Depressione, ansia e invidia
Salve, sono un ragazzo di 32 anni, sono gay e da qualche mese ho un fidanzato, non è la mia prima storia con un ragazzo e ho avuto anche storie con ragazze prima di ammettere di essere gay.
Partiamo dal fatto che a 12 anni ho perso la mamma a causa di overdose da psicofarmaci e alcolismo, sono figlio unico e mio padre non è mai stato presente nella mia vita perché lavorava in tutto il mondo quindi lo vedevo pochissimo.
Quando mio padre era a casa (pochi giorni all’anno) portava a casa donne (sono anche certo di tradimenti quando mia madre era in vita) tra cui l’ultima che si è sposato e mi ha letteralmente rovinato la vita per vari motivi.
Ora arrivo al punto.
Io molto probabilmente soffro di insonnia, ansia e depressione per situazioni passate ma mi sento impotente davanti a qualsiasi difficoltà e vado in tilt.
Ora mi ritrovo ad essere invidioso del mio compagno.
Lui sa fare qualsiasi cosa, aggiusta tutto, pulisce perfettamente, sa cucire, ricama, uncinetto, cura animali e piante, ha un sacco di passioni, è molto acculturato e non ha paura di niente, mentre io non sono capace di fare niente, mi sento abbandonato senza un minimo di insegnamento.
L’unica cosa che so fare è pulire (ma non meglio di lui) e cucinare bene.
Quando mi capita di essere in difficoltà lui mi sminuisce dicendomi ma cosa vuoi che sia, ma perdi la pazienza per niente, ci vuole poco, impari anche da solo come ho fatto io, se uno vuole fa tutto e tu non hai pazienza mentre io vado in panico ripensando al mobbing subìto in un’azienda in cui ho lavorato qualche anno fa.
Mi dicevano continuamente che non ero capace di fare niente, che ero deficiente, che non sarei andato da nessuna parte, ho ricevuto offese, minacce, bestemmie in faccia ecc! Ho dovuto fare terapia per superare quello che ho subìto in quell’azienda perché mi ero convinto di essere una persona inutile e insignificante per tutto quello che mi dicevano! E niente, mi sta tornando tutto in mente! Non mi sento alla sua altezza anche se comunque sto bene con lui perché è un ragazzo d’oro! Vorrei essere in grado di ricambiare, giuro mi sento inferiore!
Partiamo dal fatto che a 12 anni ho perso la mamma a causa di overdose da psicofarmaci e alcolismo, sono figlio unico e mio padre non è mai stato presente nella mia vita perché lavorava in tutto il mondo quindi lo vedevo pochissimo.
Quando mio padre era a casa (pochi giorni all’anno) portava a casa donne (sono anche certo di tradimenti quando mia madre era in vita) tra cui l’ultima che si è sposato e mi ha letteralmente rovinato la vita per vari motivi.
Ora arrivo al punto.
Io molto probabilmente soffro di insonnia, ansia e depressione per situazioni passate ma mi sento impotente davanti a qualsiasi difficoltà e vado in tilt.
Ora mi ritrovo ad essere invidioso del mio compagno.
Lui sa fare qualsiasi cosa, aggiusta tutto, pulisce perfettamente, sa cucire, ricama, uncinetto, cura animali e piante, ha un sacco di passioni, è molto acculturato e non ha paura di niente, mentre io non sono capace di fare niente, mi sento abbandonato senza un minimo di insegnamento.
L’unica cosa che so fare è pulire (ma non meglio di lui) e cucinare bene.
Quando mi capita di essere in difficoltà lui mi sminuisce dicendomi ma cosa vuoi che sia, ma perdi la pazienza per niente, ci vuole poco, impari anche da solo come ho fatto io, se uno vuole fa tutto e tu non hai pazienza mentre io vado in panico ripensando al mobbing subìto in un’azienda in cui ho lavorato qualche anno fa.
Mi dicevano continuamente che non ero capace di fare niente, che ero deficiente, che non sarei andato da nessuna parte, ho ricevuto offese, minacce, bestemmie in faccia ecc! Ho dovuto fare terapia per superare quello che ho subìto in quell’azienda perché mi ero convinto di essere una persona inutile e insignificante per tutto quello che mi dicevano! E niente, mi sta tornando tutto in mente! Non mi sento alla sua altezza anche se comunque sto bene con lui perché è un ragazzo d’oro! Vorrei essere in grado di ricambiare, giuro mi sento inferiore!
