Ansia e demoralizzazione
Gentili Dottori, sono una ragazza di 25 anni che soffre d'ansia da 2 anni.
Vi spiego in breve la storia.
Ho avuto i rimi attacchi di panico a 17 anni poi ho provato ad andare da 2 psicologi perchè anche da piccola dicevano che io avevo qualcosa che non andava perchè disegnavo cose brutte es. diavoli e macchie nere..ma io so perchè lo facevo...perchè i miei genitori litigavano sempre brutalmente e io stavo in mezzo a piangere e gridare di smetterla e poi crescendo un po' si sono calmati e io ho vivevo tranquillamente, ero brava a scuola.
Poi in prima superiore mi sono fatta influenzare e ho cominciato a fumare qualche spinello poi ho solo provato a fare altro ma poi non sono mai stata il tipo di persona a cui piacciono certe cose e quindi ho mollato subito.
Spono stata anche con qualche ragazzo perchè era un periodo in cui ero esaltata, bella e sempre sorridente e tutti mi volevano, avevo 15 anni poi crescendo ho cominciato a vergognarmi di me stessa, anche perchè ho mollato la scuola al terzo anno e ora non mi sento realizzata.
Ho un lavoro e un moroso fantastico e adesso la mia famiglia si è calmata.
A 17 anni il primo psicologo mi ha detto che per stare bene dovevo andare fuori di casa, mentre il secondo, circa 2 anni fa mi ha detto che io non soffrivo d'ansia ma che facevo cos' inconsciamente per attirare l'attenzione.
Invece io ho sempre tachicardia appena qualcuno litiga, o se devo cantare al karaoke in pubblico, o se mi si presenta una situazione nuova, ho anche attimi di derealizzazione e spesso penso di essere intollerante alle cose e ho paura a bere un bicchiere di vino o andare in macchina da sola fuori paese o camminare da sola per trattio lunghi..so che sono senza senso ma ho queste fobie. C'è stato anche un periodo in cui avevo brutti pensieri paura di perdere il controllo. Ora diciamo che un po' la controllo...cerco lo stesso di fare cose anche se mi viene l'ansia perchè voglio tornare a vivere, insdomma ci sono ragazze che ne passano peggio di me e stanno bene, il colmo è che ho anche una sorella psicologa. Vorrei essere una donna senza paure e senza pensare sempre alle cose brutte ho sempre il terrore che qualcuno della famiglia stia male o che succeda qualcosa e che anche a me succedano cose brutte sono un po' ipocondriaca, non esageratamente però...a vedermi non si direbbe che soffro d'ansia...voglio solo sapere se è possibile guarire andando dallo psicologo anche a costo di metterci anni, premetto che non voglio farmaci perchè gli attacchi ormai mi vengono poi sono consapevole che passano.
Sono un caso disperato???
Perchè mi succede tutto questo?
Prima andavo in giro da sola ero molto indipendente ora non posso entrare in un ospedale anche per una nascita che mi viene l'ansia.
Perchè? Scusate se sono stata lunga ma ho cercato di stringere il più possibile.
Grazie mille e attenderò una vostra risposta.
Vi spiego in breve la storia.
Ho avuto i rimi attacchi di panico a 17 anni poi ho provato ad andare da 2 psicologi perchè anche da piccola dicevano che io avevo qualcosa che non andava perchè disegnavo cose brutte es. diavoli e macchie nere..ma io so perchè lo facevo...perchè i miei genitori litigavano sempre brutalmente e io stavo in mezzo a piangere e gridare di smetterla e poi crescendo un po' si sono calmati e io ho vivevo tranquillamente, ero brava a scuola.
Poi in prima superiore mi sono fatta influenzare e ho cominciato a fumare qualche spinello poi ho solo provato a fare altro ma poi non sono mai stata il tipo di persona a cui piacciono certe cose e quindi ho mollato subito.
Spono stata anche con qualche ragazzo perchè era un periodo in cui ero esaltata, bella e sempre sorridente e tutti mi volevano, avevo 15 anni poi crescendo ho cominciato a vergognarmi di me stessa, anche perchè ho mollato la scuola al terzo anno e ora non mi sento realizzata.
