemente in avanti?
Oppure è il fatto di non avere giornate vuote, per una donna abituata a lavorare fuori casa? Come una sorta di horror vacui, cioè di orrore della giornata vuota, del tempo vuoto?
Sicuramente studiare le lingue non fa male.
E poi c’è da studiare il mondo del bambino, a meno che lei non sia un’educatrice specifica dell’infanzia, per cui dello stesso è già molto esperta.
Quel che fa pensare è un eccesso di programmazione rispetto a dellerealtà che non si sono ancora sperimentate, quale la maternità, quale un nuovo lavoro, quale un secondo figlio,
Si ritiene, ci dia un riscontro. Continueremo il discorso.
Saluti cordiali
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno,
intanto la ringrazio tanto per la sua cortese risposta.
Effettivamente sono una persona che pensa tanto al futuro e fa fatica a godersi il presente, questo lo riconosco.
In questo momento sto valutando attentamente a cosa fare dopo perché lavoravo in un asilo nido da 8 anni ed era già da qualche anno che non mi piaceva più e volevo cambiare ma stavamo cercando un bimbo e, in accordo con mio marito, ho aspettato di andare in maternità per poi valutare cosa fare dopo con calma.
Consapevole che già l'arrivo di un bimbo stravolga la vita, lavorando anche a contatto con loro, non sopporto l'idea di tornare a fare quel lavoro perché mi pesava davvero tanto.
Cambiare lavoro adesso so che non è il momento migliore ma la mia "angoscia" nasce proprio dal fatto che non voglio tornare al mio lavoro attuale.
Per il secondo figlio non ci sto pensando al momento. Mi riferivo al fatto che mio marito mi suggeriva di cambiare lavoro dopo il secondo figlio e non ora.
Quindi chiedevo consiglio su cosa potrei fare ora per poter impegnare al meglio questi mesi, prima della nascita del bimbo.
intanto la ringrazio tanto per la sua cortese risposta.
Effettivamente sono una persona che pensa tanto al futuro e fa fatica a godersi il presente, questo lo riconosco.
In questo momento sto valutando attentamente a cosa fare dopo perché lavoravo in un asilo nido da 8 anni ed era già da qualche anno che non mi piaceva più e volevo cambiare ma stavamo cercando un bimbo e, in accordo con mio marito, ho aspettato di andare in maternità per poi valutare cosa fare dopo con calma.
Consapevole che già l'arrivo di un bimbo stravolga la vita, lavorando anche a contatto con loro, non sopporto l'idea di tornare a fare quel lavoro perché mi pesava davvero tanto.
Cambiare lavoro adesso so che non è il momento migliore ma la mia "angoscia" nasce proprio dal fatto che non voglio tornare al mio lavoro attuale.
Per il secondo figlio non ci sto pensando al momento. Mi riferivo al fatto che mio marito mi suggeriva di cambiare lavoro dopo il secondo figlio e non ora.
Quindi chiedevo consiglio su cosa potrei fare ora per poter impegnare al meglio questi mesi, prima della nascita del bimbo.
[#3]
Gentile utente,
"..cosa potrei fare ora per poter impegnare al meglio questi mesi, prima della nascita del bimbo?"
Può cominciare ad occuparsi della cosa più concreta che possiede: il suo corpo.
Un corpo che fra qualche mese comincerà ad arrotondarsi in certe parti ed avrà bisognosi una elasticità cutanea che non si improvvisa.
E dunque incoraggio ad iniziare fin fa subito ad applicare l'olio di mandorle o crema analoga per 2-3 volte al giorno; può essere un primo fondamentale passo.
Tali gesti, giorno dopo giorno, aiutano infatti a ri/centrarsi su di sè e al contempo sulla vita che sta nella pancia; su una progettualità che si arricchisce di giorno in giorno e sulla determinazione di uscire dalla gravidanza in forma come prima.
Tenga anche conto che, già nella pancia da un certo mese in poi si odono i suoni:
- la madre che canticchia;
- una musica che è sempre quella e che accompagnerà il/la piccol* anche dopo la nascita in un continuum rassicurante.
Tutto ciò per fare sì che la donna viva il "qui e ora" di questo status, che è sì transitorio, ma che risulta essenziale per prepararsi psicologicamente all'avere un bimbo/a concretamente tra le braccia.
E poi rimane il tempo per tutto il resto: l'inglese, lo studio, i sogni, .. ma che non è tempo di trasformarli in progetti concreti dato che, a mio parere professionale, sono in grado di togliere quella centratura sul presente, in particolare per Lei che si descrive come ".. una persona che pensa tanto al futuro e fa fatica a godersi il presente2
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
"..cosa potrei fare ora per poter impegnare al meglio questi mesi, prima della nascita del bimbo?"
