Info dimissioni pronto soccorso per ansia
Buongiorno
Sono a richiedere alcune info per quanto scritto su un verbale di dimissioni in pronto soccorso a cui mi sono rivolta per un attacco di panico,
L'altro giorno non riuscendo a discernere se il mio cardiopalmo fosse veramente da ansia oppure qualcosa di organico mi sono rivolta al PS,
Dopo le dimissioni giustamente trovo scritto sul verbale utile avvio terapia psicoterapeutica (eventualmente presa in carico spdc) mi hanno inoltre consigliato terapia con Xanax al bisogno,
Il mio quesito è tolto il fatto che ho preso appuntamento da una psicoterapeuta per riuscire a gestire la mia ipocondria, cosa significa eventuale presa in carico spdc?
Che differenza c'è tra psicoterapeuta e psichiatra?
Grazie mille per le Vs cortesi risposte
Sono a richiedere alcune info per quanto scritto su un verbale di dimissioni in pronto soccorso a cui mi sono rivolta per un attacco di panico,
L'altro giorno non riuscendo a discernere se il mio cardiopalmo fosse veramente da ansia oppure qualcosa di organico mi sono rivolta al PS,
Dopo le dimissioni giustamente trovo scritto sul verbale utile avvio terapia psicoterapeutica (eventualmente presa in carico spdc) mi hanno inoltre consigliato terapia con Xanax al bisogno,
Il mio quesito è tolto il fatto che ho preso appuntamento da una psicoterapeuta per riuscire a gestire la mia ipocondria, cosa significa eventuale presa in carico spdc?
Che differenza c'è tra psicoterapeuta e psichiatra?
Grazie mille per le Vs cortesi risposte
[#1]
Gentile utente,
"eventualmente presa in carico spdc" vuol dire che se lei non ha volontà o possibilità di rivolgersi ad un* psicoterapeuta privat*, può accedere al servizio pubblico: SPDC è la sigla per Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura.
Lo psicoterapeuta è un laureato in Psicologia o in Medicina che ha svolto quattro anni di formazione presso una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia.
Se è medico può prescrivere anche farmaci, se è psicologo no, e all'occorrenza si avvale della collaborazione di un medico, meglio se specialista di malattie mentali e dei relativi farmaci, e questo è appunto lo psichiatra.
Quanto alle specializzazioni in psicoterapia, ci sono molti orientamenti.
Le invio il link di una ricerca fatta da Medicitalia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Tenga conto che oggi un buon terapeuta è in possesso di molti strumenti e non risente più, come cinquant'anni fa, di una visione del metodo che diviene una teoria rigida sul funzionamento della mente e sulla sua cura.
Si affidi quindi ad un professionista iscritto all'Albo (dei medici o degli psicologi) che segua il Codice Deontologico e la legge italiana, la quale da alcuni anni prevede PER TUTTI I PROFESSSIONISTI, anche avvocati, architetti, etc., la stipula di un contratto con l'utente ove siano previsti gli esiti attesi, i possibili rischi, i tempi di realizzazione, la spesa.
Ovviamente queste indicazioni non potranno essere esattissime, ma nemmeno totalmente sballate.
Per farle un esempio, fare al primo incontro diagnosi e prognosi sarebbe una grave leggerezza, ma portare avanti un utente per un anno (com'è successo ad un mio conoscente) per dirgli poi che in terapia si può stare anche tutta la vita, non è lecito. Nel caso dell'utente in questione, cambiò fulmineamente terapeuta e risolse il problema in pochi mesi.
Allo stesso titolo non sono compatibili con la legge di Stato e con la deontologia professionale gli assunti metodologici di una particolare corrente analitica che non considera nessuno stato mentale come patologico, e vuole condurre il paziente ad accettare la propria condizione come "originale", ritenendo che nessuna cura esista per nessuna patologia.
Venendo al suo caso, gli attacchi di panico si curano, e anche bene. Si affidi ad un professionista serio.
Auguri, e se crede ci tenga al corrente.
"eventualmente presa in carico spdc" vuol dire che se lei non ha volontà o possibilità di rivolgersi ad un* psicoterapeuta privat*, può accedere al servizio pubblico: SPDC è la sigla per Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura.
Lo psicoterapeuta è un laureato in Psicologia o in Medicina che ha svolto quattro anni di formazione presso una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia.
Se è medico può prescrivere anche farmaci, se è psicologo no, e all'occorrenza si avvale della collaborazione di un medico, meglio se specialista di malattie mentali e dei relativi farmaci, e questo è appunto lo psichiatra.
Quanto alle specializzazioni in psicoterapia, ci sono molti orientamenti.
Le invio il link di una ricerca fatta da Medicitalia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Tenga conto che oggi un buon terapeuta è in possesso di molti strumenti e non risente più, come cinquant'anni fa, di una visione del metodo che diviene una teoria rigida sul funzionamento della mente e sulla sua cura.
Si affidi quindi ad un professionista iscritto all'Albo (dei medici o degli psicologi) che segua il Codice Deontologico e la legge italiana, la quale da alcuni anni prevede PER TUTTI I PROFESSSIONISTI, anche avvocati, architetti, etc., la stipula di un contratto con l'utente ove siano previsti gli esiti attesi, i possibili rischi, i tempi di realizzazione, la spesa.
Ovviamente queste indicazioni non potranno essere esattissime, ma nemmeno totalmente sballate.
Per farle un esempio, fare al primo incontro diagnosi e prognosi sarebbe una grave leggerezza, ma portare avanti un utente per un anno (com'è successo ad un mio conoscente) per dirgli poi che in terapia si può stare anche tutta la vita, non è lecito. Nel caso dell'utente in questione, cambiò fulmineamente terapeuta e risolse il problema in pochi mesi.
Allo stesso titolo non sono compatibili con la legge di Stato e con la deontologia professionale gli assunti metodologici di una particolare corrente analitica che non considera nessuno stato mentale come patologico, e vuole condurre il paziente ad accettare la propria condizione come "originale", ritenendo che nessuna cura esista per nessuna patologia.
Venendo al suo caso, gli attacchi di panico si curano, e anche bene. Si affidi ad un professionista serio.
Auguri, e se crede ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buon pomeriggio
La ringrazio molto per la risposta cortese che mi ha dato, io ho preso appuntamento da un psicoterapeuta privatamente non trovavo giusto avvalermi del servizio pubblico potendolo fare privatamente in quanto so che ci sono persone che non possono farlo ed è corretto che ne usufruiscano più di me, è molto tempo che mi trascino dietro questo problema e ovviamente adesso è diventato abbastanza invalidante ed è necessario risolverlo con l'aiuto di qualcuno che sia qualificato per farlo, se le farà piacere posso aggiornare il consulto se può essere d'aiuto ad altre persone.
Grazie mille della pronta risposta
La ringrazio molto per la risposta cortese che mi ha dato, io ho preso appuntamento da un psicoterapeuta privatamente non trovavo giusto avvalermi del servizio pubblico potendolo fare privatamente in quanto so che ci sono persone che non possono farlo ed è corretto che ne usufruiscano più di me, è molto tempo che mi trascino dietro questo problema e ovviamente adesso è diventato abbastanza invalidante ed è necessario risolverlo con l'aiuto di qualcuno che sia qualificato per farlo, se le farà piacere posso aggiornare il consulto se può essere d'aiuto ad altre persone.
Grazie mille della pronta risposta
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 331 visite dal 05/10/2024.
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