Ho un lavoro e un moroso fantastico e adesso la mia famiglia si è calmata.
A 17 anni il primo psicologo mi ha detto che per stare bene dovevo andare fuori di casa, mentre il secondo, circa 2 anni fa mi ha detto che io non soffrivo d'ansia ma che facevo cos' inconsciamente per attirare l'attenzione.
Invece io ho sempre tachicardia appena qualcuno litiga, o se devo cantare al karaoke in pubblico, o se mi si presenta una situazione nuova, ho anche attimi di derealizzazione e spesso penso di essere intollerante alle cose e ho paura a bere un bicchiere di vino o andare in macchina da sola fuori paese o camminare da sola per trattio lunghi..so che sono senza senso ma ho queste fobie. C'è stato anche un periodo in cui avevo brutti pensieri paura di perdere il controllo. Ora diciamo che un po' la controllo...cerco lo stesso di fare cose anche se mi viene l'ansia perchè voglio tornare a vivere, insdomma ci sono ragazze che ne passano peggio di me e stanno bene, il colmo è che ho anche una sorella psicologa. Vorrei essere una donna senza paure e senza pensare sempre alle cose brutte ho sempre il terrore che qualcuno della famiglia stia male o che succeda qualcosa e che anche a me succedano cose brutte sono un po' ipocondriaca, non esageratamente però...a vedermi non si direbbe che soffro d'ansia...voglio solo sapere se è possibile guarire andando dallo psicologo anche a costo di metterci anni, premetto che non voglio farmaci perchè gli attacchi ormai mi vengono poi sono consapevole che passano.
Sono un caso disperato???
Perchè mi succede tutto questo?
Prima andavo in giro da sola ero molto indipendente ora non posso entrare in un ospedale anche per una nascita che mi viene l'ansia.
Perchè? Scusate se sono stata lunga ma ho cercato di stringere il più possibile.
Grazie mille e attenderò una vostra risposta.
[#1]
Gentile Utente,
non credo che Lei sia un caso disperato, provi a leggere questi articoli su ansia e ipocondria e mi dica quanto si trova da 0 a 100
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
Il fatto che le precedenti terapie non siano state utili per l'ansia non significa che non valga la pena ritentare: alcuni approcci terapeutici infatti non hanno dimostrato miglioramenti significativi con l'ansia, mentre altri si, per questo motivo le consiglio di riprovare.
non credo che Lei sia un caso disperato, provi a leggere questi articoli su ansia e ipocondria e mi dica quanto si trova da 0 a 100
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/408-ipocondria-la-paura-delle-malattie.html
Il fatto che le precedenti terapie non siano state utili per l'ansia non significa che non valga la pena ritentare: alcuni approcci terapeutici infatti non hanno dimostrato miglioramenti significativi con l'ansia, mentre altri si, per questo motivo le consiglio di riprovare.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Gentile utente,
mi sembra ci sia un pò di confusione e contraddittorietà nella sua storia.
Innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che non mi sembra un "caso disperato" ma alla sua età è sempre più facile incontrare ragazzi che soffrono di disturbi d'ansia.
Ma soprattutto quello che mi colpisce della sua lettera è la grande confusione e mancanza di un filo conduttore, cioè un senso a quello che le sta accadendo.
Non credo che i suoi due psicologi le abbiano solo detto ciò che lei riporta. E se fosse così, sarebbe molto importante per lei ricominciare un percorso per mettere un pò di ordine nei suoi pensieri e riuscire non solo a gestire gli attacchi di panico, come già mi sembra in grado di fare, ma di riprendere in mano la sua vita, e solamente affrontando le sue paure può liberarsene. le assicuro che per quanto pesante e difficile lavorare su di sè è meno faticoso che portarsele tutta la vita dietro.
Così facendo potrebbe anche permettersi di realizzare la sua vita, anche professionalmente. E ricordi che l'ansia è data da qualcosa dentro di noi che ci spinge a voler vivere e non il contrario.
Auguri e per qualsiasi chiarimento a disposizione
mi sembra ci sia un pò di confusione e contraddittorietà nella sua storia.
Innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che non mi sembra un "caso disperato" ma alla sua età è sempre più facile incontrare ragazzi che soffrono di disturbi d'ansia.
Ma soprattutto quello che mi colpisce della sua lettera è la grande confusione e mancanza di un filo conduttore, cioè un senso a quello che le sta accadendo.
Non credo che i suoi due psicologi le abbiano solo detto ciò che lei riporta. E se fosse così, sarebbe molto importante per lei ricominciare un percorso per mettere un pò di ordine nei suoi pensieri e riuscire non solo a gestire gli attacchi di panico, come già mi sembra in grado di fare, ma di riprendere in mano la sua vita, e solamente affrontando le sue paure può liberarsene. le assicuro che per quanto pesante e difficile lavorare su di sè è meno faticoso che portarsele tutta la vita dietro.
Così facendo potrebbe anche permettersi di realizzare la sua vita, anche professionalmente. E ricordi che l'ansia è data da qualcosa dentro di noi che ci spinge a voler vivere e non il contrario.
Auguri e per qualsiasi chiarimento a disposizione
Dr.ssa Valeria Cristiano
[#3]
Gentile ragazza, è singolare che pur avendo una sorella psicologa chieda a noi se è possibile guarire andando da uno psicologo. Forse con sua sorella non è stato possibile parlarne, oppure parlarle le ha dato meno speranze di quello che lei si aspettava? Sto solo ipotizzando, ovviamente.
Ad ogni modo la risposta alla sua domanda dovrebbe avvenire dopo una valutazione di persona, nel senso che stabilire se si tratta solo di ansia o se c'è dell'altro è molto difficile da qui. Quindi la cosa migliore sarebbe rivolgersi a un professionista almeno per qualche colloquio psicodiagnostico, e da lì potrà poi sapere qualcosa di più esatto.
Se si trattasse solo di ansia, le speranze di uscirne potrebbero essere molte, attraverso un approccio terapeutico breve e focalizzato.
Cordiali saluti
Ad ogni modo la risposta alla sua domanda dovrebbe avvenire dopo una valutazione di persona, nel senso che stabilire se si tratta solo di ansia o se c'è dell'altro è molto difficile da qui. Quindi la cosa migliore sarebbe rivolgersi a un professionista almeno per qualche colloquio psicodiagnostico, e da lì potrà poi sapere qualcosa di più esatto.
Se si trattasse solo di ansia, le speranze di uscirne potrebbero essere molte, attraverso un approccio terapeutico breve e focalizzato.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Gentili dottori, intanto grazie ancora perchè so che posso contare sulle vostre risposte.
Ci tengo a spiegare che nella mia richiesta sono stata un po' confusionaria (e me ne rendevo conto mentre scrivevo) ma è dipeso dal fatto che volevo far uscire tutte le cose che ho dentro in maniera ristretta...potrei anche aver scritto tutto il filo conduttore ma non voglio approfittare della vostra pazienza nel leggere una "Divina Commedia"!
Per quanto riguarda se si tratta di ansia o no siamo arrivati a dirlo dopo diverse visite su intolleranze generali, su esami del sangue, esami della tiroide e visite cardiologiche continue, in cui tutti i risultati dell' ecg vengono scritti come "stato molto ansioso" ma a livello patologico fortunatamente non è stato riscontrato nulla. Nessuna intolleranza alimentare o ad agenti di varia natura. Esami del sangue sempre nella norma o al massimo fuori di 2 o 3 numeri niente di più evidente.
