Crisi d'amore - Come scegliere tra le "varianti" di psicoterapeuta (relazionale, cognitivo, ecc)
Buongiorno,
il mio ragazzo dopo 15 anni dice che pensa di non amarmi più.
Arriviamo da due anni di forte stress, in cui abbiamo avuto spesso discussioni, e ora dice che si è reso conto che ci sono altre persone (ragazze) per le quali prova entusiasmo ed interesse, perchè sono molto più solari, piene di passioni e hanno una "luce" che in me non trova.
Mi ha chiesto del tempo per capire, ma conviviamo quindi non è una situazione facile.
Io sono emotivamente distrutta e ho deciso di chiedere aiuto a uno psicologo o psicoterapeuta.
Ma quale scegliere?
Quando leggo i vari profili vedo che ci sono diverse "scuole" (sistemico relazionale, comportamentale, ecc) e non ho capito quale sia più adatta al mio problema, o alla mia persona.
Inoltre, sembra quasi che tutti facciano un po' tutto (dai bambini agli adulti, dai problemi a scuola alla crisi di coppia...).
Ho davvero bisogno di un aiuto concreto quindi vorrei capire a chi è giusto rivolgersi.
Al momento avrei trovato appuntamento con una psicoterapeuta "breve strategica" di persona oppure con una "sistemico relazionale" online.
Il mio obiettivo primario è capire come comportarmi per salvare la relazione, perchè è la mia vita.
Contemporaneamente, ho bisogno di ritrovare la mia "luce" perchè altrimenti ritorneremo comunque a questo punto e lui non sarà felice.
Infine, ho bisogno di ritrovare questa luce anche per me stessa, perchè ho capito che devo imparare ad essere "completa" anche da sola, e non voglio mai più ritrovarmi in un dolore e una disperazione così grande.
Spero che qualcuno possa indicarmi la strada più opportuna da intraprendere.
Nel caso aveste qualche considerazione anche sul problema alla base, accetto volentieri un consiglio perchè mi sento davvero persa e sola.
il mio ragazzo dopo 15 anni dice che pensa di non amarmi più.
Arriviamo da due anni di forte stress, in cui abbiamo avuto spesso discussioni, e ora dice che si è reso conto che ci sono altre persone (ragazze) per le quali prova entusiasmo ed interesse, perchè sono molto più solari, piene di passioni e hanno una "luce" che in me non trova.
Mi ha chiesto del tempo per capire, ma conviviamo quindi non è una situazione facile.
Io sono emotivamente distrutta e ho deciso di chiedere aiuto a uno psicologo o psicoterapeuta.
Ma quale scegliere?
Quando leggo i vari profili vedo che ci sono diverse "scuole" (sistemico relazionale, comportamentale, ecc) e non ho capito quale sia più adatta al mio problema, o alla mia persona.
Inoltre, sembra quasi che tutti facciano un po' tutto (dai bambini agli adulti, dai problemi a scuola alla crisi di coppia...).
Ho davvero bisogno di un aiuto concreto quindi vorrei capire a chi è giusto rivolgersi.
Al momento avrei trovato appuntamento con una psicoterapeuta "breve strategica" di persona oppure con una "sistemico relazionale" online.
Il mio obiettivo primario è capire come comportarmi per salvare la relazione, perchè è la mia vita.
Contemporaneamente, ho bisogno di ritrovare la mia "luce" perchè altrimenti ritorneremo comunque a questo punto e lui non sarà felice.
Infine, ho bisogno di ritrovare questa luce anche per me stessa, perchè ho capito che devo imparare ad essere "completa" anche da sola, e non voglio mai più ritrovarmi in un dolore e una disperazione così grande.
Spero che qualcuno possa indicarmi la strada più opportuna da intraprendere.
Nel caso aveste qualche considerazione anche sul problema alla base, accetto volentieri un consiglio perchè mi sento davvero persa e sola.
[#1]
Gentile utente,
i suoi interrogativi sono tutti fondati. Cercherò di affrontarli ad uno ad uno
in modo che si senta più sicura nell'affrontare un percorso psicologico, per il momento individuale.
1.
"Avrei bisogno di un aiuto concreto.."
Voi venite da due anni di frequenti discussioni. Come mai dopo 13 anni si è verificato questo down? Non è mai sufficiente attribuirlo al "forte stress".
Occorrerà approfondire questo punto, prima di pensare a "come comportarmi per salvare la relazione".
Intendo dire che il "forte stress" non è in automatico una causa o una giustificazione; occorre andare più a fondo. La modifica dei comportamenti verrà successivamente, come riflesso di una cambiamento interiore.
2.
A chi rivolgersi?
Ad uno psicolog* che sia anche psicoterapeuta, cioè autorizzat* a curare.
