Perché sto così in inverno?

Salve a tutti.

Sono un ragazzo di 18 anni e scrivo perché ora che si avvicina l'inverno e sono scese le temperature inizio a non stare bene.

Mi spiego meglio, in estate, ho notato ultimamente, ma credo fosse così da quando ero piccolo, sono molto più felice, ma non solo. A livello fisico i muscoli sono molto più sciolti e reattivi, mentre adesso li sento molto tesi. Ho la sensazione di contrarmi in modo inconsapevole come se dovessi proteggermi da qualcosa. Il freddo mi crea un certo disagio devo ammettere, è come se ci fosse sempre qualcosa che non andasse, da cui proteggersi.

Questa situazione però mi condiziona anche socialmente.

L'ansia che il freddo mi reca è come se si trasformasse anche in un disagio sociale. Ci tengo a dire che tutto il mio viso cambia quando fa freddo, il mio sguardo sembra perso (caratteristica principale) e il viso sembra molto più "cadente".

Andando a scuola, vedo i miei compagni che magari scherzano, si prendono in giro tra di loro e io da una parte desidero partecipare ma il mio corpo è come se volesse evitare ogni contatto sociale.
Si magari sorrido ma sento proprio che fosse per me non lo farei mai.

Anche la mia autostima ne risente molto perché dovessi descrivermi ora mi definirei inerme, in estate mi piaccio molto e cerco la relazione con gli altri.

Non posso negare il fatto di essere una persona ansiosa tutto l'anno, anche se da più piccolo lo ero molto di più, quindi ora in confronto mi sembra di stare mille volte meglio. In questo momento sono suscettibile ad ogni critica ed ogni cosa che non va come speravo ci ripenso tutto il giorno e tutto quello che prima mi sembrava poco importante ora diventa questione di vita o di morte.

L'ansia che ho mi allontana dalle mie passioni ed è come se fossi in uno stato di stallo dove non faccio altro che cercare di sopravvivere senza avere innovazione. Ad esempio a me piace molto ascoltare la musica e mi piace immergermi ed iniziare ad immaginare situazioni che mi fanno provare sentimenti piacevoli, ma ora non riesco a farlo. Il sole e il caldo è come se mi trasportassero in una sensazione di serenità e tranquillità che mi mancano in questa stagione.
Sporadicamente anche adesso ci sono momenti della giornata in cui sto bene e ciò che cambia è anche la percezione del mio corpo che lo sento più caldo e attivo, il viso più bello, occhi vivi e accesi.

Mi spiace per il lungo messaggio e per il flusso di pensieri che non seguono propriamente un ordine logico ma ho cercato di descrivere la situazione nel modo più comprensibile possibile anche se è difficile da spiegare a parole.

Anche perchè ora mi sento così e fatico a ricordare esattamente le sensazioni provate quando stavo meglio. Forse la soluzione al problema è più semplice del problema stesso.

Può essere qualche ormone che il mio corpo fatica a produrre in questa stagione? Può essere altro?

Qualche consiglio o supposizione mi farebbero piacere.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194

Gentile utente,
provi a leggere questo articolo sulla Meteoropatia:

Restiamo in attesa, anche per suggerirle eventuali rimedi.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Ho letto l'articolo e mi ritrovo in molti dei sintomi citati. Mi è sembrato di capire che è abbastanza chiaro il fattore ereditario anche se non si sa con precisione quale sia la motivazione. Segnalo in effetti che, seppur probabilmente con sintomi più lievi (mal di testa, dolore al collo), anche mia madre e mia sorella ne soffrono occasionalmente. Nel mio caso mi ci rispecchio in molti dei sintomi riguardanti la meteoropatia. Mi farebbe piacere ricevere qualche consiglio per affrontarla.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 194
Gentile utente,
l'articolo linkato dava già dei suggerimenti.
Glieli riepilogo dettagliando i vari supporti utili per attraversare il periodo invernale senza troppe sofferenze; le segnalo però che il grado di disagio non è uguale per tutti, e di conseguenza anche i rimedi vanno adattati.
Tenga conto che l'endorfina, ormone naturale che il nostro corpo produce, ha effetti paragonabili a quelli artificiali e pericolosi della morfina, e si riduce drasticamente nei soggetti meteoropatici, come nei depressi.
Favoriscono la produzione di endorfina la luce, il movimento fisico, il verde e i colori della natura; ma anche le attività divertenti, gli incontri con gli amici e con le persone care, le risate, l'allegria.
Lei per iniziare dovrebbe esporsi al sole nelle ore del giorno più luminose, meglio se camminando di buon passo e ancora meglio se in un parco, in mezzo al verde. Basta mezz'ora, all'inizio, poi un'ora.
In mancanza di luce naturale, anche una vivida sorgente di luce artificiale e pareti dipinte di colori vivaci e luminosi aiutano.
Provi a guardare qualche foto della cucina del pittore Monet: essendo nella nordica Normandia, è un trionfo di giallo luminoso. La gente che entra in quel locale diviene subito rilassata e sorridente.
Si accerti che in casa sua ci siano lampade molto luminose nelle zone dove sosta più spesso; meglio luci dedicate, come la lampada su una scrivania, il lampadario sul tavolo, che una luce diffusa.
Valuti se le pareti sono luminose o spente. Lei stesso scelga abiti di colori vivi: rosso, giallo, etc.
Osservi la funzione del caminetto o della stufa in inverno: dare calore, ovviamente, ma anche luce. L'intero sistema del Natale favorisce la presenza di sorgenti di luce vivida (albero, lucette), proprio per contrastare la tetraggine del grigio invernale.
In palestra, se fuori piove, ma anche in casa, può fare energiche camminate sul tapis-roulant o usare un vogatore guardando lo schermo luminoso di una TV, o un tablet.
Alcuni pazienti hanno trovato giovamento anche nelle lampade solari, con le cautele del caso: senza rischiare una scottatura o danni alla vista.
Nel caso che questi rimedi naturali, e altri che può suggerirle un medico, un allenatore in una palestra, e naturalmente uno psicologo, non fossero sufficienti -ma prima metta in pratica questi suggerimenti e tutti gli altri che troverà in rete- dovrà passare all'uso di farmaci.
Buone cose; ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr. Marco Grosso Psicologo 16
Caro ragazzo,

