Ho paura di affrontare il dolore che ho vissuto?
Buona sera a tutti.
Sono alla ricerca di uno/a psicoterapeuta perché quello che ho già al centro di salute mentale penso che non sia bravo.
Forse è presunzione.
Ma tanto io sono fatta così vedo sempre il meglio altrove.
Lui è un cognitivo comportamentale, lo frequento già da 2 anni.
Comunque tornando a noi ho fatto qualche giro e sono andata da una psicoanalista che quando mi ha detto che i tempi sono lunghi anche 10 anni per poco svenivo, e poi era cara.
E poi sono andata da una psicodinamica.
In mezz’ora mi ha fatto il quadro della situazione, mi ha detto molte cose fra cui #tu inconsapevolmente dimentichi ma è una forma di protezione.
#
Insomma mia madre erano giorni che insisteva che dovevo richiamare uno dei 3 psicoterapeuti e io ho chiamato la psic.
psicodinamica.
Fino all’ultimo momento ero confusa infatti appena arriviamo li dico a mia madre che ho l’ansia e non voglio entrare.
Discuto un po’ con mamma e torno a casa.
Volevo solo dire che io sento che dentro di me c’è un dolore, sarà forse vero che non voglio affrontarlo?
Io a questo dolore associo mio padre è per questo che non voglio affrontarlo.
Perché ho i sensi di colpa.
Ce li ho tutti i giorni da quando ho deciso di non parlargli, 2 mesi.
Ho i sensi di colpa perché ho paura di star voltando le spalle a una persona che in realtà mi ama più di chiunque altro, però allo stesso tempo lo evito e provo astio perché in passato mi ha menato.
È come se io vedessi 2 persone diverse, 2 papà diversi ma soprattutto ho i ricordi scordinati.
Io nel 2019 andavo da una psicoanalista e allo stesso modo lei mi ha fatto scoppiare a casa e non è servito a niente.
Ora da quello che ho capito questa psicodinamica mi vuole far riaffrontare gli argomenti che mi fanno tornare a casa agitata e nervosa e poco ma sicuro scoppia la litigata.
Ma se io evito questa psicodinamica e i suoi consigli e vado semplicemente da un cognitivo-comportamentale?
Cioè questo dolore prima o poi dovrò affrontarlo o posso scappare a vita?
Al momento vivo in un precario equilibrio ma abbastanza tranquilla (cioè in realtà si fa per dire perché i sensi di colpa non mi fanno stare tranquilla per niente) che succede se lo affronto?
Sto tranquilla ma forse questo non è vivere.
Ps: se prima di Natale mio padre decidesse di parlarmi io andrei nel panico, mi darebbe fastidio, non ci vorrei parlare.
(Il panico infatti sono i sensi di colpa)
Ma che problema ho?
Odio mio padre?
Vi prego rispondete non lo sta facendo nessuno
Sono alla ricerca di uno/a psicoterapeuta perché quello che ho già al centro di salute mentale penso che non sia bravo.
Forse è presunzione.
Ma tanto io sono fatta così vedo sempre il meglio altrove.
Lui è un cognitivo comportamentale, lo frequento già da 2 anni.
Comunque tornando a noi ho fatto qualche giro e sono andata da una psicoanalista che quando mi ha detto che i tempi sono lunghi anche 10 anni per poco svenivo, e poi era cara.
E poi sono andata da una psicodinamica.
In mezz’ora mi ha fatto il quadro della situazione, mi ha detto molte cose fra cui #tu inconsapevolmente dimentichi ma è una forma di protezione.
#
Insomma mia madre erano giorni che insisteva che dovevo richiamare uno dei 3 psicoterapeuti e io ho chiamato la psic.
psicodinamica.
Fino all’ultimo momento ero confusa infatti appena arriviamo li dico a mia madre che ho l’ansia e non voglio entrare.
Discuto un po’ con mamma e torno a casa.
Volevo solo dire che io sento che dentro di me c’è un dolore, sarà forse vero che non voglio affrontarlo?
Io a questo dolore associo mio padre è per questo che non voglio affrontarlo.
Perché ho i sensi di colpa.
Ce li ho tutti i giorni da quando ho deciso di non parlargli, 2 mesi.
Ho i sensi di colpa perché ho paura di star voltando le spalle a una persona che in realtà mi ama più di chiunque altro, però allo stesso tempo lo evito e provo astio perché in passato mi ha menato.
È come se io vedessi 2 persone diverse, 2 papà diversi ma soprattutto ho i ricordi scordinati.
Io nel 2019 andavo da una psicoanalista e allo stesso modo lei mi ha fatto scoppiare a casa e non è servito a niente.
Ora da quello che ho capito questa psicodinamica mi vuole far riaffrontare gli argomenti che mi fanno tornare a casa agitata e nervosa e poco ma sicuro scoppia la litigata.
Ma se io evito questa psicodinamica e i suoi consigli e vado semplicemente da un cognitivo-comportamentale?
Cioè questo dolore prima o poi dovrò affrontarlo o posso scappare a vita?
Al momento vivo in un precario equilibrio ma abbastanza tranquilla (cioè in realtà si fa per dire perché i sensi di colpa non mi fanno stare tranquilla per niente) che succede se lo affronto?
Sto tranquilla ma forse questo non è vivere.
Ps: se prima di Natale mio padre decidesse di parlarmi io andrei nel panico, mi darebbe fastidio, non ci vorrei parlare.
(Il panico infatti sono i sensi di colpa)
Ma che problema ho?
Odio mio padre?
Vi prego rispondete non lo sta facendo nessuno
[#1]
E' già stato risposto qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1080199-differenze-tra-approcci-terapeutici.html.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1080199-differenze-tra-approcci-terapeutici.html.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 59 visite dal 14/12/2024.
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