Cosa succede a lui?
Ciao, abbiamo entrambi 25 anni, conviviamo da 4 anni e stiamo insieme da 8 anni.
L'anno scorso lui ha cambiato lavoro, è sempre impegnato, scuola guida x lavoro, trasferte e tutto... da giugno ho iniziato a vedere che si allontanava, sempre al telefono, se prima non voleva mai uscire con gli amici ora lo fa spesso, non indossa più la fedina, cancellava messaggi di colleghe e colleghi, nessun dialogo, non mi includeva piu nella sua quitidianita, cc...Ad agosto in ferie ci siamo avvicinati molto, poi di nuovo caos, dopo 3 settimane di trasferta mi dice che ha dubbi sull'abitudine e che non capiva da cosa sono scaturiti i suoi dubbi, gli dico di prenderci una pausa, me la nega dicendo di aver chiarito tutti i dubbi che voleva e amava me e voleva star con me per tutta la vita.
Le cose sembravano andare bene avevamo ritrovato il dialogo, la complicità ma due settimane fa ho visto che si richiuso in se stesso, era incupito, triste, insisto un po per farmi dire cosa avesse, e mi dice che i dubbi erano tornati e che ancora non capiva la causa e su cosa avesse dubbi.
Gli ridico di prendere una pausa per capire se gli mancassi o no, se mi amasse ecc... in questi mesi ho sofferto molto, ma gli sono sempre stata accanto.
Mi dice di stare insieme una settimana e vedere se riusciva a capire sennò si prendeva la pausa, e che aveva anche pauea che in pausa conoscessi qualcuno, o mi rendessi conto di meritare di piu (stava mettendo in considerazione tutte le varie cose lasciarsi, pausa, ecc...) ora andiamo avanti così da giovedì... il weekend dice che lha aiutato molto a riflettere, domenica sera mi ha lasciato il telefono in camera, ci ho guardato dentro (so che ho sbagliato e mi sento uno schifo per averlo fatto), c'era un messaggio di un suo collega dove gli diceva di chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due, e lui gli rispondeva non voglio prendere in giro nessuno.
Glielo dico, e mi ha detto che era un test, si era messo d'accordo con lui per vedere se ci andavo a vedere (lho fatto nei mesi scorsi ma perché ero invasa da dubbi e incertezze) e che stava mettendo tutto sul piatto della bilancia e questo andava nei difetti.
Che non può stare con ina persona che non si fida di lui, gli ho spiegato le mie motivazioni e mi ha detto di stare tranquilla... da venerdì ci siamo avvicinati molto, ma lui ancora non mi dice nulla, non capisco nulla, ho bisogno di risposte... non so cosa gli sta succedendo
L'anno scorso lui ha cambiato lavoro, è sempre impegnato, scuola guida x lavoro, trasferte e tutto... da giugno ho iniziato a vedere che si allontanava, sempre al telefono, se prima non voleva mai uscire con gli amici ora lo fa spesso, non indossa più la fedina, cancellava messaggi di colleghe e colleghi, nessun dialogo, non mi includeva piu nella sua quitidianita, cc...Ad agosto in ferie ci siamo avvicinati molto, poi di nuovo caos, dopo 3 settimane di trasferta mi dice che ha dubbi sull'abitudine e che non capiva da cosa sono scaturiti i suoi dubbi, gli dico di prenderci una pausa, me la nega dicendo di aver chiarito tutti i dubbi che voleva e amava me e voleva star con me per tutta la vita.
Le cose sembravano andare bene avevamo ritrovato il dialogo, la complicità ma due settimane fa ho visto che si richiuso in se stesso, era incupito, triste, insisto un po per farmi dire cosa avesse, e mi dice che i dubbi erano tornati e che ancora non capiva la causa e su cosa avesse dubbi.
Gli ridico di prendere una pausa per capire se gli mancassi o no, se mi amasse ecc... in questi mesi ho sofferto molto, ma gli sono sempre stata accanto.
