Come sbloccarsi?
Buonasera, sono una ragazza di 26 anni e non ho mai avuto una relazione.
Sono molto introversa e socializzare non è il mio forte.
Esco molto poco e ho due amici in croce, il che rende difficile uscire da questa situazione.
Ho avuto un solo appuntamento con un ragazzo conosciuto su una app di dating e ho deciso di interrompere la frequentazione perché non ero attratta da lui.
Al momento sto concludendo l'università e tutte le mie "forze mentali" sono indirizzate nel concludere i miei studi, ma sto iniziando seriamente a pensare che rimarrò sola a vita.
Non so cosa fare! Come mi sblocco da questa situazione?
Sono molto introversa e socializzare non è il mio forte.
Esco molto poco e ho due amici in croce, il che rende difficile uscire da questa situazione.
Ho avuto un solo appuntamento con un ragazzo conosciuto su una app di dating e ho deciso di interrompere la frequentazione perché non ero attratta da lui.
Al momento sto concludendo l'università e tutte le mie "forze mentali" sono indirizzate nel concludere i miei studi, ma sto iniziando seriamente a pensare che rimarrò sola a vita.
Non so cosa fare! Come mi sblocco da questa situazione?
[#1]
Gentile utente,
ha provato a partecipare a quelle attività sportive (CAI per esempio), culturali (visite guidate di musei, luoghi d'interesse storico-paesaggistico-architettonico etc.), di volontariato (cani, bambini, anziani, rifugiati etc.) che ampliano la cerchia delle conoscenze e anche gli argomenti di interesse, quindi di conversazione?
Il fatto che frequenta l'università ma non fa amicizie lascia pensare che il problema stia in una sua modalità d'approccio. Come andava durante il liceo? E in famiglia?
Le potrei suggerire di frequentare dei corsi sulla comunicazione, ma se il problema è radicato in lei, nel suo modo di percepire sé e gli altri, qualche colloquio mirato con uno psicologo esperto di relazioni, senz'altro in presenza, mi sembra più opportuno.
Coraggio e vedrà che potrà risolvere il problema.
ha provato a partecipare a quelle attività sportive (CAI per esempio), culturali (visite guidate di musei, luoghi d'interesse storico-paesaggistico-architettonico etc.), di volontariato (cani, bambini, anziani, rifugiati etc.) che ampliano la cerchia delle conoscenze e anche gli argomenti di interesse, quindi di conversazione?
Il fatto che frequenta l'università ma non fa amicizie lascia pensare che il problema stia in una sua modalità d'approccio. Come andava durante il liceo? E in famiglia?
Le potrei suggerire di frequentare dei corsi sulla comunicazione, ma se il problema è radicato in lei, nel suo modo di percepire sé e gli altri, qualche colloquio mirato con uno psicologo esperto di relazioni, senz'altro in presenza, mi sembra più opportuno.
Coraggio e vedrà che potrà risolvere il problema.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa, grazie della sua risposta.
Da che ho memoria, socializzare per me è sempre stato faticoso e il periodo del liceo sicuramente ha contribuito ad acuire questa mia difficoltà. In università ho fatto solo qualche conoscenza, ma essendo un ambiente piuttosto dispersivo non ho avuto modo di approfondirle. In linea di massima, mi sento sempre piuttosto a disagio nel fare il primo passo verso l'altra persona (a meno che non ci sia un "tramite"). Successivamente, nel momento in cui mi trovo a mio agio con qualcuno poi riesco a mantenere più o meno attiva la conversazione.
Sicuramente mi piacerebbe intraprendere un percorso con uno psicologo, ma purtroppo non sono economicamente indipendente al momento.
Da che ho memoria, socializzare per me è sempre stato faticoso e il periodo del liceo sicuramente ha contribuito ad acuire questa mia difficoltà. In università ho fatto solo qualche conoscenza, ma essendo un ambiente piuttosto dispersivo non ho avuto modo di approfondirle. In linea di massima, mi sento sempre piuttosto a disagio nel fare il primo passo verso l'altra persona (a meno che non ci sia un "tramite"). Successivamente, nel momento in cui mi trovo a mio agio con qualcuno poi riesco a mantenere più o meno attiva la conversazione.
