Masochismo sessuale e psicologico, come lo gestisco?
Buongiorno sono un ragazzo di 30 anni e dopo un matrimonio fallito e altre esperienze negative con l'altro sesso ho capito che il problema potrebbe risiedere nelle mie fantasie sessuali.
Da sempre ho fantasie sessuali di sottomissione nei confronti delle donne.
Desidero servirle, farmi umiliare, stare ai loro piedi...ma mai farci l'amore.
Con il tempo le mie fantasie sono cambiate da essere usato come poggiapiedi all'essere usato come un bancomat, possibilmente da una coppia.
Non mi sento uomo, mi crea disagio a livello sociale e non so come gestire questa cosa.
Anche se sono fantasie, sembra che la mia voglia di stare male sia tanta da sabotare tutte le mie relazioni in quella direzione.
Non riesco ad avere una vita normale di coppia e non so cosa fare perché alla mia età e con una bimba, vorrei rifarmi una vita.
Sembra che il mio desiderio sessuale mi spinga a soffrire veramente e sto veramente male.
E ogni giorno è come se dovessi scegliere il piacere sessuale o l'essere felice (comunque senza una donna accanto)
12 anni di matrimonio finito perché ho scelto lo stare bene ma con una vita sessuale piatta...lei è scoppiata e ha iniziato ad andare con altri, io stavo male ma ero terribilmente eccitato.
Alla fine si è innamorata di uno e ora vivono insieme.
Io ho avuto un'altra relazione chiusa da poco.
Nata perché lei voleva una stanza del mio appartamento che affitto, e io volevo farmi sfruttare per piacere sessuale.
C'è stato anche tanto amore posso dire...ma io ero instabile ogni volta che facevamo questi giochi masochistici (che a me piacciono troppo)
Il fatto che lei mi avesse fatto innamorare solo perché le serviva una casa dove stare mi eccitava...ma con i sentimenti di mezzo stavo anche male.
Lei sempre si è comportata bene, anche lei sembrava innamorata (ci ha messo del sentimento)
Poi però è scoppiata e ora io voglio continuare a servirla per piacere sessuale.
Ogni volta queste pratiche che si basano su "violenze psicologiche" e umiliazioni, minano la mia autostima e mi sento a pezzi...fragile su tutti i punti di vista.
Ho sperimentato altre fantasie e ho visto che dopo non mi sentivo così male, anzi.
Ma ormai queste sono talmente radicate in me che anche senza volerlo finisco per trovarmi in situazioni spiacevoli secondo me subconsciamente per soddisfare questo bisogno.
Il tono dell'umore va giù tantissimo...a volte ho ansia, depressione...
Non so se accettare questo lato slave, dargli sfogo in modo controllato (tipo ogni tanto), rinunciare all'idea di avere una compagna e dedicarmi a servire una donna.
Fuori dai giochi se non ci metto l'orgoglio a me fa piacere aiutare...
Ho un feticismo per i problemi...entro in empatia subito con il dolore altrui.
Ho sviluppato una forma di narcisismo per nascondere il fatto che a letto a me piace più baciare i piedi che fare l'amore di per sé.
Lo tengo nascosto dietro ad una maschera di supremazia...quasi mi sento bipolare con due personalità.
Mi sento terribilmente dannato per questo.
Da sempre ho fantasie sessuali di sottomissione nei confronti delle donne.
Desidero servirle, farmi umiliare, stare ai loro piedi...ma mai farci l'amore.
Con il tempo le mie fantasie sono cambiate da essere usato come poggiapiedi all'essere usato come un bancomat, possibilmente da una coppia.
Non mi sento uomo, mi crea disagio a livello sociale e non so come gestire questa cosa.
Anche se sono fantasie, sembra che la mia voglia di stare male sia tanta da sabotare tutte le mie relazioni in quella direzione.
Non riesco ad avere una vita normale di coppia e non so cosa fare perché alla mia età e con una bimba, vorrei rifarmi una vita.
Sembra che il mio desiderio sessuale mi spinga a soffrire veramente e sto veramente male.
E ogni giorno è come se dovessi scegliere il piacere sessuale o l'essere felice (comunque senza una donna accanto)
12 anni di matrimonio finito perché ho scelto lo stare bene ma con una vita sessuale piatta...lei è scoppiata e ha iniziato ad andare con altri, io stavo male ma ero terribilmente eccitato.
Alla fine si è innamorata di uno e ora vivono insieme.
Io ho avuto un'altra relazione chiusa da poco.
Nata perché lei voleva una stanza del mio appartamento che affitto, e io volevo farmi sfruttare per piacere sessuale.
C'è stato anche tanto amore posso dire...ma io ero instabile ogni volta che facevamo questi giochi masochistici (che a me piacciono troppo)
Il fatto che lei mi avesse fatto innamorare solo perché le serviva una casa dove stare mi eccitava...ma con i sentimenti di mezzo stavo anche male.
Lei sempre si è comportata bene, anche lei sembrava innamorata (ci ha messo del sentimento)
Poi però è scoppiata e ora io voglio continuare a servirla per piacere sessuale.
