Che mi succede? Non sono più capace di stare da sola?
Buongiorno, sono una ragazza di 24 anni e ultimamente mi sento molto sola nonostante sia circondata da persone che amo e che mi amano, anche se a distanza.
Provengo da una famiglia numerosa e rumorosa, dove ho sempre condiviso la camera con i miei fratelli.
A 19 anni, quando sono andata via di casa per cominciare l'università, ho scoperto la meravigliosa sensazione di libertà che si può avere stando da soli.
Ho veramente riscoperto me stessa, essendo io molto più introversa rispetto ai miei familiari e finendo spesso un po' "schiacciata" dal loro caos.
Dopo aver finito la triennale, per vari motivi, mi sono ritrovata a vivere di nuovo con la mia famiglia e ne ho sofferto tantissimo, desiderando con tutta me stessa avere almeno una mia stanza, lontano da loro.
Oggi frequento la magistrale lontano da casa e finalmente ho una camera tutta mia, ma improvvisamente sento di non essere più in grado di sfruttare questo spazio.
A 19 anni dipingevo, ballavo, facevo video, mi truccavo e cantavo a squarciagola... ero come una bambina lasciata libera di giocare ed esprimersi.
Ora, non so per quale motivo, non ci riesco più; mi sento sempre "osservata", come se fossi ancora a casa dei miei, o semplicemente spesso non ho voglia di fare nulla.
A questa frustrazione si aggiunge una enorme sensazione di solitudine.
Vorrei avere qui con me i miei amici e le mie amiche più care, che invece sono tutte e tutti a distanza.
Ho un ragazzo splendido, che amo infinitamente, anche lui a distanza, ma fortunatamente riusciamo a vederci ogni due settimane.
Quando sto con lui, è come se quella bambina tornasse libera e la solitudine sparisse.
Ma appena me ne vado o lui se ne va, tutto torna peggio di prima e mi manca infinitamente.
Sto proprio male ogni volta.
La nostra è una relazione davvero sana; parliamo tanto e affrontiamo i problemi sempre in maniera costruttiva.
Tuttavia, in passato ho sofferto di dipendenza affettiva, tanto da cadere in una relazione abusiva, e ora ho il terrore che questo mio amore, sommato a questa mia situazione al di fuori della relazione, possa piano piano rovinare tutto.
Non c’è nulla all’interno della relazione che faccia pensare a questo, ma è comunque una mia grande paura.
Non voglio dipendere da nessuno, mai più.
Perché ho così tanto bisogno di lui?
Di amore in generale?
Che mi succede?
Perché non so più stare bene da sola?
Provengo da una famiglia numerosa e rumorosa, dove ho sempre condiviso la camera con i miei fratelli.
A 19 anni, quando sono andata via di casa per cominciare l'università, ho scoperto la meravigliosa sensazione di libertà che si può avere stando da soli.
Ho veramente riscoperto me stessa, essendo io molto più introversa rispetto ai miei familiari e finendo spesso un po' "schiacciata" dal loro caos.
Dopo aver finito la triennale, per vari motivi, mi sono ritrovata a vivere di nuovo con la mia famiglia e ne ho sofferto tantissimo, desiderando con tutta me stessa avere almeno una mia stanza, lontano da loro.
Oggi frequento la magistrale lontano da casa e finalmente ho una camera tutta mia, ma improvvisamente sento di non essere più in grado di sfruttare questo spazio.
A 19 anni dipingevo, ballavo, facevo video, mi truccavo e cantavo a squarciagola... ero come una bambina lasciata libera di giocare ed esprimersi.
Ora, non so per quale motivo, non ci riesco più; mi sento sempre "osservata", come se fossi ancora a casa dei miei, o semplicemente spesso non ho voglia di fare nulla.
A questa frustrazione si aggiunge una enorme sensazione di solitudine.
Vorrei avere qui con me i miei amici e le mie amiche più care, che invece sono tutte e tutti a distanza.
Ho un ragazzo splendido, che amo infinitamente, anche lui a distanza, ma fortunatamente riusciamo a vederci ogni due settimane.
Quando sto con lui, è come se quella bambina tornasse libera e la solitudine sparisse.
Ma appena me ne vado o lui se ne va, tutto torna peggio di prima e mi manca infinitamente.
Sto proprio male ogni volta.
La nostra è una relazione davvero sana; parliamo tanto e affrontiamo i problemi sempre in maniera costruttiva.
Tuttavia, in passato ho sofferto di dipendenza affettiva, tanto da cadere in una relazione abusiva, e ora ho il terrore che questo mio amore, sommato a questa mia situazione al di fuori della relazione, possa piano piano rovinare tutto.
Non c’è nulla all’interno della relazione che faccia pensare a questo, ma è comunque una mia grande paura.
Non voglio dipendere da nessuno, mai più.
Perché ho così tanto bisogno di lui?
Di amore in generale?
Che mi succede?
Perché non so più stare bene da sola?
