Ma i dolori possono essere totalmente psicologici?

Io in questo momento sono fermo immobilizzato per colpa di un operazione chirurgica che mi terrà fermo per qualche settimana completamente.
Quest'estate all'improvviso (prima dell'operazione) iniziai a soffrire di trocanterite (infiammazione al fianco) che fino a un certo punto mi ha bloccato dal dolore.
Ma poi come niente, è arrivato un altro dolore (alle mani) e la diagnosi di rottura al ginocchio (con dolore che mi tenevo da un anno non diagnosticato da ortopedico ai tempi ma evidente da RMN).
E ogni volta che c'è un dolore nuovo, quello vecchio sparisce.
Adesso, caricando completamente il peso a sinistra per colpa dell'arto immobilizzato, ieri sera ho iniziato a sentire un pò di stanchezza del mio arto sinistro che però magari si poteva fermare lì.
Però, da ieri sera ho continuato a pensarci e a sentire che mi mettevo e posizionavo in un modo tale da amplificare il dolore.
Mettiamo che io sono in cura con psicofarmaci per ansia, depressione e pensieri ossessivi che nel passato hanno coinvolto tanto anche la sfera fisica (ipocondria,...) e la terapia psicologica al momento non me la posso permettere causa disoccupazione e purtroppo faccio on-off con la mia terapeuta.
Ma può arrivare il mio cervello pur di mimare dolori di cui mi sono convinto di soffrire a esacerbarli facendomi adottare queste posizioni che peggiorano soltanto il dolore stesso?
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Dr. Federico Tagliatti Psicologo, Psicoterapeuta 60 6
In effetti sì, può accadere che la mente, in particolare in condizioni di ansia e ipocondria, amplifichi o addirittura produca percezioni fisiche, influenzando il corpo a tal punto da accentuare la sensazione di dolore. Questo fenomeno, noto come somatizzazione, avviene spesso quando la psiche, sotto stress, proietta disagi emotivi o pensieri ossessivi nel corpo, creando un circuito in cui l’attenzione costante sul dolore lo intensifica e continua a ripeterlo.