Sentirsi bloccato nel momento dell'approccio non Buttarsi, libido bloccata
Buongiorno
Provo ad esporre la situazione.
Dopo tanti sforzi, fatti per sbloccare una parte di me, per superare certe introversioni, insicurezze, fortissime emotività, per sciogliermi nel momento di dover lanciarsi con l'altro sesso.
E' come se un grosso nodo interiore mi soffocasse, tanto da non permettermi di reagire.
Sono arrivato a rinunciare, a scansare queste situazioni, putroppo a isolarmi, senz'altro mi faccio grande fatica a espormi.
Più volte mi sono ritrovato a sentirmi rifiutato, non corrisposto, a interpretare male i segnali, o a non coglierne il momento opportuno per lanciarmi.
A sentirmi sopraffatto dall'imbarazzo e non "approfittare" del normale istinto "sessualità" per approcciare.
In pratica completamente bloccato, anche in momenti dove invece Lei sarebbe stata propensa.
O a non dare fiducia o non riuscire ad accogliere, lì dove poteva essere interesse da parte sua.
Diciamo che le percentuali dei momenti in cui mi sono sentivo a mio agio, non sono state all'altezza delle opportunità in cui avrei anche potuto riscuotere "successo" e probabilmente costruire qualcosa, forse anche di duraturo.
Questi mio atteggiamento, mi ha maggiormente portato a sentirmi a mio agio con Donne straniere, quindi piccole storie, dove la conversazione era "esigua" e i periodi di frequentazione relativi.
Altresì questi miei stati d'animo si sono ripercossi un pò su tutto lo stile di vita, affettivo, sociale, lavorativo etc.
etc.
Fortunatamente non si è ripercossa sulla meccanica.
Sbloccare questa faccenda ora sta diventando rilevante, per poter vivere una normale quotidianità.
Grazie per ogni Vostra...
Provo ad esporre la situazione.
Dopo tanti sforzi, fatti per sbloccare una parte di me, per superare certe introversioni, insicurezze, fortissime emotività, per sciogliermi nel momento di dover lanciarsi con l'altro sesso.
E' come se un grosso nodo interiore mi soffocasse, tanto da non permettermi di reagire.
Sono arrivato a rinunciare, a scansare queste situazioni, putroppo a isolarmi, senz'altro mi faccio grande fatica a espormi.
Più volte mi sono ritrovato a sentirmi rifiutato, non corrisposto, a interpretare male i segnali, o a non coglierne il momento opportuno per lanciarmi.
A sentirmi sopraffatto dall'imbarazzo e non "approfittare" del normale istinto "sessualità" per approcciare.
In pratica completamente bloccato, anche in momenti dove invece Lei sarebbe stata propensa.
O a non dare fiducia o non riuscire ad accogliere, lì dove poteva essere interesse da parte sua.
Diciamo che le percentuali dei momenti in cui mi sono sentivo a mio agio, non sono state all'altezza delle opportunità in cui avrei anche potuto riscuotere "successo" e probabilmente costruire qualcosa, forse anche di duraturo.
Questi mio atteggiamento, mi ha maggiormente portato a sentirmi a mio agio con Donne straniere, quindi piccole storie, dove la conversazione era "esigua" e i periodi di frequentazione relativi.
Altresì questi miei stati d'animo si sono ripercossi un pò su tutto lo stile di vita, affettivo, sociale, lavorativo etc.
etc.
Fortunatamente non si è ripercossa sulla meccanica.
Sbloccare questa faccenda ora sta diventando rilevante, per poter vivere una normale quotidianità.
Grazie per ogni Vostra...
[#1]
Gentile utente,
non sappiamo nulla della sua storia personale affettiva e sessuale, al di là di queste poche righe; storia personale lunga, dato che Lei è giunto nell'età di mezzo.
Non siamo dunque a conoscenza delle sue "tentate soluzioni" nel corso degli anni, tra cui eventuali percorsi psicologici per "sboccare" la situazione; ci riferiamo alla situazione relazionale con l'altro sesso, considerato che la relazione sessuale funziona.
Vuole aggiungere dell'altro al proposito?
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
non sappiamo nulla della sua storia personale affettiva e sessuale, al di là di queste poche righe; storia personale lunga, dato che Lei è giunto nell'età di mezzo.
Non siamo dunque a conoscenza delle sue "tentate soluzioni" nel corso degli anni, tra cui eventuali percorsi psicologici per "sboccare" la situazione; ci riferiamo alla situazione relazionale con l'altro sesso, considerato che la relazione sessuale funziona.