Mia sorella ha provato a parlarmi diverse volte e mi ha detto che dovrei solo provare a fare le cose che mi fanno paura o non mi passeranno mai, il problema è che io, essendo mia sorella, mi vergogno a dirle tutte le fobie che vanno e vengono e ossessioni che venivano, e lei sostiene anche che non apprenderei da lei i consigli come da un estraneo. Insomma io ne ho passate "tante" nel senso che sono una persona molto sensibile e ma la prendo troppo, faccio ricadere su di me le disgrazie altrui e piango per la gente che sta male perchè provo a mettermi nei loro panni e mi piacerebbe avere poteri per far si che tutto si risolva, ma sono solo fantasie ovviamente. Vorrei che tutto fosse bello e che tutti stessero sempre bene. Secondo me il problema è che avendo fatto certe cose in passato che comunque ora me ne pento, non riesco ad accettarle, quindi non ho fiducia nella mia persona e mi giudico incapace di tante cose e un gradino sempre sotto agli altri, tranne nelle cose in cui sono sicura al cento per cento. Un esempio è: dovevo togliere 2 denti e mesi prima ho cominciato ad aver paura dell'anestesia nonostante da piccola ne ho fatte molte per le otturazioni,(ma non soffrivo d'ansia),avevo paura di una reazione allergica,e che io non potessi affrontare una cosa del genere, questa fobia è arrivata da quando ho saputo che da piccola ero allergica a due antibiotici, ora ho paura di essere allergica a TUTTO, poi mi son detta, succeda quello che succeda io oggi (appuntamento dal dentista) devo tornare senza dente. Ero sotto anestesia in tachicardia ma il mio chirurgo mi ha detto ridendo che la mia ansia non gli faceva paura...e così nel giro di 10 giorni ho tolto 2 denti(sempre con l'ansia), ma ero felicissima, non credevo che IO fossi riuscita a togliere 2 denti, col terrore che avevo, mi sono sentita grande come vorrei essere tutti i giorni...invece due giorni dopo eccomi ancora lunatica e con la paura delle otturazioni, insomma io lo so che sono cose stupide, il dentista confronto a chi sta male davvero, mi vergogno a dire di avere il terrore, ma è brutto anche soffrire di paure che non dovrebbero esistere se non in lieve misura. In più mi viene l'ansia quando parlo della mia ansia con gli altri..è normale? Perchè per diversi anni sono stata bene? Uscivo in macchina, andavo da sola in ospedale a trovare amici, andavo a ballare e bevevo il digestivo, ridevo sempre, poi tutto a un tratto è tornata quest'ansia, mentre ero in macchina da sola e andavo al lavoro. Insomma da qui ad ora potrei scrivere un libro ma credo che lo farò col mio psicologo, il quale prenderò appuntamento domani perchè oggi non risponde!
Però vorrei dei consigli da Voi...Queste brutte cose passano o c'è rischio che si trasformino in cose gravi?
Grazie e scusate se sono stata un po' lunga...ma non volevo ancora passare per una confusionaria.
Volevo solo aggiungere dei particolari, ho un lavoro a tempo indeterminato, mamma e papà uniti (senza litigare troppo adesso!)un moroso di cui sono innamoratissima e anche fortunata perchè è un bravo ragazzo e mi sopporta!!!Quindi non ho neanche situazioni difficili da affrontare (a parte la mia ovviamente).
Grazie ancora e ci tengo alle vostre risposte.
Ci tengo a spiegare che nella mia richiesta sono stata un po' confusionaria (e me ne rendevo conto mentre scrivevo) ma è dipeso dal fatto che volevo far uscire tutte le cose che ho dentro in maniera ristretta...potrei anche aver scritto tutto il filo conduttore ma non voglio approfittare della vostra pazienza nel leggere una "Divina Commedia"!
Per quanto riguarda se si tratta di ansia o no siamo arrivati a dirlo dopo diverse visite su intolleranze generali, su esami del sangue, esami della tiroide e visite cardiologiche continue, in cui tutti i risultati dell' ecg vengono scritti come "stato molto ansioso" ma a livello patologico fortunatamente non è stato riscontrato nulla. Nessuna intolleranza alimentare o ad agenti di varia natura. Esami del sangue sempre nella norma o al massimo fuori di 2 o 3 numeri niente di più evidente.