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Gentilissima,
grazie per aver condiviso con tanta profondità e chiarezza le tue emozioni. Il tuo messaggio trasmette un forte desiderio di comprendere meglio te stessa e di trovare un equilibrio tra la tua indipendenza e il bisogno di connessione con gli altri. È normale vivere momenti di incertezza e solitudine, soprattutto in una fase di vita come la tua, ricca di cambiamenti e sfide emotive.
Vorrei offrirti alcune riflessioni che possano aiutarti a fare chiarezza su ciò che stai vivendo e, al tempo stesso, rispettare i limiti di un consulto online, che non può sostituire un percorso di supporto professionale più approfondito.
1. La sensazione di solitudine
Quello che descrivi è una forma di solitudine emotiva, che non dipende solo dalla presenza o assenza di persone intorno a te, ma dalla qualità della connessione con te stessa e il tuo spazio interiore. A 19 anni hai sperimentato una nuova libertà, un senso di scoperta e creatività che ti ha permesso di goderti il tuo tempo in solitudine. Oggi, invece, sembra che quel rapporto con te stessa si sia incrinato.
La sensazione di non riuscire più a sfruttare il tuo spazio potrebbe derivare da diversi fattori:
Cambiamenti interiori: Sei cresciuta, le tue priorità e il tuo modo di esprimerti potrebbero essere cambiati. La bambina che cantava a squarciagola è ancora dentro di te, ma potrebbe avere bisogno di nuove modalità per esprimersi.
Aspettative su te stessa: È possibile che ti stia confrontando con un’idea di come dovresti essere o dovresti sentire , il che può creare un senso di frustrazione.
2. Il bisogno di amore e la paura della dipendenza
Il tuo legame con il tuo ragazzo sembra essere un punto di forza nella tua vita, ma è normale che emerga la paura di dipendere troppo da questa relazione, specialmente considerando le esperienze passate. È importante ricordare che:
Aver bisogno di connessione non è sbagliato. L’essere umano è un essere sociale, e il desiderio di amore e compagnia è naturale.
La dipendenza affettiva e il sano bisogno di amore sono diversi. Nella dipendenza affettiva, la propria identità e autostima dipendono interamente dall’altro. Nel tuo caso, sembri già consapevole di questa dinamica e desiderosa di evitarla, il che è un segnale positivo.
Il tuo bisogno di lui potrebbe essere amplificato dalla sensazione di vuoto che provi quando sei sola. Quando stai con lui, quel vuoto sembra colmarsi, ma ciò non significa che tu stia dipendendo da lui in modo malsano. Piuttosto, potrebbe essere un segnale che hai bisogno di lavorare sul tuo rapporto con te stessa.
3. Il rapporto con la solitudine
Il fatto che tu senta di non saper più stare bene da sola non è una debolezza, ma un’indicazione che qualcosa dentro di te sta chiedendo attenzione. La solitudine può essere difficile da affrontare quando non siamo in contatto con i nostri bisogni più profondi o quando ci sentiamo disconnessi dalla nostra creatività e autenticità.
Prova a riflettere su queste domande:
Cosa significava per te essere libera a 19 anni? È possibile ritrovare quella sensazione in modi diversi oggi?
Stai dedicando abbastanza tempo a coltivare attività che ti fanno sentire viva e connessa con te stessa?
C’è qualcosa che stai evitando di affrontare nella tua solitudine?
4. Strategie per ritrovare equilibrio
A. Coltivare il tuo spazio interiore
Risveglia la creatività: Anche se non ti senti motivata, prova a dedicarti a una piccola attività creativa, senza aspettarti risultati. Anche solo accendere una musica e muoverti liberamente potrebbe essere un inizio.
Pratica la gratitudine: Alla fine della giornata, scrivi tre cose per cui sei grata. Questo può aiutarti a ritrovare un senso di connessione con ciò che già hai.
B. Riconoscere il tuo bisogno di amore senza giudizio
Non punirti per sentire un forte bisogno di amore o per soffrire quando il tuo ragazzo è lontano. Accetta questo bisogno come una parte di te, ma cerca anche di bilanciarlo dedicando tempo ed energia a ciò che ami fare.
C. Riconnetterti con le persone care
Anche se le tue amicizie sono a distanza, cerca di mantenere un contatto regolare. Una telefonata, un messaggio o una videochiamata possono aiutarti a sentirti meno isolata.
D. Considerare un supporto professionale
Se senti che questa situazione ti sta pesando troppo, valutare un confronto con uno psicologo potrebbe essere un passo importante. Un professionista potrebbe aiutarti a esplorare le origini di questa difficoltà e a trovare nuove strategie per affrontarla.
5. Conclusione
Quello che stai vivendo è una fase di transizione, e il fatto che tu sia consapevole delle tue emozioni è un grande punto di forza. Non giudicarti per ciò che provi, ma considera questa come un’opportunità per esplorare nuove modalità di connessione con te stessa e con gli altri.
Resto a disposizione per ulteriori domande o riflessioni.
