Fine relazione
Buongiorno, quattro mesi fa la mia compagna ha deciso di lasciarmi dopo una convivenza meravigliosa di quattro anni, la prima dopo la mia separazione avvenuta 16 anni fa dalla mia ex moglie.
Ho avuto altre storie dopo la fine del mio matrimonio ma non sono andate bene, la penultima per un mio errore di tradimento e ne soffrii molto per il senso di colpa.
Quando mi ha lasciato lo ha fatto perché disse che si sentiva svuotata, lei mi ha coperto sempre di 1000 attenzioni, abbiamo anche superato insieme varie difficoltà anche economiche e ne siamo usciti insieme.
Lei voleva qualcosa di più, anche se l’ho accolta in casa come fosse la sua.
Ci sono stati dei problemi a causa di mia figlia minore che ora ha 20 anni e fa vita a se, l’altra più grande si è sposata due anni fa e non dà problemi.
Fondamentalmente io ho accettato la sua volontà con grandissima sofferenza, tale che il mio psichiatra mi ha prescritto lo xanax 1 mg al giorno ed efexor 1, 5 mg.
Il problema è che lei, dopo esserci visti dopo un periodo di no contact deciso da lei, mi ha di nuovo cercato e ora ci sentiamo praticamente più volte al giorno ma lei è fredda e dice che sta bloccata dalla sua parte razionale che le dice di tornare con il suo ex marito (30 anni di conoscenza e matrimonio e un figlio che ora ha 20 anni con il quale ho sempre avuto un meraviglioso rapporto).
Sono 5 anni che è separata ma ora pensa che da una parte vorrebbe tornare con lui ma dall’altra dice che mi ama ancora e che il cuore la porta da me.
Lei dice di non amarlo ma di provare un grande affetto per il suo ex.
Questa situazione in bilico mi porta in uno stato di continua ansia e malessere psico fisico tanto che in questi mesi sono dimagrito 15kg.
Lei mi scrive e mi telefona e questo mi genera un dolore invece che un sollievo, perché questo stare in bilico mi devasta.
Posso avere unvconsiglio su come dovre comportarmi e soprattutto se faccio bene ad interfacciarmi antraci lei?
Grazie.
Ho avuto altre storie dopo la fine del mio matrimonio ma non sono andate bene, la penultima per un mio errore di tradimento e ne soffrii molto per il senso di colpa.
Quando mi ha lasciato lo ha fatto perché disse che si sentiva svuotata, lei mi ha coperto sempre di 1000 attenzioni, abbiamo anche superato insieme varie difficoltà anche economiche e ne siamo usciti insieme.
Lei voleva qualcosa di più, anche se l’ho accolta in casa come fosse la sua.
Ci sono stati dei problemi a causa di mia figlia minore che ora ha 20 anni e fa vita a se, l’altra più grande si è sposata due anni fa e non dà problemi.
Fondamentalmente io ho accettato la sua volontà con grandissima sofferenza, tale che il mio psichiatra mi ha prescritto lo xanax 1 mg al giorno ed efexor 1, 5 mg.
Il problema è che lei, dopo esserci visti dopo un periodo di no contact deciso da lei, mi ha di nuovo cercato e ora ci sentiamo praticamente più volte al giorno ma lei è fredda e dice che sta bloccata dalla sua parte razionale che le dice di tornare con il suo ex marito (30 anni di conoscenza e matrimonio e un figlio che ora ha 20 anni con il quale ho sempre avuto un meraviglioso rapporto).
Sono 5 anni che è separata ma ora pensa che da una parte vorrebbe tornare con lui ma dall’altra dice che mi ama ancora e che il cuore la porta da me.
Lei dice di non amarlo ma di provare un grande affetto per il suo ex.
Questa situazione in bilico mi porta in uno stato di continua ansia e malessere psico fisico tanto che in questi mesi sono dimagrito 15kg.
Lei mi scrive e mi telefona e questo mi genera un dolore invece che un sollievo, perché questo stare in bilico mi devasta.
Posso avere unvconsiglio su come dovre comportarmi e soprattutto se faccio bene ad interfacciarmi antraci lei?
Grazie.
[#1]
Buonasera! Mi sembra che stia "r/accogliendo" soprattutto, la Sua instabilità; più che l'amore dichiarato...a parole; ma, che non sembra confermato, dai fatti!...
Il risultato non può che Essere il sintomo/i sintomi che il suo corpo le rimanda... perché, l'ambiguità, l'ambivalenza, la manipolazione (qui, presente, nel creare quello che viene definito, in termini tecnici, "doppio legame patologico) non ha nulla a che fare, con un Amore maturo liberante, fatto di "si, si" o "no, no"! La serenità per vivere un rapporto sano può venire soltanto dalla chiarezza... dov'è maturità psicologica (adultita').
