Non vohlio abortire

salve a tutti...ho bisogno di un consiglio...
ho 20 anni e sono incinta di 7 settimane, premetto che il padre nn vuole responsabilità infatti è partito per un bel viaggio nel paese dei balocchi alias cuba :P appena saputo della gravidanza ne ho parlato con i miei genitori, convinta che loro mi avessero trattato cm una persona matura ma in realtà nn mi hanno dato via di scelta...o abortisco o mio figlio crescerà solo cn me xk loro nn ne vorranno più sapere..siamo andati a fare ogni visita e controllo...tutte le ecografie...e mia madre stamattina mi ha accompagnato a prenotare il raschiamento k avverrà il 13 ottobre..attraverso l'ecografia oggi sono riuscita a vedere il mio cucciolo, e il dottore mi ha fatto vedere il leggerissimo battito del suo cuore...sono uscita dalla sala piangendo..nn sopporto l'ideadi dover uccidere mio figlio..nn riesco a far capire loro k io lo voglio....k mi sento di amarlo..loro giustificano le richieste dicendo k nn c'è nessuna vita...ma k è un esserino di 25 mm k nn pensa e k nn ha attività...scientificamente nn posso dargli torto..ma io nn riesco a vederlo sotto qst okki, sarà xk sono meno razionale di loro..
passiamo al sodo altrimenti mi dilungo troppo..io ho paura k dopo l'aborto la mia vita casmbierà troppo radicalmente..ho letto di donne che sono cadute in depressione chi ha avuto tumori a causa del forte stress emotivo..vorrei k qlcn mi dicesse cs fare, cm essere, cs dire..voglio sentirmi dire x una vlt k la scelta è mia..nn voglio imposizioni...sto pensando di scappare di casa..ma l'unico motivo x il quale nn lo faccio è x mio figlio...k futuro ci darò? chiederemo l'elemosina???? vi prego aiutatemi!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, la sua è una scelta difficilissima, perché alla forte spinta naturale che la spinge a tenere suo figlio, e a farlo nascere, si contrappone una spinta altrettanto forte che le viene dall'esterno: padre praticamente inesistente, genitori che non vogliono saperne, prospettiva di difficoltà economiche.

Posso solo dirle che in questi i casi i genitori parlano, parlano ma poi, quando si trovano di fronte a un bambino, è difficile che riescano davvero a fregarsene. D'altra parte io non ho idea di quale possa essere la sua situazione: se lavora, se studia, se dipende dai genitori, in che rapporti sia con il padre del bambino ecc.

Le suggerisco di richiedere un colloquio psicologico presso la stessa struttura dov'è stata a prenotare il raschiamento, per poter scegliere in maniera più informata. Le rammento che se lei è maggiorenne, l'ultima parola può essere solo sua.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio x la risp..bene le spiego io studio in un'altra città e quindi non sono indipendente...i miei rapporti cn il padre del bambino sono praticamente nulli...ma ho ottimi rapporti cn la sua famiglia, o meglio cn le sue cognate...nella struttura dove dovrei effettuare il raschiamento ho parlato cn l'assistente sociale che mi ha vivamente pregato di pensarci bene, xk in entrambi i casi la vita è mia e cambierà in ogni caso...io cerco di parlare cn i miei genitori..ma nessuno mi ascolta, nessuno mi segue...nemmeno le mie sorelle in qnt appoggiano i miei genitori..

dicono k nn ci sarà futuro x me..ma io morirei lentamente se dovessi uccidere un esserew vivente...ho pianto davanti a loro implorandoli di appoggiarmi...ho urlato cm una pazza x far sentire le mie idee ma loro restano ancorati alle loro convinzioni...mi dicono : " è stato un errore e cm tale può essere risolto" e intanto nn pensano k io nn combinerei più nnt...dicono k li ho delusi...k il padre è un buono a nulla...k è irresponsabile nonostante abbia 28 anni cn un lavoro stabile...e quindi una sicurezza economica...

lui nn ne vuole sapere...nn mi posso appoggiare alla sua famiglia xk sarebbe chiedere troppo a qlcn che nn ha responsabilità dirette...i miei genitori sono assenti e io sono SOLA...economicamente cm famiglia stiamo bene..mia madre insegna mio padre poossiede una serie di fabbriche nel mondo...è un imprenditore affermato e nn vuole essermi d'aiuto..mi sto x arrendere...sto x rinunciare alla mia maternità...questa arresa mi porterà alla pazzia..alla depressione
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Ragazza
da ciò che scrive parrebbe che, in tutta questa storia, vi sia un'unica certezza: che lei non vuole perdere questo bambino.
Questo le sembrerà banale ma è già un ottimo inizio.

