Come sconfiggere il pensiero magico legato alle sedute con la psicoterapeuta

Buongiorno, volevo sottoporvi un mio pensiero paranoico sul quale mi sto ossessionando in questi giorni e che sta cominciando a generarmi ansia e disagio.
Sono in cura psicologi e anche psichiatri da una decina di anni, saltuariamente però, non consecutivamente.
Prendo Lamictal per tenere a bada la sfera depressiva, ma non ho diagnosi particolari, tutti i professionisti hanno concordato sul fatto che i miei disagi siano riconducibili alle sfortune esterne avute nella mia vita.
Sono stato infatti "rifiutato" dal CSM, praticamente perchè "sano".
Non riesco a fare una terapia ben fatta (ho problemi impellenti a cui pensare di tipo concreto che non mi lasciano tranquillo) e allora vado dalla mia psicologa soltanto per sfogo e per avere dritte su come gestire determinati pensieri, una volta ogni 2-3 mesi, quando ne sento il bisogno.

Ora sono frenato da quello che chiamo pensiero magico, ma che in realtà una semplice superstizione come quella del tifoso di calcio che guarda la partita della squadra del cuore con la stessa maglia ogni volta.


Anni fa persi una relazione per me molto importante.
Negli anni c'è stato qualche riavvicinamento, ma ogni volta che c'era un riavvicinamento, andavo dalla psicologa per parlare di ciò, e l'altra persona spariva.
Successe 4-5 volte.
Ovviamente è una coincidenza, anzi più che una coincidenza, semplicemente quelle volte stava andando male la conversazione e andavo quindi dalla psicologa per l'ansia.
Ora con questa persona ci siamo riavvicinati di nuovo questa volta in maniera molto più vera e forte, e io ho paura ad andare dalla psicologa, paura che davvero porti sfortuna andarci a riguardo di questa situazione.
Lo so che non è vero ma è più forte di me.
In passato è sempre stato così.
So che è successo perchè ci andavo quando il riavvicinamento si capiva che non sarebbe avvenuto, era diverso.
Ora ci andrei per parlare d'altro in realtà, non per parlare di questo.
Ma non ci riesco.
Che faccio, cambio terapeuta?
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Dr.ssa Raffaella Galati Psicologo 21
Gentile utente,
Cambiare psicologa non farà altro che cristallizzare il suo pensiero magico, e di conseguenza potrebbe essere l'inizio di ben altri tipi di disturbi.
E' vera la relazione inversa di quella che è la sua convinzione. Non è la terapeuta ad essere la causa della sua separazione. Ma è lei che segue una terapia saltuaria (che personalmente poco condivido), come momento di sfogo nelle sue situazioni critiche. E puntualmente si concretizza l'allontanamento dal partner., allontanamento che però già è in atto quando lei si reca da questa terapeuta.
Quello che le consiglio piuttosto è capire bene se questa partner è realmente la persona con cui costruire qualcosa di concreto nella vita. Questo tira e molla nn vuol dire che voi non vi riuscite a separare, ma che non siete in grado di ricominciare.
Si potrebbe valutare una terapia di coppia, per dare una spinta concreta a questa relazione, in un verso o nell'altro.
Saluti

Dottoressa Raffaella Galati
Psicologa
3930317686
Caserta e online

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta. Alla fine, ho capito che tutti questi pensieri legati a questa ragazza sono soltanto coping per non pensare a problemi più seri. Sia i pensieri positivi che quelli negativi. Ho deciso quindi di concentrarmi soltanto sui ricordi belli e su questo bel ritorno di queste settimane anche se è già finito. Sarei tornato dalla mia psicologa per parlare dei problemi seri senza menzionare la ragazza ma è ancora in maternità, a sto punto spero non continui la cosa con la ragazza altrimenti lo vedrei come un altro segno il fatto di non aver potuto fare l'appuntamento.
Comunque non era una relazione sentimentale, ma solo un'amicizia molto forte che ha poi avuto questi strascichi perchè siamo entrambi affetti da fobia sociale, evitanza e cose di questo tipo. Da parte mia c'era/c'è solo affetto platonico. Però allo stesso tempo, a causa di vari problemi famigliari avuti, non ho mai avuto emozioni verso altre persone, neppure i famigliari stessi (essendo loro persone tossiche ecc). Quindi ho deciso di essere semplicemente grato per il ritorno di questa ragazza, seppur ora è già finito, e di aver potuto sperimentare con lei emozioni pure che per le persone normali sono routine ma per me no, anche se non è amore sentimentale o desiderio sessuale, ma per me è già tanto.
Anche lei si comporta in maniera ambigua ma amen, ha i suoi problemi.
Per la terapia ha ragione, ma ho grossi problemi fisici, di salute e famigliari fuori dal mio controllo e non sono in grado emotivamente di credere davvero che la terapia mi possa veramente aiutare, mi aiuta ad esempio a fare questi ragionamenti senza ossessionarmi mi aiuta a guardare il dato di realtà, ad allontanare i pensieri intrusivi, ad essere più bravo nell'autoanalisi ma i problemi esterni che ho sono troppo grossi purtroppo.