Vorrei evitare l inferno
Buonasera, è una richiesta un po' complessa.
Mia mamma aveva un marito violento, ossessivo, possessivo che era mio padre, io ho chiuso i rapporti perché era narcisista e manipolatore con lei e con tutti quelli della famiglia, ha sempre dimostrato di non tenere a nessuno se non a se stesso.
Finalmente dopo 37 anni che stavano insieme è riuscita a liberarsi, ora sta avendo ripensamenti perché dice che tutti l abbandoneranno e preferisce tornare con lui perché tanto anche se l ammazza non le importa perché sta sola si farà qualcosa lei, quindi tra morte e morte preferisce lui.
Questa era la mia più grande paura perché sicuramente io andrò via di casa e purtroppo se la dovrà vedere da sola perché un conto era finché volevi andare via ma non potevi perché avevi paura di lui ma se ora ci vuoi tornare insieme io non posso vivere la vita così.
Lui è pazzo, non vuole che guarda nessuno, la minacciava sempre che l avrebbe ammazzata, le urlava tutti i giorni facendo dispetti sia fisici che psicologici.
Non capisco come fa a voler tornare con lui e non so come farle capire che non può tornare con lui e comunque se lo farà deve sapere che sicuramente la maltratterà e la aggredirà fisicamente magari lasciandola in fin di vita.
Viene seguita dagli psicologi ma sto vedendo che non fa molti progressi, ha lottato tanto per la sua libertà e ora vuole tornare in quella gabbia solo perché non vuole stare sola.
Cosa posso fare o non fare?
Che consigli posso darle?
Aveva fatto così anche dieci anni fa che era scappata da lui non lo voleva più e poi sono tornati insieme lui aveva promesso di lasciarla libera invece dopo pochi mesi era tornato uguale, è alcolizzato, io dico mia mamma non ha paura di quello che può farle se saranno soli?
Come fa a preferirei piuttosto la morte per mano di lui che vivere una vita felice in piena libertà?
Tra l altro questa situazione mi fa stare male dentro, mi procura ansia e paura, perché mio padre non è una persona sana di mente anche se dagli psicologi si fa vedere in un certo modo e loro affermano che non ha nessuna patologia ed è sano.
Non ha molti soldi mia mamma quindi non può trovare uno psicologo migliore, cosa potrei fare mi sento in un vicolo cieco, mi sentirei troppo delusa se tornasse con lui e non potrei perdonare una cosa simile.
Vi prego aiutatemi perché sento che farebbe un torto a sé stessa e a tutte le donne che hanno subito violenza.
Purtroppo lei non riesce a vedere la sua vita da sola, ha sempre bisogno di qualcuno e non ha più obiettivi nella vita.
Cerco di aiutarla ad indirizzarla nella direzione giusta ma niente da fare
Mia mamma aveva un marito violento, ossessivo, possessivo che era mio padre, io ho chiuso i rapporti perché era narcisista e manipolatore con lei e con tutti quelli della famiglia, ha sempre dimostrato di non tenere a nessuno se non a se stesso.
Finalmente dopo 37 anni che stavano insieme è riuscita a liberarsi, ora sta avendo ripensamenti perché dice che tutti l abbandoneranno e preferisce tornare con lui perché tanto anche se l ammazza non le importa perché sta sola si farà qualcosa lei, quindi tra morte e morte preferisce lui.
Questa era la mia più grande paura perché sicuramente io andrò via di casa e purtroppo se la dovrà vedere da sola perché un conto era finché volevi andare via ma non potevi perché avevi paura di lui ma se ora ci vuoi tornare insieme io non posso vivere la vita così.
Lui è pazzo, non vuole che guarda nessuno, la minacciava sempre che l avrebbe ammazzata, le urlava tutti i giorni facendo dispetti sia fisici che psicologici.
Non capisco come fa a voler tornare con lui e non so come farle capire che non può tornare con lui e comunque se lo farà deve sapere che sicuramente la maltratterà e la aggredirà fisicamente magari lasciandola in fin di vita.
Viene seguita dagli psicologi ma sto vedendo che non fa molti progressi, ha lottato tanto per la sua libertà e ora vuole tornare in quella gabbia solo perché non vuole stare sola.
Cosa posso fare o non fare?
Che consigli posso darle?
Aveva fatto così anche dieci anni fa che era scappata da lui non lo voleva più e poi sono tornati insieme lui aveva promesso di lasciarla libera invece dopo pochi mesi era tornato uguale, è alcolizzato, io dico mia mamma non ha paura di quello che può farle se saranno soli?
Come fa a preferirei piuttosto la morte per mano di lui che vivere una vita felice in piena libertà?
