Disturbi erezione
Salve, vi scrivo per un problema che mi porto ormai da 9 mesi nella mia nuova relazione.
Premetto che sto andando da uno psicologo, al momento con scarsi risultati ma sicuramente sono migliorato rispetto a prima.
Ho già fatto esami ormonali, ecodoppler con andrologo e visita ma è tutto ok a livello organico.
Sono stato 5 anni con la mia ex fidanzata e dall'inizio alla fine della relazione non ho mai fatto cilecca a letto se non l'ultimo anno dove lei mi ha tradito con un'altro e io tornando da lei in intimità per "riprovare" a riconciliare ho iniziato a avere momenti no di erezione ma sporadici per via del pensiero di lei con un'altro e delle mie paranoie sull'essere meno dotato di quell'altro.
Due mesi dopo incontro la mia attuale ragazza ed è la prima volta in vita mia che sento un legame così profondo diverso dalle precedenti relazioni... comunque dalla prima volta a letto insieme ho avuto problemi di erezione ma consapevole che avevo un ansia terribile perché troppo bella per me, di non essere abbastanza magari a livello di pene ma fortunatamente avevo preso del Levitra prescritto dal medico di base che ha iniziato a fare effetto purtroppo dopo la figuraccia.
Premetto che a volte prendo Viagra prescritto dal medico andrologo e va tutto bene anche se mi scollego dal momento d'intimità ma almeno l'erezione rimane giusto il tempo di "ritornare con la testa " al momento intimo.
Adesso ogni volta che andiamo a letto insieme io e la mia nuova fidanzata ho il problema di perdere l'erezione quasi sempre concludendo con preliminari il rapporto oppure a volte riesco a recuperare l'erezione e riuscire fino alla fine ma avendo comunque difficoltà ad avere un orgasmo.
E come se dentro di me fossi "teso e rigido" ma non me lo sento e durante le giornate sono me stesso davanti a lei.
Cosa mi sta succedendo?
Ho notato che durante piccoli viaggio di qualche giorno o nelle ferie estive al mare sono sempre carico di voglia con la libido a mille e funziono benissimo ma non so da cosa dipenda perché una volta tornato alla routine con lei mi "spengo" e sono evitante nel fare l'amore con lei per paura e mancanza di Voglia.
Lei mi piace, la voglio con la testa ma il pene non risponde bene come i pensieri.
Grazie per la disponibilità.
Premetto che sto andando da uno psicologo, al momento con scarsi risultati ma sicuramente sono migliorato rispetto a prima.
Ho già fatto esami ormonali, ecodoppler con andrologo e visita ma è tutto ok a livello organico.
Sono stato 5 anni con la mia ex fidanzata e dall'inizio alla fine della relazione non ho mai fatto cilecca a letto se non l'ultimo anno dove lei mi ha tradito con un'altro e io tornando da lei in intimità per "riprovare" a riconciliare ho iniziato a avere momenti no di erezione ma sporadici per via del pensiero di lei con un'altro e delle mie paranoie sull'essere meno dotato di quell'altro.
Due mesi dopo incontro la mia attuale ragazza ed è la prima volta in vita mia che sento un legame così profondo diverso dalle precedenti relazioni... comunque dalla prima volta a letto insieme ho avuto problemi di erezione ma consapevole che avevo un ansia terribile perché troppo bella per me, di non essere abbastanza magari a livello di pene ma fortunatamente avevo preso del Levitra prescritto dal medico di base che ha iniziato a fare effetto purtroppo dopo la figuraccia.
Premetto che a volte prendo Viagra prescritto dal medico andrologo e va tutto bene anche se mi scollego dal momento d'intimità ma almeno l'erezione rimane giusto il tempo di "ritornare con la testa " al momento intimo.
Adesso ogni volta che andiamo a letto insieme io e la mia nuova fidanzata ho il problema di perdere l'erezione quasi sempre concludendo con preliminari il rapporto oppure a volte riesco a recuperare l'erezione e riuscire fino alla fine ma avendo comunque difficoltà ad avere un orgasmo.
E come se dentro di me fossi "teso e rigido" ma non me lo sento e durante le giornate sono me stesso davanti a lei.
Cosa mi sta succedendo?
Ho notato che durante piccoli viaggio di qualche giorno o nelle ferie estive al mare sono sempre carico di voglia con la libido a mille e funziono benissimo ma non so da cosa dipenda perché una volta tornato alla routine con lei mi "spengo" e sono evitante nel fare l'amore con lei per paura e mancanza di Voglia.
Lei mi piace, la voglio con la testa ma il pene non risponde bene come i pensieri.
Grazie per la disponibilità.
[#1]
Gentile utente,
sembrerebbe proprio che Lei sia entrato in un circolo vizioso che noi si sessuologi clinici conosciamo bene:
si parte da una occasionale cilecca,
la mente teme la replica,
l'occasionale si trasforma in frequente,
la paura di fallire uccide il desiderio.
Due indicazioni.
1.
La prima riguarda il/ la professionista psicolog* curante. Non ci stanchiamo di ripetere che deve essere anche psicoterapeuta per poter curare, e questo dato -che non è un dettaglio- è segnalato accanto al nominativo sull'albo degli psicologi.
Una competenza specifica nell'ambito sessuologico lo/la psicolog* la ottiene con la frequenza di master specialistici quadriennali. Potrà trovare nominativi di sessuolog* clinici certificati sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica.
2.
