Mi serve un aiuto per una ragazza con problemi psichici
Buongiorno a tutti da 2 mesi frequento una ragazza di 20 anni e diciamo che in questi due mesi me ne ha fatte passare di tutti i colori , allora lei in pratica vive in una famiglia molto ignorante e con problemi economici ed in passato mi hanno raccontato gente fuori dalla sua famiglia che questa ragazza ha dormito per mesi in macchina con la famiglia non avendo soldi, allora lei ha la mania di farsi portare sempre al pronto soccorso dove si fa curare e dopo aversi fatto curare lei diventa aggressiva verso i medici dicendo che non l'hanno curata bene fino al punto di farsi sedare, gli hanno fatto anche un paio di tso portandola in clinica psichiatrica dove e' stata 4-5 giorni e mandata a casa anche perché il padre non voleva rimanesse lì dentro, gli hanno indicato di andare in un centro a seguire delle terapie dallo psicologo, però lei non lo fa ottimamente mai, una volta gli diagnosticarono: disturbo controllo impulsi e disturbo intellettivo (non so il grado) allora io una volta andai con lei per fare un elettroencefalogramma dove era uscito tutto apposto solo delle picvole scosse strane disse il dottore che era derivato dal controllo degli impulsi, ci diede Depakin 150mg e ci diagnostico un forte stato d'ansia e ci consiglio un psicologo cognitivo-comportamentale (dove ancora non ci va) , si trasferisce in casa della nonna dicendo anche che non si trovava dai suoi e va con Depakin150 inizia e per 3 settimane va bene una sola volta va in ospedale sempre per le sue manie, e poi non so perché decide di ritornare dai suoi genitori perché dice che la nonna la faceva innervosire e dopo un po inizia di nuovo ad andare spesso in ospedale, lei in pratica cade leggermente a terra dicendo che si sente male creando panico attorno a lei e far chiamare il 118, però appena nomino il nome del padre lei dice nono si riprende come se non avesse nulla, quindi riesce ad andare in ospedale solo quando e' da sola, e poi un altra cosa lei e gelosa specialmente sulla sorella e tende sempre a lamentarsi di continuo, quindi chiedo a voi cosa avete capito da quello che ho scritto?
Anche perché lei ancora non ci va dallo psicologo, dalla nonna si curava invece dalla famiglia si dimentica di fare tutto e ora e' un mese che si sta trascurando, ah e un altra cosa quando stava dalla nonna voleva vedermi però non era così insistente come quando sta dai suoi.
Anche perché lei ancora non ci va dallo psicologo, dalla nonna si curava invece dalla famiglia si dimentica di fare tutto e ora e' un mese che si sta trascurando, ah e un altra cosa quando stava dalla nonna voleva vedermi però non era così insistente come quando sta dai suoi.
[#1]
Gentile utente,
Qui ci occupiamo unicamente di chi ci scrive, e dei suoi personali disagi e disturbi.
In base alla linee guida del presente servizio e del codice deontologico degli Psicologi non risulta possibile fornire alcuna valutazione o parere professionale su terze persone.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Qui ci occupiamo unicamente di chi ci scrive, e dei suoi personali disagi e disturbi.
In base alla linee guida del presente servizio e del codice deontologico degli Psicologi non risulta possibile fornire alcuna valutazione o parere professionale su terze persone.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Buonasera,
non so quanto possa esserlLe di aiuto,ma cercherò in qualche modo di darle indicazioni
Parto dal presupposto che già il fatto che lei scriva e' indice di grande partecipazione,sensibilità e attenzione .
La sua amica /compagna sicuramente le sarà grata,ma ha una sofferenza intensa,molto importante, che necessita di risposte ' multifattoriali ' che non le potrà assicurare .
E che temo,anche per la giovane età,rischia di travolgere entrambi.
Le ripetute richieste al Pronto Soccorso sono un tentativo di chiedete appunto ' aiuto ' dj essere soccorsa,aiutata,presubilmente anche dj essere contenuta in una struttura ospedaliera che la curi .
Può essere che inconsciamente chieda di essere curata e sostenuta così come non è stata da piccola .
Le' scenate' la teatralizzazione sono anche queste richieste di aiuto con strumenti molto semplici,'isterici' che mostrano il trauma sottostsnte .
Mi chiedo perché non vi sia una messa in atto da parte dei Servizi Pschiatrici e Sociali di presa in carico .
Un sostegno domiciliare,un accompagnamento in case di cura day hospital,in una comunità, porterebbero la ragazza ad emanciparsi da una sofferenza immensa e la restituirebbero alla vita .
Attraverso una riabilitazione sociopsichiatrica potrebbe recuperare i traumi di una vita ai margini e continuare verso prospettive diverse .
Penso che sia importante che LEI soprattutto chiarisca a sé stesso il suo ruolo,quanto e quale vicinanza vuole dare (senza onnipotenze di sorta ),stabilendo limiti precisi e soprattutto non facendosi carico di situazioni che non possono e non devono investirla in nessun modo .
Mi spiace non poterle indicare di più,ma purtroppo i servizi per il disagio psichico sono molto limitati e c' e poca attenzione,soprattutto in alcune regioni.
Ma questo non deve far demordere a chiedere la giusta attenzione al caso come è giusto che sia ,alle istituzioni
Le auguro il meglio .
Amalia.Prunotto
Psicologa/Psicoterapeuta
Padova,Parma,Bologna .
non so quanto possa esserlLe di aiuto,ma cercherò in qualche modo di darle indicazioni
Parto dal presupposto che già il fatto che lei scriva e' indice di grande partecipazione,sensibilità e attenzione .
La sua amica /compagna sicuramente le sarà grata,ma ha una sofferenza intensa,molto importante, che necessita di risposte ' multifattoriali ' che non le potrà assicurare .
