La madre della mia ragazza non vuole che lei lasci la casa

Buongiorno, vi chiedo consulto su questa situazione che mi affligge.

Ho quasi 30 anni e vorrei andare a convivere con la mia ragazza (anche lei sui 30) la quale abita a circa un'ora da me.
Nello specifico lei dovrebbe trasferirsi qua da me.

Tuttavia, sua madre si oppone fortemente a questa scelta e la critica facendo leva sulle insicurezze della mia fidanzata.
In particolare, le rinfaccia che in questo modo lascia da sola sia lei che suo padre, che così non saprebbe come fare, che la famiglia si frammenta...ecc... (aggiungo che non ci sono particolari situazioni come malattie o altro che li affliggono).
Lancia accuse del tipo che lei ha cresciuto la figlia ma che ora quest'ultima la abbondona.
Ed infine, ricorre anche ai sensi di colpa, ad esempio sostiene sempre che il cane della famiglia (che verrebbe via con noi in quanto attaccato alla mia ragazza) starebbe peggio e male.
Tutto ciò getta la mia fidanzata sempre nello sconforto in quanto non si sente sostenuta nelle scelte che vorrebbe intraprendere nella sua vita.

Vorrei infine concludere dicendo che la madre ha comportamenti a mio avviso "strani".
Durante questi anni di fidanzamento, ho notato che lei si interessa molto poco della figlia.
Ad esempio, non le chiede mai come va il lavoro, come sta in generale, non le ha mai fatto domande su come sto io, non le ha mai fatto domande su di noi (state bene insieme, avete progetti per il futuro...ecc).
Tuttavia, pretende molto dalla figlia: le chiede sempre un sacco di favori del tipo "accompagnami in questo negozio, da questa parte, comprami questa cosa...ecc" e se lei magari si oppone perché non ha tempo o altri impegni, la madre si arrabbia fino delle volte a metterle letteralmente il muso, non parlandole anche per giorni (pur abitando nella stessa casa).
Senza considerare che considera sempre gli impegni della figlia ed il suo lavoro secondari ai suoi.
Inutile dire che tutti questi atteggiamenti fanno soffrire la mia ragazza.

Io mi trovo in difficoltà delle volte a gestire questa situazione, ma soprattutto vorrei capire come posso essere vicino alla mia ragazza dato che questa separazione non sembrerà indolore.
Inoltre, vorrei anche sapere da cosa possono scaturire questi comportamenti, perché li trovo molto insoliti.

Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Non sono pochi i genitori - in particolare le madri - che fanno di tutto per trattenere presso la famiglia di origine (soprattutto) le figlie femmine.
D'altra parte quando l'ultima figlia/o se ne va di casa per la coppia genitoriale cambia tutto; è costretta a confrontarsi con le dinamiche di quella coppia romantica che è stata una volta. Non a caso si parla di "empty nest", sindrome del nido vuoto.

Questo naturalmente non è una giustificazione, anzi rappresenta una patologia delle relazioni famigliari.

Tuttavia il problema non è solamente delle madri. E' anche delle figlie, che nel corso dello sviluppo non hanno respirato aria di autonomia e di autorealizzazione; e che dunque si sentono in colpa quando - seppure ormai fuori età - si affaccia l'esigenza di diventare autonome dalla famiglia d'origine.
Ne potrà leggere qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/9264-la-relazione-complessa-tra-figli-giovani-adulti-e-genitori.html .

In molti casi le figlie hanno bisogno di un supporto psicologico per riuscire a fare il passo del distanziamento senza sentirsi "cattive", senza sentirsi in colpa. E dunque senza attribuire al proprio compagno la responsabilità, in parte, di tutto ciò.

È importante che lei sia informato di queste dinamiche, in modo da poter aiutare la sua compagna nel percorso che sta facendo e che dovrà completare.

Saluti cari.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per questi chiarimenti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Prego. E grazie per l'apprezzamento.

Le auguro di cuore di riuscire ad aiutare la Sua compagna
.sostenendola,
.capendola,
.ma non impietosendosi, fino a rimandare di mese in mese l'inizio della Vostra vita di coppia insieme.
La Sua ragazza/donna "non si sente sostenuta nelle scelte che vorrebbe intraprendere nella sua vita" da parte dei genitori; ma il sostegno deve cercarlo in Lei e nella progettualità di una famiglia vostra. E' naturale che gli uccellini lascino il nido.

Se non ce la farà da sola, la incoraggi a chiedere aiuto.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/