Tachicardia e giramenti di testa

Buongiorno,
Ho 40 anni e dopo aver partorito il mio secondo figlio (Dicembre 2007) sono iniziati i miei problemi di salute, giramenti di testa e tachicardia, inizialmente associati a pressione alta, sempre valutata dai medici che ho consultato e che mi hanno visitata sul momento, ma, essendo una persona molto ansiosa la pressione tende ad aumentarmi molto quando mi viene misurata dai medici, comunque sia mi è stata prescritta una cura con atenololo da assumere mezza pastiglia al mattino, le cose sono migliorate per qualche settimana, o meglio la tachicardia è cessata ma i giramenti di testa no, questa estate dopo l'assunzione di questa pastiglia stavo molto male tutto il giorno, mi sentivo la testa vuota e un malessere generale, misurandomi la pressione da sola mi accorgevo che prima di prendere l'atenololo la mia pressione era sempre tra 90/60 e visti i miei malesseri continui ho associato il tutto alla pastiglia che mi abbassava troppo la pressione, ho smesso di prenderla e la tachicardia è tornata.
Ho effettuato elettrocardiogramma che ha rilevato una tachicardia sinusale e nient'altro, ho effettuato un ecocardiogramma l'altro ieri che da esito negativo a parte la presenza della tachicardia, ho già fatto analisi per la tiroide che risultano nella norma, ho effettuato lastre ai polmoni a causa di un dolore e le lastre non evidenziano assolutamente nulla di anomalo.
Io continuo ad avere questi sbandamenti e questa tachicardia che mi stanno limitando molto la vita normale, tutti mi dicono che la mia è ansia, in effetti ho avuto episodi di attacchi di panico anche violenti, nell'ultimo anno almeno 4 volte. Soffro di dolori alla cervicale.
Non so più cosa pensare, sono molto preoccupata ho paura di avere qualcosa di brutto e questo aumenta in modo esponenziale i miei malesseri, chiedo aiuto a voi anche per sapere quali altri esami effettuare perché non so più come uscirne fuori, ho due figli piccoli.
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, se i medici le dicono che è ansia, potrebbero aver ragione. Però non ho capito se questa prospettiva la fa preoccupare ulteriormente, oppure no.

Dalle sue parole sembrerebbe trattarsi d'ipocondria ("ho paura d'avere qualcosa di brutto") e in questo caso, se sta facendo analisi su analisi, potrebbe essere proprio così. E l'ipocondria, così come le somatizzazioni, sono terreno più da psicologo che da altre branche specialistiche.

Le suggerisco di consultare uno psicologo/psicoterapeuta per una valutazione ed eventualmente un percorso di cura. Non smetta comunque di riferirsi al medico per le sue condizioni generali di salute.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
La ringrazio molto per la sua celere risposta, a preoccuparmi non è la prospettiva che sia ansia è che mi sento talmente male che a volte dubito sia quella, intendevo questo.
Ipocondriaca lo sono, ogni malessere io lo trasformo in una malattia seria, infatti in quest'ultimo anno mi sono sottoposta anche a gastroscopia per un dolore allo stomaco insistente associato a reflusso, inutile che le dica che non hanno trovato nulla di serio a parte una piccola ernia iatale e una gastrite, dopo che ho fatto la gastroscopia come per magia i miei dolori allo stomaco dopo mesi di tormento mi hanno pian piano lasciata.
Persistono gli sbandamenti e questa tachicardia che ho praticamente tutto il giorno.
Mi rivolgerò senz'altro ad uno psicoterapeuta.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego, lieto di esserle stato un poco d'aiuto.

Aggiungo solo che le somatizzazioni spesso "funzionano" nel modo che ha descritto: si crede d'avere qualcosa e poi, quando si trova la prova tangibile che quel qualcosa non c'è (gastroscopia, nel suo caso) il sintomo sparisce e magari ne viene un altro diverso. In questi casi così come per la paura delle malattie, il trattamento psicologico è quello d'elezione. Le suggerisco di chiedere un parere a un terapeuta che utilizzi un approccio breve e concreto. Può leggere quest'articolo divulgativo in proposito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Tenga presente che la competenza del particolare professionista è più importante di qualunque approccio da lui utilizzato.

Cordiali saluti
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
verso la fine della sua mail lei parla di problemi alla cervicale: li ha approfonditi in sede adeguata? Non è da escludere infatti che i giramenti di testa siano legati alla postura ed alla colonna vertebrale.

Questo non toglie che l'ansia e l'ipocondria vadano monitorate e gestite, perchè le creano altri disturbi (es gastrointestinali).

Nel trattamento dei disturbi d'ansia la ricerca internazionale ha dimostrato che il miglior approccio è rappresentato dalla terapia cognitivo-comportamentale: le allego in proposito i dati a conferma di quanto le scrivo

http://www.nimh.nih.gov/health/publications/anxiety-disorders/treatment-of-anxiety-disorders.shtml

Questo è il sito del National Institute of Mental Health, dove vengono pubblicate annualmente le linee guida nel trattamento dei disturbi psicologici. In questa pagina la terapia cognitivo-comportamentale (in inglese CBT) viene definita come il miglior approccio nella cura dei disturbi d'ansia, soprattutto in associazione alla farmacoterapia.

Provi inoltre a leggere questo articolo sull'ipocondria e veda se si ritrova

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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