E che temo,anche per la giovane età,rischia di travolgere entrambi.
Le ripetute richieste al Pronto Soccorso sono un tentativo di chiedete appunto ' aiuto ' dj essere soccorsa,aiutata,presubilmente anche dj essere contenuta in una struttura ospedaliera che la curi .
Può essere che inconsciamente chieda di essere curata e sostenuta così come non è stata da piccola .
Le' scenate' la teatralizzazione sono anche queste richieste di aiuto con strumenti molto semplici,'isterici' che mostrano il trauma sottostsnte .
Mi chiedo perché non vi sia una messa in atto da parte dei Servizi Pschiatrici e Sociali di presa in carico .
Un sostegno domiciliare,un accompagnamento in case di cura day hospital,in una comunità, porterebbero la ragazza ad emanciparsi da una sofferenza immensa e la restituirebbero alla vita .
Attraverso una riabilitazione sociopsichiatrica potrebbe recuperare i traumi di una vita ai margini e continuare verso prospettive diverse .
Penso che sia importante che LEI soprattutto chiarisca a sé stesso il suo ruolo,quanto e quale vicinanza vuole dare (senza onnipotenze di sorta ),stabilendo limiti precisi e soprattutto non facendosi carico di situazioni che non possono e non devono investirla in nessun modo .
Mi spiace non poterle indicare di più,ma purtroppo i servizi per il disagio psichico sono molto limitati e c' e poca attenzione,soprattutto in alcune regioni.
Ma questo non deve far demordere a chiedere la giusta attenzione al caso come è giusto che sia ,alle istituzioni
Le auguro il meglio .
Amalia.Prunotto
Psicologa/Psicoterapeuta
Padova,Parma,Bologna .
Dr.ssa Amalia Prunotto
Psicologa-Psicoterapeuta
Psicoterapie Dinamiche brevi
Training Autogeno
Padova-ParmalI
[#3]
Utente
La ringrazio per la sua risposta , penso che lei abbia capito bene la situazione della ragazza e quando mi chiedono perché non si e' agito in qualche modo non so come rispondere perché sono 2 mesi che conosco la ragazza e i problemi che ha sono tanti , proverò a dirgli ancora di andare almeno a fare terapie cognitive comportamentali , Ve lo detto la famiglia e' poco disponibile a fare queste cose data l'ignoranza e i soldi , lei e' anche difficile da prendere a volte ma non e' colpa sua , l unica cosa che non capisco e' perché quando stava dalla nonna voleva fare tutto per la sua salute mentre ora dai suoi ha rinunciato a tutto .
[#4]
Gentile utente,
Da soli due mesi Lei, uomo trentenne, frequenta la ragazza ventenne in questione.
Non precisa a quale titolo:
è il suo educatore professionale? un suo amico? ha un'attrazione romantica e/o sessuale nei suoi confronti? E' la ragazza a cercarLa?
Comprendiamo benissimo dunque che Lei possa limitarsi a "dirle ancora di andare almeno a fare terapie cognitive comportamentali".
D'altra parte per noi Psy è impossibile dire qualsiasi cosa di più sulla ragazza.
Come mai?
1- E' una persona che non conosciamo per nulla e che non ci ha chiesto aiuto.
2- Non ci è stata fornita alcuna autorizzazione dall'interessata a suggerire a terzi (in questo caso Lei) indicazioni cliniche e/o terapeutiche sulla stessa.
3- Al contempo l'art. 7 del nostro Codice Deontologico è vincolante:
"La psicologa e lo psicologo, su casi specifici, esprimono valutazioni e giudizi professionali solo se
fondati sulla conoscenza professionale diretta
ovvero su una documentazione adeguata,
coerente con il tema oggetto di valutazione ed attendibile."
D'altra parte le stesse "Linee Guida" del presente servizio raccomandano a chi ci interpella:
"non inserire richieste per terzi a meno che tu non sia il genitore o il tutore della persona oggetto del consulto".
Per questi motivi Le avevo risposto in maniera molto sintetica in #1.
In ogni caso grazie di averci interpellato; è stata l'occasione per delimitare i confini della nostre possibilità professionali quando rispondiamo.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Da soli due mesi Lei, uomo trentenne, frequenta la ragazza ventenne in questione.
Non precisa a quale titolo:
è il suo educatore professionale? un suo amico? ha un'attrazione romantica e/o sessuale nei suoi confronti? E' la ragazza a cercarLa?
Comprendiamo benissimo dunque che Lei possa limitarsi a "dirle ancora di andare almeno a fare terapie cognitive comportamentali".
D'altra parte per noi Psy è impossibile dire qualsiasi cosa di più sulla ragazza.
Come mai?
1- E' una persona che non conosciamo per nulla e che non ci ha chiesto aiuto.
2- Non ci è stata fornita alcuna autorizzazione dall'interessata a suggerire a terzi (in questo caso Lei) indicazioni cliniche e/o terapeutiche sulla stessa.
3- Al contempo l'art. 7 del nostro Codice Deontologico è vincolante:
"La psicologa e lo psicologo, su casi specifici, esprimono valutazioni e giudizi professionali solo se
fondati sulla conoscenza professionale diretta
ovvero su una documentazione adeguata,
coerente con il tema oggetto di valutazione ed attendibile."
D'altra parte le stesse "Linee Guida" del presente servizio raccomandano a chi ci interpella:
"non inserire richieste per terzi a meno che tu non sia il genitore o il tutore della persona oggetto del consulto".
Per questi motivi Le avevo risposto in maniera molto sintetica in #1.
In ogni caso grazie di averci interpellato; è stata l'occasione per delimitare i confini della nostre possibilità professionali quando rispondiamo.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 640 visite dal 05/10/2024.
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