Psicoterapeuta significa che ha frequentato una delle varie scuola di specializzazione quadriennale (v. Albo Psicologi).
Che tipo di specializzazione occorre per la problematica che Lei ci presenta?
Per le problematiche di coppia è assai utile la specializzazione in "Psicoterapia della famiglia", oppure in "Psicoterapia integrata" che integra il meglio di differenti approcci.
E dunque non un* Psicoterapeuta che si occupa di tutto; bensì il/la professionista con .specializzazione
.ed esperienza
.soprattutto in problemi affettivi, sessuali, relazionali delle persone adulte.
Se cerca con cura, sicuramente in rete individuerà tale risorsa nella Sua area geografica.
Tenga conto però che la relazione che si crea tra terapeuta e paziente è altrettanto importante dell'approccio teorico. Ma solo quando la qualità della relazione si coniuga con la competenza professionale in quella specifica problematica.
Per approfondire la questione può leggere: https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
3.
".. online.."
Perchè orientarsi verso la terapia online? Gli/le adolescenti hanno voluto tornare a lezione in presenza dopo il Covid; e noi adulti pensiamo invece che terapia-online equivalga alla terapia-in-presenza? L'esperienza clinica mi dice altro.
Spero di aver risposto ai suoi dubbi.
In altro caso, replichi qui; ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
i suoi interrogativi sono tutti fondati. Cercherò di affrontarli ad uno ad uno
in modo che si senta più sicura nell'affrontare un percorso psicologico, per il momento individuale.
1.
"Avrei bisogno di un aiuto concreto.."
Voi venite da due anni di frequenti discussioni. Come mai dopo 13 anni si è verificato questo down? Non è mai sufficiente attribuirlo al "forte stress".
Occorrerà approfondire questo punto, prima di pensare a "come comportarmi per salvare la relazione".
Intendo dire che il "forte stress" non è in automatico una causa o una giustificazione; occorre andare più a fondo. La modifica dei comportamenti verrà successivamente, come riflesso di una cambiamento interiore.
2.
A chi rivolgersi?
Ad uno psicolog* che sia anche psicoterapeuta, cioè autorizzat* a curare.
Psicoterapeuta significa che ha frequentato una delle varie scuola di specializzazione quadriennale (v. Albo Psicologi).
Che tipo di specializzazione occorre per la problematica che Lei ci presenta?
Per le problematiche di coppia è assai utile la specializzazione in "Psicoterapia della famiglia", oppure in "Psicoterapia integrata" che integra il meglio di differenti approcci.
E dunque non un* Psicoterapeuta che si occupa di tutto; bensì il/la professionista con .specializzazione
.ed esperienza
.soprattutto in problemi affettivi, sessuali, relazionali delle persone adulte.
Se cerca con cura, sicuramente in rete individuerà tale risorsa nella Sua area geografica.
Tenga conto però che la relazione che si crea tra terapeuta e paziente è altrettanto importante dell'approccio teorico. Ma solo quando la qualità della relazione si coniuga con la competenza professionale in quella specifica problematica.
Per approfondire la questione può leggere: https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
3.
".. online.."
Perchè orientarsi verso la terapia online? Gli/le adolescenti hanno voluto tornare a lezione in presenza dopo il Covid; e noi adulti pensiamo invece che terapia-online equivalga alla terapia-in-presenza? L'esperienza clinica mi dice altro.
Spero di aver risposto ai suoi dubbi.
In altro caso, replichi qui; ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile Signora, comprendo il suo stato d'animo, il suo senso di smarrimento e le sue preoccupazioni.
Come Lei credo sappia uno Psicologo non dà consigli, può però aiutare il paziente a riordinare le idee, i pensieri, le priorità, i bisogni. Insomma a riprendere in mano responsabilmente le fila della propria vita.
Quello che in questa sede mi sento di dirLe è che le cose durante la vita cambiano perché cambiamo noi stessi: e non sempre lungo la direzione immaginata.
Nessuno può sapere cosa ci riserverà il futuro, però possiamo lavorare per non trovarci del tutto impreparati e comunque percependoci come capaci di affrontarlo qualunque cosa ci porti.
Lei, nella sua richiesta, ha già posto degli "obiettivi" che sono in realtà ancora tutti da esplorare a fondo, come tutta quanta la situazione.
Mi sembra che nella vostra relazione "qualcosa è cambiato": ma le cose non tornano mai indietro a "come erano prima". Questa fantasia (per quanto comprensibile e umana), se non adeguatamente elaborata può essere di grave ostacolo al Suo benessere personale e alla salute della Sua vita affettiva.
Lo sa quanti sono gli approcci psicologici riconosciuti? Più di duecento!! Ma sappiamo che quello che veramente conta è l'alleanza terapeutica che si stabilisce tra paziente e psicologo, al si là dell indirizzo metodologico. Sono certo che, se per Lei è veramente importante fare chiarezza in sé stessa, troverà il professionista al quale affidarsi.
