Parere di tipo psicologico

Salve, ho scoperto da due mesi che il mio compagno, con cui sto insieme da 2 anni, frequenta prostitute di notte almeno 2 o3 volte al mese quando io vado a casa mia per 2 o 3 giorni a settimana visto che non conviviamo.
Noi abbiamo una regolare e soddisfacente vita sessuale.
Lui essendo diabetico e avendo 64 anni assume una /due compresse all'occasione con le prostitute per poter sostenere un fugace rapporto sessuale con loro.
Mi chiedo quale può essere la motivazione di tale comportamento anche perché questa cosa mi ha messo in grave crisi e mi ha generato un notevole malessere psicologico e mi fa considerare la necessità di dover chiudere tale relaziine in quanto mi fa molto soffrire.
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

posso immaginare che tale *violazione dell'esclusività intima*possa farla stare male.
E certa che fin dall'inizio avete chiarito e concordato tra di voi l'esclusione di terze persone dalla vostra intimità? Oppure lo avete dato per scontato?

Chiedersi perché lui lo faccia è pressoché inutile; in parte la risposta può possederla a lui stesso, e in parte nemmeno lui:
quando incontro in Studio tali domande ed interrogativi, frequentemente esse ricevono - da parte maschile - questa risposta:
Mah, non lo so, mi andava.

E di conseguenza da lì parte un lavoro di approfondimento che riguarda innanzitutto la persona stessa, la sua voglia di trasgredire, di sentirsi giovane e prestante; ed altri aspetti individuali.
E in secundis un'analisi accurata della coppia nella sua vita relazionale e sessuale considerata dal punto di vista di entrambi; cioè dall'interno della coppia stessa.

Provi a parlargliene, e ad accennargli la sua ipotesi di chiudere se tale situazione dovesse proseguire.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Comunque volevo dire che l'esclusività nel rapporto io soltanto la avevo data per scontata come ritengo sia normale in una relazione che inizia con grande interesse e trasporto. Probabilmente non è così per il mio compagno. E non penso che all'inizio di un rapporto si debba affrontare tale quesito per comprendere che tipo di rapporto si sta vivendo. Io credo che due persone stiano insieme con l'idea di vivere un sano e normale rapporto di coppia che nel tempo può evolversi come è giusto che sia. Parlare con lui di questi suoi comportamenti non sarà possibile in quanto l'ho scoperto da sola e lui non sa nemmeno che lo so. Quindi sarebbe difficile parlarne tanto meno con calma, visto che ho invaso un mondo privato e nascosto e credo indicibile. Certo mi piacerebbe riuscire a parlarne serenamente con lui, ma come lei credo sappia, gli uomini, per mia personale esperienza, negano di fronte anche all'evidenza. Quindi purtroppo la decisione la dovrò affrontare da sola sulla base delle mie emozioni e delle mie valutazioni. Sicuramente non sarà facile visto il mio coinvolgimento, e il dolore e la delusione che ciò ha generato dentro di me. Sorprendere l'uomo integro e schizzinoso, che lui dice di essere, andare nell'arco di una notte con due prostitute in strada nel giro di un'ora fa piuttosto male al cuore e davvero non me l'aspettavo. Accetto consigli/suggerimenti perché sono veramente a pezzi......
[#3]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta. Comunque volevo dire che l'esclusività nel rapporto io soltanto la avevo data per scontata come ritengo sia normale in una relazione che inizia con grande interesse e trasporto. Probabilmente non è così per il mio compagno. E non penso che all'inizio di un rapporto si debba affrontare tale quesito per comprendere che tipo di rapporto si sta vivendo. Io credo che due persone stiano insieme con l'idea di vivere un sano e normale rapporto di coppia che nel tempo può evolversi come è giusto che sia. Parlare con lui di questi suoi comportamenti non sarà possibile in quanto l'ho scoperto da sola e lui non sa nemmeno che lo so. Quindi sarebbe difficile parlarne tanto meno con calma, visto che ho invaso un mondo privato e nascosto e credo indicibile. Certo mi piacerebbe riuscire a parlarne serenamente con lui, ma come lei credo sappia, gli uomini, per mia personale esperienza, negano di fronte anche all'evidenza. Quindi purtroppo la decisione la dovrò affrontare da sola sulla base delle mie emozioni e delle mie valutazioni. Sicuramente non sarà facile visto il mio coinvolgimento, e il dolore e la delusione che ciò ha generato dentro di me. Sorprendere l'uomo integro e schizzinoso, che lui dice di essere, andare nell'arco di una notte con due prostitute in strada nel giro di un'ora fa piuttosto male al cuore e davvero non me l'aspettavo. Accetto consigli/suggerimenti perché sono veramente a pezzi......
[#4]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Sarebbe un vero peccato che lei lasciasse questa relazione senza avergli parlato della sua scoperta e delle difficoltà incontrate di conseguenza.
Chissà cosa potrebbe venire a sapere parlandone.
In fondo siete insieme solamente da due anni ed entrambi avete alle spalle alcuni decenni di attività sessuale con altre persone e in altre situazioni.