Mi dice di stare insieme una settimana e vedere se riusciva a capire sennò si prendeva la pausa, e che aveva anche pauea che in pausa conoscessi qualcuno, o mi rendessi conto di meritare di piu (stava mettendo in considerazione tutte le varie cose lasciarsi, pausa, ecc...) ora andiamo avanti così da giovedì... il weekend dice che lha aiutato molto a riflettere, domenica sera mi ha lasciato il telefono in camera, ci ho guardato dentro (so che ho sbagliato e mi sento uno schifo per averlo fatto), c'era un messaggio di un suo collega dove gli diceva di chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due, e lui gli rispondeva non voglio prendere in giro nessuno.
Glielo dico, e mi ha detto che era un test, si era messo d'accordo con lui per vedere se ci andavo a vedere (lho fatto nei mesi scorsi ma perché ero invasa da dubbi e incertezze) e che stava mettendo tutto sul piatto della bilancia e questo andava nei difetti.
Che non può stare con ina persona che non si fida di lui, gli ho spiegato le mie motivazioni e mi ha detto di stare tranquilla... da venerdì ci siamo avvicinati molto, ma lui ancora non mi dice nulla, non capisco nulla, ho bisogno di risposte... non so cosa gli sta succedendo
[#1]
Gentile utente,
lei non ci dice se in genere è stata gelosa e possessiva, fino a soffocare il suo partner e la vostra relazione.
A distanza, e non sapendo nulla, si ha piuttosto l'impressione che davvero qualcosa sia cambiato con il nuovo lavoro di lui; da giugno in particolare stava sempre al telefono... usciva con gli amici (da solo?), senza più la fedina...
Poi gli strani dubbi su qualcosa che non andava senza saper dire cosa, e lei che fa il solito errore di proporre una pausa per vedere se gli sarebbe mancata.
Infine quel telefono dimenticato col messaggio che gli diceva "di chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due".
Che quel messaggio fosse un test mi sembra una scusa imbastita sul momento. Temo piuttosto che sia una maniera più o meno inconscia per informarla senza scoprirsi troppo: se un'altra c'è, lui non è ancora deciso, per nulla.
Si guardi bene dall'essere lei a dargli la spinta per farlo uscire fuori di casa, con i rimproveri o peggio con l'idea della pausa. Non è il momento di mettersi in gara con l'altra, lasciandole campo libero. Sia prudente.
Auguri; ci tenga al corrente.
lei non ci dice se in genere è stata gelosa e possessiva, fino a soffocare il suo partner e la vostra relazione.
A distanza, e non sapendo nulla, si ha piuttosto l'impressione che davvero qualcosa sia cambiato con il nuovo lavoro di lui; da giugno in particolare stava sempre al telefono... usciva con gli amici (da solo?), senza più la fedina...
Poi gli strani dubbi su qualcosa che non andava senza saper dire cosa, e lei che fa il solito errore di proporre una pausa per vedere se gli sarebbe mancata.
Infine quel telefono dimenticato col messaggio che gli diceva "di chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due".
Che quel messaggio fosse un test mi sembra una scusa imbastita sul momento. Temo piuttosto che sia una maniera più o meno inconscia per informarla senza scoprirsi troppo: se un'altra c'è, lui non è ancora deciso, per nulla.
Si guardi bene dall'essere lei a dargli la spinta per farlo uscire fuori di casa, con i rimproveri o peggio con l'idea della pausa. Non è il momento di mettersi in gara con l'altra, lasciandole campo libero. Sia prudente.
Auguri; ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Forse lo so di aver sbagliato nel contrillargli il telefono, lo so ma è stato fatto perché mi mancava la certezza dall'altra parte da 6 mesi.
Usciva con gli amici,prima era una persona che non voleva mai farlo ma voleva stare a casa con me. Come mi dovrei comportare? La pausa non è un modo per fargli capire ? Dovrei rimanergli accanto finché decide senza pausa?
Usciva con gli amici,prima era una persona che non voleva mai farlo ma voleva stare a casa con me. Come mi dovrei comportare? La pausa non è un modo per fargli capire ? Dovrei rimanergli accanto finché decide senza pausa?
