Come sconfiggere il pensiero magico legato alle sedute con la psicoterapeuta
Buongiorno, volevo sottoporvi un mio pensiero paranoico sul quale mi sto ossessionando in questi giorni e che sta cominciando a generarmi ansia e disagio.
Sono in cura psicologi e anche psichiatri da una decina di anni, saltuariamente però, non consecutivamente.
Prendo Lamictal per tenere a bada la sfera depressiva, ma non ho diagnosi particolari, tutti i professionisti hanno concordato sul fatto che i miei disagi siano riconducibili alle sfortune esterne avute nella mia vita.
Sono stato infatti "rifiutato" dal CSM, praticamente perchè "sano".
Non riesco a fare una terapia ben fatta (ho problemi impellenti a cui pensare di tipo concreto che non mi lasciano tranquillo) e allora vado dalla mia psicologa soltanto per sfogo e per avere dritte su come gestire determinati pensieri, una volta ogni 2-3 mesi, quando ne sento il bisogno.
Ora sono frenato da quello che chiamo pensiero magico, ma che in realtà una semplice superstizione come quella del tifoso di calcio che guarda la partita della squadra del cuore con la stessa maglia ogni volta.
Anni fa persi una relazione per me molto importante.
Negli anni c'è stato qualche riavvicinamento, ma ogni volta che c'era un riavvicinamento, andavo dalla psicologa per parlare di ciò, e l'altra persona spariva.
Successe 4-5 volte.
Ovviamente è una coincidenza, anzi più che una coincidenza, semplicemente quelle volte stava andando male la conversazione e andavo quindi dalla psicologa per l'ansia.
Ora con questa persona ci siamo riavvicinati di nuovo questa volta in maniera molto più vera e forte, e io ho paura ad andare dalla psicologa, paura che davvero porti sfortuna andarci a riguardo di questa situazione.
Lo so che non è vero ma è più forte di me.
In passato è sempre stato così.
So che è successo perchè ci andavo quando il riavvicinamento si capiva che non sarebbe avvenuto, era diverso.
Ora ci andrei per parlare d'altro in realtà, non per parlare di questo.
Ma non ci riesco.
Che faccio, cambio terapeuta?
Sono in cura psicologi e anche psichiatri da una decina di anni, saltuariamente però, non consecutivamente.
Prendo Lamictal per tenere a bada la sfera depressiva, ma non ho diagnosi particolari, tutti i professionisti hanno concordato sul fatto che i miei disagi siano riconducibili alle sfortune esterne avute nella mia vita.
Sono stato infatti "rifiutato" dal CSM, praticamente perchè "sano".
Non riesco a fare una terapia ben fatta (ho problemi impellenti a cui pensare di tipo concreto che non mi lasciano tranquillo) e allora vado dalla mia psicologa soltanto per sfogo e per avere dritte su come gestire determinati pensieri, una volta ogni 2-3 mesi, quando ne sento il bisogno.
Ora sono frenato da quello che chiamo pensiero magico, ma che in realtà una semplice superstizione come quella del tifoso di calcio che guarda la partita della squadra del cuore con la stessa maglia ogni volta.
Anni fa persi una relazione per me molto importante.
Negli anni c'è stato qualche riavvicinamento, ma ogni volta che c'era un riavvicinamento, andavo dalla psicologa per parlare di ciò, e l'altra persona spariva.
Successe 4-5 volte.
Ovviamente è una coincidenza, anzi più che una coincidenza, semplicemente quelle volte stava andando male la conversazione e andavo quindi dalla psicologa per l'ansia.
Ora con questa persona ci siamo riavvicinati di nuovo questa volta in maniera molto più vera e forte, e io ho paura ad andare dalla psicologa, paura che davvero porti sfortuna andarci a riguardo di questa situazione.
Lo so che non è vero ma è più forte di me.
In passato è sempre stato così.
So che è successo perchè ci andavo quando il riavvicinamento si capiva che non sarebbe avvenuto, era diverso.
Ora ci andrei per parlare d'altro in realtà, non per parlare di questo.
Ma non ci riesco.
Che faccio, cambio terapeuta?
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Gentile utente,
Cambiare psicologa non farà altro che cristallizzare il suo pensiero magico, e di conseguenza potrebbe essere l'inizio di ben altri tipi di disturbi.
E' vera la relazione inversa di quella che è la sua convinzione. Non è la terapeuta ad essere la causa della sua separazione. Ma è lei che segue una terapia saltuaria (che personalmente poco condivido), come momento di sfogo nelle sue situazioni critiche. E puntualmente si concretizza l'allontanamento dal partner., allontanamento che però già è in atto quando lei si reca da questa terapeuta.
Quello che le consiglio piuttosto è capire bene se questa partner è realmente la persona con cui costruire qualcosa di concreto nella vita. Questo tira e molla nn vuol dire che voi non vi riuscite a separare, ma che non siete in grado di ricominciare.
Si potrebbe valutare una terapia di coppia, per dare una spinta concreta a questa relazione, in un verso o nell'altro.
Saluti
Cambiare psicologa non farà altro che cristallizzare il suo pensiero magico, e di conseguenza potrebbe essere l'inizio di ben altri tipi di disturbi.
E' vera la relazione inversa di quella che è la sua convinzione. Non è la terapeuta ad essere la causa della sua separazione. Ma è lei che segue una terapia saltuaria (che personalmente poco condivido), come momento di sfogo nelle sue situazioni critiche. E puntualmente si concretizza l'allontanamento dal partner., allontanamento che però già è in atto quando lei si reca da questa terapeuta.
Quello che le consiglio piuttosto è capire bene se questa partner è realmente la persona con cui costruire qualcosa di concreto nella vita. Questo tira e molla nn vuol dire che voi non vi riuscite a separare, ma che non siete in grado di ricominciare.
Si potrebbe valutare una terapia di coppia, per dare una spinta concreta a questa relazione, in un verso o nell'altro.
Saluti
Dottoressa Raffaella Galati
Psicologa
3930317686
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6 visite dal 19/11/2024.
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