Mia sorella ha provato a parlarmi diverse volte e mi ha detto che dovrei solo provare a fare le cose che mi fanno paura o non mi passeranno mai, il problema è che io, essendo mia sorella, mi vergogno a dirle tutte le fobie che vanno e vengono e ossessioni che venivano, e lei sostiene anche che non apprenderei da lei i consigli come da un estraneo. Insomma io ne ho passate "tante" nel senso che sono una persona molto sensibile e ma la prendo troppo, faccio ricadere su di me le disgrazie altrui e piango per la gente che sta male perchè provo a mettermi nei loro panni e mi piacerebbe avere poteri per far si che tutto si risolva, ma sono solo fantasie ovviamente. Vorrei che tutto fosse bello e che tutti stessero sempre bene. Secondo me il problema è che avendo fatto certe cose in passato che comunque ora me ne pento, non riesco ad accettarle, quindi non ho fiducia nella mia persona e mi giudico incapace di tante cose e un gradino sempre sotto agli altri, tranne nelle cose in cui sono sicura al cento per cento. Un esempio è: dovevo togliere 2 denti e mesi prima ho cominciato ad aver paura dell'anestesia nonostante da piccola ne ho fatte molte per le otturazioni,(ma non soffrivo d'ansia),avevo paura di una reazione allergica,e che io non potessi affrontare una cosa del genere, questa fobia è arrivata da quando ho saputo che da piccola ero allergica a due antibiotici, ora ho paura di essere allergica a TUTTO, poi mi son detta, succeda quello che succeda io oggi (appuntamento dal dentista) devo tornare senza dente. Ero sotto anestesia in tachicardia ma il mio chirurgo mi ha detto ridendo che la mia ansia non gli faceva paura...e così nel giro di 10 giorni ho tolto 2 denti(sempre con l'ansia), ma ero felicissima, non credevo che IO fossi riuscita a togliere 2 denti, col terrore che avevo, mi sono sentita grande come vorrei essere tutti i giorni...invece due giorni dopo eccomi ancora lunatica e con la paura delle otturazioni, insomma io lo so che sono cose stupide, il dentista confronto a chi sta male davvero, mi vergogno a dire di avere il terrore, ma è brutto anche soffrire di paure che non dovrebbero esistere se non in lieve misura. In più mi viene l'ansia quando parlo della mia ansia con gli altri..è normale? Perchè per diversi anni sono stata bene? Uscivo in macchina, andavo da sola in ospedale a trovare amici, andavo a ballare e bevevo il digestivo, ridevo sempre, poi tutto a un tratto è tornata quest'ansia, mentre ero in macchina da sola e andavo al lavoro. Insomma da qui ad ora potrei scrivere un libro ma credo che lo farò col mio psicologo, il quale prenderò appuntamento domani perchè oggi non risponde!
Però vorrei dei consigli da Voi...Queste brutte cose passano o c'è rischio che si trasformino in cose gravi?
Grazie e scusate se sono stata un po' lunga...ma non volevo ancora passare per una confusionaria.
Volevo solo aggiungere dei particolari, ho un lavoro a tempo indeterminato, mamma e papà uniti (senza litigare troppo adesso!)un moroso di cui sono innamoratissima e anche fortunata perchè è un bravo ragazzo e mi sopporta!!!Quindi non ho neanche situazioni difficili da affrontare (a parte la mia ovviamente).
Grazie ancora e ci tengo alle vostre risposte.
[#5]
>>> "stato molto ansioso" ma a livello patologico fortunatamente non è stato riscontrato nulla.
>>>
Devo farle notare che uno "stato molto ansioso" è altrettanto patologico di uno organico. La discriminante è: lei sta soffrendo oppure no? Se sta soffrendo, si tratta di patologia.
E poi, mi permetta, non serve ricercare le cause passate della sua ansia. Se ha un problema psicologico è nell'oggi, ed è nell'oggi che deve ricercarne la soluzione.
Avanzo un ipotesi: non è che per lei sarebbe difficile ammettere di aver bisogno dell'aiuto di uno psicologo, e ancora più difficile andarci? Ma potrei sempre sbagliarmi.
Cordiali saluti
>>>
Devo farle notare che uno "stato molto ansioso" è altrettanto patologico di uno organico. La discriminante è: lei sta soffrendo oppure no? Se sta soffrendo, si tratta di patologia.
E poi, mi permetta, non serve ricercare le cause passate della sua ansia. Se ha un problema psicologico è nell'oggi, ed è nell'oggi che deve ricercarne la soluzione.
