Lasciare la nazione del mio fidanzato, lasciare lui e tornare dai miei genitori per studiare
Buongiorno, sono un ragazzo di quasi 32 anni e non so cosa fare perchè mi trovo davanti ad un bivio.
A 20 anni mi iscrissi all` università ma dopo qualche anno nonostante gli ottimi risultati lasciai perchè mi resi conto di non essere interessato a quel determinato corso universitario, nè al futuro lavoro che avrei fatto con quel corso di studi.
Dopo aver lavorato qui e là per qualche anno, e dopo una relazione disastrosa da cui ne sono uscito distrutto, a 26 anni sono andato in un`altra nazione per un anno di volontariato e ho capito cosa voler fare nella mia vita.
A 29 anni così dopo aver raccolto i soldi sufficienti, dopo un percorso psicologico duranto un anno e mezzo, che mi ha fatto capire cosa voler fare nella mia vita e dopo essere sicuro al 100% mi sono iscritto nuovamente all`universita in Italia dove torno a sostenere gli esami ogni 4 mesi circa per dare un esame a sessione (sono non frequentante e mi è stato riconosciuto un anno del precedente corso).
Quando sono bocciato (raramente ma capita) la sessione ovviamente si rivela completamente inutile.
Purtroppo il lavoro che potrei fare una volta laureatomi esiste solo in italia se non sostengo altri esami nel paese in cui sono ora ma io non voglio assolutamente perchè amo la mia città italiana ed è lì che vorrei vivere ed esercitare la mia professione.
Anche per quanto riguarda il lavoro purtroppo nessuno mi da la certezza che riusciro a farlo perchè molte persone fanno questo determinato lavoro.
Il lavoro che faccio, o meglio, che ho deciso di fare è un lavoro che è nello stesso settore di cio che vorrei fare.
Ma per fare quel lavoro specifico mi serve una laurea.
Quest`attuale lavoro che faccio lo sto svolgendo un anno e mezzo ma non mi soddisfa poi tanto, non ci sono possibilità di crescita in quest`azienda e lavorando 12 ore a turnazione dalle 8: 30 di mattina alle 8: 30 di sera una notte sì e una no, non ho il tempo sufficiente per studiare e per preparare gli esami.
Sto prendendo voti alti solamente per la grande passione che ho e in vista del futuro lavoro che vorrei fare. Ciò che mi frena è l`essere fidanzato da 5 anni con un uomo che amo ma che mai si sposterebbe da qui. A me vivere qui non è mai piaciuto ma me lo sono fatto andare per le possibilità lavorative (non è difficile trovare un lavoro qui) e per lui. Lui sa e ha sempre saputo che non amo vivere qui, che qui sono venuto per fare esperienze lavorative e capire me stesso. I miei genitori mi hanno proposto di tornare a vivere da loro e trovare un lavoro part time per aiutaremi ad avere tempo per lo studio e per sbrigrami a laurearmi. L` alternativa è rimanere qui ancora per un po` cambiando lavoro col nuovo anno (sempre nel settore di mio interesse ma che mi permetta di avere più tempo per studiare come sabato e domenica liberi) , andare avanti con questo ritmo universitario, non frequentare le lezioni universitarie e laurearmi molto tardi rispetto a quanto vorrei. Se tornassi invece sono sicuro che avrei tempo per studiare e che mi laureerei in meno tempo possibile. Attualmente spendo metà stipendio solamente per l`affitto e mi rimangono i soldi di un part time che potrei fare benissimo se vivessi dai miei in Italia. I miei però mi dicono che se dovessero capitarmi occasioni a tempo pieno in Italia non dovrei sprecarle. Il mio ragazzo dice che mi lascerebbe se tornassi perchè una relazione a distanza gli farebbe davvero troppo male e sono sicuro farebbe troppo male anche a me e non riusciremmo ad averne una. Tornerei in Italia solo per fare un lavoro part time inerente a questo settore di interesse o non tornerei affatto. Cosa mi consigliate di fare? Ps: se dovessi immaginare me stesso tra qualche anno mi vedrei fare assolutamente il lavoro per cui sto studiando e nella mia città in Italia e non qui.
A 20 anni mi iscrissi all` università ma dopo qualche anno nonostante gli ottimi risultati lasciai perchè mi resi conto di non essere interessato a quel determinato corso universitario, nè al futuro lavoro che avrei fatto con quel corso di studi.
Dopo aver lavorato qui e là per qualche anno, e dopo una relazione disastrosa da cui ne sono uscito distrutto, a 26 anni sono andato in un`altra nazione per un anno di volontariato e ho capito cosa voler fare nella mia vita.
A 29 anni così dopo aver raccolto i soldi sufficienti, dopo un percorso psicologico duranto un anno e mezzo, che mi ha fatto capire cosa voler fare nella mia vita e dopo essere sicuro al 100% mi sono iscritto nuovamente all`universita in Italia dove torno a sostenere gli esami ogni 4 mesi circa per dare un esame a sessione (sono non frequentante e mi è stato riconosciuto un anno del precedente corso).
Quando sono bocciato (raramente ma capita) la sessione ovviamente si rivela completamente inutile.
Purtroppo il lavoro che potrei fare una volta laureatomi esiste solo in italia se non sostengo altri esami nel paese in cui sono ora ma io non voglio assolutamente perchè amo la mia città italiana ed è lì che vorrei vivere ed esercitare la mia professione.
Anche per quanto riguarda il lavoro purtroppo nessuno mi da la certezza che riusciro a farlo perchè molte persone fanno questo determinato lavoro.
Il lavoro che faccio, o meglio, che ho deciso di fare è un lavoro che è nello stesso settore di cio che vorrei fare.