Io credo che lei non abbia davvero bisogno di sentirsi dire "sentirsi dire x una vlt k la scelta è sua" perchè questo è un dato di fatto, la vita è sua ed anche il figlio che porta in grembo è il suo. Per questo motivo NESSUNO ha la capità di comprendere davvero cosa questo possa significare, nessuno oltre a lei.

Io sono convinta di una cosa, le difficoltà nella vita spesso sembrano più grandi di quanto non siano realmente, penso anche io che la sua famiglia adotti questa posizione perchè vorrebbero convincerla a desistere.

Forse lo fanno per assicurarle di menterere ancora la sua giovinezza e spensieratezza ma trascurano di considerare che ormai, qualunque scelta si faccia, la spensieratezza a cui si riferiscono LORO è già perduta.

Provi a pensarla in questi termini, potrebbe aiutarla.

Le faccio tanti auguri

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile ragazza,
la Sua situazione richiede grande maturità e grande senso di responsabilità, qualunque sia la "scelta" che dovrà o vorrà compiere.
In ogni caso farebbe bene a chiedere una consulenza psicologica (e non solo un colloquio di sostegno, pur utilissimo, con l'assistente sociale) perchè non è arrendendosi alla "pazzia" o alla depressione che Lei riuscirà a riprendere in mano la Sua Vita.
Chieda ai Suoi genitori, se ritiene, di sostenerLa in questo: incontri un/una psicoterapeuta non per chiedere cosa fare (la scelta è effettivamente solo Sua), ma per elaborare in modo più costruttivo le emozioni profonde connesse alla Sua scelta.
Tenga in ogni caso presente che dovrà essere forte e determinata per affrontare il dopo, qualunque esso sarà.
Con i più sentiti auguri,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
avevo pensato di rivolgermi a uno psicologo..sa mi sto veramente abbattendo e ho paura di nn superare il dopo, qualsiasi decisione prenderò...

mamma mi continua a ripetere che mi starà sempre vicino..ma so k si riferisce solo a se tornerò ad essere sua figlia, non la mamma di suo nipote...

ho una sensazione alla gola cm se due mani mi stringessero forte il collo...mi sento soffocare..cmq chiederò un consulto a un esperto...vi ringrazio..a volte non immaginate che siete dei veri angeli...un saluto e un forte abbraccio
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La cosa ideale sarebbe parlare con uno psicologo. L'assistente sociale, per quanto illuminato e lungimirante, svolge una professione diversa. Ci vada domattina stesso e chieda di poter parlare subito con uno psicologo.

I genitori cercano d'imporre la propria volontà sui figli perché credono di fare bene. Ma è lei che dovrà abortire, non sua madre. Pensi a tutti i piccoli spazi che si è dovuta conquistare, negli anni, dall'infanzia all'adolescenza, in famiglia. All'inizio il genitore dice sempre "no" e mette paura, ma poi si adatta e lascia spazio.

Così com'è forte la sua volontà di avere questo figlio, altrettanto difficile sarà per i suoi genitori rifiutarlo una volta che sarà nato. È una questione di natura, di sangue e di geni. Non credo proprio che l'abbandoneranno, tanto meno con un nipote in braccio, perché allora perderebbero sia lei che il nipote.

Per quanto paradossale e controintuitivo possa sembrarle in questo momento, sono loro che hanno molto più bisogno di lei di quanto lei non abbia bisogno di loro. Sono i figli che danno la continuità all'esistenza, non i genitori.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
salve, scusate se sono insistente, ma mia madre nn mi vuole far parlare cn nessuno psicologo...mi dice che l'importante è k io nn mi faccia più ecografie di modo che eviti di vedere qll che sta dentro me...

è inutile...mi chiedo veramente a cosa serve combattere...voi cm genitori avreste fatto così? avreste obbligato vostra figlia a vivere un'esistenza nella più amara depressione?
Mio padre mi dice k posso dare la colpa a lui se abortisco xk è lui k mi obbliga...ma vi renedete conto?? che me ne frega di dare la colpa a lui...il rimorso l'avrò io xk sono io qll che entrerà nella sala operatoria.

ci penso in continuazione..a volte credo k l'aborto sia una soluzione x poter evitare la sofferenza di mio figlio k crescerà snz padre e senza nonni..e poi subito dopo penso alla sensazione che avrò mentre mi porteranno in sala parto..penso alle lacrime che verserò dopo il risveglio dall'anestesia nell'aver deciso senza diritto le sorti di un essere umano..

