Sono una donna di 38 anni con un problema sentimentale che mi rattrista da tanti anni
Salve, avrei bisogno di un consiglio un consiglio professionale.
Sono legata emotivamente a un uomo da quando avevo 16 anni, ora ne ho 38.
Ci conosciamo a quell'età e nasce da subito una profonda amicizia Lui in realtà si è innamorato di me dal primo giorno io ero più razionale e legata a un altra situazione sentimentale.
Questi lunghi anni sono trascorsi sentendoci e vedendoci spesso, intervallati da periodi di interruzione dei contatti, in particolare quando lui ha avuto una relazione con una donna molto gelosa.
Questi anni sono trascorsi così, si fidanzava uno e l'altro si lasciava e viceversa; non siamo mai riusciti a trovarci entrambe soli e stare insieme, il destino non ci veniva incontro, nonostante il sentimento.
Pochi anni fa lascio una relazione di 5 anni, lui lo viene a sapere e deciso questa volta lascia la compagna di cui evidentemente non era innamorato.
Mi dice che è il momento giusto con gli occhi lucidi, io stavo male dalla chiusura della mia storia e giustamente lui mi fa presente che rischiamo di perderci nuovamente ma io corro il rischio.
Dopo quasi un anno che sto bene mi affaccio a lui e gli dico che io sono pronta, lui però aveva appena ripreso la frequentazione con la sua ultima compagna.
Prende coraggio e la lascia, stiamo insieme qualche giorno ma qualcosa si rompe dentro di lui e si chiude in un silenzio di giorni.
Mi scrive tristissimo e mi dice che forse aver aspettato troppi anni ha rotto quell'incantesimo, ormai lui si era rassegnato e aveva intrapreso un altra strada.
Decide di ritornare con quella compagna che aveva lasciato per me.
Da lì anni di silenzio, gli ho scritto poche volte e lui mi ha sempre risposto ma mai più di sua iniziativa.
Pochi mesi fa ci ritroviamo in un bar ed è stato un bellissimo incontro, ci guardavamo negli occhi che come un tempo brillavano.
Mi ha detto che gli sono mancata, ci abbracciamo forte.
Dopo quell'incontro casuale gli ho scritto qualche volta, mi ha detto che per lui non è stato facile in questi anni superare la cosa, ma poi si defila dal discorso e sparisce, se non prendo io iniziativa lui non mi scrive mai.
È palese che non lo faccia per non mancare di rispetto alla compagna ma io percepisco da quando ci siamo visti e dalle sue poche parole che questo sentimento non si è dissolto oppure è una mia illusione.
Sto male male perché vorrei dirgli quello che provo, il vuoto incolmabile che sento in sua assenza, ma non ho il coraggio, non capisco il suo atteggiamento, e forse mi sto solo illudendo del fatto che io e lui ci amiamo ancora.
Devo rassegnarmi e andare avanti lasciando in pace la sua esistenza?
Mi crea ansia tutto ciò e momenti di forte malinconia.
Faccio mille cose, mi distraggo ma ritorno sempre al pensiero mio e di lui che non abbiamo vissuto come meritavamo il nostro legame come avremo dovuto.
Cosa si nasconde dietro questi atteggiamenti?
Cordiali Saluti
Sono legata emotivamente a un uomo da quando avevo 16 anni, ora ne ho 38.
Ci conosciamo a quell'età e nasce da subito una profonda amicizia Lui in realtà si è innamorato di me dal primo giorno io ero più razionale e legata a un altra situazione sentimentale.
Questi lunghi anni sono trascorsi sentendoci e vedendoci spesso, intervallati da periodi di interruzione dei contatti, in particolare quando lui ha avuto una relazione con una donna molto gelosa.
Questi anni sono trascorsi così, si fidanzava uno e l'altro si lasciava e viceversa; non siamo mai riusciti a trovarci entrambe soli e stare insieme, il destino non ci veniva incontro, nonostante il sentimento.
Pochi anni fa lascio una relazione di 5 anni, lui lo viene a sapere e deciso questa volta lascia la compagna di cui evidentemente non era innamorato.
Mi dice che è il momento giusto con gli occhi lucidi, io stavo male dalla chiusura della mia storia e giustamente lui mi fa presente che rischiamo di perderci nuovamente ma io corro il rischio.
Dopo quasi un anno che sto bene mi affaccio a lui e gli dico che io sono pronta, lui però aveva appena ripreso la frequentazione con la sua ultima compagna.
Prende coraggio e la lascia, stiamo insieme qualche giorno ma qualcosa si rompe dentro di lui e si chiude in un silenzio di giorni.
Mi scrive tristissimo e mi dice che forse aver aspettato troppi anni ha rotto quell'incantesimo, ormai lui si era rassegnato e aveva intrapreso un altra strada.
Decide di ritornare con quella compagna che aveva lasciato per me.