Tra l altro questa situazione mi fa stare male dentro, mi procura ansia e paura, perché mio padre non è una persona sana di mente anche se dagli psicologi si fa vedere in un certo modo e loro affermano che non ha nessuna patologia ed è sano.
Non ha molti soldi mia mamma quindi non può trovare uno psicologo migliore, cosa potrei fare mi sento in un vicolo cieco, mi sentirei troppo delusa se tornasse con lui e non potrei perdonare una cosa simile.
Vi prego aiutatemi perché sento che farebbe un torto a sé stessa e a tutte le donne che hanno subito violenza.
Purtroppo lei non riesce a vedere la sua vita da sola, ha sempre bisogno di qualcuno e non ha più obiettivi nella vita.
Cerco di aiutarla ad indirizzarla nella direzione giusta ma niente da fare
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Gentile utente,
Ci descrive con vivide pennellate la situazione, concludendo che la mamma
"Purtroppo non riesce a vedere la sua vita da sola, ha sempre bisogno di qualcuno e non ha più obiettivi nella vita."
E dunque l'esperienza Le insegna che quando la caratteristica di fondo è questa, certe persone preferiscono stare con una persona violenta, anziché da sole. Anche la cronaca ce lo testimonia purtroppo.
Che poi la "solitudine" è una dimensione del tutto soggettiva. Evidentemente la sua mamma non riesce a stare senza il proprio marito, nonostante gli psicologi e le psicologhe si prodighino al riguardo.
Qui entra in ballo Lei, figlia, che si tormenta non riuscendo a individuare il modo di aiutarla:
"Cerco di aiutarla ad indirizzarla nella direzione giusta ma niente da fare."
Sono le faticose situazioni nelle quali i figli e le figlie devono rassegnarsi, o meglio adattarsi, al fatto che il genitore (sua madre in questo caso) è padrone della propria vita; e -a meno che non sia incapace di intendere di volere- nessuno neppure tra i congiunti più stretti ha diritto di metterci mano.
I figli frequentemente vedono con lucidità quale sarebbe la strada giusta da seguire, per vivere più serenamente e/o più a lungo. Eppure non sempre i genitori (sia padre che madre), pur capendo quali sarebbero le cose giuste da fare, riescono a farlo.
La sofferenza de* figli* e palpabile. Eppure non è in loro potere modificare la situazione.
Il pericolo per lei è quello di rimanere intrappolata nella situazione, non riuscendo a staccarsi dalla sua casa natale con l'obiettivo di proteggere sua madre.
Se così fosse, Le farei notare che per sua madre è una scelta quella di rientrare; per Lei sarebbe una sconfitta senza risultati efficaci.
Si ritiene ci dia un riscontro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Ci descrive con vivide pennellate la situazione, concludendo che la mamma
"Purtroppo non riesce a vedere la sua vita da sola, ha sempre bisogno di qualcuno e non ha più obiettivi nella vita."
E dunque l'esperienza Le insegna che quando la caratteristica di fondo è questa, certe persone preferiscono stare con una persona violenta, anziché da sole. Anche la cronaca ce lo testimonia purtroppo.
Che poi la "solitudine" è una dimensione del tutto soggettiva. Evidentemente la sua mamma non riesce a stare senza il proprio marito, nonostante gli psicologi e le psicologhe si prodighino al riguardo.
Qui entra in ballo Lei, figlia, che si tormenta non riuscendo a individuare il modo di aiutarla:
"Cerco di aiutarla ad indirizzarla nella direzione giusta ma niente da fare."
Sono le faticose situazioni nelle quali i figli e le figlie devono rassegnarsi, o meglio adattarsi, al fatto che il genitore (sua madre in questo caso) è padrone della propria vita; e -a meno che non sia incapace di intendere di volere- nessuno neppure tra i congiunti più stretti ha diritto di metterci mano.
I figli frequentemente vedono con lucidità quale sarebbe la strada giusta da seguire, per vivere più serenamente e/o più a lungo. Eppure non sempre i genitori (sia padre che madre), pur capendo quali sarebbero le cose giuste da fare, riescono a farlo.
La sofferenza de* figli* e palpabile. Eppure non è in loro potere modificare la situazione.
Il pericolo per lei è quello di rimanere intrappolata nella situazione, non riuscendo a staccarsi dalla sua casa natale con l'obiettivo di proteggere sua madre.
Se così fosse, Le farei notare che per sua madre è una scelta quella di rientrare; per Lei sarebbe una sconfitta senza risultati efficaci.
Si ritiene ci dia un riscontro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 89 visite dal 28/11/2024.
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