Vuole aggiungere dell'altro al proposito?
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa Brunialti
La ringrazio del suo interessamento
essendo un nuovo utente e non sapendo bene come funziona questa piattaforma incontrata casualmente, riportare fin da subito e serenamente, la propria storia personale in poche righe sintetizzado, aldilà del proprio vissuto o età, non è semplice.
Comunque non saprei effettivamente identificare i singoli episodi specifici, che mi hanno portato al bloccarmi, tanto da portarmi a essere, ahimè istintivamente freddo ... è certo però, che nel momento in cui si tratta di rompere il ghiacchio e buttarmi (banalmente, il primo bacio) non carburo. I normali istinti si sopraffanno. Probabilmente la fortissima emotività che mi ha sempre accompagnato fin da giovane, la timidezza, l'insicurezza, hanno implementato la paura di deludere sia le mie che le loro aspettative. Talmente che a volte risultavo o troppo diretto, maldestro, inapropriato, oppure impacciato o scoraggiato e quindi disinluso nonostate il loro parere.
Devo dire che a mio sfavore ha anche giocato il fatto che spesso le ragazze a cui mostravo interesse, mi hanno sempre trattato con sufficienza, tanto da farmi sentire sgradito o non degno. Nonostante esteticamente non sia pessimo. Tutte queste occasioni mancate, mi hanno portato istintivamente dal rifiutarmi di mettere sul piatto i miei sentimenti, per non scoprirsi e farsi male.... Ovviamentem come già detto. la frustrazione è stata, ed è tale che la ricaduta è totale su tutti gli aspetti della vita quotidiana... faccio e ho fatto grandi sforzi per compattere queste defaillance, e molte di queste si sono limate. Probabilmente tutte queste disquisizioni potrebbero risultare anche ridicole e non lo metto in dubbio che lo possano essere, fatto sta che a l'atto pratico ho questo maledetto blocco, di cui non trovo spiegazione, di cui non riesco a liberarmi, di cui mi cruccio delle belle occasioni perdute, ma molto di più dal non poter condividere un sentimento.
per quanto riguarda percorsi terapeutici per uscire da quest a situazione.... in passato ho fatto degli incontri di ipnosi ... che mi hanno indubbiamente aiutato a uscire dalla mia fortissima emotività e a limare certi aspetti del mio vivere, ma che ho dovuto interrompere per vari motivi, non di meno quello economico.
Non so se sono riuscito a darle ulteriori utili dettagli
ad ogni modo la ringrazio per la sua attenzione
La ringrazio del suo interessamento
essendo un nuovo utente e non sapendo bene come funziona questa piattaforma incontrata casualmente, riportare fin da subito e serenamente, la propria storia personale in poche righe sintetizzado, aldilà del proprio vissuto o età, non è semplice.
Comunque non saprei effettivamente identificare i singoli episodi specifici, che mi hanno portato al bloccarmi, tanto da portarmi a essere, ahimè istintivamente freddo ... è certo però, che nel momento in cui si tratta di rompere il ghiacchio e buttarmi (banalmente, il primo bacio) non carburo. I normali istinti si sopraffanno. Probabilmente la fortissima emotività che mi ha sempre accompagnato fin da giovane, la timidezza, l'insicurezza, hanno implementato la paura di deludere sia le mie che le loro aspettative. Talmente che a volte risultavo o troppo diretto, maldestro, inapropriato, oppure impacciato o scoraggiato e quindi disinluso nonostate il loro parere.
Devo dire che a mio sfavore ha anche giocato il fatto che spesso le ragazze a cui mostravo interesse, mi hanno sempre trattato con sufficienza, tanto da farmi sentire sgradito o non degno. Nonostante esteticamente non sia pessimo. Tutte queste occasioni mancate, mi hanno portato istintivamente dal rifiutarmi di mettere sul piatto i miei sentimenti, per non scoprirsi e farsi male.... Ovviamentem come già detto. la frustrazione è stata, ed è tale che la ricaduta è totale su tutti gli aspetti della vita quotidiana... faccio e ho fatto grandi sforzi per compattere queste defaillance, e molte di queste si sono limate. Probabilmente tutte queste disquisizioni potrebbero risultare anche ridicole e non lo metto in dubbio che lo possano essere, fatto sta che a l'atto pratico ho questo maledetto blocco, di cui non trovo spiegazione, di cui non riesco a liberarmi, di cui mi cruccio delle belle occasioni perdute, ma molto di più dal non poter condividere un sentimento.
per quanto riguarda percorsi terapeutici per uscire da quest a situazione.... in passato ho fatto degli incontri di ipnosi ... che mi hanno indubbiamente aiutato a uscire dalla mia fortissima emotività e a limare certi aspetti del mio vivere, ma che ho dovuto interrompere per vari motivi, non di meno quello economico.
