Sensi di colpa per situazione lavorativa

Gentili dottori,
Mi rivolgo a voi in quanto sto passando un periodo davvero stressante della mia vita che mi ha portato a somatizzare molto e a chiudermi molto anche a livello sociale perché mi sento sempre stanca e demoralizzata.

A inizio anno ho intrapreso la mia prima esperienza lavorativa e le cose non sono fin dal principio andate benissimo (mai seguita dai miei responsabili, nessuna risposta alle mie domande o richieste di chiarimento e nessuna spiegazione delle attività assegnatemi).
Con i mesi ho dovuto cercare di gestire questo forte malessere che mi faceva sentire inadeguata e che mi stava distruggendo, ma il modus operandi adottato dall’azienda continua a rimanere il medesimo e mi sto davvero chiedendo se tutto questo mi basta e mi fa sentire appagata.
Attualmente sono giovane e vorrei imparare un lavoro e avere un tutor presente che mi consenta di migliorare e favorire il mio apprendimento.
A distanza di mesi continuo ad avere un sacco di dubbi non chiariti e paure di non aver proceduto nel modo corretto aumentando ancora di più l’ansia.
Mi sento male per non sapere tante cose e per non essere brava.

Nell’ultimo mese ho ricevuto una proposta di lavoro, economicamente più svantaggiosa e in un’azienda più piccola, ma in cui mi è stato ribadito molte volte che potrei imparare tramite un tutor presente e quindi crescere.
Al momento non ho responsabilità particolari per cui anche il salto in basso dal punto di vista economico-finanziario per me non è troppo rilevante.
Vorrei solo imparare ma ho il terrore di trovarmi in una situazione uguale all’attuale, dove mi viene promesso qualcosa che poi non esiste.
Il cambiamento per me è estremamente difficile e mi fa soffrire.

Inoltre, ho una grandissima paura di affrontare le dimissioni.
Non so come parlarne, ho paura che questa mia scelta possa suscitare rabbia, venendo trattata male durante il preavviso e venendo reputata un’ingrata.
La situazione dal punto di vista organizzativo è piuttosto critica e ho paura di fare un torto a tutti quanti.

Questo mi fa vivere davvero male. come posso gestire tutta quest’ansia?

Grazie mille per l’attenzione.
[#1]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gentilissima lettrice,

se ha deciso di cambiare lavoro, per le ragioni che ha esposto , affronti il cambiamento con un passo per volta. Questo è uno degli antidoti per gestire "tutta questa ansia" come lei scrive.
Intanto chiarisca bene a sè stessa e approfondisca le sue reali motivazioni per lasciare l'azienda dove lavora e poi solo dopo le esponga al suo referente .
Se le sue attuali esigenze professionali non possono trovare soddisfazione nel luogo dove ora svolge la sua attività lavorativa, non è nel suo ruolo quello di preoccuparsi del "punto di vista organizzativo".

Se preferisce ci riscriva.
Molti saluti e auguri

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#2]
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,
La ringrazio per la sua celere risposta.
In realtà mi è stato concesso questo weekend per decidere definitivamente e domani si attendono una risposta. Ho infatti tergiversato per un mese proprio per questa grande paura e confusione, ma ora non posso più prendere tempo. Mi spaventa il salto nel vuoto perché non so se troverò una situazione migliore, ma potrebbe essere addirittura peggiore (non ho avuto modo di interfacciarmi molto col mio futuro responsabile, ma per lo più dialogato con i capi).
D’altra parte dei miglioramenti nella mia azienda sono stati fatti, anche se molti altri no e a pelle sento che quello che mi servirebbe non arriverà.
Ma magari potrei anche sbagliarmi
Però ho paura di affrontare la cosa: negli ultimi mesi in azienda sono successi degli altri eventi che rendono ancora più difficile per me prendere questa decisione e mi rodono dai sensi di colpa. Negli ultimi mesi ho raddoppiato le mansioni a causa di un’urgenza interna per cui non è stata ancora trovata una soluzione e ho molta paura.
Come posso gestire tutto questo in poco tempo?
[#3]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gentilissima lettrice,

i suoi responsabili sono già preparati alle sue dimissioni e molto probabilmente avranno già pianificato le cose in futuro. Ogni cambiamento è sempre un pò "un salto nel vuoto" , sia fiduciosa di quanto sente "a pelle", la nostra intelligenza intuitiva merita di essere ascoltata.
Lei è così giovane ed è giusto che si conceda anche esperienze professionali diverse prima di approdare eventualmente ad una più stabile e che la soddisfi e la gratifichi pienamente.

Mille saluti e auguri

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#4]
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per i suoi incoraggiamenti. Tuttavia un altro pensiero di turba: quello di trovare magari una situazione opprimente nel nuovo lavoro. Nel mio attuale impiego ci sono molti aspetti negativi, ma non ho mai subito pressioni o commenti denigratori dai capi o dai colleghi. In altri posti di lavoro tutto ciò invece non è raro che capiti.
Ho quindi molta paura di abbandonare un posto sicuro per andare incontro a qualcosa che mi può far soffrire emotivamente e di rimpiangere questa scelta finendo in uno stato ulteriormente depressivo.
Se qualcuno mi insulta o mi denigra io non riesco a lavorare ed entro in un blocco da cui non mi riprendo. Ho paura di risultare un’incapace.