sinceramente sto fantasticando molto sulla mia maternità e non immaginate qnt mi piace pensare che a maggio partorirò e che qst anno il bagno a mare lo farò cn mio figlio..penso al suo viso e lo sogno la notte..penso k a 20 anni è presto x avere un figlio e immagino tutte le difficcoltà k dovrò superare...ma so k cn un sorriso del mio cucciolo ank le giornate più upe avranno uno spiraglio di luce...mio figlio ora è l'unica ragione della mia esistenza...riparlerò con i miei genitori..se non capiranno mi rivolgerò all'associazione MOVIMENTO PER LA VITA ho sentito che offrono alloggi per ragazze madri e un badget al mese fino a qnd nn mi troverò lavoro..vi ringrazio di vero cuore per il vostro interessamento e per il vostro appoggio..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, per quanto difficile, questa decisione può prenderla soltanto lei. Deve soppesare bene i pro e i contro in entrambe le alternative, e soprattutto tener presente che si tratta di una decisione irreversibile: se suo figlio nasce, poi sarà nato e vivrà con lei; se decide di abortire, lo avrà perso. In entrambi i casi è una scelta che condizionerà fortemente la sua vita.

Si tratta "solo" di capire: quale delle due strade avrà più probabilità di aggiungere valore alla sua vita?

Le associazioni che menziona potrebbero essere un'alternativa, nella peggiori delle ipotesi, anche se io credo che i suoi genitori non l'abbandonerebbero. Ma se decide di far nascere suo figlio deve prepararsi a imporre la sua volontà, e non aspettarsi comprensione. In altre parole, quella che deve prendere è una decisione da donna adulta, non da figlia.

Cordiali saluti
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Leggo solo ora il Suo caso.
Chi mi conosce sa che sono un...antiabortista convinto.
Nella mia carriera di 25 anni di ginecologo ho visto molti casi come il Suo.
Concordo col Dr. Santonocito: i futuri nonni parlna, parlano, ma poi quando si trovano tu per tu col nipotino si sciolgono in brodo di giuggiole.
So che, forse, la mia è una semplificazione troppo ovvia e scontata...ma Le possa assicurare è che è quello che accade nella gran parte dei casi.
Mi offro per seguirle la gravidanza gratuitamente se questo possa servire alla sua scelta in tal senso; accedendo al nostro DaY Hospital, lei potrebbe, inoltre, eseguire tutte le indagini senza spendere un euro e di questo mi farei carico personalmente.

Cara utente
Lei sente la vita dentro di sè e le dà il giusto valore. Non so cosa farà, ma sento di ripeterLe quello che una volta un vecchio gesuita (per me padre spirituale) mi disse, prima di morire:"Cerca di essere sempre dalla parte della vita contro la morte".

So che farà la cosa giusta. Mi ritenga, perciò, a Sua completa disposizione.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentilissimo Dott Santoro, solo ora ho letto la sua risposta, e leggendo nn le nego di aver pianto..purtroppo nn sono stata tanto forte qnt credevo di essere.mi sono fatta travolgere dalla situazione e ho ceduto...domani mi opero...il padre del figlio mi ha minacciato e io non posso garantire una vita sicura a mio figlio..sono terrorizzata...da 6 notti a questa parte sogno le ecografie di mio figlio e sogno di vederlo e stringerlo...mi sveglio in preda al panico, sudata e cn le guancie bagnate da lacrime...ho paura...ma nn ho scelta
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Non posso entrare nel novero delle Sue decisioni in merito che sono e restano soltanto Sue e non commento l'atteggiamento di quest'uomo nei suoi confronti, dal momento che, come si può pensare, esso si commenta da solo.
Le ribadisco che, qualunque sia la Sua scelta, essa sarà la migliore possibile nelle condizioni e nelle situazioni in cui si trova. Spero, in precedenza abbia contattato una delle nostre assistenti sociali (tutte indistintamente bravissime ed umanissime) per avere informazioni ed aiuto riguardo le varie situazioni personali e familiari in cui versa.

Le torno a ribadire la mia personale e completa disposizione a trattare il Suo caso sotto il profilo medico in modo completamente gratuito per ciò che attiene alla mia opera professionale, nulla tralasciando e nulla escludendo in merito ad assistenza pre, intra e post-partum.
Anche per ciò che riguarda i primi mesi di vita del bambino, nell'eventualità Lei dovesse decidere in tal senso, personalmente e/o con i Colleghi e le Colleghe del Reparto, m'impegnerò affinchè al Suo piccolo non manchi nulla.