Avanzo un ipotesi: non è che per lei sarebbe difficile ammettere di aver bisogno dell'aiuto di uno psicologo, e ancora più difficile andarci? Ma potrei sempre sbagliarmi.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
No, non è difficile ammettere di aver bisogno di uno psicologo, infatti sono tre giorni che cerco di rintracciarlo, vuole sapere se soffro? Dipende. Soffro dal momento in cui sto male allora mi crolla tutto...come ieri sera è stata male la figlia della mia vicina che ha 2 mesi e non sono riuscita a star con lei perchè la mamma gridava e tremava in attesa delle ambulanze. Mentre al lavoro mi è capitato di tenere una signora che stava crollando a terra e stava male. Ci sono dei giorni in cui sto bene e altri in cui sono più debole e mi viene il panico...e questo panico voglio eliminarlo anche perchè ho paura che un giorno o l'altro mi succeda qualcosa. Vi ho scritto perchè vorrei sapere quante possibilità ci sono di tornare ad una vita normale, date le mie ultime esperienze dallo psicologo. Premetto anche che mi aiuto quando ho l'attacco d'ansia, con delle tisane a base di erbe prese al supermercato perchè di farmaci non ne voglio. Grazie ancora.
[#7]
Gentile utente,
credo sia importante nel suo caso avere una diagnosi psichiatrica precisa perchè non appare chiaro se lo stato ansioso e gli attacchi di panico descritti siano una reazione emotiva o una diagnosi effettuata.
In tal senso sarà possibile ipotizzare il trattamento più opprotuno (e tenga presente che esistono tecniche psicologiche molto efficaci: veda per esempio www.emdritalia.it ).
Cordialmente
credo sia importante nel suo caso avere una diagnosi psichiatrica precisa perchè non appare chiaro se lo stato ansioso e gli attacchi di panico descritti siano una reazione emotiva o una diagnosi effettuata.
In tal senso sarà possibile ipotizzare il trattamento più opprotuno (e tenga presente che esistono tecniche psicologiche molto efficaci: veda per esempio www.emdritalia.it ).
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#8]
Le possibilità di tornare a una vita normale sono ottime, per l'ansia. Però non posso dirle nel suo caso specifico come stiano le cose, dato che non la conosco, e da qui non è possibile valutarla esattamente.
Posso solo raccomandarle di dedicarsi al compito di ricercare un professionista in grado di aiutarla. Molte cose si capiscono anche da una semplice telefonata, se si è accorti. Può leggere inoltre questi articoli informativi, che l'aiuteranno a capire meglio cosa aspettarsi da uno psicologo/psicoterapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/374-sull-efficacia-della-psicoterapia-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Per ultimo, non esiste alcuna tisana o rimedio "alternativo" in grado di togliere problemi come quelli che menziona. Guarire dall'ansia non significa "calmarsi", ma imparare a percepire le cose in modo diverso.
Cordiali saluti
Posso solo raccomandarle di dedicarsi al compito di ricercare un professionista in grado di aiutarla. Molte cose si capiscono anche da una semplice telefonata, se si è accorti. Può leggere inoltre questi articoli informativi, che l'aiuteranno a capire meglio cosa aspettarsi da uno psicologo/psicoterapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/374-sull-efficacia-della-psicoterapia-parte-ii.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Per ultimo, non esiste alcuna tisana o rimedio "alternativo" in grado di togliere problemi come quelli che menziona. Guarire dall'ansia non significa "calmarsi", ma imparare a percepire le cose in modo diverso.
Cordiali saluti
[#9]
Ex utente
Io con la tisana mi calmo, comunque non capisco, dalle risposte che mi date sembro un caso grave. Il mio medico di famiglia addirittura mi dice che per stare meglio dovrei uscire un po' di più e svagarmi un po' di più dato che sono sempre in casa col moroso. Comunque provvederò a parlare con uno psicologo. Grazie ancora.
[#10]
"Comunque provvederò a parlare con uno psicologo. "
Ottima scelta, ma il fatto di associare anche la valutazione psichiatrica come suggerito dal Collega Garbolino non significa che Lei sia particolarmente grave.
Infatti i migliori risultati nel trattamento dei disturbi d'ansia si ottengono attraverso l'associazione tra trattamento psichiatrico e terapia cognitivo-comportamentale.
