Feticismo?

Buonasera,
Mi permetto di scrivere con la speranza di avere un confronto/parere circa un fatto che mi ha a dir poco turbato.
Premetto che nell'ultimo mese sto affrontando un forte malessere psicologico legato al mio lavoro (a contatto col pubblico) finendo per risentire di stress e ansia (con tanto di ipertensione) causati da capo, utenza e ambiente ostile.
A tal punto che ho dovuto ricorrere al pronto soccorso qualche settimana fa.
Come se non bastasse, di recente ho avuto un'ulteriore batosta che mi ha causato un forte tracollo, e alla causa di ciò c'è il mio compagno, col quale sto insieme ormai da 7 anni.
Casualmente, essendo il suo PC acceso, ho 'sbirciato' alcune sue cartelle di lavoro, dove non avrei mai creduto però di trovare alcune fotografie ritraenti TUTTE le mie scarpe/ciabatte, sul fronte e sul retro, persino con scatto di dettagli di alcune suole con sporcizie/piccole ammaccature/ecc.
Tra le stesse ho ritrovato anche un breve video e una fotografia di calzatura (stivali) indossati presumibilmente da collega sul lavoro oltre che una fotografia colleghe.
Essendo reperti particolarmente anomali mi chiedo cosa ci potrebbe essere alla base di tutto questo e cosa lui possa nascondermi a riguardo, tenendo soprattutto presente che è una persona taciturna ed introversa, ma nonostante con la quale mi sia sempre trovata benissimo nel corso di questi anni.
Temo lui possa non volermi dire tutto e/o provi vergogna di qualche giudizio da parte mia.
Ammetto inoltre che in questi anni talvolta ho denotato qualche suo strano atteggiamento circa il suo desiderio io salissi sopra la sua schiena in piedi.
Potrebbe centrare una qualche fantasia perversa tipo feticismo?
E cosa sta alla causa di questa perversione?
Sono preoccupata per un'eventuale sua infanzia della quale magari lui potrebbe non avermi detto tutto.
Ed anche per eventuali ripercussioni future.
Concludo dicendo che a parte questa scoperta e talvolta questo tipo di richiesta strana non ho mai denotato niente d'altro di strano.
A parte una volta anni fa quando nel bel mezzo della notte l'ho sentito masturbarsi accanto a me nel letto, e a causa della quale abbiamo avuto una forte discussione nella quale lui ha cercato di esprimermi qualche sua fantasia circa il ruolo dominante-passivo ma sinceramente che ho poco colto e compreso, e che ho preferito tralasciare e dimenticare.
Logicamente la mia testa sta quindi navigando alla ricerca di quanto possa esserci a fondo e temendo qualche shock del suo reale essere che possa letteralmente farmi tracollare.

Sperando di essere stata sufficientemente esaustiva e con la forte speranza di avere un riscontro ringrazio tutti in anticipo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Mi spiace per il periodo difficile che sta attraversando
e che può portare le persone ad indossare occhiali (psichici) particolari nella lettura e interpretazione degli avvenimenti.

Entrare nel mondo privato del/la propria partner rappresenta sempre un terno al lotto.
In quella simbolica stanza chiusa a chiave non è prevedibile cosa ci sia, né quanto quelle stesse cose possano influenzare una relazione rodata dal tempo. Di quest'ultima, ben 7 anni, lei fornisce un bilancio sostanzialmente positivo:
" [lui è] persona taciturna ed introversa, ma nonostante con la quale mi sia sempre trovata benissimo nel corso di questi anni."

Eppure, lo sbirciare del buco della serratura (simbolica) Le fa nascere dei dubbi sia sulla di lui sessualità, ma anche sull'intimità delle confidenze tra voi:
"Temo lui possa non volermi dire tutto e/o provi vergogna di qualche giudizio da parte mia."

Nella coppia si può scegliere di non dirsi tutto.
Per quanto a Lei possa sembrare strano, o 'brutto', la riservatezza su certi aspetti personali sta nella normalità di una "coppia-non-simbiotica", e dunque sana; di una coppia cioè nella quale ognuno dei due ha uno spazio condiviso con l'altra persona e uno spazio personale con sé. E' necessario che quest'ultimo che non vada a danneggiare nè i patti fondanti della coppia stessa, nè il legame di coppia.

Dello spazio strettamente personale fanno parte anche le fantasie erotiche, buona parte delle quali per funzionare chiede di non essere svelata.

A proposito delle presunte fantasie di lui, Lei si chiede:
"Potrebbe centrare una qualche fantasia perversa tipo feticismo?
E cosa sta alla causa di questa perversione?"
"Perverso" è un termine non scientifico e grondante pre-giudizi.
Anche il termine "perversione" non viene più utilizzato in ambito specialistico per lo stesso motivo, ed è stato sostituito da "parafilia" (DSM 5).

