Sensi di colpa nei confronti di mia madre
Buongiorno,
sono una donna di 48 anni sposata e con una madre di 69 anni.
Mia madre, rimasta vedova a 50 anni, è autonoma in tutto, è molto indipendente e vive a15 km da me.
Ho un fratello che vive fuori e torna due volte l'anno, ma chiama tutti i giorni.
Con mia madre ci sentiamo tutti i giorni almeno una volta al giorno telefonicamente, una volta in settimana vado da lei a pranzo e appena sono nei paraggi, una /due volte a settimana, passo a trovarla per due chiacchere e un caffè.
Io sono una libera professionista e ho ritmi abbastanza incalzanti parte del mio tempo libero lo dedico al volontariato e per il resto cerco di conciliare marito suoceri e madre.
Ultimamente mia madre mi trasmette la sensazione di fargli mancare qualcosa, credo che pensi che non passo abbastanza tempo con lei, ogni volta che gli dico di no per qualcosa mi sento in colpa, perchè mi sembra di negarle il mio tempo...Quando è morto mio padre mi sono sentita in colpa per non aver passato abbastanza tempo con lui, il tempo ha colmato questo malessere solo che ora ho paura che mi accada lo stesso con mia madre...Non so come aiutarmi...
sono una donna di 48 anni sposata e con una madre di 69 anni.
Mia madre, rimasta vedova a 50 anni, è autonoma in tutto, è molto indipendente e vive a15 km da me.
Ho un fratello che vive fuori e torna due volte l'anno, ma chiama tutti i giorni.
Con mia madre ci sentiamo tutti i giorni almeno una volta al giorno telefonicamente, una volta in settimana vado da lei a pranzo e appena sono nei paraggi, una /due volte a settimana, passo a trovarla per due chiacchere e un caffè.
Io sono una libera professionista e ho ritmi abbastanza incalzanti parte del mio tempo libero lo dedico al volontariato e per il resto cerco di conciliare marito suoceri e madre.
Ultimamente mia madre mi trasmette la sensazione di fargli mancare qualcosa, credo che pensi che non passo abbastanza tempo con lei, ogni volta che gli dico di no per qualcosa mi sento in colpa, perchè mi sembra di negarle il mio tempo...Quando è morto mio padre mi sono sentita in colpa per non aver passato abbastanza tempo con lui, il tempo ha colmato questo malessere solo che ora ho paura che mi accada lo stesso con mia madre...Non so come aiutarmi...
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Gentile utente,
fa bene a preoccuparsi per tempo della costruzione di ricordi sereni. Il metodo per ottenerli è avere una buona qualità di rapporto con le persone care, quando ci sono vicine.
Da quello che ci scrive, lei trascorre abbastanza tempo con sua madre, ma forse non è un "tempo qualificato", o non è tale agli occhi di sua madre, specie adesso che si avvicina alla fatidica soglia dei settanta, e le nostalgie, i rimpianti per ciò che si è perduto e ciò che non si è mai fatto sorgono con più forza.
Lei dice che dedica parte del tempo libero al volontariato, e anche questa è un'ottima scelta. Provi ad inserire in questo "volontariato" anche i suoi affetti: sua madre e suo marito per primi. Troppo spesso diamo per scontate le persone che amiamo e non scambiamo più con loro sorrisi, gesti, parole d'affetto.
Lei scrive: "Ultimamente mia madre mi trasmette la sensazione di fargli mancare qualcosa, credo che pensi che non passo abbastanza tempo con lei, ogni volta che gli dico di no per qualcosa mi sento in colpa, perchè mi sembra di negarle il mio tempo..."
Ripeto che il tempo offerto alle persone che amiamo dev'essere tempo di qualità. Se la mamma gradisce un giro per negozi, un cinema, una gita in campagna, una cena al ristorante, un aiuto per qualche pratica che alla sua età comincia a risultarle faticosa, le due chiacchiere usuali davanti alla tazzina di caffè possono non bastarle.
Provi a seguire in sequenza due strategie:
- la faccia parlare, più che parlarle di sé, accogliendo le sue confidenze, le sue nostalgie, i suoi desideri;
- se in questo percorso di confidenza che la farà sentire accettata e compresa la mamma non esprimerà dei precisi desideri, provi a suggerirgliene lei.
Vedrà che in questo modo costruirà un rapporto migliore.
Trovo assennate e apprezzabili le sue preoccupazioni.
Ci tenga al corrente.
fa bene a preoccuparsi per tempo della costruzione di ricordi sereni. Il metodo per ottenerli è avere una buona qualità di rapporto con le persone care, quando ci sono vicine.
Da quello che ci scrive, lei trascorre abbastanza tempo con sua madre, ma forse non è un "tempo qualificato", o non è tale agli occhi di sua madre, specie adesso che si avvicina alla fatidica soglia dei settanta, e le nostalgie, i rimpianti per ciò che si è perduto e ciò che non si è mai fatto sorgono con più forza.
Lei dice che dedica parte del tempo libero al volontariato, e anche questa è un'ottima scelta. Provi ad inserire in questo "volontariato" anche i suoi affetti: sua madre e suo marito per primi. Troppo spesso diamo per scontate le persone che amiamo e non scambiamo più con loro sorrisi, gesti, parole d'affetto.
Lei scrive: "Ultimamente mia madre mi trasmette la sensazione di fargli mancare qualcosa, credo che pensi che non passo abbastanza tempo con lei, ogni volta che gli dico di no per qualcosa mi sento in colpa, perchè mi sembra di negarle il mio tempo..."
Ripeto che il tempo offerto alle persone che amiamo dev'essere tempo di qualità. Se la mamma gradisce un giro per negozi, un cinema, una gita in campagna, una cena al ristorante, un aiuto per qualche pratica che alla sua età comincia a risultarle faticosa, le due chiacchiere usuali davanti alla tazzina di caffè possono non bastarle.
Provi a seguire in sequenza due strategie:
- la faccia parlare, più che parlarle di sé, accogliendo le sue confidenze, le sue nostalgie, i suoi desideri;
- se in questo percorso di confidenza che la farà sentire accettata e compresa la mamma non esprimerà dei precisi desideri, provi a suggerirgliene lei.
Vedrà che in questo modo costruirà un rapporto migliore.
Trovo assennate e apprezzabili le sue preoccupazioni.
Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 369 visite dal 25/10/2024.
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