Però adesso deve passare ai fatti enon perdere altro tempo a farsi domande, perchè in questo modo continua ad alimentare l'ansia
Ottima scelta, ma il fatto di associare anche la valutazione psichiatrica come suggerito dal Collega Garbolino non significa che Lei sia particolarmente grave.
Infatti i migliori risultati nel trattamento dei disturbi d'ansia si ottengono attraverso l'associazione tra trattamento psichiatrico e terapia cognitivo-comportamentale.
Però adesso deve passare ai fatti enon perdere altro tempo a farsi domande, perchè in questo modo continua ad alimentare l'ansia
[#11]
Ex utente
certo è che i tempi non sono immediati tra appuntamenti e altre cose, nel frattempo vorrei dei consigli. E' giusto che io comunque cerchi di affrontare le paure (come guidare da sola)? Anche perchè non voglio chiudermi in casa e rinunciare alle cose per paura che mi venga l'ansia, o ci sono pericoli nel fare queste cose? leggendo queso sito https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
mi sono riconosciuta molto e quindi so che ho bisogno di aiuto..ma non voglio stare ferma mentre aspetto l'appuntamento.
C'è pericolo di star male o di fare cose da non fare in un ansioso? Il mio terrore più grande è quello di morire o di ammalarmi e di non essere in grado nell'affrontare situazioni difficili...poi mi tiro su e dico...porca miseria vanno tutti in giro in macchina senza l'ansia e soprattutto lo facevo anch'io quindi prendo la macchina e vado...appena esco dal paese mi viene la tachicardia, poi cerco di distrarmi e mi passa, anche perchè mi impunto a farlo!!! E' giusto quello che faccio???
Grazie ancora
mi sono riconosciuta molto e quindi so che ho bisogno di aiuto..ma non voglio stare ferma mentre aspetto l'appuntamento.
C'è pericolo di star male o di fare cose da non fare in un ansioso? Il mio terrore più grande è quello di morire o di ammalarmi e di non essere in grado nell'affrontare situazioni difficili...poi mi tiro su e dico...porca miseria vanno tutti in giro in macchina senza l'ansia e soprattutto lo facevo anch'io quindi prendo la macchina e vado...appena esco dal paese mi viene la tachicardia, poi cerco di distrarmi e mi passa, anche perchè mi impunto a farlo!!! E' giusto quello che faccio???
Grazie ancora
[#12]
Gentile Utente,
come ha letto l'esposizione è una delle tecniche utilizzate nella terapia cognitivo-comportamentale dell'ansia. Ma, come tale, va suggerita ed applicata al paziente entro una cornice professionale, e non via mail.
Per questo non le voglio e non le posso dare suggerimenti pratici.
Tranne uno: siccome guidare l'auto può diventare pericoloso per se stessi e per gli altri se non ci si sente sicuri, se vuole riprendere confidenza in modo graduale con questo mezzo può rivolgersi ad un'autoscuola: di solito fanno delle guide di "ripasso" per chi ha paura di guidare pur avendo la patente
come ha letto l'esposizione è una delle tecniche utilizzate nella terapia cognitivo-comportamentale dell'ansia. Ma, come tale, va suggerita ed applicata al paziente entro una cornice professionale, e non via mail.
Per questo non le voglio e non le posso dare suggerimenti pratici.
Tranne uno: siccome guidare l'auto può diventare pericoloso per se stessi e per gli altri se non ci si sente sicuri, se vuole riprendere confidenza in modo graduale con questo mezzo può rivolgersi ad un'autoscuola: di solito fanno delle guide di "ripasso" per chi ha paura di guidare pur avendo la patente
[#13]
Ex utente
Il mio problema non è paura di guidare, so guidare benissimo e non mi fa paura, mi spaventa il fatto che ho paura che mi venga l'ansia in macchina da sola, ma la guida no, mi è sempre piaciuto guidare e mi sento sicurissima alla guida, ho anche molti riflessi e fortunatamente ho evitato anche qualche scontro con dei furbi che tagliano la strada. E' solo un problema d'ansia anticipatoria e vorrei trovare il modo di non farmela venire! Grazie comunque perchè offrite un ottimo servizio!!!