La seconda indicazione riguarda il farmaco per sostenere l'erezione. Quello che Lei assume è uno dei vari inibitori della fosfodiesterasi-5.
Da un punto di vista psicologico, per un disturbo erettile con una componente ansiosa a me sembra più adatto quello che assicura la durata potenziale della erezione per quarantott'ore (non posso qui fornirne il nome) se assunto nel dosaggio adatto a Lei (è il medico che valuta e prescrive).
In questo modo la persona si sente libera nell'utilizzare la situazione quando, con naturalezza, essa si viene a creare nel giro di due giorni.
Per qualsiasi altra info, sono qui.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
sembrerebbe proprio che Lei sia entrato in un circolo vizioso che noi si sessuologi clinici conosciamo bene:
si parte da una occasionale cilecca,
la mente teme la replica,
l'occasionale si trasforma in frequente,
la paura di fallire uccide il desiderio.
Due indicazioni.
1.
La prima riguarda il/ la professionista psicolog* curante. Non ci stanchiamo di ripetere che deve essere anche psicoterapeuta per poter curare, e questo dato -che non è un dettaglio- è segnalato accanto al nominativo sull'albo degli psicologi.
Una competenza specifica nell'ambito sessuologico lo/la psicolog* la ottiene con la frequenza di master specialistici quadriennali. Potrà trovare nominativi di sessuolog* clinici certificati sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica.
2.
La seconda indicazione riguarda il farmaco per sostenere l'erezione. Quello che Lei assume è uno dei vari inibitori della fosfodiesterasi-5.
Da un punto di vista psicologico, per un disturbo erettile con una componente ansiosa a me sembra più adatto quello che assicura la durata potenziale della erezione per quarantott'ore (non posso qui fornirne il nome) se assunto nel dosaggio adatto a Lei (è il medico che valuta e prescrive).
In questo modo la persona si sente libera nell'utilizzare la situazione quando, con naturalezza, essa si viene a creare nel giro di due giorni.
Per qualsiasi altra info, sono qui.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
È stata gentilissima e velocissima nel rispondere.
Probabilmente è così ma mi chiedo perché continuo nonostante i mesi insieme non dovrei essere più tranquillo con la mia ragazza?
Non dovrebbe risolversi magari da solo?
Il mio psicologo è anche psicoterapeuta ma non c'è sull'albo che mi ha indicato.
Per quanto riguarda il farmaco penso sia il Cialis in dosaggio giusti come una " cura" da portare per mesi.
La ringrazio ancora.
Probabilmente è così ma mi chiedo perché continuo nonostante i mesi insieme non dovrei essere più tranquillo con la mia ragazza?
Non dovrebbe risolversi magari da solo?
Il mio psicologo è anche psicoterapeuta ma non c'è sull'albo che mi ha indicato.
Per quanto riguarda il farmaco penso sia il Cialis in dosaggio giusti come una " cura" da portare per mesi.
La ringrazio ancora.
[#3]
Non è detto che il tempo risolve, dipende dalla diagnosi psicologica che le è stata fatta e dal tipo di lavoro che state facendo .
Forse l’urologo non le ha detto di provare a cominciare a scalare ad un certo punto?
Saluti cordiali.
Dr. Brunialti
Forse l’urologo non le ha detto di provare a cominciare a scalare ad un certo punto?
Saluti cordiali.
Dr. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
In realtà no, mi ha detto di prendere solo al momento del bisogno un'ora prima di un rapporto ma ho sospeso perché ho paura di diventarne dipendente.
Ho preso sia Levitra che un equivalente del Viagra e basta.
Con il mio psicologo sto parlando tanto e sto capendo cosa potrebbe non andare nella mia vita emotiva e relazionale ma questi problemi di insicurezze non mi hanno mai dato problemi sessuali!
Comunque a livello fisico/ organico io sento che non sto risolvendo il mio problema principale, anzi mi sembra di essere sempre allo stesso punto.
Lui usa un approccio psicodinamico e siamo a 9 sedute circa.
Ho preso sia Levitra che un equivalente del Viagra e basta.
Con il mio psicologo sto parlando tanto e sto capendo cosa potrebbe non andare nella mia vita emotiva e relazionale ma questi problemi di insicurezze non mi hanno mai dato problemi sessuali!
Comunque a livello fisico/ organico io sento che non sto risolvendo il mio problema principale, anzi mi sembra di essere sempre allo stesso punto.
Lui usa un approccio psicodinamico e siamo a 9 sedute circa.
[#5]
Dipende dall’obiettivo che vi siete posti inizialmente:
se avete concordato che l’obiettivo è capire, lo state facendo.
Se invece l'obiettivo è risolvere il problema della D.E., è opportuno che insieme facciate una rivalutazione del percorso e degli esiti finora raggiunti. Prendendo anche in considerazione l’ipotesi che per le disfunzioni o disturbi sessuali ci possano essere degli approcci clinici più efficaci nei confronti del sintomo.
Parlatene insieme e poi deciderete.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
se avete concordato che l’obiettivo è capire, lo state facendo.
Se invece l'obiettivo è risolvere il problema della D.E., è opportuno che insieme facciate una rivalutazione del percorso e degli esiti finora raggiunti. Prendendo anche in considerazione l’ipotesi che per le disfunzioni o disturbi sessuali ci possano essere degli approcci clinici più efficaci nei confronti del sintomo.
Parlatene insieme e poi deciderete.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#7]
Prego! Buon percorso.
Dott. Brunialti
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 339 visite dal 01/12/2024.
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