Può cominciare ad occuparsi della cosa più concreta che possiede: il suo corpo.
Un corpo che fra qualche mese comincerà ad arrotondarsi in certe parti ed avrà bisognosi una elasticità cutanea che non si improvvisa.
E dunque incoraggio ad iniziare fin fa subito ad applicare l'olio di mandorle o crema analoga per 2-3 volte al giorno; può essere un primo fondamentale passo.
Tali gesti, giorno dopo giorno, aiutano infatti a ri/centrarsi su di sè e al contempo sulla vita che sta nella pancia; su una progettualità che si arricchisce di giorno in giorno e sulla determinazione di uscire dalla gravidanza in forma come prima.
Tenga anche conto che, già nella pancia da un certo mese in poi si odono i suoni:
- la madre che canticchia;
- una musica che è sempre quella e che accompagnerà il/la piccol* anche dopo la nascita in un continuum rassicurante.
Tutto ciò per fare sì che la donna viva il "qui e ora" di questo status, che è sì transitorio, ma che risulta essenziale per prepararsi psicologicamente all'avere un bimbo/a concretamente tra le braccia.
E poi rimane il tempo per tutto il resto: l'inglese, lo studio, i sogni, .. ma che non è tempo di trasformarli in progetti concreti dato che, a mio parere professionale, sono in grado di togliere quella centratura sul presente, in particolare per Lei che si descrive come ".. una persona che pensa tanto al futuro e fa fatica a godersi il presente2
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Gentilissima dottoressa,
la ringrazio tanto per la sua risposta. Mi sono presa qualche giorno di riflessione per comprendere meglio le sue parole e devo dire che sono state illuminanti per me. Mi sono resa conto che non mi stavo permettendo di vivere con serenità un momento tanto prezioso e tanto desiderato, facendomi prendere dall'ansia di cosa fare dopo per paura del giudizio degli altri e forse anche di una me stessa molto severa.
Cercherò di godermi al 100% la gravidanza e poi quando mi sentirò pronta troverò una soluzione anche per il lavoro, senza troppe pressioni.
La ringrazio ancora e le auguro un sereno anno nuovo.
la ringrazio tanto per la sua risposta. Mi sono presa qualche giorno di riflessione per comprendere meglio le sue parole e devo dire che sono state illuminanti per me. Mi sono resa conto che non mi stavo permettendo di vivere con serenità un momento tanto prezioso e tanto desiderato, facendomi prendere dall'ansia di cosa fare dopo per paura del giudizio degli altri e forse anche di una me stessa molto severa.
Cercherò di godermi al 100% la gravidanza e poi quando mi sentirò pronta troverò una soluzione anche per il lavoro, senza troppe pressioni.
La ringrazio ancora e le auguro un sereno anno nuovo.
[#5]
Gentile utente,
Se le risposte qui hanno aiutato la sua auto-consapevolezza, ne sono proprio molto contenta. Facciamo così pochi figli oggi, che non avremmo forse modo di recuperare successivamente l'esperienza di una gravidanza vissuta distrattamente.
E al contempo, per la donna stessa è una fase così importante che non è proprio il caso di sprecarla: la riporta infatti alla propria vita prenatale, alle proprie radici più profonde. Come del resto sarà anche dopo: i figli anche di pochi mesi evocano nei genitori ricordi di quando avevano la loro stessa età, ricordi che erano finiti in un apparente dimenticatoio. Saranno occasioni preziose per provare a 'far pace' (rammendare, dico io) con eventuali irrisolti.
Questo è quanto fanno i figli inconsapevolmente per noi genitori, se siamo abbastanza attent* per coglierlo.
Ricambio di cuore il suo augurio per il Nuovo Anno!
Saluti cari.
dott. Brunialti
Se le risposte qui hanno aiutato la sua auto-consapevolezza, ne sono proprio molto contenta. Facciamo così pochi figli oggi, che non avremmo forse modo di recuperare successivamente l'esperienza di una gravidanza vissuta distrattamente.
E al contempo, per la donna stessa è una fase così importante che non è proprio il caso di sprecarla: la riporta infatti alla propria vita prenatale, alle proprie radici più profonde. Come del resto sarà anche dopo: i figli anche di pochi mesi evocano nei genitori ricordi di quando avevano la loro stessa età, ricordi che erano finiti in un apparente dimenticatoio. Saranno occasioni preziose per provare a 'far pace' (rammendare, dico io) con eventuali irrisolti.
Questo è quanto fanno i figli inconsapevolmente per noi genitori, se siamo abbastanza attent* per coglierlo.
Ricambio di cuore il suo augurio per il Nuovo Anno!
Saluti cari.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 235 visite dal 20/12/2024.
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