Pensare al proprio bene o a quello dei propri cari?

Buongiorno, espongo brevemente il mio caso.
Sono una donna che da sempre ha avuto problemi in famiglia.
I miei genitori litigavano spesso violentemente, mio padre picchiava mia mamma, urlava ed era fuori di sé quando accadevano questi litigi.
Mia mamma, anche se io lo chiedevo, non ha mai voluto divorziare da mio padre e tra alti e bassi siamo andati avanti.
Intanto io sono cresciuta con tanti timori e insicurezze che ancora mi porto dietro.
Tutta questa situazione ha maturato dentro di me il desiderio di andar via di casa e ciò mi ha portato a sposarmi presto e con la persona sbagliata, ma quella persona rappresentava semplicemente la mia fuga infatti in seguito al matrimonio sono andata a vivere fuori dalla mia regione, e successivamente ho cambiato un'altra regione ancora più lontana dalla mia di origine.
Alcuni anni dopo il secondo trasferimento mi sono separata da mio marito e ho avviato un'altra relazione.
Nella mia regione d'origine tornavo circa tre quattro volte all'anno poi ridottesi a due volte all'anno ma soprattutto nel periodo di Natale ci andavo controviglia infatti accadevano sempre litigi pure per cose banali e questo mi faceva soffrire molto anche perché io volevo sentirmi più accolta nonostante non ci fossi mai durante l'anno lì con loro.
Quest'anno siccome già stavo male al pensiero di tornare a Natale dai miei e siccome mio figlio mi ha chiesto di fare una vacanza in quel periodo con un suo amico Ho deciso di non andare ma non riesco ancora a dirlo ai miei perché so che mi farebbero sentire in colpa come stanno facendo già le mie sorelle e purtroppo non riesco a superare questo senso di colpa che mi hanno fatto venire.

Adesso io so che non mi potete dire cosa è giusto e cosa è sbagliato fare ma mi chiedo se questa scelta che comporta esclusivamente un beneficio per me ma dei contrasti e malumori tra i miei genitori e anche le mie sorelle è stata giusta o egoistica, perché penso per stare bene io stanno male altre quattro o cinque persone.
Ringrazio per l'eventuale risposta.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Non è che lei abbia deciso unicamente in base alle proprie voglie, ha accolto una richiesta di suo figlio riguardante una vacanza proprio in quel periodo.

Comprendo però che, al contempo, queste sia stata anche una scusa buona per evitare una situazione di sofferenza per lei. Al proposito, c’è una frase che fa riflettere:
*Volevo sentirmi accolta*.
Come chiedere questo a due genitori che - stando alla sua narrazione - non ci sono riusciti nemmeno quando lei era piccola? E non perché siano cattivi; ma perché, o per problemi di coppia o per problematiche individuali, non riescono proprio a mettere in gioco questa dimensione.

Potrebbe recuperare la distanza natalizia andarlo a trovarli per capodanno ad es., ma solo se con un differente atteggiamento: è lei ad essere chiamata oggi ad accogliere il loro modo di essere nel poco tempo che decide liberamente di stare con loro.
Meglio un solo giorno sorridente, che più giorni malvolentieri.

Non ci dice se si è mai fatta aiutare psicologicamente per le difficoltà che porta dentro di sé, anche nei loro confronti. Sarebbe buona norma farlo fintanto che i genitori sono in vita.
Questo, anche solo banalmente per evitare laceranti irrimediabili sensi di colpa una volta che non ci sono più.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Buonasera, grazie per la sua risposta ha individuato in pieno tutte le dinamiche...

In passato mi sono fatta aiutare ma per le problematiche di coppia e ovviamente durante i colloqui sono emerse anche le mie sofferenze derivanti dall'infanzia ma mai approfondite poiché c'erano altre problematiche da trattare...

Intanto ho prenotato un appuntamento con la psicologa perché il mio timore è proprio quello di avere sensi di colpa perché purtroppo emerge sempre l'astio e il rancore... io invece vorrei avere un atteggiamento più distaccato invece mi sento sempre come quella bambina che non veniva considerata...

Ci sono possibilità di poter guarire le ferite ? Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Fa piacere che lei si ritrovi negli stimoli di riflessione che abbiamo fornito.

Ci chiede oggi: Ci sono possibilità di poter guarire le ferite ?

Come Lei ben sa per quanto riguarda il corpo, le ferite ben curate cicatrizzano.
Ne rimane per sempre traccia sulla cute, ma non fanno più male.

E’ così anche per la psiche quando le ferite vengono elaborate.
Questo è il motivo per cui consigliamo di intraprendere questo tipo di percorso. Tanto più quando si tratta di rapporti che sono piantati profondamente dentro di noi persone, dato che ne fanno parte fin dal suo concepimento.

Le auguriamo di cuore un buon percorso!

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie mille, mi auguro di riuscire ad elaborare le ferite e avere un rapporto più sereno con i miei.

Grazie ancora e cordiali saluti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
E’ stato un piacere. Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/