[#1]
Quale è la sua domanda?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Gentile utente,
è difficile essere all'altezza di un.. ragazzo d'oro.
E' facile sentirsi d'argento, o peggio, di piombo (e non è una battuta, bensì una metafora).
Dove sta il problema?
Forse qui: "Ora mi ritrovo ad essere invidioso del mio compagno".
L'invidia è un sentimento complesso, che e frequentemente nasce da un senso di *mancanza* intesa nel senso di assenza/privazione/vuoto.
Di quali mancanze lei soffra dentro di sé, il testo del suo consulto ne fa un elenco piuttosto vasto,
.partendo dall'infanzia e dai genitori,
.proseguendo con il mobbing in azienda,
.attualmente per il confronto con il suo compagno.
Come vede, sentimenti di scarsa valorizzazione rivolti a Lei caratterizzano la Sua vita. Mi riferisco soprattutto alla sua vita interiore, come avviene nei confronti del suo ragazzo ora. Ma forse è il suo sguardo. Pensi alla frase:
"Quando mi capita di essere in difficoltà *lui mi sminuisce* dicendomi ma cosa vuoi che sia.."
"Cosa vuoi che sia" può essere inteso, sia come "diminutio" di Lei come persona, ma anche come minimizzazione della cosa da fare a scopo di incoraggiamento.
E questo elicita un ulteriore punto:
la forte connessione tra invidia e autostima; cioè il legame tra come percepiamo lo sguardo altrui e come vediamo noi stessi. Nel corso della psicoterapia avrà sicuramente affrontato la tematica.
E' dunque lì che è chiamato a lavorare ulteriormente in psicoterapia, sullo sguardo verso di sè.
Ma anche sulla comunicazione con il suo compagno che, a quanto pare, La ama così com'è anche se a Lei pare "di non ricambiare".
Importante. Eviti di farsi autodiagnosi, ad es. "molto probabilmente soffro di insonnia, ansia e depressione"; problematiche che, ove esistessero, sarebbero (state) individuate dall* Specialista che La segue con la psicoterapia e, se il caso, oggetto di invio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
è difficile essere all'altezza di un.. ragazzo d'oro.
E' facile sentirsi d'argento, o peggio, di piombo (e non è una battuta, bensì una metafora).
Dove sta il problema?
Forse qui: "Ora mi ritrovo ad essere invidioso del mio compagno".
L'invidia è un sentimento complesso, che e frequentemente nasce da un senso di *mancanza* intesa nel senso di assenza/privazione/vuoto.
Di quali mancanze lei soffra dentro di sé, il testo del suo consulto ne fa un elenco piuttosto vasto,
.partendo dall'infanzia e dai genitori,
.proseguendo con il mobbing in azienda,
.attualmente per il confronto con il suo compagno.
Come vede, sentimenti di scarsa valorizzazione rivolti a Lei caratterizzano la Sua vita. Mi riferisco soprattutto alla sua vita interiore, come avviene nei confronti del suo ragazzo ora. Ma forse è il suo sguardo. Pensi alla frase:
"Quando mi capita di essere in difficoltà *lui mi sminuisce* dicendomi ma cosa vuoi che sia.."
"Cosa vuoi che sia" può essere inteso, sia come "diminutio" di Lei come persona, ma anche come minimizzazione della cosa da fare a scopo di incoraggiamento.
E questo elicita un ulteriore punto:
la forte connessione tra invidia e autostima; cioè il legame tra come percepiamo lo sguardo altrui e come vediamo noi stessi. Nel corso della psicoterapia avrà sicuramente affrontato la tematica.
E' dunque lì che è chiamato a lavorare ulteriormente in psicoterapia, sullo sguardo verso di sè.
Ma anche sulla comunicazione con il suo compagno che, a quanto pare, La ama così com'è anche se a Lei pare "di non ricambiare".
Importante. Eviti di farsi autodiagnosi, ad es. "molto probabilmente soffro di insonnia, ansia e depressione"; problematiche che, ove esistessero, sarebbero (state) individuate dall* Specialista che La segue con la psicoterapia e, se il caso, oggetto di invio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 61 visite dal 09/12/2024.
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