Ma per fare quel lavoro specifico mi serve una laurea.
Quest`attuale lavoro che faccio lo sto svolgendo un anno e mezzo ma non mi soddisfa poi tanto, non ci sono possibilità di crescita in quest`azienda e lavorando 12 ore a turnazione dalle 8: 30 di mattina alle 8: 30 di sera una notte sì e una no, non ho il tempo sufficiente per studiare e per preparare gli esami.
Sto prendendo voti alti solamente per la grande passione che ho e in vista del futuro lavoro che vorrei fare. Ciò che mi frena è l`essere fidanzato da 5 anni con un uomo che amo ma che mai si sposterebbe da qui. A me vivere qui non è mai piaciuto ma me lo sono fatto andare per le possibilità lavorative (non è difficile trovare un lavoro qui) e per lui. Lui sa e ha sempre saputo che non amo vivere qui, che qui sono venuto per fare esperienze lavorative e capire me stesso. I miei genitori mi hanno proposto di tornare a vivere da loro e trovare un lavoro part time per aiutaremi ad avere tempo per lo studio e per sbrigrami a laurearmi. L` alternativa è rimanere qui ancora per un po` cambiando lavoro col nuovo anno (sempre nel settore di mio interesse ma che mi permetta di avere più tempo per studiare come sabato e domenica liberi) , andare avanti con questo ritmo universitario, non frequentare le lezioni universitarie e laurearmi molto tardi rispetto a quanto vorrei. Se tornassi invece sono sicuro che avrei tempo per studiare e che mi laureerei in meno tempo possibile. Attualmente spendo metà stipendio solamente per l`affitto e mi rimangono i soldi di un part time che potrei fare benissimo se vivessi dai miei in Italia. I miei però mi dicono che se dovessero capitarmi occasioni a tempo pieno in Italia non dovrei sprecarle. Il mio ragazzo dice che mi lascerebbe se tornassi perchè una relazione a distanza gli farebbe davvero troppo male e sono sicuro farebbe troppo male anche a me e non riusciremmo ad averne una. Tornerei in Italia solo per fare un lavoro part time inerente a questo settore di interesse o non tornerei affatto. Cosa mi consigliate di fare? Ps: se dovessi immaginare me stesso tra qualche anno mi vedrei fare assolutamente il lavoro per cui sto studiando e nella mia città in Italia e non qui.
[#1]
Gentile utente,
quattro anni fa le rispondevo su questa stessa piattaforma al link: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/805443-cosa-fare-in-questo-caso.html
Le suggerirei di rileggere per intero quello scambio.
Sembrerebbe che all'epoca lei avesse idee molto più chiare, ma il covid e le sue conseguenze devono averle tarpato le ali, inducendola a restare dove si trova, facendole approfondire il legame col partner e forse acuendo in lui una certa tendenza all'egocentrismo e alla sedentarietà, al punto che mentre quattro anni fa non escludeva una relazione a distanza, adesso le dice che non potrebbe averla; in pratica precludendo a Lei, tanto più giovane e intraprendente, di realizzare sé stesso.
Di qui una serie di sofferenze gravi, sue personali e della relazione, come leggo nei successivi consulti. Leggo anche che a casa del partner Lei paga un affitto; come mai? Non ci sarà una punta di opportunismo, in quest'uomo?
Ma soprattutto, vista anche la precedente relazione distruttiva, quella che l'ha spinta a lasciare l'Italia, ha ben valutato se non siano presenti in Lei delle tendenze a rinunciare al suo benessere, in vista di una relazione d'amore, senza equilibrio tra le esigenze sue e quelle dell'altro?
Che cosa ha scoperto, in un anno e mezzo di terapia?
Ci faccia capire meglio.
quattro anni fa le rispondevo su questa stessa piattaforma al link: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/805443-cosa-fare-in-questo-caso.html
Le suggerirei di rileggere per intero quello scambio.
Sembrerebbe che all'epoca lei avesse idee molto più chiare, ma il covid e le sue conseguenze devono averle tarpato le ali, inducendola a restare dove si trova, facendole approfondire il legame col partner e forse acuendo in lui una certa tendenza all'egocentrismo e alla sedentarietà, al punto che mentre quattro anni fa non escludeva una relazione a distanza, adesso le dice che non potrebbe averla; in pratica precludendo a Lei, tanto più giovane e intraprendente, di realizzare sé stesso.
Di qui una serie di sofferenze gravi, sue personali e della relazione, come leggo nei successivi consulti. Leggo anche che a casa del partner Lei paga un affitto; come mai? Non ci sarà una punta di opportunismo, in quest'uomo?
Ma soprattutto, vista anche la precedente relazione distruttiva, quella che l'ha spinta a lasciare l'Italia, ha ben valutato se non siano presenti in Lei delle tendenze a rinunciare al suo benessere, in vista di una relazione d'amore, senza equilibrio tra le esigenze sue e quelle dell'altro?
Che cosa ha scoperto, in un anno e mezzo di terapia?
Ci faccia capire meglio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Gentile utente,
se in un anno e mezzo di terapia a lei dedicata ha messo a punto solo le sue preferenze lavorative, dubito che un consulto su questa piattaforma possa risolvere problemi tanto più complessi, come quelli che adesso espone.
Forse sarebbe opportuno consultare di nuovo il terapeuta che già la conosce.
Buone cose.
se in un anno e mezzo di terapia a lei dedicata ha messo a punto solo le sue preferenze lavorative, dubito che un consulto su questa piattaforma possa risolvere problemi tanto più complessi, come quelli che adesso espone.
Forse sarebbe opportuno consultare di nuovo il terapeuta che già la conosce.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 108 visite dal 09/11/2024.
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