è lecito toccare il sederino dei bambini per gioco?
Buongiorno, sono mamma di una bambina di 4 anni.
Mio padre e altri familiari in passato hanno avuto l'abitudine di toccare con delle pacche il sedere mio e di mia sorella fino all'adolescenza finché non è stato detto loro in modo colorito che dovevano smetterla.
Da quando è nata mia figlia, mio padre ha riproposto con lei questo tipo di "affettività".
I loro giochi sono spesso centrati su frasi come "vieni che nonno ti sculaccia, ti piace quando ti sculaccio, ti faccio to' to' sul culetto" e non è un gesto fatto sporadicamente ma continuamente.
Ieri ho detto a mio padre che deve smettere di fare questi "giochi" perché vanno contro ciò che io sto cercando di insegnare a mia figlia, ovvero che nessuno (escluso noi genitori, mia madre, la maestra se ha bisogno a scuola e il dottore se deve visitarla) devono toccarla perché le parti intime sono private.
Mi sono limitata a dire questo per non offendere mio padre ma lui ha ribattuto dicendo "sono il nonno, non un estraneo" e io ho cercato di spiegare che essere il nonno non giustifica nulla, in quanto questo tipo di contatto è diseducativo, va contro ciò che io dico a parole e potrebbe istillare nella mente di mia figlia l'idea che una persona di fiducia può permettersi di toccarle le parti intime.
Inutile dire che lui si sia offeso, anche perché tempo fa avevo detto ai miei genitori che non voglio che persone di sesso maschile (riferendomi a mio padre) si occupino dell'igiene personale di mia figlia in mia assenza in quanto avendo 4 anni deve iniziare ad avere chiari certi confini.
Mia madre mi ha detto che sono bigotta, per me questa considerazione non era nemmeno da fare in quanto la ritengo ovvia.
In sintesi, mio padre adesso è offeso, è convinto che io voglia allontanarlo dalla nipote, non capendo che il rapporto con la nipote non si basa su una fisicità che io da madre trovo inappropriata.
Voi che mi dite?
Ho esagerato?
Cerco consigli in quanto questo argomento mi imbarazza e non cerco confronto con nessuno.
Grazie
Mio padre e altri familiari in passato hanno avuto l'abitudine di toccare con delle pacche il sedere mio e di mia sorella fino all'adolescenza finché non è stato detto loro in modo colorito che dovevano smetterla.
Da quando è nata mia figlia, mio padre ha riproposto con lei questo tipo di "affettività".
I loro giochi sono spesso centrati su frasi come "vieni che nonno ti sculaccia, ti piace quando ti sculaccio, ti faccio to' to' sul culetto" e non è un gesto fatto sporadicamente ma continuamente.
Ieri ho detto a mio padre che deve smettere di fare questi "giochi" perché vanno contro ciò che io sto cercando di insegnare a mia figlia, ovvero che nessuno (escluso noi genitori, mia madre, la maestra se ha bisogno a scuola e il dottore se deve visitarla) devono toccarla perché le parti intime sono private.
Mi sono limitata a dire questo per non offendere mio padre ma lui ha ribattuto dicendo "sono il nonno, non un estraneo" e io ho cercato di spiegare che essere il nonno non giustifica nulla, in quanto questo tipo di contatto è diseducativo, va contro ciò che io dico a parole e potrebbe istillare nella mente di mia figlia l'idea che una persona di fiducia può permettersi di toccarle le parti intime.
Inutile dire che lui si sia offeso, anche perché tempo fa avevo detto ai miei genitori che non voglio che persone di sesso maschile (riferendomi a mio padre) si occupino dell'igiene personale di mia figlia in mia assenza in quanto avendo 4 anni deve iniziare ad avere chiari certi confini.
Mia madre mi ha detto che sono bigotta, per me questa considerazione non era nemmeno da fare in quanto la ritengo ovvia.
In sintesi, mio padre adesso è offeso, è convinto che io voglia allontanarlo dalla nipote, non capendo che il rapporto con la nipote non si basa su una fisicità che io da madre trovo inappropriata.
Voi che mi dite?
Ho esagerato?
Cerco consigli in quanto questo argomento mi imbarazza e non cerco confronto con nessuno.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
Approvo completamente la sua linea di condotta per come lei ce ne riferisce.
Lei stessa è transitata dall'esperienza dell'invasione della Sua corporeità, negli anni dell'infanzia e della adolescenza; e sa quanto tutto ciò possa essere pervasivo, confusivo e fuorviante.
Riguardo poi in specifico allo sculacciare, ciò sembra legato ad epoche arcaiche in cui realmente le natiche infantili erano destinatarie di castighi maneschi da parte degli adulti, soprattutto del padre. Oggi fortunatamente la sensibilità è differente.