grazie per aver condiviso la tua esperienza con così tanta chiarezza e profondità. Da quello che descrivi, sembra che il cambio di stagione e le temperature più fredde abbiano un impatto significativo sul tuo stato fisico, emotivo e sociale. Questo è un fenomeno più comune di quanto si pensi, e ci sono diverse possibilità da esplorare per comprenderlo meglio e trovare strategie per affrontarlo.

1. Il ruolo delle stagioni e la luce solare

La tua descrizione potrebbe suggerire una sensibilità stagionale, talvolta associata a un fenomeno noto come Disturbo Affettivo Stagionale (SAD). È una condizione che si manifesta tipicamente in autunno e inverno, quando la luce solare diminuisce. Questa riduzione può influenzare:
Melatonina: l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia, che può alterare i livelli di energia.
Serotonina: il neurotrasmettitore associato al buonumore, che può essere meno attivo in condizioni di scarsa luce.
Ritmo circadiano: il orologio biologico interno, che può subire degli squilibri con i cambiamenti di stagione.

Questo potrebbe spiegare perché percepisci il tuo corpo più inerte , la tua ansia più intensa e un calo nella motivazione e nella socialità.

2. La tensione muscolare e il freddo

La sensazione di muscoli tesi e contratti che descrivi potrebbe essere una reazione naturale del corpo al freddo. Quando fa freddo, il corpo tende a contrarsi per conservare calore, il che può aumentare la percezione di rigidità e disagio fisico. Inoltre, l’ansia può amplificare queste sensazioni, creando un circolo vizioso tra tensione muscolare e malessere psicologico.

3. Influenza dell’ansia e della percezione di sé

Hai menzionato che l’ansia è una costante nella tua vita, anche se con miglioramenti nel tempo. In periodi di maggiore vulnerabilità, come l’inverno, questa ansia potrebbe intensificarsi, influenzando la percezione di te stesso e delle tue relazioni. Ad esempio:
Potresti essere più sensibile alle critiche o alle situazioni sociali per via del disagio generale che provi.
Il cambiamento del tuo aspetto fisico, come la caduta del viso o lo sguardo spento, potrebbe essere legato al calo dell’umore e alla tensione muscolare, influenzando la tua autostima.

4. Cosa puoi fare per sentirti meglio?

Ecco alcuni suggerimenti pratici che potrebbero aiutarti a gestire meglio questa situazione:

A. Esposizione alla luce

Luce naturale: Passa più tempo possibile all’aperto durante il giorno, anche solo 15-30 minuti, soprattutto nelle ore centrali, quando la luce è più intensa.
Lampade a luce terapeutica: Se il problema persiste, potresti valutare l’uso di una lampada a luce specifica (light therapy), che simula la luce solare e può aiutare a regolare i livelli di serotonina e melatonina.

B. Attività fisica

L’esercizio fisico è un ottimo strumento per combattere la rigidità muscolare e migliorare il tono dell’umore. Anche una breve passeggiata o stretching quotidiano può fare una grande differenza.

C. Mindfulness e rilassamento muscolare

Prova esercizi di rilassamento muscolare progressivo, che ti aiutano a prendere consapevolezza delle tensioni e a rilasciarle.
Tecniche di respirazione consapevole possono ridurre l’ansia e migliorare la percezione del corpo.

D. Routine e passioni

Cerca di mantenere vive le tue passioni, come l’ascolto della musica. Anche se ti sembra difficile, potresti provare a iniziare con brevi sessioni di 5-10 minuti, senza aspettarti di immergerti completamente, ma semplicemente per stare con te stesso in modo piacevole.
Mantieni una routine regolare, che può aiutarti a sentirti più stabile e meno sopraffatto dai cambiamenti stagionali.

E. Supporto professionale

Se senti che questa situazione influisce profondamente sulla tua qualità di vita, potrebbe essere utile parlarne con un professionista della salute mentale. Già solo discutere delle tue sensazioni potrebbe darti nuove prospettive e strategie per affrontarle.

5. Esami medici e ormonali

Non escludere un controllo medico, specialmente se pensi che possano esserci fattori fisiologici in gioco. Puoi chiedere al tuo medico di base di verificare:
Livelli di vitamina D, che può scendere nei mesi invernali e influenzare l’umore.
Funzionalità tiroidea, per escludere eventuali disfunzioni che potrebbero contribuire a stanchezza e tensione muscolare.

Conclusione

Quello che stai vivendo è comprensibile e, soprattutto, non è una condizione permanente. Stai già mostrando una grande consapevolezza di te stesso e del tuo corpo, e questo è un passo importante per trovare le soluzioni che funzionano meglio per te. L’inverno può sembrare lungo, ma con i giusti accorgimenti potresti scoprire modi nuovi per vivere meglio anche questa stagione.

Resto a disposizione per ulteriori domande o approfondimenti.

Dr. Marco Grosso
Iscritto all'Associazione Italiana Psicologi (AIP)
Psicologi in Farmacia (ANPIF)