I tre pilastri della Relazione sana, infatti, sono: la libertà (che non è libertinaggio!), la fiducia e la comunicazione chiara ed efficace!
Il risultato non può che Essere il sintomo/i sintomi che il suo corpo le rimanda... perché, l'ambiguità, l'ambivalenza, la manipolazione (qui, presente, nel creare quello che viene definito, in termini tecnici, "doppio legame patologico) non ha nulla a che fare, con un Amore maturo liberante, fatto di "si, si" o "no, no"! La serenità per vivere un rapporto sano può venire soltanto dalla chiarezza... dov'è maturità psicologica (adultita').
I tre pilastri della Relazione sana, infatti, sono: la libertà (che non è libertinaggio!), la fiducia e la comunicazione chiara ed efficace!
[#2]
Gentile utente,
ci chiede come dovrebbe comportarsi con la sua ex.
Provi a guardare in sé stesso e rifletta: ha avuto un'esperienza matrimoniale terminata 16 anni fa, quando le sue figlie erano piccole, immagino con lo strascico di dolore che sempre si determina in questi casi; ha poi avuto altre relazioni ugualmente finite male; infine una convivenza che lei considera "meravigliosa", in realtà perturbata da problemi economici e anche relazionali con la sua figlia minore.
Inoltre da parte della sua ex la relazione non era meravigliosa, tanto che si sentiva "svuotata", anche se sostiene di amarla ancora.
Gentile utente, qui non è un singolo consiglio che la può aiutare, ma un percorso psicologico in cui lei metta in discussione la modalità delle sue relazioni. Una ripetuta serie di fallimenti come quelli che lei presenta fa pensare, e richiede interventi nuovi e risolutivi.
Il "consiglio" immediato se lo è dato da sé, quando dice: "Lei mi scrive e mi telefona e questo mi genera un dolore invece che un sollievo, perché questo stare in bilico mi devasta". In più tra il separarsi e la tortura dei continui tentativi della sua ex di tenere lei ancora legato, è dimagrito 15 chili.
Cos'altro le occorre per capire che il taglio dev'essere netto, almeno fino a quando la ferita dell'addio sarà rimarginata, la ex avrà trovato una soluzione al proprio sentirsi "svuotata" che la spinge ad oscillare tra due uomini, e lei stesso avrà capito se davvero vuole una relazione stabile o se invece sabota continuamente questa possibilità?
La invito a riflettere seriamente.
Auguri.
ci chiede come dovrebbe comportarsi con la sua ex.
Provi a guardare in sé stesso e rifletta: ha avuto un'esperienza matrimoniale terminata 16 anni fa, quando le sue figlie erano piccole, immagino con lo strascico di dolore che sempre si determina in questi casi; ha poi avuto altre relazioni ugualmente finite male; infine una convivenza che lei considera "meravigliosa", in realtà perturbata da problemi economici e anche relazionali con la sua figlia minore.
Inoltre da parte della sua ex la relazione non era meravigliosa, tanto che si sentiva "svuotata", anche se sostiene di amarla ancora.
Gentile utente, qui non è un singolo consiglio che la può aiutare, ma un percorso psicologico in cui lei metta in discussione la modalità delle sue relazioni. Una ripetuta serie di fallimenti come quelli che lei presenta fa pensare, e richiede interventi nuovi e risolutivi.
Il "consiglio" immediato se lo è dato da sé, quando dice: "Lei mi scrive e mi telefona e questo mi genera un dolore invece che un sollievo, perché questo stare in bilico mi devasta". In più tra il separarsi e la tortura dei continui tentativi della sua ex di tenere lei ancora legato, è dimagrito 15 chili.
Cos'altro le occorre per capire che il taglio dev'essere netto, almeno fino a quando la ferita dell'addio sarà rimarginata, la ex avrà trovato una soluzione al proprio sentirsi "svuotata" che la spinge ad oscillare tra due uomini, e lei stesso avrà capito se davvero vuole una relazione stabile o se invece sabota continuamente questa possibilità?
La invito a riflettere seriamente.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#3]
Utente
Quello che lei sostiene è pura verità, tanto che sto in psicoterapia con un professionista. Avevo troncato ogni contatto con lei il 24 agosto, dopo avermelo comunicato, ma poi mi ha ricercato lei dicendomi di sentirsi la testa più libera per potermi vedere e parlare con me. Io ho accettato questa cosa ma noto in lei sempre un certo distacco a detta sua dato dalla sua parte razionale e non da quella emotiva che la porta verso di me
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 421 visite dal 08/10/2024.
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