Cambio scuola bimba 7 anni
Salve,
sono mamma di C., una bimba di 7 anni che è in 2 elementare. Io e suo padre siamo separati da 3 anni e io ho cambiato casa, cambiando scuola a C. l’ultimo anno di asilo. Le compagne delle elementari sono le stesse dell'asilo, ma lei fatica ad inserirsi, in quanto all’asilo aveva legato molto con una bimba di 1 anno in meno di lei e col fratello di questa bimba della stessa età di C. che è stato in classe con lei per tutta la 1 e con cui giocava ogni giorno. Purtroppo questi fratelli hanno cambiato scuola quest'anno e C. si ritrova in una classe dove non riesce ad inserirsi bene essendo un contesto di un paesino di per sé molto chiuso. In 1 spesso nei primi mesi tornava a casa triste perché diceva che nessuno la voleva. Le altre bimbe hanno dei gruppetti, ma lei si ritrova quasi sempre a giocare coi maschi perché non riesce ad inserirsi. Ha legato molto con una bimba che vediamo anche al di fuori di scuola poiché siamo diventati amici coi genitori, ma questa fuori da scuola la tratta come una sorella, mentre a scuola tende ad escluderla, trattarla e risponderle male. Tutto ciò aggrava di più la sua sensazione di solitudine, sta male non capendo perché la sua amichetta la tratta così a scuola. La situazione, ora che è cominciata la 2, si avvia a somigliare sempre più a quella dell'anno scorso. Ora, mi trovo nella situazione in cui in questa scuola comincio ad avere difficoltà poiché non offre un doposcuola e, per motivi di salute, i miei iniziano a faticare ad andare a prenderla tutti i giorni, e la baby-sitter a cui mi rivolgo a volte mi costa molto. Ho individuato una scuola in città che mi permetterebbe di essere autonoma, senza gravare su nessuno poiché offre un doposcuola ad un prezzo accessibile, inoltre è una scuola (a detta dello psicologo scolastico che avevo contattato per la situazione di C.) molto attenta all'integrazione tra studenti, il che sarebbe vantaggioso per C. a livello di inserimento, ma ho il dubbio che spostandola non imparerebbe ad affrontare le difficoltà, a rafforzare il carattere; lo psicologo invece mi suggerisce di spostarla, sostenendo che non tutti i bimbi rafforzano il carattere in tal modo, anzi lo stare quotidianamente in un ambiente dove non si sentono accettati li fa solamente chiudere di più. Prendo molto in considerazione l’opinione dello psicologo, ma vorrei altre opinioni di professionisti, dato che sono confusa sul da farsi. Nella sua ingenuità, C. dice di trovarsi bene perché a volte la "lasciano giocare", ma in verità al di fuori della scuola nessuno la cerca, la invita a casa a giocare, a volte nemmeno la salutano all'ingresso di scuola. Ho organizzato qualche merenda per farla legare al di fuori con qualche bimba, ma (a parte quella di cui parlavo che però a scuola non la considera) non c’è stato nessun cambiamento. Mi piacerebbe avere una vostra cortese opinione su questo possibile spostamento, considerando tutti i fattori, ma specialmente ciò che secondo voi sarebbe meglio per lei.
Grazie, cordiali saluti
sono mamma di C., una bimba di 7 anni che è in 2 elementare. Io e suo padre siamo separati da 3 anni e io ho cambiato casa, cambiando scuola a C. l’ultimo anno di asilo. Le compagne delle elementari sono le stesse dell'asilo, ma lei fatica ad inserirsi, in quanto all’asilo aveva legato molto con una bimba di 1 anno in meno di lei e col fratello di questa bimba della stessa età di C. che è stato in classe con lei per tutta la 1 e con cui giocava ogni giorno. Purtroppo questi fratelli hanno cambiato scuola quest'anno e C. si ritrova in una classe dove non riesce ad inserirsi bene essendo un contesto di un paesino di per sé molto chiuso. In 1 spesso nei primi mesi tornava a casa triste perché diceva che nessuno la voleva. Le altre bimbe hanno dei gruppetti, ma lei si ritrova quasi sempre a giocare coi maschi perché non riesce ad inserirsi. Ha legato molto con una bimba che vediamo anche al di fuori di scuola poiché siamo diventati amici coi genitori, ma questa fuori da scuola la tratta come una sorella, mentre a scuola tende ad escluderla, trattarla e risponderle male. Tutto ciò aggrava di più la sua sensazione di solitudine, sta male non capendo perché la sua amichetta la tratta così a scuola. La situazione, ora che è cominciata la 2, si avvia a somigliare sempre più a quella dell'anno scorso. Ora, mi trovo nella situazione in cui in questa scuola comincio ad avere difficoltà poiché non offre un doposcuola e, per motivi di salute, i miei iniziano a faticare ad andare a prenderla tutti i giorni, e la baby-sitter a cui mi rivolgo a volte mi costa molto. Ho individuato una scuola in città che mi permetterebbe di essere autonoma, senza gravare su nessuno poiché offre un doposcuola ad un prezzo accessibile, inoltre è una scuola (a detta dello psicologo scolastico che avevo contattato per la situazione di C.) molto attenta all'integrazione tra studenti, il che sarebbe vantaggioso per C. a livello di inserimento, ma ho il dubbio che spostandola non imparerebbe ad affrontare le difficoltà, a rafforzare il carattere; lo psicologo invece mi suggerisce di spostarla, sostenendo che non tutti i bimbi rafforzano il carattere in tal modo, anzi lo stare quotidianamente in un ambiente dove non si sentono accettati li fa solamente chiudere di più. Prendo molto in considerazione l’opinione dello psicologo, ma vorrei altre opinioni di professionisti, dato che sono confusa sul da farsi. Nella sua ingenuità, C. dice di trovarsi bene perché a volte la "lasciano giocare", ma in verità al di fuori della scuola nessuno la cerca, la invita a casa a giocare, a volte nemmeno la salutano all'ingresso di scuola. Ho organizzato qualche merenda per farla legare al di fuori con qualche bimba, ma (a parte quella di cui parlavo che però a scuola non la considera) non c’è stato nessun cambiamento. Mi piacerebbe avere una vostra cortese opinione su questo possibile spostamento, considerando tutti i fattori, ma specialmente ciò che secondo voi sarebbe meglio per lei.
Grazie, cordiali saluti
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Gentilissima,
lei si è già rivolta ad un collega a cui avrà spiegato bene il caso e che le ha consigliato di cambiare scuola. In questa sede non abbiamo motivo di darle indicazioni contrarie. Per quanto mi riguarda sono d'accordo con il collega: talvolta i genitori lasciano i figli in situazioni "difficili" affinché rafforzino il carattere ma l'effetto è l'opposto. I genitori dovrebbero essere un rifugio sicuro. Se il cambio di scuola le risulta comodo, conveniente, economico e se da questo può discendere un inserimento migliore di C. non vedo ragioni ostative.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
lei si è già rivolta ad un collega a cui avrà spiegato bene il caso e che le ha consigliato di cambiare scuola. In questa sede non abbiamo motivo di darle indicazioni contrarie. Per quanto mi riguarda sono d'accordo con il collega: talvolta i genitori lasciano i figli in situazioni "difficili" affinché rafforzino il carattere ma l'effetto è l'opposto. I genitori dovrebbero essere un rifugio sicuro. Se il cambio di scuola le risulta comodo, conveniente, economico e se da questo può discendere un inserimento migliore di C. non vedo ragioni ostative.
Cordialmente.
Dott. Mario Canovi.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 173 visite dal 10/10/2024.
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