Ogni volta queste pratiche che si basano su "violenze psicologiche" e umiliazioni, minano la mia autostima e mi sento a pezzi...fragile su tutti i punti di vista.
Ho sperimentato altre fantasie e ho visto che dopo non mi sentivo così male, anzi.
Ma ormai queste sono talmente radicate in me che anche senza volerlo finisco per trovarmi in situazioni spiacevoli secondo me subconsciamente per soddisfare questo bisogno.
Il tono dell'umore va giù tantissimo...a volte ho ansia, depressione...
Non so se accettare questo lato slave, dargli sfogo in modo controllato (tipo ogni tanto), rinunciare all'idea di avere una compagna e dedicarmi a servire una donna.
Fuori dai giochi se non ci metto l'orgoglio a me fa piacere aiutare...
Ho un feticismo per i problemi...entro in empatia subito con il dolore altrui.
Ho sviluppato una forma di narcisismo per nascondere il fatto che a letto a me piace più baciare i piedi che fare l'amore di per sé.
Lo tengo nascosto dietro ad una maschera di supremazia...quasi mi sento bipolare con due personalità.
Mi sento terribilmente dannato per questo.
[#1]
Gentile utente,
Lei descrive con grande capacità di auto-osservazione le spinte interiori, in contrasto tra loro, che rendono la sua vita "terribilmente dannata".
Il Suo titolo: "Masochismo sessuale e psicologico, come lo gestisco?"
sembrerebbe porre l'accento su una dimensione operativa, gestionale.
Ma leggendo con attenzione il testo del consulto, risulta che così non è.
Emerge infatti la sua ambivalenza (cioè 'voglio e non-voglio contemporaneamente') di fronte a spinte interiori differenti e al momento divergenti, una delle quali ad esempio tra slave e innamoramento.
Quando il conflitto che ne nasce provoca, come nel suo caso,
-una sofferenza o un disagio clinicamente significativo,
-perdurante nel tempo,
-interferente con aree importanti della vita,
esso chiede di essere dipanato. Si è passati infatti dal 'comportamento' parafilico al 'disturbo' parafilico.
Le consiglio vivamente dunque un percorso psicologico,
.con un* psicolog* che sia anche psicoterapeuta,
.massimamente competente in sessuologia clinica,
.con esperienza.
Nominativi con tali caratteristiche li trova sul sito della Federazione italiana sessuologia scientifica, FISSonline.
Non abbia timore, il/la professionista sopra descritt* non sradica nulla; La aiuta eventualmente a mettere ordine dentro di sè identificando assieme a Lei le Sue priorità, e dunque riducendo il conflitto nella misura che a Lei risulta accettabile o gradevole.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei descrive con grande capacità di auto-osservazione le spinte interiori, in contrasto tra loro, che rendono la sua vita "terribilmente dannata".
Il Suo titolo: "Masochismo sessuale e psicologico, come lo gestisco?"
sembrerebbe porre l'accento su una dimensione operativa, gestionale.
Ma leggendo con attenzione il testo del consulto, risulta che così non è.
Emerge infatti la sua ambivalenza (cioè 'voglio e non-voglio contemporaneamente') di fronte a spinte interiori differenti e al momento divergenti, una delle quali ad esempio tra slave e innamoramento.
Quando il conflitto che ne nasce provoca, come nel suo caso,
-una sofferenza o un disagio clinicamente significativo,
-perdurante nel tempo,
-interferente con aree importanti della vita,
esso chiede di essere dipanato. Si è passati infatti dal 'comportamento' parafilico al 'disturbo' parafilico.
Le consiglio vivamente dunque un percorso psicologico,
.con un* psicolog* che sia anche psicoterapeuta,
.massimamente competente in sessuologia clinica,
.con esperienza.
Nominativi con tali caratteristiche li trova sul sito della Federazione italiana sessuologia scientifica, FISSonline.
Non abbia timore, il/la professionista sopra descritt* non sradica nulla; La aiuta eventualmente a mettere ordine dentro di sè identificando assieme a Lei le Sue priorità, e dunque riducendo il conflitto nella misura che a Lei risulta accettabile o gradevole.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Gentile utente,
la sua città o area geografica è ricca di risorse sessuologiche qualificate.
Nel sito FISSonline.it - home page - clicchi su "Registro interno" (in alto),
sulla mappa d'Italia inserisca regione e provincia.
Quando compaiono i nominativi cerchi unicamente "Psicolog* Psicoterapeuta" ,
e poi, con la freccetta verde, "Sessuologo clinico".
Auspico che possa trovare quanto richiede.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
la sua città o area geografica è ricca di risorse sessuologiche qualificate.
Nel sito FISSonline.it - home page - clicchi su "Registro interno" (in alto),
sulla mappa d'Italia inserisca regione e provincia.
Quando compaiono i nominativi cerchi unicamente "Psicolog* Psicoterapeuta" ,
e poi, con la freccetta verde, "Sessuologo clinico".
Auspico che possa trovare quanto richiede.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 126 visite dal 12/12/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.