Un caro saluto,
grazie per aver condiviso con tanta profondità e chiarezza le tue emozioni. Il tuo messaggio trasmette un forte desiderio di comprendere meglio te stessa e di trovare un equilibrio tra la tua indipendenza e il bisogno di connessione con gli altri. È normale vivere momenti di incertezza e solitudine, soprattutto in una fase di vita come la tua, ricca di cambiamenti e sfide emotive.
Vorrei offrirti alcune riflessioni che possano aiutarti a fare chiarezza su ciò che stai vivendo e, al tempo stesso, rispettare i limiti di un consulto online, che non può sostituire un percorso di supporto professionale più approfondito.
1. La sensazione di solitudine
Quello che descrivi è una forma di solitudine emotiva, che non dipende solo dalla presenza o assenza di persone intorno a te, ma dalla qualità della connessione con te stessa e il tuo spazio interiore. A 19 anni hai sperimentato una nuova libertà, un senso di scoperta e creatività che ti ha permesso di goderti il tuo tempo in solitudine. Oggi, invece, sembra che quel rapporto con te stessa si sia incrinato.
La sensazione di non riuscire più a sfruttare il tuo spazio potrebbe derivare da diversi fattori:
Cambiamenti interiori: Sei cresciuta, le tue priorità e il tuo modo di esprimerti potrebbero essere cambiati. La bambina che cantava a squarciagola è ancora dentro di te, ma potrebbe avere bisogno di nuove modalità per esprimersi.
Aspettative su te stessa: È possibile che ti stia confrontando con un’idea di come dovresti essere o dovresti sentire , il che può creare un senso di frustrazione.
2. Il bisogno di amore e la paura della dipendenza
Il tuo legame con il tuo ragazzo sembra essere un punto di forza nella tua vita, ma è normale che emerga la paura di dipendere troppo da questa relazione, specialmente considerando le esperienze passate. È importante ricordare che:
Aver bisogno di connessione non è sbagliato. L’essere umano è un essere sociale, e il desiderio di amore e compagnia è naturale.
La dipendenza affettiva e il sano bisogno di amore sono diversi. Nella dipendenza affettiva, la propria identità e autostima dipendono interamente dall’altro. Nel tuo caso, sembri già consapevole di questa dinamica e desiderosa di evitarla, il che è un segnale positivo.
Il tuo bisogno di lui potrebbe essere amplificato dalla sensazione di vuoto che provi quando sei sola. Quando stai con lui, quel vuoto sembra colmarsi, ma ciò non significa che tu stia dipendendo da lui in modo malsano. Piuttosto, potrebbe essere un segnale che hai bisogno di lavorare sul tuo rapporto con te stessa.
3. Il rapporto con la solitudine
Il fatto che tu senta di non saper più stare bene da sola non è una debolezza, ma un’indicazione che qualcosa dentro di te sta chiedendo attenzione. La solitudine può essere difficile da affrontare quando non siamo in contatto con i nostri bisogni più profondi o quando ci sentiamo disconnessi dalla nostra creatività e autenticità.
Prova a riflettere su queste domande:
Cosa significava per te essere libera a 19 anni? È possibile ritrovare quella sensazione in modi diversi oggi?
Stai dedicando abbastanza tempo a coltivare attività che ti fanno sentire viva e connessa con te stessa?
C’è qualcosa che stai evitando di affrontare nella tua solitudine?
4. Strategie per ritrovare equilibrio
A. Coltivare il tuo spazio interiore
Risveglia la creatività: Anche se non ti senti motivata, prova a dedicarti a una piccola attività creativa, senza aspettarti risultati. Anche solo accendere una musica e muoverti liberamente potrebbe essere un inizio.
Pratica la gratitudine: Alla fine della giornata, scrivi tre cose per cui sei grata. Questo può aiutarti a ritrovare un senso di connessione con ciò che già hai.
B. Riconoscere il tuo bisogno di amore senza giudizio
Non punirti per sentire un forte bisogno di amore o per soffrire quando il tuo ragazzo è lontano. Accetta questo bisogno come una parte di te, ma cerca anche di bilanciarlo dedicando tempo ed energia a ciò che ami fare.
C. Riconnetterti con le persone care
Anche se le tue amicizie sono a distanza, cerca di mantenere un contatto regolare. Una telefonata, un messaggio o una videochiamata possono aiutarti a sentirti meno isolata.
D. Considerare un supporto professionale
Se senti che questa situazione ti sta pesando troppo, valutare un confronto con uno psicologo potrebbe essere un passo importante. Un professionista potrebbe aiutarti a esplorare le origini di questa difficoltà e a trovare nuove strategie per affrontarla.
5. Conclusione
Quello che stai vivendo è una fase di transizione, e il fatto che tu sia consapevole delle tue emozioni è un grande punto di forza. Non giudicarti per ciò che provi, ma considera questa come un’opportunità per esplorare nuove modalità di connessione con te stessa e con gli altri.
Resto a disposizione per ulteriori domande o riflessioni.
Un caro saluto,
Dr. Marco Grosso
Iscritto all'Associazione Italiana Psicologi (AIP)
Psicologi in Farmacia (ANPIF)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 60 visite dal 20/11/2024.
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