Mancanza di libido e chiusura nei sentimenti
Buonasera,
Il mio è un quesito abbastanza imbarazzante ed invalidante.
Il tutto inizia 4 anni fa, dopo un post parto abbastanza travagliato.
Mio figlio nasce dopo un trattamento di PMA, dopo 9 anni di visite, aborti e false speranze.
Subito dopo la nascita di mio figlio, dopo una gravidanza passata da sola per via anche del lockdown e la mancanza totale della mia famiglia, ho un crollo emotivo con quasi rifiuto del bimbo e a volte ho provato anche ad alzare le mani non sentendomi in me.
Ho contattato un grande psichiatra di Roma il quale mi ha subito trattato con Seroquel che però mi dava ancora più agitazione perché non sentivo di essere autonoma soprattutto con il bambino: rifiuto, ma nello stesso tempo mi mancava quel prendermi cura di lui.
(Non avevo accettato il fatto di non riuscire ad allattare, probabilmente non mi sentivo all altezza di essere una buona mamma perché mi facevano sentire tale).
Il problema era che dal parto non riuscivo a chiudere occhio con conseguente nervoso ed agitazione.
Dopo qualche mese ho chiesto al dottore di togliermi quel farmaco perché proprio stavo male e me l ha sostituito con Tolep e Cipralex che però avevo preso anche in passato da molto giovane.
Da allora per me c è stato come un black out: nonostante anche la depressione la mia vita sessuale è stata sempre verde, invece dopo qualche settimana ho sentito qualcksq che non andava.
Ho iniziato ad avere difficoltà nel raggiungere l orgasmo sino ad arrivare a non sentire materialmente nulla come se fossi "atrofizzata".
Il problema è che a distanza di anni (ormai 4) non riesco ad avere rapporti.
Pur cercando l intimità e pur cercando un contatto, non riesco più a provare nulla.
È come se fossi un pezzo di legno... ho fatto anche della psicoterapia ma non ho cavato ragno dal buco e ho avuto soltanto una conferma delle mie paure: la dottoressa che mi ha seguito, mi ha fatto presente che esiste la possibilità che quel tipo di farmaco inibisca la libido.
Ora sono 3 anni che non assumo più nulla (sinceramente anche per scelta!! ! ! Lo confesso) ma sono ferma in quella fase.
Con il bambino non ho avuto più problemi, ma sento di aver perso i ricordi almeno quelli più belli della mia infanzia e questo aspetto intimo, che mi sta logorando.
Faccio presente che non provo attrazione proprio per nessuno, non solo nei confronti di mio marito.
È come se avessi un freno fisico.
Mi chiedo se ci sia una risoluzione al mio problema, o se debba vivere per sempre in questo limbo.
Oltrettutto spesso mi sento anche priva di sentimenti.
Ho interessi che provo a seguire cercando di coniugare gli impegni del piccolo, ma sento come se avessi il cuore ingessato e sia impossibilitata nel provare "bei sentimenti".
C è una via d uscita?
Oppure, come sospetta la psicoterapeuta, potrei far parte della piccola percentuale di colpiti da disfunzioni da SSRI?
Cosa mi consigliate?
Il mio è un quesito abbastanza imbarazzante ed invalidante.
Il tutto inizia 4 anni fa, dopo un post parto abbastanza travagliato.
Mio figlio nasce dopo un trattamento di PMA, dopo 9 anni di visite, aborti e false speranze.
Subito dopo la nascita di mio figlio, dopo una gravidanza passata da sola per via anche del lockdown e la mancanza totale della mia famiglia, ho un crollo emotivo con quasi rifiuto del bimbo e a volte ho provato anche ad alzare le mani non sentendomi in me.
Ho contattato un grande psichiatra di Roma il quale mi ha subito trattato con Seroquel che però mi dava ancora più agitazione perché non sentivo di essere autonoma soprattutto con il bambino: rifiuto, ma nello stesso tempo mi mancava quel prendermi cura di lui.
(Non avevo accettato il fatto di non riuscire ad allattare, probabilmente non mi sentivo all altezza di essere una buona mamma perché mi facevano sentire tale).
Il problema era che dal parto non riuscivo a chiudere occhio con conseguente nervoso ed agitazione.
Dopo qualche mese ho chiesto al dottore di togliermi quel farmaco perché proprio stavo male e me l ha sostituito con Tolep e Cipralex che però avevo preso anche in passato da molto giovane.
Da allora per me c è stato come un black out: nonostante anche la depressione la mia vita sessuale è stata sempre verde, invece dopo qualche settimana ho sentito qualcksq che non andava.
