Rapina

salve, diversi mesi fa ho subito una rapina sul luogo di lavoro, durante la quale siamo stati in balia dei rapinatori per quasi un'ora. fortunatamente le conseguenze fisiche sono state praticamente nulle.

ho ripreso subito a lavorare e inizialmente, nonostanze ansie e paure comprensibili, nonchè ripetuti incubi, sono riuscita comunque a ritornare piano piano ad una quasi normalità. a distanza di qualche mese però facendo un disegno ho rivissuto le stesse sensazioni provate in quell'occasione e da allora ho diversi disturbi, legati principalmente all'ansia alla paura. provo spesso disagio sul luogo di lavoro, sono diffidente nei confronti delle persone, ho degli episodi di insonnia, attacchi di panico, percepisco situazioni di pericolo, e vivo nella paura costante di rivivere un simile evento.

ho pensato di rivolgermi ad uno psicologo, ma mi sento bloccata, e non riesco a fare il primo passo. non so a chi rivolgermi, ma soprattutto continuo a vivere come una sconfitta il fatto di non riuscire a superare da sola le mie paure.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente, sembrerebbe che il brutto episodio al quale è stata obbligata a partecipare le abbia indotto ciò che viene chiamato stress post-traumatico. Effettivamente, la maniera migliore per superare il problema è quello di rivolgersi a uno specialista psicoterapeuta. Con un aiuto esterno si fa molto prima e non ha senso incaponirsi a voler fare da soli.

Se avesse una ferita infetta al braccio, tenterebbe di fare da sola o andrebbe dal medico?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
mi dispiace per quanto le è successo, dev'essere stata un'esperienza terribile.

Quando succede qualcosa che mette in discussione la nostra incolumità, come una rapina ad es., emerge tutto il nostro senso di vulnerabilità.

In alcuni casi tale reazione si può trasformare in un vero e proprio disturbo d'ansia, e in questo caso potrebbe essere un DIsturbo Post-Traumatico da Stress. Per esserne certi è necessaria una valutazione duplice: psichiatrica e psicologica.

Può leggere le caratteristiche del DPTS in questo articolo dove parlo delle conseguenze psicologiche del terremoto in Abruzzo (anche il terremoto rappresenta una situazione pericolosa per la nostra incolumità, proprio come la rapina).

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/317-le-conseguenze-psicologiche-del-terremoto-in-abruzzo.html

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Utente
Utente
ringrazio entrambi per aver risposto al mio consulto.
in effetti mi sono rispecchiata molto nei sintomi caratteristici del DPST, e devo dire che la cosa mi ha un po' turbata, perchè non mi ero resa conto che, oltre a quelli ovvi, alcuni dei miei attegiamenti negli utlimi mesi potessero dipendere da questo.

leggevo nell'articolo che ci sono differenti approcci psicoterapeutici, potreste spiegarmi cosa s'intende?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Dopo la Laurea in Psicologia si effettua la specializzazione in Psicoterapia: non sono tutte uguali, dipendono dall'orientamento teorico di riferimento. Alcune sono indicate maggiormente nella cura di certe patologie, ecc.

Se fosse confermata la diagnosi di DPTS (ma non ne sarei certo per ora, deve recarsi dallo Specialista prima, per cui non si preoccupi inutilmente) l'approccio più indicato è quello cognitivo-comportamentale. Il che non significa che gli altri approcci non servano, ma che la ricerca dimostra l'efficacia del cogn-comp in termini di minor numero di recidive al follow-up e maggior successo nell'eliminazione dei comportamenti protettivi (cosa faccio quando ho l'ansia)e degli evitamenti (cosa evito per paura dell'ansia.

Se ha voglia di leggere in inglese può controllare lei stessa in questo sito

http://www.nimh.nih.gov/health/publications/anxiety-disorders/treatment-of-anxiety-disorders.shtml

Le allego anche questo articolo sui disturbi d'ansia

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, ogni psicoterapeuta si forma in un particolare orientamento terapeutico, che significa che il tipo di terapia che utilizza è diversa da quella utilizzata da un altro terapeuta.

Alcuni orientamenti sono più indicati per alcuni tipi di disturbi, ma in ultima analisi è la competenza - non solo l'esperienza - del terapeuta a contare. Sempre dando per scontato che vi sia motivazione a cambiare da parte della persona, ovviamente.

Quando un disturbo appartiene a un'area ben delimitata sono più indicati approcci brevi e focali, e in ogni caso la ricerca ha ampiamente dimostrato che se una terapia deve avere effetto, i risultati si devono vedere già entro un numero molto limitato di sedute. Da qui la sempre maggior preferenza per i trattamenti brevi.

Può leggere quest'articolo che parla di che cos'è la psicoterapia e di come scegliersi un terapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti
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