Psicoanalista amica del mio ex partner
Dopo la rottura con il mio ex, avvenuta da circa un mese per una decisione sua sono caduta in una tristezza profondissima.
Faccio terapia da circa 2 anni e mezzo, dei quali un anno con una terapista e 1 anno e mezzo con un’altra.
Ora vorrei provare con una nuova analista, il problema è che si tratta di un’amica/conoscente del mio ex partner, che non ho mai incontrato e non so se abbia saputo della relazione.
Ho già preso appuntamento, ma per e-mail non me la sono sentita di chiedere se questo può essere un problema.
Ho letto molti libri suoi e finché ero nella relazione ho pensato non fosse possibile intraprendere un percorso con lei.
Ora che non c’è più la relazione, sto così male e mi rendo conto quanto il mio malessere dipenda soprattutto da dinamiche mie interne che non sono riuscita ancora a risolvere.
Ho bisogno di darmi un’altra possibilità per stare meglio.
Vorrei sapere se è possibile intraprendere un percorso con un analista che ha avuto e ha contatti con una persona vicina al proprio paziente.
Grazie in anticipo.
Faccio terapia da circa 2 anni e mezzo, dei quali un anno con una terapista e 1 anno e mezzo con un’altra.
Ora vorrei provare con una nuova analista, il problema è che si tratta di un’amica/conoscente del mio ex partner, che non ho mai incontrato e non so se abbia saputo della relazione.
Ho già preso appuntamento, ma per e-mail non me la sono sentita di chiedere se questo può essere un problema.
Ho letto molti libri suoi e finché ero nella relazione ho pensato non fosse possibile intraprendere un percorso con lei.
Ora che non c’è più la relazione, sto così male e mi rendo conto quanto il mio malessere dipenda soprattutto da dinamiche mie interne che non sono riuscita ancora a risolvere.
Ho bisogno di darmi un’altra possibilità per stare meglio.
Vorrei sapere se è possibile intraprendere un percorso con un analista che ha avuto e ha contatti con una persona vicina al proprio paziente.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
Vari spunti di riflessione da offrirle.
-La rottura con il suo ex è avvenuta solo un mese fa e dunque è più che naturale che lei abbia una "tristezza profonda". Ne ha parlato con la sua attuale terapeuta?
La tristezza non è una patologia psichica, è un sentimento prevedibile ed elaborabile attraverso la cura del del lutto.
-In due anni e mezzo, se seguisse la sua intenzione questa sarebbe la terza psicoterapeuta.
Tenga conto che quanti più terapeuti "attraversiamo", tanto più diventiamo impermeabili alle possibilità di guarigione.
Non è che un terapeuta "lo si prova"; effettuati i primi 2-3 colloqui clinici ci si accorge se il feeling c'è, e allora non rimane altro che lavorare sodo su di sè con la guida del/la professionista.
- Terapeuta amica del Suo ex.
Come mai, con tutte le migliaia di Psy operanti nel suo bacino geografico, va a scegliere proprio questa?
Sua risposta: "Perchè ora non c'è più la relazione tra me e il mio ex".
Dico: Certo; ma c'è sempre la attuale amicizia tra il Sue ex e la terapeuta, non crede?
Si tratta dunque della valutazione di opportunità.
Ad ogni buon conto Le riporto gli articoli del Codice deontologico degli Psicologi che riguardano tale aspetto:
Articolo 26 - La psicologa e lo psicologo evitano, inoltre, di assumere ruoli professionali e di compiere interventi nei confronti di altre persone, anche su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, qualora la natura di precedenti rapporti possa comprometterne credibilità ed efficacia.
Articolo 28 Commistioni tra ruolo professionale e vita privata
La psicologa e lo psicologo evitano commistioni tra il ruolo professionale e vita privata che possano interferire con l’attività professionale o comunque arrecare nocumento all’immagine sociale della professione.
IMPORTANTE:
Verifichi sempre che il/la professionista a cui si affida sia Psicolog* e talvolta -nel caso si tratti di cura- occorre sia anche Psicoterapeuta.
Tale dato lo potrà reperire cliccando qui:
https://areariservata.psy.it/albonazionale/ricerca
Lei parla di "analista", termine non previsto dall'ordinamento; il che fa presumere che la possibile new entry sia di indirizzo psicanalitico. Posto che deva proprio cambiare, si documenti sui vari orientamenti teorici.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Vari spunti di riflessione da offrirle.
-La rottura con il suo ex è avvenuta solo un mese fa e dunque è più che naturale che lei abbia una "tristezza profonda". Ne ha parlato con la sua attuale terapeuta?
La tristezza non è una patologia psichica, è un sentimento prevedibile ed elaborabile attraverso la cura del del lutto.
-In due anni e mezzo, se seguisse la sua intenzione questa sarebbe la terza psicoterapeuta.
Tenga conto che quanti più terapeuti "attraversiamo", tanto più diventiamo impermeabili alle possibilità di guarigione.
Non è che un terapeuta "lo si prova"; effettuati i primi 2-3 colloqui clinici ci si accorge se il feeling c'è, e allora non rimane altro che lavorare sodo su di sè con la guida del/la professionista.
- Terapeuta amica del Suo ex.
Come mai, con tutte le migliaia di Psy operanti nel suo bacino geografico, va a scegliere proprio questa?
Sua risposta: "Perchè ora non c'è più la relazione tra me e il mio ex".
Dico: Certo; ma c'è sempre la attuale amicizia tra il Sue ex e la terapeuta, non crede?
Si tratta dunque della valutazione di opportunità.