[#4]
Gentile utente,
controllare il telefono del partner è male, ma tradirlo e ingannarlo è peggio. C'è anche da dire che il cellulare, tra persone che non hanno segreti, si lascia a disposizione del partner tranquillamente.
Le ho rivolto la domanda: "se in genere è stata gelosa e possessiva, fino a soffocare il suo partner e la vostra relazione" perché non conoscendola non posso sapere se questo comportamento si è attuato, infastidendo il partner negli anni.
In ogni caso, lei solo da giugno ha notato quei cambiamenti che in genere si associano alla sbandata per un'altra, e forse ora preferirebbe chiudere gli occhi, come capita sempre a chi si trova precipitato in un abisso che non ha immaginato né voluto.
Ci chiede: "Come mi dovrei comportare? La pausa non è un modo per fargli capire ? Dovrei rimanergli accanto finché decide senza pausa?"
Per lei e per tutti quelli che ci leggono, ci tengo a precisare una delle poche cose sicure nelle relazioni umane. La pausa, quando c'è un sospetto di sbandata per un altro/a, è un modo per autorizzare il partner a lasciarci.
In particolare la proposta di pausa venuta dal partner che spera di far sentire all'altro la sua mancanza, viene vissuta dall'aspirante alla fuga così:
- "Vedi, chissà che pianti mi aspettavo, invece non ci tiene a me, mi manda via".
- "In ogni caso ora non stiamo più insieme, quindi sono libero/a di fare l'amore col nuovo partner, di incontralo quando voglio e di vivere con lui una splendida avventura".
L'alternativa è manifestare a lui quanto ci tiene e parlare per capire cosa sta covando, non per esasperarlo, ma per farlo riflettere che una storia portata avanti di nascosto è una slealtà, un atto che sminuisce chi lo compie.
Se si sentirà sopraffatta dagli eventi, parlate con un consulente di coppia.
In genere il rifiuto di uno dei due di fare anche un solo colloquio è indice del fatto che non ci tiene alla relazione.
Auguri.
controllare il telefono del partner è male, ma tradirlo e ingannarlo è peggio. C'è anche da dire che il cellulare, tra persone che non hanno segreti, si lascia a disposizione del partner tranquillamente.
Le ho rivolto la domanda: "se in genere è stata gelosa e possessiva, fino a soffocare il suo partner e la vostra relazione" perché non conoscendola non posso sapere se questo comportamento si è attuato, infastidendo il partner negli anni.
In ogni caso, lei solo da giugno ha notato quei cambiamenti che in genere si associano alla sbandata per un'altra, e forse ora preferirebbe chiudere gli occhi, come capita sempre a chi si trova precipitato in un abisso che non ha immaginato né voluto.
Ci chiede: "Come mi dovrei comportare? La pausa non è un modo per fargli capire ? Dovrei rimanergli accanto finché decide senza pausa?"
Per lei e per tutti quelli che ci leggono, ci tengo a precisare una delle poche cose sicure nelle relazioni umane. La pausa, quando c'è un sospetto di sbandata per un altro/a, è un modo per autorizzare il partner a lasciarci.
In particolare la proposta di pausa venuta dal partner che spera di far sentire all'altro la sua mancanza, viene vissuta dall'aspirante alla fuga così:
- "Vedi, chissà che pianti mi aspettavo, invece non ci tiene a me, mi manda via".
- "In ogni caso ora non stiamo più insieme, quindi sono libero/a di fare l'amore col nuovo partner, di incontralo quando voglio e di vivere con lui una splendida avventura".
L'alternativa è manifestare a lui quanto ci tiene e parlare per capire cosa sta covando, non per esasperarlo, ma per farlo riflettere che una storia portata avanti di nascosto è una slealtà, un atto che sminuisce chi lo compie.
Se si sentirà sopraffatta dagli eventi, parlate con un consulente di coppia.
In genere il rifiuto di uno dei due di fare anche un solo colloquio è indice del fatto che non ci tiene alla relazione.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#6]
Utente
Salve, l'altra sera è stato visto con una ragazza abbracciato per un pò, baci non c'è ne sono stati, il che mi è stato riferito da delle mie amiche..
