Ipocondria e ansia
Buongiorno e grazie per la cortese attenzione.
Da circa due mesi ho un notevole disagio psicologico rappresentato da continua agitazione, lievi attacchi di panico che si concretizzano con aumento del battito cardiaco, sudorazione, nodo in gola, con necessità di dover continuamente deglutire come per la presenza di catarro, pianto, eccessiva preoccupazione per banali malesseri che mi portano a consultare continuamente enciclopedie mediche e siti medici alla ricerca di chissà quale strana patologia, somatizzazione, momenti di immotivata irritabilità, continuo rimuginare. In particolare ho avuto uno strano fastidio alla pianta dei piedi, che si evidenziava in posizione eretta e statica e svaniva camminando, fastidio che mi creava una strana agitazione ed ansia soprattutto allorquando la mattina dovevo indossare le scarpe per uscire di casa, portandomi a guardare altre persone chiedendomi perché loro stessero bene, ed io no. Parlandone con il mio medico mi ha consigliato Xanax (8-10 gocce matt. e sera per circa due settimane). Il problema sembrava risolto, ma da qualche giorno ci risiamo. Di analoghi disturbi ne ho sofferto circa due anni fa, allorquando mi fu diagnosticata ERRONEAMENTE la siringomielia, in concomitanza della diagnosi di sclerosi multipla a mio cognato. Allora andai proprio nel pallone, accusando nel giro di due mesi sintomi più svariati (cefalee, dolori alle gambe, alla schiena, allo stomaco ecc.) per il quale mi sottoposi a diversi accertamenti clinici tutti negativi. Ricordo anche un ricovero al pronto soccorso per uno strano tremore ai muscoli delle gambe, con forti mal di testa e pressione alta (niente di che ... ansia e attacco di panico). Atteso che il disturbo mi limita nella vita familiare (sono sposato e ho due bellissimi figli) e lavorativa vi chiedo un consulto su come è meglio intervenire per risolvere il problema, se è necessaria una cura farmacologia o altro.
Grazie.
Da circa due mesi ho un notevole disagio psicologico rappresentato da continua agitazione, lievi attacchi di panico che si concretizzano con aumento del battito cardiaco, sudorazione, nodo in gola, con necessità di dover continuamente deglutire come per la presenza di catarro, pianto, eccessiva preoccupazione per banali malesseri che mi portano a consultare continuamente enciclopedie mediche e siti medici alla ricerca di chissà quale strana patologia, somatizzazione, momenti di immotivata irritabilità, continuo rimuginare. In particolare ho avuto uno strano fastidio alla pianta dei piedi, che si evidenziava in posizione eretta e statica e svaniva camminando, fastidio che mi creava una strana agitazione ed ansia soprattutto allorquando la mattina dovevo indossare le scarpe per uscire di casa, portandomi a guardare altre persone chiedendomi perché loro stessero bene, ed io no. Parlandone con il mio medico mi ha consigliato Xanax (8-10 gocce matt. e sera per circa due settimane). Il problema sembrava risolto, ma da qualche giorno ci risiamo. Di analoghi disturbi ne ho sofferto circa due anni fa, allorquando mi fu diagnosticata ERRONEAMENTE la siringomielia, in concomitanza della diagnosi di sclerosi multipla a mio cognato. Allora andai proprio nel pallone, accusando nel giro di due mesi sintomi più svariati (cefalee, dolori alle gambe, alla schiena, allo stomaco ecc.) per il quale mi sottoposi a diversi accertamenti clinici tutti negativi. Ricordo anche un ricovero al pronto soccorso per uno strano tremore ai muscoli delle gambe, con forti mal di testa e pressione alta (niente di che ... ansia e attacco di panico). Atteso che il disturbo mi limita nella vita familiare (sono sposato e ho due bellissimi figli) e lavorativa vi chiedo un consulto su come è meglio intervenire per risolvere il problema, se è necessaria una cura farmacologia o altro.
Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
è probabile che lei soffra di un disturbo d'ansia, per il quale è indicato un intervento combinato: farmacoterapia + psicoterapia cognitivo-comportamentale. La ricerca ha dimostrato infatti che, a parità di competenza individuale, tali tecniche permettono di ottenere i migliori risultati in tempi brevi.
Le allego questi articoli su diagnosi e terapia dell'ansia (comprensivo di riferimento scientifico)
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
e questo sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
Provi a vedere se si ritrova oppure no
è probabile che lei soffra di un disturbo d'ansia, per il quale è indicato un intervento combinato: farmacoterapia + psicoterapia cognitivo-comportamentale. La ricerca ha dimostrato infatti che, a parità di competenza individuale, tali tecniche permettono di ottenere i migliori risultati in tempi brevi.
Le allego questi articoli su diagnosi e terapia dell'ansia (comprensivo di riferimento scientifico)
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
e questo sull'ipocondria
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
Provi a vedere se si ritrova oppure no
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile utente, sembrerebbe proprio che nel suo caso si tratti di ansia, legata in particolare alla paura di avere qualche malattia terribile.
Se il suo disturbo le sta limitando fortemente la vita, le suggerisco di affiancare dei consulti da uno psicologo/psicoterapeuta oltre alle cure che già sta facendo. Con approcci psicoterapeutici brevi e concreti si possono ottenere risultati spesso risolutivi.
Tenga presente che la competenza del particolare terapeuta è MOLTO più importante di qualsiasi tipo di approccio psicoterapeutico da lui utilizzato.
Cordiali saluti
Se il suo disturbo le sta limitando fortemente la vita, le suggerisco di affiancare dei consulti da uno psicologo/psicoterapeuta oltre alle cure che già sta facendo. Con approcci psicoterapeutici brevi e concreti si possono ottenere risultati spesso risolutivi.
Tenga presente che la competenza del particolare terapeuta è MOLTO più importante di qualsiasi tipo di approccio psicoterapeutico da lui utilizzato.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 29/09/2009.
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