Ho iniziato ad avere difficoltà nel raggiungere l orgasmo sino ad arrivare a non sentire materialmente nulla come se fossi "atrofizzata".
Il problema è che a distanza di anni (ormai 4) non riesco ad avere rapporti.
Pur cercando l intimità e pur cercando un contatto, non riesco più a provare nulla.
È come se fossi un pezzo di legno... ho fatto anche della psicoterapia ma non ho cavato ragno dal buco e ho avuto soltanto una conferma delle mie paure: la dottoressa che mi ha seguito, mi ha fatto presente che esiste la possibilità che quel tipo di farmaco inibisca la libido.
Ora sono 3 anni che non assumo più nulla (sinceramente anche per scelta!! ! ! Lo confesso) ma sono ferma in quella fase.
Con il bambino non ho avuto più problemi, ma sento di aver perso i ricordi almeno quelli più belli della mia infanzia e questo aspetto intimo, che mi sta logorando.
Faccio presente che non provo attrazione proprio per nessuno, non solo nei confronti di mio marito.
È come se avessi un freno fisico.
Mi chiedo se ci sia una risoluzione al mio problema, o se debba vivere per sempre in questo limbo.
Oltrettutto spesso mi sento anche priva di sentimenti.
Ho interessi che provo a seguire cercando di coniugare gli impegni del piccolo, ma sento come se avessi il cuore ingessato e sia impossibilitata nel provare "bei sentimenti".
C è una via d uscita?
Oppure, come sospetta la psicoterapeuta, potrei far parte della piccola percentuale di colpiti da disfunzioni da SSRI?
Cosa mi consigliate?
[#1]
Gentile utente,
La psicoterapeuta la conosce in presenza, a differenza di noi qui online. E dunque non sarebbe etico mettere in dubbio un suo parere:
in teoria è possibile infatti che i farmaci da Lei assunti abbiano creato una problematica relativa al desiderio, che sembra non risolversi anche dopo la sospensione della terapia.
Pur tuttavia mi permetto di suggerirLe un percorso (parallelo o sostitutivo) specifico per l'aspetto sessuale.
Nel caso la causa organica sia stata esclusa (ad es.: dolore alla penetrazione a causa di cicatrici da parto, ormonale, ecc.), l'assenza di desiderio sessuale fa parte delle "Disfunzioni sessuali" e richiede - secondo l'approccio teorico che io pratico - un intervento specifico di psicoterapia sessuale per la cura del "Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile" [DSM-5].
Il/la professionista è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta e massimamente competente in sessuologia clinica.
Nominativi certificati di sessuolog* clinic* li potrà trovare sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica: www.FISSonline.it, Registro, oltre che qui sulla piattaforma.
Le consiglio anche
. la lettura dell'articolo "Diventare mamma, rimanere amante":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
. e questo specifico su "Il desiderio sessuale femminile":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5932-desiderio-sessuale-femminile-scarso-una-pillola-fa-la-magia.html
Se ritiene ce ne dia riscontro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
La psicoterapeuta la conosce in presenza, a differenza di noi qui online. E dunque non sarebbe etico mettere in dubbio un suo parere:
in teoria è possibile infatti che i farmaci da Lei assunti abbiano creato una problematica relativa al desiderio, che sembra non risolversi anche dopo la sospensione della terapia.
Pur tuttavia mi permetto di suggerirLe un percorso (parallelo o sostitutivo) specifico per l'aspetto sessuale.
Nel caso la causa organica sia stata esclusa (ad es.: dolore alla penetrazione a causa di cicatrici da parto, ormonale, ecc.), l'assenza di desiderio sessuale fa parte delle "Disfunzioni sessuali" e richiede - secondo l'approccio teorico che io pratico - un intervento specifico di psicoterapia sessuale per la cura del "Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile" [DSM-5].
Il/la professionista è Psicolog* che sia anche psicoterapeuta e massimamente competente in sessuologia clinica.
Nominativi certificati di sessuolog* clinic* li potrà trovare sul sito della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica: www.FISSonline.it, Registro, oltre che qui sulla piattaforma.
Le consiglio anche
. la lettura dell'articolo "Diventare mamma, rimanere amante":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
. e questo specifico su "Il desiderio sessuale femminile":
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5932-desiderio-sessuale-femminile-scarso-una-pillola-fa-la-magia.html
Se ritiene ce ne dia riscontro.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 417 visite dal 19/11/2024.
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