Mi ha confessato che per lui non c'è interesse ma che la trova una ragazza interessante e che lo prende mentalmente ma che la conosce troppo poco
Mi ha detto che deve pensare.. ha bisogno di tempo per pensarci.. ma ieri ha pianto disperato perché ha avuto per la prima volta paura di perdermi e si dava le colpe,si dava del coglione e si scusa perché sa di aver sbagliato e non se ne capacita per il fatto dell'altra sera con lei...
Cosa posso fare? Cosa significa tutto ciò?
Mi ha confessato che per lui non c'è interesse ma che la trova una ragazza interessante e che lo prende mentalmente ma che la conosce troppo poco
Mi ha detto che deve pensare.. ha bisogno di tempo per pensarci.. ma ieri ha pianto disperato perché ha avuto per la prima volta paura di perdermi e si dava le colpe,si dava del coglione e si scusa perché sa di aver sbagliato e non se ne capacita per il fatto dell'altra sera con lei...
Cosa posso fare? Cosa significa tutto ciò?
[#7]
Gentile utente,
significa "crisi di coppia", e significa anche che uno dei due non la sta gestendo bene, nel senso che non si comporta da persona onesta.
Nella quarta risposta, #4, le chiarivo che controllare il telefono del partner è male, ma TRADIRLO E INGANNARLO E' PEGGIO.
Questo sta facendo il suo ragazzo: è evidente che si è lasciato incantare da un'altra, ma il cedere agli abbracci etc. è una mancanza di lealtà e di rispetto verso di lei.
Se le persone si comportassero con onestà verso gli impegni che si sono assunte, la vita sarebbe più facile; per loro stesse prima di tutto.
Dica al suo fidanzato di comportarsi da uomo, non da "c*****ne", e di non prendere in giro sé stesso per primo: non si abbraccia una donna perché ci prende "mentalmente", via!
Si è preso una sbandata, e questo è umano, ma cedere a questa ubriacatura è da persona poco onesta.
Gli suggerisca di rivolgersi SUBITO ad un consulente psicologo. Altre persone, solo trovando la forza di parlarne, hanno superato la tentazione di fare del male a quelli che amano e di rendersi ridicoli.
Coraggio.
significa "crisi di coppia", e significa anche che uno dei due non la sta gestendo bene, nel senso che non si comporta da persona onesta.
Nella quarta risposta, #4, le chiarivo che controllare il telefono del partner è male, ma TRADIRLO E INGANNARLO E' PEGGIO.
Questo sta facendo il suo ragazzo: è evidente che si è lasciato incantare da un'altra, ma il cedere agli abbracci etc. è una mancanza di lealtà e di rispetto verso di lei.
Se le persone si comportassero con onestà verso gli impegni che si sono assunte, la vita sarebbe più facile; per loro stesse prima di tutto.
Dica al suo fidanzato di comportarsi da uomo, non da "c*****ne", e di non prendere in giro sé stesso per primo: non si abbraccia una donna perché ci prende "mentalmente", via!
Si è preso una sbandata, e questo è umano, ma cedere a questa ubriacatura è da persona poco onesta.
Gli suggerisca di rivolgersi SUBITO ad un consulente psicologo. Altre persone, solo trovando la forza di parlarne, hanno superato la tentazione di fare del male a quelli che amano e di rendersi ridicoli.
Coraggio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#8]
Utente
Gliel'ho proposto,mi ha detto che lui non si fa psicanalizzare da nessuno,che ci pensa da solo a farlo..
Che vuole pensarci ma con me a fianco per capire.
Che forse è per tutte le cose da fare tra lavoro e scuola guida
Di aspettare le ferie per stare un po in tranquillità e che secondo lui lo aiuterà
Che vuole pensarci ma con me a fianco per capire.
Che forse è per tutte le cose da fare tra lavoro e scuola guida
Di aspettare le ferie per stare un po in tranquillità e che secondo lui lo aiuterà
[#10]
Gentile utente,
le ho già ampiamente descritto quello che succede nelle "pause" senza un progetto e senza patti molto chiari circa la possibilità o meno di frequentare altre persone. Durante queste "pause" che diventano una rottura dell'impegno preso col partner si salva la propria coscienza col dire: "Non lo sto tradendo: in questo momento non stiamo insieme".