[#14]
Gentile ragazza
direi che è abbastanza chiaro che il suo problema sia l'ansia.
I colleghi che mi hanno preceduto le hanno dato una grossa mole di informazioni per poter gestire la situazione nel migliore dei modi:
consulenza psichiatrica, consulenza psicologica preferibilmente cognitivo-comportamentale ed attenda di ricevere indicazioni dal suo terapeuta prima di affrontare qualsiasi sfida alla sua ansia.
Cordiali saluti
direi che è abbastanza chiaro che il suo problema sia l'ansia.
I colleghi che mi hanno preceduto le hanno dato una grossa mole di informazioni per poter gestire la situazione nel migliore dei modi:
consulenza psichiatrica, consulenza psicologica preferibilmente cognitivo-comportamentale ed attenda di ricevere indicazioni dal suo terapeuta prima di affrontare qualsiasi sfida alla sua ansia.
Cordiali saluti
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#15]
Ex utente
Dunque il fatto di andare da uno psicologo l'ho capito, so che la tisana non mi fa guarire lo so, ma non posso aspettare un anno prima di reagire...se non è ansia vorrei sapere che cosa è? L'ansia è comunque una malattia, c'è chi ha il tic nervoso, chi non guida, chi non entra in ascensore e io ho smesso di fare delle cose per colpa dell'ansia e voglio tornare a farle, ma non ci vorranno 2 giorni e io non voglio chiudermi in casa aspettando che questo avvenga, io lavoro e lo psicologo potrò vederlo una volta ogni 2 settimane se non voglio pesare troppo al mio capo, o diventerà un ulteriore stress. Sono andata in macchina stamattina e l'ansia non mi è venuta, ci sono giorni in cui mi sento alla grande e altri( soprattutto sotto il ciclo) in cui sono proprio giù...Quindi sono un caso che può guarire? E' vero non vado in giro da sola perchè ho paura di svenire(paura stupida e lo so) ma ce l'ho e quindi andrò da uno psicologo ma farmaci non ne voglio...mi davano il lexotan prima e non mi ha mai aiutato e delle mie amiche con i psicofarmaci stanno molto peggio quindi non ne voglio....voglio solo le mie forze e l'aiuto di un bravo psicologo...sbaglio??
[#16]
Gentile ragazza, lo psicoterapeuta non somministra farmaci, a meno che non sia anche medico, ma cura attraverso la parola e prescrizioni comportamentali che le verranno assegnate e che lei dovrà eseguire.
Una frequenza di una seduta ogni 2 settimane è esattamente quella utilizzata da un approccio come quello breve strategico per l'ansia, all'inizio. Non appena si comincia a migliorare le sedute si diradano ulteriormente a 3 settimane, un mese, 2 mesi ecc.
Come le abbiamo già detto, dall'ansia si può guarire, e bene. Deve solo spegnere il PC, fare il primo passo concreto e mettersi alla ricerca di un professionista che faccia al caso suo. E ricordi che la competenza del particolare professionista è più importante dell'approccio da lui utilizzato.
Cordiali saluti
Una frequenza di una seduta ogni 2 settimane è esattamente quella utilizzata da un approccio come quello breve strategico per l'ansia, all'inizio. Non appena si comincia a migliorare le sedute si diradano ulteriormente a 3 settimane, un mese, 2 mesi ecc.
Come le abbiamo già detto, dall'ansia si può guarire, e bene. Deve solo spegnere il PC, fare il primo passo concreto e mettersi alla ricerca di un professionista che faccia al caso suo. E ricordi che la competenza del particolare professionista è più importante dell'approccio da lui utilizzato.
Cordiali saluti
[#17]
Ex utente
Grazie, grazie mille...so di essere pesante...ma ho paura di tutto quello che mi succede e so che sono esagerata, dovrei prenderla con più filosofia..forse queste cose accadono perchè anni fa non avevo proprio coscienza e non avevo paura proprio di nulla...crescendo si prende anche testa ma così è troppo! Grazie ancora...
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 7.3k visite dal 28/09/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.