Sospetto un tradimento, glielo dico e lui risponde così

Salve, vorrei chiedere un parere a voi esperti circa una situazione che riguarda il mio rapporto di coppia.

Sono impegnata con la stessa persona da dieci anni e per entrambi siamo stati gli unici e soli partner.
Il mio compagno ha da poco comprato casa e al momento non viviamo insieme ma ogni tanto dormo da lui.
Di recente ho il sospetto che mi tradisca perché ho notato dei cambiamenti che me lo hanno fatto pensare, tipo che non ci vediamo tutti i giorni come abbiamo sempre fatto in questi anni, quando ci vediamo stiamo insieme due o tre ore poi ci salutiamo, spesso lui non vuole parlare di niente e si irrita facilmente quando affronto qualsiasi tipo di discorso indipendentemente dall'argomento.
L'intimità è diminuita dalle tre volte a settimana di prima ora siamo a una, a volte due.

Non abbiamo molti amici per uscire, stiamo spesso in due, lui lavora sempre ed effettivamente è un tipo solitario.
Capisco che dopo dieci anni ci si possa stancare però se apro l'argomento lui dice che sta bene e non ha nulla di cui lamentarsi.

A proposito del mio sospetto sul tradimento dati i cambiamenti suddetti, gliene parlo e lui mi risponde: Ma dove trovo il tempo per tradirti se lavoro sempre, gioco ai videogiochi, mi devo occupare di una casa e sopporto te?

Gli ho solo risposto che avere un'altra non significa "sopportarla" come una compagna e che non sta bene che lui mi sopporti se non vuole starci ci lasciamo.
Lui dice che esagero e sono fantasiosa sul nulla e che lui sta bene come sta.

ora...vi sembra una reazione sincera ad una accusa di tradimento?

la mia unica esperienza diretta coi tradimenti riguarda mio padre...che quando tradì mia madre fui la prima ad accorgermene perché aveva acquistato un secondo cellulare, si cambiava i vestiti più volte al giorno e usciva più spesso la sera.
e quando lo accusavi di tradimento diceva: ma che dici?
chi mi vuole...sono vecchio!
poi ha smesso perché la sua amante vicina al lavoro è partita...ed è sparito pure il secondo cellulare e le nuove abitudini.

però mi rendo conto che ogni persona è diversa...quindi sono indecisa se riprendere l'argomento con il mio compagno perché non sono convinta o meglio lasciar perdere per non accusarlo ingiustamente.

Grazie per l'attenzione e per gli eventuali consigli.
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Dr. Michele Loia Psicologo 99 2
Gent.ma,

dalle sue parole emerge una mancanza di fiducia nel suo compagno. In una relazione l’amore rappresenta la base per l’inizio di un rapporto, ma è la fiducia a rappresentare il collante che le unisce. Una mancanza di fiducia origina una serie di comportamenti che destabilizzano questa unione. Fidarsi della persona amata significa costruire un sentimento di sicurezza nella coppia e di tranquillità che deriva dall’affidarsi e nel confidare in qualcuno, senza avere dubbi o incertezze.

Dalle sue parole capisco che ha solo dei sospetti. Ma faccia attenzione a non commettere il grosso errore di trasportare il suo vissuto passato con il papà nel presente perchè potrebbe crearsi dei problemi dove magari non esistono.

Lei è ancora innamorata di questa persona? Come definirebbe la sua vita relazionale ?
Ci sono ancora cose da chiarire prima con se stessa e successivamente con il partner. Solo così il vostro rapporto potrebbe proseguire senza ombre e sospetti.

Mi tenga aggiornato

Dr. Michele Loia
Psicologo
micheleloia@aol.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie per aver risposto.
Ho riflettuto sulla mancanza di fiducia e devo confessarle che una delle colonne portanti della mia relazione è la fiducia. Mi sono sempre fidata del mio compagno più che delle amiche o dei miei genitori, spesso deludenti in più occasioni negli anni. Forse ho perso fiducia nel mio compagno che non c'entra con eventuali tradimenti sentimentali. Mi spiego: siamo stati anni a vederci 2-3 ore ogni giorno e poi passare sabato e domenica insieme 8-10 ore. Adesso no. ci vediamo 2 ore a giorni alterni. Anche nel weekend 2-3 ore. Quando ci vediamo la maggior parte del tempo lui non ha voglia di parlare di nulla...dice che si vuole rilassare e se vediamo un film in casa si addormenta, se usciamo sta al cellulare e parla poco, gli amici (non abbiamo un gruppo ma singole coppie con cui usciamo ogni tanto in 4) li vuole vedere poco perché dice che non gli interessano i pettegolezzi o discorsi vari...ogni tanto andiamo a teatro ma dice che a lui non piace e lo fa solo per me...quindi mi accompagna scocciato...non è piacevole passare del tempo così.
Ha comprato casa da poco e ho passato lì qualche weekend, ora non più, non mi ha più chiesto di andare. Non capisco questi cambiamenti. Gliene ho parlato e dice che lui sta bene e non ha nulla di cui lamentarsi e che io dovrei concentrarmi sullo studio.
le racconto in breve la mia situazione: devo terminare l'università e poi decidere se proseguire con il dottorato o lavorare. Lui ha concluso in tempo, lavora e ha comprato casa. Diciamo che i nostri progetti di coppia sono fermi a causa mia. Lui dice che invece di pensare ai cambiamenti suddetti devo concentrarmi sul finire gli studi e realizzarmi.
Io ovviamente voglio finire e realizzarmi....ma perché non dovrei notare i cambiamenti che ci sono e non dovrei volere il comportamento che aveva prima? sono consapevole che cambiamo e abbiamo esigenze diverse....ma io vorrei passare tanto tempo con lui oppure quelle poche ore vorrei un compagno attento, che chiacchiera e che non è sempre scocciato o desideroso di tornare subito a casa a giocare ai videogiochi.
Lei cosa pensa? Se fossi realizzata non potrei comunque fare queste obiezioni? non vedo poi tutto questo collegamento. Grazie per l'attenzione