Purtroppo le sbandate accecano, e fanno agire come quando si guida un'auto controsole: non si vede nulla ma si procede lo stesso, con la speranza di non investire nessuno.
Questa "cecità" la sanno gestire bene solo le persone oneste e consapevoli, che scelgono di seguire la bussola della lealtà.
Guai a quelli che affidano le loro confidenze solo agli amici! Credono di aver acquisito tutti i pareri e si sentono la coscienza a posto, mentre un amico, anche al massimo dell'onestà, potrà dire soltanto quello che lei ha trovato scritto sul telefono del suo partner, ossia l'invito a "chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due".
Ma "le due" non hanno lo stesso peso; non si è preso con ciascuna delle due lo stesso impegno. Gli amici non sanno, e comunque non dicono, perché ci confidiamo con loro per averne conforto e non un parere spassionato, questo:
- in che modo si può "chiarirsi le idee";
- quali sono le conseguenze di uno stato emotivo più simile a un'ubriacatura che a un innamoramento;
- quali motivi realmente hanno prodotto questa situazione;
- come uscirne con onestà e decoro.
Queste conoscenze, e non certo una psicoanalisi, propone in questi casi un* psicolog*.
Se non si accetta nemmeno un colloquio non è solo per ignoranza, ma al contrario per la certezza che certe sgradevoli verità verrebbero allo scoperto, prima tra tutte il fatto che condurre un flirt e degli incontri clandestini all'insaputa del partner non è onesto, e che anche la controparte, ossia la ragazza che ci ha assecondato o spinto in questa situazione non è stata onesta.
Lei non ceda all'impulso di cercare in sé la "colpa" di questa crisi, perché questo avrebbe l'effetto di deprimerla ancora di più. In una coppia si procede per aggiustamenti, attraverso momenti che uniscono, momenti di crisi e soluzioni per andare avanti; nessuno è perfetto.
Chi però interrompe la relazione col tradimento viene meno all'impegno preso. A questo punto, quali che siano le carenze e i difetti dell'altro, il colpevole è chi agisce senza lealtà.
In questo momento doloroso, lei proceda a testa alta. Intorno ha sicuramente amici e parenti che le vogliono bene. Riconosca il valore di questi affetti, anche se in momenti come quello che sta attraversando ci si sente tanto soli.
Le faccio molti auguri, per tutto.
le ho già ampiamente descritto quello che succede nelle "pause" senza un progetto e senza patti molto chiari circa la possibilità o meno di frequentare altre persone. Durante queste "pause" che diventano una rottura dell'impegno preso col partner si salva la propria coscienza col dire: "Non lo sto tradendo: in questo momento non stiamo insieme".
Purtroppo le sbandate accecano, e fanno agire come quando si guida un'auto controsole: non si vede nulla ma si procede lo stesso, con la speranza di non investire nessuno.
Questa "cecità" la sanno gestire bene solo le persone oneste e consapevoli, che scelgono di seguire la bussola della lealtà.
Guai a quelli che affidano le loro confidenze solo agli amici! Credono di aver acquisito tutti i pareri e si sentono la coscienza a posto, mentre un amico, anche al massimo dell'onestà, potrà dire soltanto quello che lei ha trovato scritto sul telefono del suo partner, ossia l'invito a "chiarirsi le idee per non far star male e illudere nessuna delle due".
Ma "le due" non hanno lo stesso peso; non si è preso con ciascuna delle due lo stesso impegno. Gli amici non sanno, e comunque non dicono, perché ci confidiamo con loro per averne conforto e non un parere spassionato, questo:
- in che modo si può "chiarirsi le idee";
- quali sono le conseguenze di uno stato emotivo più simile a un'ubriacatura che a un innamoramento;
- quali motivi realmente hanno prodotto questa situazione;
- come uscirne con onestà e decoro.
Queste conoscenze, e non certo una psicoanalisi, propone in questi casi un* psicolog*.