In sostanza:
se la vita affettiva e sessuale di una coppia va bene, perchè porsi altri (inutili e indiscreti) interrogativi?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dott.ssa,
La ringrazio molto per il riscontro e il suo punto di vista. Mi conforta un po'.
Sarà che questo mio stato d'animo degli ultimi tempi certamente non aiuta.
Sarà che nel corso degli anni ho sempre un po' 'trascurato e messo da parte' questo suo lato introverso e taciturno, apprezzando piuttosto tutto il resto, ma sento ultimamente questo suo essere starmi un po' stretto. È proprio la mancanza dell'intimità delle confidenze a venire meno. Per fare un esempio attuale, non avverto molto la sua vicinanza in questo mio periodo un po' buio. In generale è sfuggente, complice anche il lavoro che non ci permette di trascorrere tanto tempo insieme, e tante cose nella coppia vanno avanti per mia iniziativa, e perché devo trascinarlo, quando specialmente ultimamente vorrei sentirmi un po' io 'trascinata', sentendo più bisogno. Confrontandomi talvolta con amiche denoto che a quanto pare spesso il problema risiede nella differenza uomo/donna; l'uomo tende ad adagiarsi mentre alla donna tocca prendere iniziative su vari aspetti quotidiani.
Ed anche il coinvolgimento nella sua famiglia lo sento meno, rispetto a quanto io coinvolga lui nella mia (è come un figlio per i miei genitori). I suoi per dire neanche sono a conoscenza che io sono finita al pronto soccorso per il malessere che ho avuto. Io personalmente l'avrei detto al volo ai miei. Capisco che questo riguarda il rapporto che ha lui coi suoi genitori (apparentemente sfuggente anche con loro) però io in tutto questo nel complesso percepisco una poca considerazione di me da parte sua. Un altro esempio potrebbe essere il non dirmi neanche del compleanno di sua madre (lei aveva fatto un invito a cui lui aveva dato l'ok senza però avvisarmi né nulla, a dir suo perché si era dimenticato, ed io alla fine non sono riuscita ad andarci per motivi di lavoro). Ma non è la prima volta che denoto comportamenti simili. Questa scoperta recente delle foto mi ha fatto ancor di più cadere le braccia. Anche se mi rendo conto in base a quello che Lei ha detto che possa trascurare questo aspetto e passarci oltre (la vita sessuale va bene, non è frequentissima per via dei ritmi quotidiani, ma appagante credo e spero da entrambi, per lo meno da parte mia sicuramente). Spero solo lui in segreto non nasconda altro e/o che magari non sia appagato. Tornando al discorso di prima, io capisco i suoi ritmi e che spesso sia talmente a tutta per il lavoro tale da non avere un attimo di tregua...e so che devo comprenderlo, ma anche quel poco di tempo che si passa insieme finisce per non essere di qualità (si ritaglia i suoi spazi probabilmente per tirare il fiato...ma io vengo poco considerata...mai una proposta a fare qualcosa insieme, mai un prendere iniziative su impegni messi da parte, commissioni da sbrigare lasciate in standby, ecc...). Tutto sembra vada avanti per mia iniziativa. Mi rendo conto di avere più tempo per dedicarmici rispetto a lui, ma lavoriamo entrambi e anch'io sono spesso stanca, esausta e certamente neanche sto vivendo bene ultimamente la questione lavorativa. Si finisce quell'ora al giorno che si sta insieme per stare ognuno a fare le proprie cose e/o stare al proprio cellulare...ed io per farmi dare una mano che devo dargli solo 'ordini' (ricorda questo, ricorda quest'altro, quando facciamo questo e quest'altro, ecc) finendo per risultare anche pesante. Ma d'altro non si riesce a parlare, lavoro a parte (della serie com'è stata la giornata...bene, bene, e finisce lì... è successo questo fatto...e punto, via). Alla fine cedo anche nel trascinarlo a fare certe cose e non dico più nulla perché sono esausta...e lascio a lui fare come meglio crede...ed intanto il tempo scorre e magari ci sono scadenze da rispettare...
Non so, mi chiedo se secondo Lei è normale avere una vita di coppia così, ed eventualmente cosa poter fare per trovare un miglioramento. Sento spesso di poter contare più sui miei che su lui che potrebbe essere un futuro marito e compagno di vita, padre dei miei figli. Si tratta proprio di non riuscire a vederlo come un punto di riferimento solido famigliare, specialmente nel momento del bisogno. Finisco per mettere tutto in discussione anche per un futuro prossimo, magari con un figlio.
Mi sento spesso triste per come mi fa sentire questa relazione e sono preoccupata per il futuro. In generale concludo che resto spesso delusa dal comportamento delle persone (forse ho troppe aspettative) e mi chiedo se magari possa c'entrare il mio carattere.
La ringrazio anticipatamente se potrà darmi un parere, un suo punto di vista.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

*Finisco per mettere tutto in discussione anche per un futuro prossimo, magari con un figlio*
ci dice.

Come già dicevo in apertura della prima risposta, è difficile attraverso un semplice consulto online capire quanto incide la sua attuale difficoltà nella lettura che lei dà della vostra relazione.
Auspico che lei stia curando anche dal punto di vista medico tali problematiche.

Quando starà meglio, non ora, sarà opportuno prendere in mano le problematiche della vostra coppia.
Potrà parlargliene, potrà fargli leggere quanto ha scritto a noi chiedendogli di entrare nel Suo punto di vista e di confidarLe il proprio.

Se vi accorgete di non riuscire ad arrivare al punto, chiedete aiuto psicologico; un percorso di coppia in questi casi aiuta in maniera significativa.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/