Possa la Madre Celeste aiutarLa in questo momento di prova così difficile e travagliato, portando pace e serenità nella Sua vita, anche di fronte a decisioni difficili e pesanti.

Le torno a dire: qualunque cosa farà, sarà la migliore. Non dovrà sentirsi in debito con la Sua coscienza, perchè essa è pulita e trasparente. I suoi dubbi, i suoi tentennamenti, le sue paure, la collocano fra quelle donne che vivono realmente con difficoltà e dolore il momento di una scelta difficile e questo le fa onore, da vera avellinese qual'è: donna di spirito forte ed incrollabile che guarda al futuro ed al domani con fronte alta e fiera.

Mi faccia sapere degli sviluppi del caso. Qualunque essi siano. Ovviamente se vorrà farlo.

Con grande stima.
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile ragazza

mi spiace che in questa occasione abbia sentito il peso delle circostanze e abbia dovuto agire di conseguenza, sono convinta che troverà dentro se stessa la capacità di rincuorarsi e superare questo brutto momento.

Le faccio tanti auguri
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve a tutti...ci tenevo ad aggiornarvi..
Martedì mi sono operata...e ora vorrei nn averlo mai fato...mi sento vuota e mi sento in colpa...mi sento un'assassina
I miei genitori mi sono stati vicino, ma nn potevano entrare nemmeno nell'orario di visita...quindi ho affrontato la cosa da sola...
sono entrata nella sala e fino all'ultimo secondo ho pensato di rialzarmi dal lettino e gridare basta...rinunciare a tutto e ricominciare cn mio figlio..stavo x dirlo...ma l'anestesia mi ha fatto addormentare...mi sono svegliata qnd mi stavano levando la garza..e solo dopo 10 minuti ho realizzato il terribile omicidio commesso..
vorrei ricominciare da zero..sono convinta k se avessi avuto al fianco un compagno nn avrei mai rinunciato a mio figlio..ma purtroppo ho avuto la sfortuna di aver incontrato un uomo k mi ha abbandonato e k fino a due secondi prima dell'operazione mi augurava di morire sotto i ferri...nn voleva il bambino, nn voleva me..

cm si fa a ricominciare da zro..qst sarà una piaga che mi porterò dentro me x tutta la vita...vedrò i miei futuri figli e penserò a quel viso mai sfiorato...a quella vita spezzata x il mio egoismo...mi sento morire lentamente l'anima..voglio cancellare tutto..ho paura di ricominciare...
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Per fortuna non tutti gli uomini sono come quello che ha conosciuto lei.
Mi auguro che, passata questa brutta esperienza, la vita le sorrida di nuovo come merita. I suoi sentimenti le fanno onore. Eè stata davvero sfortunata...ma come si dice "non può piovere per sempre"...

Cordialmente.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve, scusate se continuo ad assillare ma ci sono sottili novità..quella sottospecie di animale del mio ex nn crede k io ero incinta, nn crede k io abbia abortito e x di più nn crede a qnt ho sofferto..io cn lui nn ho approfondito xk nn mi interessa giustificarmi io sto a posto cn la mia coscienza...ma ora mi sorgono dei dubbi...vorrei fargli capire k schifo ha fatto e k io nn mento, un pò x soddisfazione personale e un pò x il dolce sapore della verità...solo k essendo un 'IVG mi hanno detto k le cartelle cliniche vengono chiuse dopo un pò...allora vorrei sapere se secondo voi è giusto dimostrargli la verità e se si, cm poter fare x fargli avere tutte le carte...vi ringrazio
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Utente
in questo caso nessuno di noi potrà darle delle indicazioni dal momento che queste sono "scelte personali" che si inscrivono nell'ambito di una storia precisa;

tuttavia voglio chiederle che cosa aggiunga discutere con quest'uomo (posto che sia possibile far capire qualcosa a chi lei definisce una "bestia") dopo che lui mette addiritura in dubbio il fatto che lei potesse essere in attesa...cosa deve dimostrare?
A mio parere mancano i presupposti per mettere in piedi qualsiasi ragionamento; ma questo è solo un parere personale.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
infatti io fin ora nn ho minimamente pensato di giustificarmi cn lui...nè tantomeno di dimostrare una cs per la quale ho sofferto e soffro tnt..sa ha ragione nn devo assolutamente dimostrargli niente. La ringrazio sentitamente. Arrivederci e Buona giornata
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Sono contenta di esserle stata d'aiuto!