Se non si accetta nemmeno un colloquio non è solo per ignoranza, ma al contrario per la certezza che certe sgradevoli verità verrebbero allo scoperto, prima tra tutte il fatto che condurre un flirt e degli incontri clandestini all'insaputa del partner non è onesto, e che anche la controparte, ossia la ragazza che ci ha assecondato o spinto in questa situazione non è stata onesta.
Lei non ceda all'impulso di cercare in sé la "colpa" di questa crisi, perché questo avrebbe l'effetto di deprimerla ancora di più. In una coppia si procede per aggiustamenti, attraverso momenti che uniscono, momenti di crisi e soluzioni per andare avanti; nessuno è perfetto.
Chi però interrompe la relazione col tradimento viene meno all'impegno preso. A questo punto, quali che siano le carenze e i difetti dell'altro, il colpevole è chi agisce senza lealtà.
In questo momento doloroso, lei proceda a testa alta. Intorno ha sicuramente amici e parenti che le vogliono bene. Riconosca il valore di questi affetti, anche se in momenti come quello che sta attraversando ci si sente tanto soli.
Le faccio molti auguri, per tutto.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#12]
Cara utente,
certo, lei può fare tanto. Per esempio mostrargli tutto l'amore che prova. Spesso negli anni lo avrete dato per scontato, per cui adesso questo amore non trova più le parole e i gesti intensi di una volta; o forse, per una forma di pudore, non li ha trovati mai.
Può evitare le cose che lo infastidiscono (ce n'è sempre, in una coppia).
Può proporgli le cose tenere e divertenti, i progetti che solo insieme potete realizzare.
Può chiedergli con dolcezza cosa gli è mancato fin qui nella vostra relazione; con dolcezza, non con angoscia o toni critici; e ascoltandolo e tacendo, senza opporre subito: "Ma io...".
Può cercare di appurare (ma questo per un partner è difficile) se all'inizio di questa storia ci sia stato un suo momento depressivo, che spesso è la porta d'ingresso di un nuovo innamoramento. Innamorarsi, o meglio prendersi una cotta, scatena nel cervello una "droga" naturale, l'ossitocina, che rappresenta la reazione dell'organismo all'abbassamento del tono dell'umore. Per questo è necessario che la partner torni ad essere seduttiva e appassionata, anche sessualmente, se ci riesce senza falsificarsi; non lamentosa e nemmeno troppo razionale.
Infine -e questo per la partner è quasi impossibile- potrebbe smontare le attrattive della "sirena" che lo ha attirato in questo vortice. Questo potrebbe farlo meglio un amico, e meglio di tutti uno psicologo.
Altre soluzioni, come minacciare di lasciarlo o di mettersi con un altro, possono inasprire la maggior parte dei fidanzati; ma ciascuno è fatto a modo suo.
Vede, cara utente, lei stessa penso che stia attraversando certe fasi che noi specialisti conosciamo: stavate tranquilli in un rapporto un po' spento, e se si guarda indietro, a otto mesi fa, nemmeno lei era del tutto felice.
Poi si accorge che qualcosa non va, ma ai dinieghi di lui, alle sue bugie, non vuole credere all'evidenza. Infine si sgomenta, riconoscendo il terremoto che rischia di buttare all'aria la sua vita. A questo terremoto resiste: lui al momento è tutto quello che desidera al mondo. Eppure... eppure anche il risentimento si fa strada in lei; anche un sentimento di offesa. Ripensa anche le cose di lui che non le sono mai andate bene.
A momenti si chiederà per che cosa sta lottando, e se valga la pena di lottare.
Io credo che in ogni caso, anche se occorre una manutenzione o perfino una ristrutturazione del vostro legame, non sia opportuno interromperlo sotto la spinta di un impulso cieco.
Si dice che l'amore sia una forza irresistibile; ma a parte che lo dicono quelli che non vogliono resistere, difficilmente è amore il trasporto per una collega forse civetta, forse a sua volta annoiata della propria relazione e noncurante dei sentimenti che coinvolge.
In ogni caso, come non è bene uccidere qualcuno perché pensiamo che ci fa del male anche non volendo (vedi il caso dei femminicidi) così non si spezza un legame e non si comincia una nuova relazione in base a un impulso cieco, al flash dell'ossitocina.