Sicuramente mi piacerebbe intraprendere un percorso con uno psicologo, ma purtroppo non sono economicamente indipendente al momento.
[#3]
Gentile utente,
le faccio presente che alle ASL, al Consultorio Familiare, al Centro di Salute Mentale, presso le Scuole di psicoterapia e anche con il bonus psicologi, ove ricorrano le condizioni economiche, può incontrare psicologi a costi accettabili o gratuitamente. Può farsi prescrivere dal suo medico di famiglia una serie di incontri con un* psicolog* del Servizio Pubblico o recarsi lì di persona a prendere informazioni.
Inoltre molti specialisti privati non hanno prezzi proibitivi, e possono venirle incontro.
Il solo fatto di muoversi a suo vantaggio le darà una piccola carica di energia positiva in più.
Non ha detto nulla del suo rapporto coi familiari, genitori e fratelli, e con i parenti. Spesso preclusioni così rigide hanno origine in famiglia.
Restiamo in attesa di sue notizie.
le faccio presente che alle ASL, al Consultorio Familiare, al Centro di Salute Mentale, presso le Scuole di psicoterapia e anche con il bonus psicologi, ove ricorrano le condizioni economiche, può incontrare psicologi a costi accettabili o gratuitamente. Può farsi prescrivere dal suo medico di famiglia una serie di incontri con un* psicolog* del Servizio Pubblico o recarsi lì di persona a prendere informazioni.
Inoltre molti specialisti privati non hanno prezzi proibitivi, e possono venirle incontro.
Il solo fatto di muoversi a suo vantaggio le darà una piccola carica di energia positiva in più.
Non ha detto nulla del suo rapporto coi familiari, genitori e fratelli, e con i parenti. Spesso preclusioni così rigide hanno origine in famiglia.
Restiamo in attesa di sue notizie.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
La ringrazio dei consigli! Avevo già intenzione di attivarmi per il bonus psicologi.
Il rapporto con i miei genitori ritengo sia abbastanza tranquillo, con alti e bassi come nella maggior parte delle famiglie. Sono stata cresciuta da una madre molto ansiosa e apprensiva, il che a 26 anni diventa difficile da gestire, essendo anche figlia unica. Non ho molti rapporti con il resto dei parenti, vivendo molto lontani gli uni dagli altri non abbiamo molte occasioni per vederci.
Il rapporto con i miei genitori ritengo sia abbastanza tranquillo, con alti e bassi come nella maggior parte delle famiglie. Sono stata cresciuta da una madre molto ansiosa e apprensiva, il che a 26 anni diventa difficile da gestire, essendo anche figlia unica. Non ho molti rapporti con il resto dei parenti, vivendo molto lontani gli uni dagli altri non abbiamo molte occasioni per vederci.
[#5]
Gentile utente,
quello che scrive potrebbe essere proprio la radice del suo disagio.
C'è da chiedersi se anche suo padre ha eluso il dialogo quotidiano con lei, forse tenendosi a distanza a causa della moglie "ansiosa e apprensiva"?
Mentre attende la risposta per il bonus, cominci a cercare un contatto nei centri pubblici che le ho citato. Anche solo qualche colloquio l'aiuterà a spezzare il blocco. Un percorso terapeutico diventerà più facile, se lei già si muove in una direzione di aiuto.
Auguri di cuore.
quello che scrive potrebbe essere proprio la radice del suo disagio.
C'è da chiedersi se anche suo padre ha eluso il dialogo quotidiano con lei, forse tenendosi a distanza a causa della moglie "ansiosa e apprensiva"?
Mentre attende la risposta per il bonus, cominci a cercare un contatto nei centri pubblici che le ho citato. Anche solo qualche colloquio l'aiuterà a spezzare il blocco. Un percorso terapeutico diventerà più facile, se lei già si muove in una direzione di aiuto.
Auguri di cuore.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 217 visite dal 10/11/2024.
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