Da lì anni di silenzio, gli ho scritto poche volte e lui mi ha sempre risposto ma mai più di sua iniziativa.
Pochi mesi fa ci ritroviamo in un bar ed è stato un bellissimo incontro, ci guardavamo negli occhi che come un tempo brillavano.
Mi ha detto che gli sono mancata, ci abbracciamo forte.
Dopo quell'incontro casuale gli ho scritto qualche volta, mi ha detto che per lui non è stato facile in questi anni superare la cosa, ma poi si defila dal discorso e sparisce, se non prendo io iniziativa lui non mi scrive mai.
È palese che non lo faccia per non mancare di rispetto alla compagna ma io percepisco da quando ci siamo visti e dalle sue poche parole che questo sentimento non si è dissolto oppure è una mia illusione.
Sto male male perché vorrei dirgli quello che provo, il vuoto incolmabile che sento in sua assenza, ma non ho il coraggio, non capisco il suo atteggiamento, e forse mi sto solo illudendo del fatto che io e lui ci amiamo ancora.
Devo rassegnarmi e andare avanti lasciando in pace la sua esistenza?
Mi crea ansia tutto ciò e momenti di forte malinconia.
Faccio mille cose, mi distraggo ma ritorno sempre al pensiero mio e di lui che non abbiamo vissuto come meritavamo il nostro legame come avremo dovuto.
Cosa si nasconde dietro questi atteggiamenti?
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile utente,
grazie per averci scritto.
Il legame che senti nei confronti di questa persona nasce dal desiderio di scoperta di come potrebbe essere vivere una relazione tanto desiderata. Hai trascorso la maggior parte della tua vita nel desiderio di questo amore. Siete cresciuti entrambi, avete scoperto e conosciuto altre persone. Ma il desiderio di ciò che non avete conosciuto e sperimentato non vi ha permesso di vivere il qui e ora che la vita vi ha dato. E' necessario che tu accetti questa situazione. In fondo se il vostro amore fosse stato abbastanza forte e reale nessun impedimento avrebbe avuto la forza di dividervi. E' molto importante che tu ti concentri su te stessa e su ciò che hai. Non mi dai altre informazioni per consigli più concreti. Però potresti averli in un percorso di terapia psicologica dove ci sarebbe la possibilità di lavorare sulle tue insicurezze e potenziare le tue qualità. Resto a disposizione presso il mio studio oppure online.
Saluti
grazie per averci scritto.
Il legame che senti nei confronti di questa persona nasce dal desiderio di scoperta di come potrebbe essere vivere una relazione tanto desiderata. Hai trascorso la maggior parte della tua vita nel desiderio di questo amore. Siete cresciuti entrambi, avete scoperto e conosciuto altre persone. Ma il desiderio di ciò che non avete conosciuto e sperimentato non vi ha permesso di vivere il qui e ora che la vita vi ha dato. E' necessario che tu accetti questa situazione. In fondo se il vostro amore fosse stato abbastanza forte e reale nessun impedimento avrebbe avuto la forza di dividervi. E' molto importante che tu ti concentri su te stessa e su ciò che hai. Non mi dai altre informazioni per consigli più concreti. Però potresti averli in un percorso di terapia psicologica dove ci sarebbe la possibilità di lavorare sulle tue insicurezze e potenziare le tue qualità. Resto a disposizione presso il mio studio oppure online.
Saluti
Dottoressa Raffaella Galati
Psicologa
3930317686
[#2]
Utente
È strano che il nostro amore non sia reale
e non sia stato reale poiché anche la famiglia mi conosce perché per anni parlava sempre di me in casa e chiedeva conforto e consigli. Quando gli ho detto che non era pronto è stato molto male per me, penso di averlo turbato e che quindi ormai ha paura e rifiuto di questa situazione.
La ringrazio per il consulto e valuterò un percorso psicologico .
e non sia stato reale poiché anche la famiglia mi conosce perché per anni parlava sempre di me in casa e chiedeva conforto e consigli. Quando gli ho detto che non era pronto è stato molto male per me, penso di averlo turbato e che quindi ormai ha paura e rifiuto di questa situazione.
La ringrazio per il consulto e valuterò un percorso psicologico .
[#3]
Gentilissima, quando definisco il vostro sentimento "non reale" intendo semplicemente che non è stato vissuto nella quotidianità. quindi è stato idealizzato. Tu lo vedi più bello di ciò che è realmente. Per spiegarmi meglio, non l'hai vissuto come per esempio l'ultima tua storia, nel quotidiano, in modo da poter vivere e sentire appieno i tuoi sentimenti e le emozioni.
Se volessi approfondire non esitare a contattarmi.
Saluti
Se volessi approfondire non esitare a contattarmi.
Saluti
Dottoressa Raffaella Galati
Psicologa
3930317686
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 436 visite dal 05/11/2024.
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