Doc omosessuale o paura di non accettare la mia sessualità

Salve, sono un ragazzo di 21 anni.

Non ho mai avuto dubbi sulla mia sessualità, fino a poco tempo fa, dopo aver terminato una relazione con una ragazza.
Sono stato male in seguito e trascorrevo gran parte della mia giornata a riflettere sui miei sentimenti e su cosa fosse cambiato rispetto all’inizio della relazione.
Dopo circa un mese, dal nulla, mi sono ricordato di una battuta che lei stessa mi aveva fatto, sulla possibilità che potessi piacere ad un mio amico (cosa che non avevo neanche notato e che non è vera).
Da quel momento ho aggiunto la paura di poter essere gay all’elenco dei pensieri che mi turbavano durante la giornata e non mi abbandonavano mai.
In quel periodo avevo anche paura di poter fare del male involontariamente a qualche persona a me cara, senza avere ovviamente l’intenzione di farlo realmente.
Ci sono stati alti e bassi per quanto riguarda questi pensieri a sfondo sessuale nel corso di questi mesi.
Inizialmente mi chiedevo costantemente se potessero piacermi dei ragazzi, anche solo guardando Instagram.
Appena notavo un ragazzo esteticamente bello o con un bel fisico entravo nel panico.
Al tempo stesso, mi immaginavo in scene omosessuali (di cui non avrei voluto far parte) per cercare di capire se potessi avere piacere, e questi pensieri occupavano gran parte della mia giornata.
Ho avuto il timore che potessi essere attratto da qualche mio amico ma poi per qualche mese non ci avevo più pensato.
Ho anche iniziato palestra ma non ho mai avuto pensieri a sfondo omosessuale nel periodo in cui andavo.
Questi pensieri sono tornati e si sono intensificati avendo parlato della mia situazione di insoddisfazione dal punto di vista sessuale (avendo un calo della libido e vivendo in una situazione stagnante quotidianamente) e dei miei dubbi con un altro psicologo, il quale mi ha messo ancora più in crisi, dicendo di dover riflettere sulla mia sessualità.
Da quel momento ho iniziato nuovamente a rimuginare su queste scene, immaginando uomini palestrati, e chiedendomi costantemente se mi potesse piacere toccare il loro fisico.
Immaginando, trovavo anche piacere alla possibilità di palpare i pettorali principalmente; pensando di avere a che fare con un uomo avevo sempre questo timore.
Nuovamente ho pensato ad alcuni miei amici che potessero piacermi (i quali hanno onestamente un bel fisico) e ogni volta cadevo nello sconforto.
Non mi sento libero da questi pensieri che mi assillano quotidianamente, anche quando esco fuori di casa e noto qualche bel ragazzo.
Ultimamente ho visto anche qualche video omosessuale per cercare di testarmi, e inizialmente non provavo nulla.
Col passare del tempo ho avuto anche qualche eccitazione; ho anche immaginato scene in cui potessi essere passivo, che mi piacevano anche, senza voler avere però un rapporto con un uomo.
Tutto questo mi crea disagio giornalmente e non so se può anche essere spiegato con dei trascorsi, essendo a conoscenza che mio padre non apprezzava particolarmente gli omosessuali.
Grazie
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 64 7
Il problema a cui accenni sembra meno legato a un vero cambiamento nella tua identità sessuale e più a un conflitto interiore scaturito dopo la fine della relazione. La rottura forse ha portato con sé insicurezze e vulnerabilità, che si sono manifestate attraverso pensieri ossessivi e dubbi sulla tua sessualità. Questi pensieri possono rappresentare un meccanismo di difesa, una risposta inconscia alla difficoltà di affrontare l’angoscia della perdita e altre insicurezze profonde, forse anche legate alla tua storia familiare. Un percorso psicoanalitico potrebbe aiutarti a comprendere meglio il significato di questi pensieri e a elaborare le emozioni sottostanti.

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Utente
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Grazie per la risposta, ciò che mi fa entrare nel panico é il pensiero che potrebbe essere piacevole una situazione in cui ricevo una stimolazione anale o addirittura del sesso. Come spiegare questi cambiamento rispetto a questa possibilità?