Non so se sono riuscito a darle ulteriori utili dettagli
ad ogni modo la ringrazio per la sua attenzione
[#3]
Gentile utente,
utile il suo completamento.
Lei accenna al fatto che
"Probabilmente la fortissima emotività che mi ha sempre accompagnato fin da giovane, la timidezza, l'insicurezza, hanno implementato la paura di deludere ..".
Può essere. D'altra parte la sensibilità non è un difetto, quando la si comprende e si impara ad utilizzarla anzichè a disprezzarla o a temerla.
E' consigliabile che Lei riprenda un percorso psicologico, tanto più che ne ha già sperimentato i frutti positivi.
Il "Bonus psicoterapia gratuita", sul quale abbiamo ampiamente informato qui, può essere (probabilmente) una via praticabile anche nel prossimo anno.
Ed altrimenti presso il Consultorio pubblico, presso il quale 5 incontri con la/lo Pscolog* costano poco più che un aperitivo.
E in ogni caso è un impegno economico che vale la pena fare, rappresentando un investimento che produce i suoi frutti quando il paziente si impegna.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
utile il suo completamento.
Lei accenna al fatto che
"Probabilmente la fortissima emotività che mi ha sempre accompagnato fin da giovane, la timidezza, l'insicurezza, hanno implementato la paura di deludere ..".
Può essere. D'altra parte la sensibilità non è un difetto, quando la si comprende e si impara ad utilizzarla anzichè a disprezzarla o a temerla.
E' consigliabile che Lei riprenda un percorso psicologico, tanto più che ne ha già sperimentato i frutti positivi.
Il "Bonus psicoterapia gratuita", sul quale abbiamo ampiamente informato qui, può essere (probabilmente) una via praticabile anche nel prossimo anno.
Ed altrimenti presso il Consultorio pubblico, presso il quale 5 incontri con la/lo Pscolog* costano poco più che un aperitivo.
E in ogni caso è un impegno economico che vale la pena fare, rappresentando un investimento che produce i suoi frutti quando il paziente si impegna.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Gentile Dottoressa Brunialti
Le chiedo scusa per il mio silenzio, non era mia intenzione non apprezzare i suoi consigli e risposta... purtroppo ho avuto un doloroso evento in famiglia.
La ringrazio delle sue indicazioni... anche se devo dirla, devo forzarmi parecchio per affrontare la questione con addetti, ma ovviamente non ci sono alternative.
Comunque, se non le è di troppo disturbo potrebbe Linkarmi, dove trovo indicazioni su i "Bonus psicoterapia gratuita".
Lei, mi consiglia anche i Consultori Pubblici... mi permetta di esprimere la mia titubanza al ricorrere al Consultorio... non per disistima verso tale struttura. Anzi fondamentali per il sostegno e l'aiuto in tante situazioni ... ma non mi sentirei a mio agio nell'affidare un problema così personale e confidenziale, al primo "Teraupeta" disponibile (sicuramente preparato) ma di cui sinceramente non potrei raccogliere diciamo "referenze", opinioni, feedback, e quant'altro ... insomma avrei difficoltà nel espormi
La ringrazio per ogni sua premura e ulteriore consiglio
Buon Lavoro!!
Le chiedo scusa per il mio silenzio, non era mia intenzione non apprezzare i suoi consigli e risposta... purtroppo ho avuto un doloroso evento in famiglia.
La ringrazio delle sue indicazioni... anche se devo dirla, devo forzarmi parecchio per affrontare la questione con addetti, ma ovviamente non ci sono alternative.
Comunque, se non le è di troppo disturbo potrebbe Linkarmi, dove trovo indicazioni su i "Bonus psicoterapia gratuita".
Lei, mi consiglia anche i Consultori Pubblici... mi permetta di esprimere la mia titubanza al ricorrere al Consultorio... non per disistima verso tale struttura. Anzi fondamentali per il sostegno e l'aiuto in tante situazioni ... ma non mi sentirei a mio agio nell'affidare un problema così personale e confidenziale, al primo "Teraupeta" disponibile (sicuramente preparato) ma di cui sinceramente non potrei raccogliere diciamo "referenze", opinioni, feedback, e quant'altro ... insomma avrei difficoltà nel espormi
La ringrazio per ogni sua premura e ulteriore consiglio
Buon Lavoro!!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 370 visite dal 22/11/2024.
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