Per quanto riguarda la corporeità, luogo di possibili abusi nell'infanzia che purtroppo vengono perpetrati perlopiù dei parenti stretti o da amici di famiglia,
può sostenerLa nelle sue convinzioni il progetto del *Consiglio d'Europa* "QUINONSITOCCA", che troverà clikkando il link e le varie icone:
http://www.quinonsitocca.it/Default_it.asp
Esso comprende un libretto per i bambini (che io stesso ho simpaticamente sperimentato in situazione) per far loro comprendere, nella maniera infantile e adatta, che il corpo è da rispettare e che ci sono delle parti che vanno rispettate in maniera particolare.
Se pensiamo a tutti gli odierni fenomeni di sexting, direi che l'educazione al rispetto del proprio corpo è quanto mai fondamentale.
il programma comprende anche una guida per l'adulto; è assai sintetica e breve, però ogni frase è densa di significati. Sono certa che Lei, con la sua sensibilità, ne saprà intuire tutte le possibili declinazioni.
Se ritiene, ci dia un riscontro.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Approvo completamente la sua linea di condotta per come lei ce ne riferisce.
Lei stessa è transitata dall'esperienza dell'invasione della Sua corporeità, negli anni dell'infanzia e della adolescenza; e sa quanto tutto ciò possa essere pervasivo, confusivo e fuorviante.
Riguardo poi in specifico allo sculacciare, ciò sembra legato ad epoche arcaiche in cui realmente le natiche infantili erano destinatarie di castighi maneschi da parte degli adulti, soprattutto del padre. Oggi fortunatamente la sensibilità è differente.
Per quanto riguarda la corporeità, luogo di possibili abusi nell'infanzia che purtroppo vengono perpetrati perlopiù dei parenti stretti o da amici di famiglia,
può sostenerLa nelle sue convinzioni il progetto del *Consiglio d'Europa* "QUINONSITOCCA", che troverà clikkando il link e le varie icone:
http://www.quinonsitocca.it/Default_it.asp
Esso comprende un libretto per i bambini (che io stesso ho simpaticamente sperimentato in situazione) per far loro comprendere, nella maniera infantile e adatta, che il corpo è da rispettare e che ci sono delle parti che vanno rispettate in maniera particolare.
Se pensiamo a tutti gli odierni fenomeni di sexting, direi che l'educazione al rispetto del proprio corpo è quanto mai fondamentale.
il programma comprende anche una guida per l'adulto; è assai sintetica e breve, però ogni frase è densa di significati. Sono certa che Lei, con la sua sensibilità, ne saprà intuire tutte le possibili declinazioni.
Se ritiene, ci dia un riscontro.
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio per la sua risposta e per il progetto che mi ha segnalato. Soprattutto la ringrazio per avermi dato sostegno morale perché spesso sento che le mie ragioni non sono condivise dagli altri e diventano motivo di tensione in famiglia, per cui sapere di trovarmi nel giusto mi conforta.
[#3]
Gentile utente,
Grazie del riscontro.
Aggiungo questo: accade che nelle famiglie ad un certo punto si produca una discontinuità, cioè che uno dei membri comincia a pensarla in una maniera differente da come la pensano tutti i familiari.
Frequentemente è un figlio o una figlia che, appartenendo ad una generazione più recente, oppure avendo avuto accesso a strumenti culturali superiori, non è più dispost* a condividere (a piegarsi?) quanto gli è stato trasmesso con una certa inerzia.
È ovvio che la famiglia si sente messa in discussione, che percepisce il rifiuto di quello che ha dato per scontato. Per questo motivo chi appartiene alla giovane generazione innovativa frequentemente sperimenta la solitudine.
Ma occorre farsi forza e sostenere le proprie posizioni quando si è consapevoli che il passo è corretto e che quindi va fatto.
In questo senso Lei ha sentito il mio sostegno.
Certamente nella situazione da Lei descritta qui occorrerà cercare la condivisione e l'alleanza con il padre della bimba.
Questo passa attraverso la complicità di coppia, come potrà approfondire qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Grazie del riscontro.
Aggiungo questo: accade che nelle famiglie ad un certo punto si produca una discontinuità, cioè che uno dei membri comincia a pensarla in una maniera differente da come la pensano tutti i familiari.
Frequentemente è un figlio o una figlia che, appartenendo ad una generazione più recente, oppure avendo avuto accesso a strumenti culturali superiori, non è più dispost* a condividere (a piegarsi?) quanto gli è stato trasmesso con una certa inerzia.
È ovvio che la famiglia si sente messa in discussione, che percepisce il rifiuto di quello che ha dato per scontato. Per questo motivo chi appartiene alla giovane generazione innovativa frequentemente sperimenta la solitudine.
Ma occorre farsi forza e sostenere le proprie posizioni quando si è consapevoli che il passo è corretto e che quindi va fatto.
In questo senso Lei ha sentito il mio sostegno.
Certamente nella situazione da Lei descritta qui occorrerà cercare la condivisione e l'alleanza con il padre della bimba.
Questo passa attraverso la complicità di coppia, come potrà approfondire qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 844 visite dal 28/11/2024.
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