Consulta psicologo

Salve,
Sono una ragazza di 37 anni e chiedo questo consulto a un professionista per un parere esterno su una situazione che mi sta turbando molto.

Sto insieme al mio compagno da 17 anni, da poco abbiamo avuto un bambino e il giorno del parto, che non saprei se mi sia stato provocato da questo evento, scopro che mio marito spiava la vicina di casa con tanto di cannocchiale o attraverso il cellulare.
In quel momento ho uno shock e ovviamente chiedo spiegazioni ma lui in quel momento non sapeva dirmi molto, era come spiazzato, non mi spiega come è partita questa cosa (che si è ripetuta altre 4 o 5 volte a sua detta), e mi dice che ha avuto una debolezza (in parte dice all'inizio che era anche perche io mi trovavo in quella situazione di gravidanza e quindi lui non poteva far molto).
Non so come pero quel giorno stesso perdo liquido amniotico e partorisco mio figlio con un umore totalmente diverso da quello che mi aspettavo avere nel più bel giorno della mia vita.
I giorni a venire silenzio, pensiamo al bambino e mi devo ancora riprendere dal parto per cui non apro l'argomento.
Una volta rientrati a casa, e sempre molto sconvolta, voglio capirci qualcosa e chiedo chiarimenti, e lui dice che non ha aperto il discorso perche sapeva di aver sbagliato e che non lo rifarebbe più e poi mi spiega che questa cosa qui è partita da un giorno in cui vide questa vicina con un presunto compagno in atti amorevoli... dice che questa cosa lo incuriosisce difatti quando cerca raramente un video un po cosi, cerca coppie in video amatoriali.
Chiedo come mai non mi ha spiegato questo dall'inizio e mi dice che era in preda al panico e aveva paura di perdere tutto.
Un po confusa, chiedo se per favore puo dirmi se c'è altro che debba sapere e che sia successo in questi 17 anni e per favore di pensarci, che mi aiuterebbe ancora a credere che sa dirmi la verità.
Dopo alcuni giorni mi racconta che a volte è capitato di entrare in video chat online, in cui anche se posso pensar male, lui non ha mai fatto niente e solo cercava la chiacchiera.
Anche se ammette che nelle stesse c'erano soprattutto uomini che cercavano roba facile e sbrigativa online.
Ora ho la fiducia a terra, gli chiedo se con queste donne apparte chiacchierare ha fatto altro e mi ha giurato di no, che erano delle chat di pochi secondi in cui subito si passava a un altro utente senza starci tempo.
Era solo per perdere tempo.
Attribuisce tutto questo a dei periodi bui vissuti in coppia e ripete che ha chiuso con tutto questo e che la cosa più importante ora per lui è la famiglia.
Confesso che non riesco più a fidarmi, ho controllato il suo telefono e computer... Sapreste darmi un consiglio?
Molti mi dicono di non crederci più e che sicuramente c'è dell altro o forse è una fissa.
Cosa potrei fare?
Premetto che tra noi non è mai successo nessun tradimento...Grazie di cuore
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.4k 596 67
Gentile utente,

Comprendo che la situazione è molto delicata e molto dolorosa per lei.
Inoltre chi le sta intorno aggrava la situazione:
"..Molti mi dicono di non crederci più
e che sicuramente c'è dell altro o forse è una fissa."

-Chi sono questi "altri"? E come mai hanno questo atteggiamento distruttivo nei confronti del suo compagno?
-Come mai e a chi ("molti") ha chiesto i pareri su una situazione tanto delicata riguardante il suo compagno e in quanto tale coperta dalla privacy?

Non ci stancheremo mai di sottolineare quanto segue:
la gravidanza, l'avere un bambino, comporta un investimento affettivo ben differente
-da parte della madre, che vive questa esperienza nel suo proprio corpo oltre che nella mente e nel cuore,
-e da parte del padre, che in realtà fa da spettatore anche se intimamente coinvolto in vario grado. Per questo motivo si dice che la maternità è un'esperienza fisica e la paternità è un'esperienza mentale.
Accade spesso che nel corso della gravidanza - ma anche nel corso della PMA - la donna sia massimamente concentrata sulla propria dimensione riproduttiva, dando per scontato che per l'uomo avvenga altrettanto.
Ma non è così.
Al contrario, l'indebolirsi temporaneo della relazione di coppia negli aspetti affettivi e sessuali può aprire la strada a stradicciole laterali, che suppliscono alla momentanea assenza delle consuete attenzioni da parte della partner.
E' quello che cerco di spiegare in questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html .

A questo punto che fare?
Avete un bambino di pochi giorni, che ha bisogno di moltissime di energie da parte vostra, di un'alleanza solida fra voi due genitori. E voi invece siete sofferenti, entrambi.

Vi consiglio di chiedere aiuto immediatamente ad un* Psicolog* che vi possa aiutare.
Il dire che non si ha tempo, che non si hanno energie, che si prenderà in mano la questione tra qualche mese,
tutto ciò porta ad un allontanamento della coppia romantica, e al suo trasformarsi in coppia (società?) esclusivamente genitoriale.

Auspico che possiate accogliere questo orientamento, almeno a prenderlo in seria considerazione.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/