Non aggiungo altro a quanto già detto opportunamente dalla Collega che Le ha risposto prima di me.
Con i miei migliori auguri
Dr. Claudio Puliatti
Come Lei credo sappia uno Psicologo non dà consigli, può però aiutare il paziente a riordinare le idee, i pensieri, le priorità, i bisogni. Insomma a riprendere in mano responsabilmente le fila della propria vita.
Quello che in questa sede mi sento di dirLe è che le cose durante la vita cambiano perché cambiamo noi stessi: e non sempre lungo la direzione immaginata.
Nessuno può sapere cosa ci riserverà il futuro, però possiamo lavorare per non trovarci del tutto impreparati e comunque percependoci come capaci di affrontarlo qualunque cosa ci porti.
Lei, nella sua richiesta, ha già posto degli "obiettivi" che sono in realtà ancora tutti da esplorare a fondo, come tutta quanta la situazione.
Mi sembra che nella vostra relazione "qualcosa è cambiato": ma le cose non tornano mai indietro a "come erano prima". Questa fantasia (per quanto comprensibile e umana), se non adeguatamente elaborata può essere di grave ostacolo al Suo benessere personale e alla salute della Sua vita affettiva.
Lo sa quanti sono gli approcci psicologici riconosciuti? Più di duecento!! Ma sappiamo che quello che veramente conta è l'alleanza terapeutica che si stabilisce tra paziente e psicologo, al si là dell indirizzo metodologico. Sono certo che, se per Lei è veramente importante fare chiarezza in sé stessa, troverà il professionista al quale affidarsi.
Non aggiungo altro a quanto già detto opportunamente dalla Collega che Le ha risposto prima di me.
Con i miei migliori auguri
Dr. Claudio Puliatti
Dr. Claudio Puliatti, psicologo.
Ricevo a Roma e Online.
[#3]
Utente
Buongiorno,
ringrazio entrambi per il vs gentile ed accurato riscontro.
Credo di capire quanto mi avete detto entrambi. In fondo, se mi sforzo di essere completamente onesta con me stessa, mi rendo conto che l'avevo capito già tanto tempo fa che lui aveva intrapreso una strada di crescita personale, di cambiamento, mentre io mi sentivo rimanere indietro, bloccata, con la paura di perderlo. Penso che entrambi l'avessimo percepito ma non abbiamo saputo gestire la cosa, e darle la giusta importanza.
Avevo considerato la possibilità di iniziare la terapia online perchè inizialmente ho fatto davvero fatica a trovare un professionista che mi ricevesse negli orari in cui ho la possibilità di andare, o che avesse tempo prima del prossimo anno, ma alla fine ho trovato una psicoterapeuta che mi riceve di persona.
Ora ho iniziato il mio percorso, e spero che la mia crescita possa essere compatibile con la sua, per ricominciare con una nuova sintonia, con una relazione più sana.
Purtroppo, devo dire che ho l'impressione che lui non voglia neanche provare a vedermi con occhi diversi perchè è troppo fermo sull'idea che ha di me, su quello che sono. Ma ci provo e ci spero, per quanto sia veramente difficile, perchè non ho alternative. Lasciarmi andare al dolore e alla disperazione che sento dentro non può essere un'alternativa.
ringrazio entrambi per il vs gentile ed accurato riscontro.
Credo di capire quanto mi avete detto entrambi. In fondo, se mi sforzo di essere completamente onesta con me stessa, mi rendo conto che l'avevo capito già tanto tempo fa che lui aveva intrapreso una strada di crescita personale, di cambiamento, mentre io mi sentivo rimanere indietro, bloccata, con la paura di perderlo. Penso che entrambi l'avessimo percepito ma non abbiamo saputo gestire la cosa, e darle la giusta importanza.
Avevo considerato la possibilità di iniziare la terapia online perchè inizialmente ho fatto davvero fatica a trovare un professionista che mi ricevesse negli orari in cui ho la possibilità di andare, o che avesse tempo prima del prossimo anno, ma alla fine ho trovato una psicoterapeuta che mi riceve di persona.
Ora ho iniziato il mio percorso, e spero che la mia crescita possa essere compatibile con la sua, per ricominciare con una nuova sintonia, con una relazione più sana.
Purtroppo, devo dire che ho l'impressione che lui non voglia neanche provare a vedermi con occhi diversi perchè è troppo fermo sull'idea che ha di me, su quello che sono. Ma ci provo e ci spero, per quanto sia veramente difficile, perchè non ho alternative. Lasciarmi andare al dolore e alla disperazione che sento dentro non può essere un'alternativa.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 159 visite dal 05/12/2024.
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