Mio figlio è gay?

Buongiorno.
Posto il fatto che ho commesso il gravissimo errore di acquistare il telefonino a mio figlio di 11 anni in occasione della promozione in prima media, l altro giorno ho controllato la cronologia di navigazione scoprendo mio malgrado...CENTINAIA...di visioni su siti pornografici SOLO ED ESCLUSIVAMENTE RIGUARDANTI RAPPORTI GAY.
La mie domande sono queste:
- si può trattare di una dipendenza?

- mi devo preparare ad una confessione...ossia mio figlio è gay?

- ritirare il telefonino e bloccare il sito... può essere la soluzione?
O potrebbe invece creare disagio al bambino e comunque non essere una tecnica risolutiva?

Sono veramente distrutta...mi può dare un consiglio o indirizzarmi in merito.
?

Grazie a chiunque mi può aiutare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
mi sorprende che lei ci chieda, come principale problema, se suo figlio è gay.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti gli operatori del settore segnalano in tutti i modi i rischi connessi alle frequentazioni per via telematica, che spesso si traducono poi in frequentazioni nella vita reale, di siti e persone che hanno un effetto deformante su bambini ancora in formazione.
Lei ci chiede se "potrebbe creare disagio al bambino" sottrarlo a queste esperienze? In realtà non avrebbe nemmeno dovuto averle, e per questo parliamo spesso di precoce preparazione dei bambini e di dialogo esteso con le figure genitoriali.
Non invitiamo i genitori a parlare dell'ambito sessuale ed altri campi problematici perché li vogliamo più moderni di un tempo, ma perché oggi esistono rischi e pericoli un tempo non presenti, inimmaginabili.
Le suggerisco di cercare su questa stessa piattaforma gli articoli che riguardano il rischio pedofilia e la dipendenza da porno, e in rete l'appello dell'OMS sull'educazione sessuale, da leggere con estrema cura.
Se non se la sente, assieme al papà di suo figlio, di aprire con lui un discorso con la competenza degli adulti, rivolgetevi subito ad un professionista.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
La ringrazio per il consiglio. Mi rendo conto dell'errore madornale nel concedergli il telefono troppo presto. Ovviamente non sono del settore, mi occupo di altro e non sono cosi aggiornata sulle direttive OMS. L'errore che abbiamo fatto è innegabile.
Detto questo il mio principale problema è la dipendenza, solo in secondo luogo l'orientamento sessuale. Questo perchè vorrei essere più preparata per non creare a lui disagi. Ad ogni modo provvederò a trovare qualcosa in rete e seguirò senza dubbio il suo consiglio e mi rivolgerò ad un professionista. Grazie ancora per il suo tempo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Gentile utente,
l'estesa e dettagliata indicazione dell'OMS sull'educazione sessuale, che affronta anche i temi dell'educazione di genere e quelli del rispetto delle "differenze", non si rivolge solo ai professionisti, ma a tutti gli educatori, insegnanti e genitori per primi. La trova facilmente in rete.
Su questa stessa piattaforma le suggerirei di contattare la dottoressa Carla Maria Brunialti, esperta del settore, di cui trova le conferenze anche in rete.
Per tutti quelli che ci leggono vorrei segnalare che i rischi a cui oggi molte persone ancora immature vengono esposte da chi dovrebbe tutelarle dipendono in larga misura:
- dal non conoscere, da parte degli educatori, i gravi pericoli oggi presenti in forma estesa e organizzata: pedofilia, droga offerta fin dalle elementari, pornografia con escalation di violenza, gioco d'azzardo online, prostituzione minorile, e non scrivo altro, ma ce ne sarebbe;
- dall'aver ingenuamente confuso la "liberazione sessuale" post sessantottina per uno sdoganamento a qualunque età e in qualunque circostanza di comportamenti un tempo proibiti dalla "morale", dal "buon costume" etc., proibizioni che rappresentavano, pur nei loro estremi discutibili, un paradigma operativo e una tutela per gli elementi sociali più deboli: donne, bambini, disabili, etc.;
- dal credere che una famiglia amorevole debba proporre ai propri figli una visione della realtà falsificata da elementi edulcorati, dove non esiste fatica, frustrazione, dolore, perdita, ossia tutte le realtà della vita a cui per gradi i figli dovrebbero essere introdotti e allenati, per non cadere poi nell'assurdo che venir lasciati dalla fidanzata è un dramma insopportabile che sfocia nell'omicidio! So di genitori che censurano ai bambini perfino le favole, quelle favole classiche che con i loro elementi archetipici li istradavano alle emozioni e alla loro conoscenza, allenandoli a gestirli e a distinguere la finzione dalla realtà. Qual è stato il risultato? Che i figli cercano le emozioni "forti" nei porno o direttamente in esperienze sessuali precoci, nella droga, etc.
Il genitore occidentale non sa dire "no" semplicemente perché ha perso i criteri di riferimento. La pubblicità consumistica ha preso il posto di qualunque altro messaggio, così finiamo per cadere nell'assurdo che la stessa mamma che scende in piazza a manifestare contro i matrimoni precoci in Iran, poi autorizza sua figlia di undici anni ad avere rapporti sessuali!
Gentile utente, non voglio con questa tirata sminuire l'importanza del suo personale problema, ma farle vedere che si iscrive in una tematica più vasta circa la quale tutti insieme dovremmo attivarci.
Di questa situazione a rischio sono causa anche le famiglie ridotte alla sola coppia genitoriale, spesso stressata e immatura, e talvolta nemmeno più costituita dei due membri, con la cosiddetta "scomparsa del Padre" già lamentata da Lacan.
Le auguro con fiducia di risolvere presto e bene il suo problema. Noi siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com