Mancanza di desiderio

Sono sposata da 15 anni con un uomo di 38 anni.
Io ne ho 33.
Il mio problema è che non lo desidero più e mi sento quasi in colpa perche sotto il profilo familiare, è un bravo papà.
Tutto è cominciato dopo aver avuto la seconda bambina, nel 2016.
Non mi sentivo più desiderata, cercata, nulla.
Ne avevamo parlato tante volte e lui pensava che fossero solo mie paranoie.
Finché nel 2020 abbiamo una forte crisi che ci allontana per diversi mesi, io conosco un ragazzo che mi da esattamente le attenzioni che volevo e decido di porre fine al mio matrimonio.
Dopo 1 mese la storia con il ragazzo finisce perché mi rendo conto che era solamente un fuoco di paglia, mio marito vorrebbe riavvicinarsi (non avevamo ancora richiesto la separazione) parliamo tanto, cerchiamo di ripartire ma io vengo a scoprire che anche lui aveva una frequentazione.
Chiude la frequentazione con la ragazza e cerchiamo di ricominciare da capo.
Tutto procede bene se non fosse che inizia a soffrire di eiaculazione precoce.
Gli chiedo di farsi visitare da un andrologo perche questa situazione era difficile per me ma soprattutto mortificante per lui e dopo 1 anno decide di andare a farsi vedere.
Gli viene data una crema anestetica che non funziona.
Torna a fare un altra visita e gli dicono che potrebbe risolvere operandosi di frenuloplastica (che doveva fare a prescindere dal problema sessuale).
Si opera, ma la situazione rimane la medesima.
Nel frattempo mi rendo conto che il mio desiderio è calato talmente tanto, che preferisco ritagliarmi del tempo per me stessa masturbandomi.
Questa cosa è nata da quando noto che si cura anche molto meno, nonostante io cerco di farlo vestire sempre impeccabile, regalandoigli profumi... forse curo piu lui insiene ai miei figli che me stessa.
Da parte sua invece sembra che ci sia poco interesse nel colmare questa mancanza.
Magari anche solo stupendomi, pensandomi, facendo qualcosa per farmi capire che anche se abbiamo questa problematica comunque ci tiene a mantenere il nostro rapporto vivo.
Per dire se io vedo qualcosa che so che a lui piace, lo prendo per fargli una sorpresa.
Lui questa cosa non l ha mai avuta innata nel suo carattere ma possibile che non si renda conto che la situazione così non è "a posto"?
Abbiamo parlato tante volte ma oramai sono anche stanca di parlare perché finisce solamente in un suo chiudersi a riccio e si sente offeso.
Abbiamo provato a prenderci dei weekend per noi soli ma anche lì, anche se lui mi cercava a me quasi infastidiva.
Eppure stiamo bene insieme, ma non vorrei che stia diventando un "stiamo bene" perché ci siamo abituati dopo 16 anni a vivere insieme, non perché ci desideriamo.
A me tutto questo fa stare male perché vorrei cambiare le cose ma non so come fare e più passa il tempo e più mi sembra di allontarmi sempre più da lui.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

"... vorrei cambiare le cose ma non so come fare e più passa il tempo e più mi sembra di allontanarmi sempre più da lui..."

Se fosse un dente a dolere, anziché il desiderio sessuale,
ci si sarebbe già da tempo rivolti ad un dentista.
Per il desiderio sessuale, avete fatto vari tentativi 'in proprio',
. sia all'interno della coppia,
. sia con persone esterne alla coppia;
niente ha funzionato.

Perché non pensare dunque di chiedere aiuto in presenza ad un* professionista
. che per lavoro e per competenza si occupa proprio e specificamente di questo?
. che ne scrive? https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html
. che diagnostica, e poi cura chi soffre di tale patologia?
Il "Disturbo del desiderio sessuale" è infatti una vera e propria disfunzione prevista del DSM-5, non un 'vezzo'.
Solo che tuttora le persone ne sanno troppo poco.

Il/la professionista
1. è lo/la Psicolog* che è anche psicoterapeuta,
2. ed inoltre con comprovata competenza in sessuologia clinica.
Potrete individuare professionist* con tali caratteristiche sia qui sulla piattaforma,
sia nell'Albo della Federazione Sessuologia scientifica: FISS online.it.

Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.
Sulla professione del Sessuologo clinico potrete documentarvi leggendo qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9098-chi-e-e-cosa-fa-la-sessuologa-il-sessuologo.html .

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottoressa per la sua risposta. In realtà non lo avevo specificato nel precedente post, ma anche la strada dello specialista è stata proposta già anni fa a mio marito, in questo caso subentrava il fattore economico, e avevamo altre priorità prima di pensare alla nostra coppia. Adesso la situazione è un pochino più stabile e potrei provare a proporglielo di nuovo, come dicevo però nel precedente post però, per quanto io cerchi soluzioni, lui si sente "offeso" se cerco di trovare una soluzione. Quasi come se minassi ulteriormente la sua virilità e si chiude nuovamente in sé stesso evitando di parlarne, si sente in colpa e si sente frustrato, eppure non fa nulla per cambiare le cose e pare infastidito se glielo faccio notare.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Capisco che proporgli nuovamente l'intervento di uno specialista sia come sottolineare la sua carenza sessuale,
d'altra parte è il male minore rispetto all'allontanarvi sempre di più come coppia.
Forse anche questo gli andrebbe detto esplicitamente.

Oppure potrebbe fargli leggere questo consulto, lasciando così all'espert* che risponde la responsabilità del suggerimento.

Talvolta le compagne/mogli per non ferire l'altro fanno sì che la barca non venga riparata e che -di conseguenza- nel tempo coli a picco.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/