Tutto questo però è la mia opinione. Oggi viviamo in pieno consumismo e le persone sono oggetti da usare e buttare, all'infinito; a volte la pressione mediatica è così forte da farci dimenticare che in ultima analisi la scelta di fare della nostra vita qualcosa di futile e transitorio oppure un valore stabile, è ancora nelle nostre mani.
Scelga lei che cosa davvero desidera per essere felice.
Le faccio ancora tanti auguri.
certo, lei può fare tanto. Per esempio mostrargli tutto l'amore che prova. Spesso negli anni lo avrete dato per scontato, per cui adesso questo amore non trova più le parole e i gesti intensi di una volta; o forse, per una forma di pudore, non li ha trovati mai.
Può evitare le cose che lo infastidiscono (ce n'è sempre, in una coppia).
Può proporgli le cose tenere e divertenti, i progetti che solo insieme potete realizzare.
Può chiedergli con dolcezza cosa gli è mancato fin qui nella vostra relazione; con dolcezza, non con angoscia o toni critici; e ascoltandolo e tacendo, senza opporre subito: "Ma io...".
Può cercare di appurare (ma questo per un partner è difficile) se all'inizio di questa storia ci sia stato un suo momento depressivo, che spesso è la porta d'ingresso di un nuovo innamoramento. Innamorarsi, o meglio prendersi una cotta, scatena nel cervello una "droga" naturale, l'ossitocina, che rappresenta la reazione dell'organismo all'abbassamento del tono dell'umore. Per questo è necessario che la partner torni ad essere seduttiva e appassionata, anche sessualmente, se ci riesce senza falsificarsi; non lamentosa e nemmeno troppo razionale.
Infine -e questo per la partner è quasi impossibile- potrebbe smontare le attrattive della "sirena" che lo ha attirato in questo vortice. Questo potrebbe farlo meglio un amico, e meglio di tutti uno psicologo.
Altre soluzioni, come minacciare di lasciarlo o di mettersi con un altro, possono inasprire la maggior parte dei fidanzati; ma ciascuno è fatto a modo suo.
Vede, cara utente, lei stessa penso che stia attraversando certe fasi che noi specialisti conosciamo: stavate tranquilli in un rapporto un po' spento, e se si guarda indietro, a otto mesi fa, nemmeno lei era del tutto felice.
Poi si accorge che qualcosa non va, ma ai dinieghi di lui, alle sue bugie, non vuole credere all'evidenza. Infine si sgomenta, riconoscendo il terremoto che rischia di buttare all'aria la sua vita. A questo terremoto resiste: lui al momento è tutto quello che desidera al mondo. Eppure... eppure anche il risentimento si fa strada in lei; anche un sentimento di offesa. Ripensa anche le cose di lui che non le sono mai andate bene.
A momenti si chiederà per che cosa sta lottando, e se valga la pena di lottare.
Io credo che in ogni caso, anche se occorre una manutenzione o perfino una ristrutturazione del vostro legame, non sia opportuno interromperlo sotto la spinta di un impulso cieco.
Si dice che l'amore sia una forza irresistibile; ma a parte che lo dicono quelli che non vogliono resistere, difficilmente è amore il trasporto per una collega forse civetta, forse a sua volta annoiata della propria relazione e noncurante dei sentimenti che coinvolge.
In ogni caso, come non è bene uccidere qualcuno perché pensiamo che ci fa del male anche non volendo (vedi il caso dei femminicidi) così non si spezza un legame e non si comincia una nuova relazione in base a un impulso cieco, al flash dell'ossitocina.
Tutto questo però è la mia opinione. Oggi viviamo in pieno consumismo e le persone sono oggetti da usare e buttare, all'infinito; a volte la pressione mediatica è così forte da farci dimenticare che in ultima analisi la scelta di fare della nostra vita qualcosa di futile e transitorio oppure un valore stabile, è ancora nelle nostre mani.
Scelga lei che cosa davvero desidera per essere felice.
Le faccio ancora tanti auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 603 visite dal 03/12/2024.
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