Non che questo sia una giustificazione, non lo è affatto.
Ma è la presa d'atto che Lei sembra aver ritenuto di poter costruire la storia recente senza tener conto dei capitoli precedenti, che voi avevate scritto separatamente. Attraverso essi Lei ha costruito quel certo concetti di "normalità" che esprime così:
"L'esclusività nel rapporto io soltanto la avevo data per scontata come ritengo sia normale in una relazione che inizia con grande interesse e trasporto. Probabilmente non è così per il mio compagno. (..) Io credo che due persone stiano insieme con l'idea di vivere un sano e normale rapporto di coppia.."

Lei ritiene che: ".. non penso che all'inizio di un rapporto si debba affrontare tale quesito per comprendere che tipo di rapporto si sta vivendo", ma senza chiarire si può cadere in equivoci mortali per la relazione.
E' significativo che sia sia dato per scontato il concetto di "normalità" riguardante l'esclusività del rapporto:
".. l'esclusività nel rapporto, io soltanto la avevo data per scontata come ritengo sia normale in una relazione."
"Probabilmente non è così per il mio compagno. "

tutte le relazioni sessuo-affettive sono frutto di negoziazione (implicita o esplicita) e di accordi, più che di presunzione di "normalità", dato che la normalità è un concetto altamente soggettivo che si costruisce dentro la storia della persona e dentro una fase storica. Oggi, ad esempio, è considerato parte della normalità sesso-affettiva (sia pure come comportamento atipico) il *poliamore* inteso come relazione romantica e sessuale consensuale tra più persone; inimmaginabile fino a qualche anno fa.

Ho fatto il possibile, pur nella limitatezza del mezzo, per chiarire l'utilità che potrebbe avere il parlargliene, ora prima di prendere una decisione..
Occorrerebbe però prendere in considerazione un punto di vista diverso dal Suo: quello che Le propongo qui. Del resto si sa che gli/le psicologhe hanno la caratteristica di mostrare punti di vista differenti dal proprio sul mondo e sulle relazioni.
Se rituiene ci dia un riscontro.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa, rileggerò le sue parole più volte e rifletterò a lungo su quanto da lei scritto perché ritengo che sia utile e di grande aiuto il pensiero da lei esposto, ma non saprei veramente da dove cominciare per parlare con il mio compagno, persona veramente difficile, della problematica in questione. Temo anche una sua non prevedibile reazione.
In questi giorni successivi alla recente scoperta, ho avuto ed ho tuttora degli stati d'animo di grande delusione e sofferenza e mi sono trovata spesso ad immaginare questi ripetuti incontri sessuali e devo dire che è molto doloroso il solo pensarli.
Per quanto riguarda la mia normalità, credo di non poter condividere la mia vita con una persona che ha un modo di vivere la relazione in una maniera che non mi appartiene. Proverò comunque a tentare un dialogo per comprendere l'accaduto e non lasciare nulla di intentato.

Grazie veramente per la sua risposta
[#6]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Non mi risulta difficile entrare nella sua sofferenza e delusione.
La scoperta di tale aspetto del proprio uomo è per la donna di ogni età una doccia fredda, che va a colpire sentimenti, emozioni, ed anche - diciamolo - pratiche sessuali che diventano più prudenti e meno libere (soprattutto quelle non protette dal condom).

Mi fa piacere se il punto di vista che ho presentato ha potuto stimolare le sue riflessioni.

Quel che le suggerirei ora è di tenere a freno, però, la sua immaginazione.
E' quasi impossibile immaginare in cosa consiste l'"incontro sessuale" tra un cliente e la prostituta; le variabili sono infinite:
iniziando da chi si limita unicamente a guardare e passando per tutte le sfumature difficilmente immaginabili per la persona "non addetta ai lavori".

Se lo desidera ci tenga al corrente.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/