Ad ogni buon conto Le riporto gli articoli del Codice deontologico degli Psicologi che riguardano tale aspetto:
Articolo 26 - La psicologa e lo psicologo evitano, inoltre, di assumere ruoli professionali e di compiere interventi nei confronti di altre persone, anche su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, qualora la natura di precedenti rapporti possa comprometterne credibilità ed efficacia.
Articolo 28 Commistioni tra ruolo professionale e vita privata
La psicologa e lo psicologo evitano commistioni tra il ruolo professionale e vita privata che possano interferire con l’attività professionale o comunque arrecare nocumento all’immagine sociale della professione.
IMPORTANTE:
Verifichi sempre che il/la professionista a cui si affida sia Psicolog* e talvolta -nel caso si tratti di cura- occorre sia anche Psicoterapeuta.
Tale dato lo potrà reperire cliccando qui:
https://areariservata.psy.it/albonazionale/ricerca
Lei parla di "analista", termine non previsto dall'ordinamento; il che fa presumere che la possibile new entry sia di indirizzo psicanalitico. Posto che deva proprio cambiare, si documenti sui vari orientamenti teorici.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa,
Grazie per la sua risposta.
Con la mia prima psicoterapeuta ho sempre avuto delle difficoltà ma mi trovavo in un periodo difficile ed essendo la mia prima esperienza credevo che ad un certo punto avrei trovato giovamento o ci sarebbe stata un’intesa.
Con la mia attuale, non ho visto progressi e non ho visto una strada.
Neanche grossi spunti di riflessione.
Mi chiede perché tra tutti i terapeuti in circolazione io adesso voglia proprio iniziare un percorso con questa dottoressa le rispondo dicendo quando una persona sta male pur di stare meglio si affida ai migliori.
Per quanto riguarda la questione sul codice deontologico, crede quindi che potrebbe non accettarmi come paziente?
Mi perdoni ma su questo sono ancora confusa.
Grazie ancora
Grazie per la sua risposta.
Con la mia prima psicoterapeuta ho sempre avuto delle difficoltà ma mi trovavo in un periodo difficile ed essendo la mia prima esperienza credevo che ad un certo punto avrei trovato giovamento o ci sarebbe stata un’intesa.
Con la mia attuale, non ho visto progressi e non ho visto una strada.
Neanche grossi spunti di riflessione.
Mi chiede perché tra tutti i terapeuti in circolazione io adesso voglia proprio iniziare un percorso con questa dottoressa le rispondo dicendo quando una persona sta male pur di stare meglio si affida ai migliori.
Per quanto riguarda la questione sul codice deontologico, crede quindi che potrebbe non accettarmi come paziente?
Mi perdoni ma su questo sono ancora confusa.
Grazie ancora
[#3]
Io non sono nella mente della sua possibile Psy,
e dunque non posso prevedere la risposta.
Non Le rimane che chiarire fin da subito questo aspetto ed attendere la risposta.
Però c'è un ulteriore aspetto che riguarda Lei, e la "Sua" scelta.
Lei valuta che la possibile terza Psy sia tra "i migliori" perchè scrive libri.
Ma non è che questo sia un indicatore della competenza clinica.
Ed inoltre si accorgerà Lei stessa della possibile efficacia o meno della relazione terapeutica e dell'orientamento teorico.
".. affidarsi [a Psicoterapeuta].. "
Tenga conto che l'affidarsi al curante non è una delega in bianco; la psicoterapia è un lavoro a quattro mani.
Dove le mani del paziente che agisce sul proprio problema sono altrettanto importanti di quelle dell* Psy.
Altrettanto importante è l'essere esplicit* con il/la propri* Psy per quanto riguarda le aspettative, gli esiti che si stanno o meno raggiungendo; ben prima di decidere di cambiare.
Cambiare Psy senza che ciò sia stato concordato tra le due parti e senza aver raccolto l''opinione del/la professionista rappresenta un fallimento; per quanto riguarda il tempo impiegato, l'impegno (anche economico) profuso, i passi fatti per quanto parziali.
Le raccomando di prendere in considerazione gli altri aspetti enumerati nella risposta precedente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
e dunque non posso prevedere la risposta.
Non Le rimane che chiarire fin da subito questo aspetto ed attendere la risposta.
Però c'è un ulteriore aspetto che riguarda Lei, e la "Sua" scelta.
Lei valuta che la possibile terza Psy sia tra "i migliori" perchè scrive libri.
Ma non è che questo sia un indicatore della competenza clinica.
Ed inoltre si accorgerà Lei stessa della possibile efficacia o meno della relazione terapeutica e dell'orientamento teorico.
".. affidarsi [a Psicoterapeuta].. "
Tenga conto che l'affidarsi al curante non è una delega in bianco; la psicoterapia è un lavoro a quattro mani.
Dove le mani del paziente che agisce sul proprio problema sono altrettanto importanti di quelle dell* Psy.
Altrettanto importante è l'essere esplicit* con il/la propri* Psy per quanto riguarda le aspettative, gli esiti che si stanno o meno raggiungendo; ben prima di decidere di cambiare.
Cambiare Psy senza che ciò sia stato concordato tra le due parti e senza aver raccolto l''opinione del/la professionista rappresenta un fallimento; per quanto riguarda il tempo impiegato, l'impegno (anche economico) profuso, i passi fatti per quanto parziali.
Le raccomando di prendere in considerazione gli altri aspetti enumerati nella risposta precedente.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Se ritiene ci faccia sapere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 540 visite dal 02/10/2024.
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